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IV C LICEO DELLE SCIENZE UMANE

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Presentazione sul tema: "IV C LICEO DELLE SCIENZE UMANE"— Transcript della presentazione:

1 IV C LICEO DELLE SCIENZE UMANE
MIRIAM ALVINO IV C LICEO DELLE SCIENZE UMANE

2 LE RIVOLUZIONI DEL ‘700 E L’ILLUMINISMO
IL SECOLO DEI LUMI

3 La rivoluzione Americana
CONTESTO STORICO GRANDI RIVOLUZIONI Economiche Sociali Politiche RIVOLUZIONE INDUSTRIALE RIVOLUZIONE AMERICANA E FRANCESE La rivoluzione Americana Il conflitto scoppiò nel dicembre del 1775 (Boston tea party) contro la decisione del governo inglese di imporre tasse alle colonie. Le colonie americane si ribellarono contro la decisione del governo inglese, sostenendo che il sovrano poteva imporre tasse solo con l’approvazione dei sudditi nel parlamento. “Life, liberty and pursuit of happiness for all people” Dopo una guerra sanguinosa, a cui pose fine la pace di Versailles, le tredici colonie ottennero ufficialmente l’indipendenza dalla madrepatria inglese: nacquero così gli Stati Uniti d’America Gli americani sottoscrissero la Dichiarazione d’indipendenza, approvata il 4 luglio 1776 dal Congresso Tutti gli uomini sono uguali Tutti godono di diritti inalienabili (vita, libertà, felicità)

4 La rivoluzione Francese
La Francia era gravata da una grave crisi finanziaria: per far accettare le nuove tasse, necessarie a risanare il bilancio, il re Luigi XIV convocò l’assemblea degli stati generali, ovvero i rappresentanti dei tre “ordini” in cui era divisa la nazione: il clero, la nobiltà e il Terzo stato. I maggiori esponenti del Terzo stato si autoproclamarono Assemblea costituente perché volevano approvare una Costituzione alla quale doveva sottostare anche il sovrano Il 14 luglio 1789, con la presa della Bastiglia, fu il popolo a prendere l’iniziativa. Il 26 agosto 1789 l’Assemblea costituente approvò la solenne Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, la quale affermava: la libertà l’uguaglianza la sovranità nazionale che si fonda sul popolo e non appartiene al sovrano LA RIVOLUZIONE ERA IN MARCIA E NESSUNO RIUSCI’ PIU’ A FERMARLA REPUBBLICA RE LUIGI XIV VENNE GIUSTIZIATO MODERNI STATI DEMOCRATICI La nuova cultura giuridica e politica della rivoluzione sancì L’ETA’ NAPOLEONICA Il coraggioso generale Napoleone, era figlio della rivoluzione ma anche suo traditore: dopo la morte di Luigi XIV fece un colpo di stato autoproclamandosi imperatore. Abolizione dei privilegi feudali Affermazione di un codice di leggi scritte L’idea che il popolo ha voce in capitolo nelle decisioni del governo L’incredibile serie di vittorie che lo portò a governare quasi su tutta l’Europa venne definitivamente interrotta dalle sconfitte di Lipsa e Waterloo

5 LE DATE CHE SEGNANO IL PASSAGGIO DALL’ETA’ MODERNA A QUELLA CONTEMPORANEA
1789 RIVOLUZIONE FRANCESE 1815 CONGRESSO DI VIENNA RESTAURAZIONE Ma le popolazioni europee avevano assaporato la libertà e partono i moti rivoluzionari e le guerre di indipendenza ANTICO REGIME ETA’ CONTEMPORANEA Suddiviso in classi (ricchezza/capitalismo) Suddiviso in ordini (nascita) Fine degli ordini privilegiati CLERO NOBILTA’ TERZO STATO privilegiati (2%) borghesia Classi sociali proletariato molto variegato (98%) LE RIVENDICAZIONI DA PARTE DEL TERZO STATO NASCONO DALLE TEORIE DEGLI ILLUMINISTI sempre più potere dopo la rivoluzione industriale rurale urbano artigiani liberi professionisti mercanti

6 ILLUMINISMO Dal francese “lumières”: i lumi della ragione
Trova pieno sviluppo nella Francia del 700 dove nascono e divulgano le loro teorie i nomi più celebri di questo periodo: Voltaire, Rousseau, Montesquieu, Diderot e D’Alambert Nasce in Inghilterra dall’empirismo di Locke, Berkley e Hume LIBERARE L’UOMO DALL’IGNORANZA E DAL PREGIUDIZIO “Abbi il coraggio di servirti del tuo intelletto” ASSOLUTA FIDUCIA NELLA RAGIONE UMANA Movimento ideologico e culturale che modificò il pensiero umano. Laboratorio di idee da cui ha origine la cultura d’oggi Gli illuministi investirono tutti gli ambiti Ambito culturale: fu sottoposto a critica il sapere tradizionale Campo politico: forte critica nei confronti dell’Antico regime La letteratura: vennero rinnovati il genere, il linguaggio e il rapporto autori-pubblico CHE COS’E’ L’ILLUMINISMO? “L’Illuminismo è l’uscita degli uomini dallo stato di minorità a loro stessi dovuti. Minorità è l’incapacità di servirsi del proprio intelletto senza la guida di un altro” Immanuel Kant MOVIMENTO contro la tirannide spirituale e politica laico progressista moderno disposto alla diffusione del sapere

7 INTERESSE PER LA TECNICA, LE MACCHINE, LE SCIENZE FISICHE
Tutto ciò che ricadeva nell’ambito dell’attività umana, incluse: le tecniche, i mestieri e le arti meccaniche IL MANIFESTO DELL’ILLUMINISMO: L’ENCICLOPEDIA DI DIDEROT E D’ALAMBERT Tutto poteva e doveva essere messo in discussione TAVOLE ILLUSTRATE Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri “Il sapere per tutti” Principio del libero esame IL SENSISMO IL PIANO FILOSOFICO Studio sulla natura delle sensazioni, sui sentimenti e sui movimenti interiori Non c’è più la ricerca delle “essenze”, i principi primi e la metafisica A essere elette dagli illuministi sono le scienze fisiche: matematica, fisica, chimica Condillac “Saggio sull’origine delle conoscenze umane”: non vi sono idee innate. Ogni facoltà dell’uomo è guidata dalla sensazione Rousseau “Giulia, o la nuova Eloisa” pone al centro del romanzo epistolare il cuore e l’individuo

8 ILLUMINISMO E RELIGIONE
Nonostante gli illuministi raccomandassero la tolleranza Entrarono in conflitto con la religione cattolica Molti loro libri finirono nell’Indice dei libri proibiti della chiesa ma gli illuministi ottennero la soppressione dell’ordine gesuita Gli illuministi accusavano la chiesa la quale incute timore e fa nascere i pregiudizi e le superstizioni L’illuminismo teorizza la “religione naturale” Diversa concezione della divinità: esiste un essere supremo, autore e regolatore del mondo fisico: una volta creato però, il mondo procede secondo le proprie leggi. Solo una minoranza di illuministi faceva aperta professione di ateismo DEISMO Per rapportarsi con lui non c’è bisogno né di testi sacri né di chiese bensì di spirito critico. Dio è insito nella natura

9 IL NUOVO INTELLETTUALE E LA DIFFUSIONE DEL SAPERE
Non più cortigiani stipendiati dal potere, ma uomini di cultura che cominciano a vivere del proprio lavoro Uomo di cultura, ricco di umanità più che di dottrina Nacquero i “poligrafi”, scrittori senza una specializzazione particolare, ma versatili in tutte le discipline e capaci di raggiungere un pubblico più ampio e far penetrare le nuove idee in ogni ambito della vita GLI ILLUMINISTI PORTARONO LA DISCUSSIONE CULTURALE FUORI DALLE UNIVERSITA’ CULTURA INFORMATIVA legata alla concreta attualità. Bisogna confrontarsi con le “cose” circoli salotti letterari club riviste

10 LE NUOVE TEORIE POLITICHE
A partire dal Seicento ci furono le prime grandi teorie più moderne GIUSNATURALISMO di Ugo Grozio Grozio ricercò i fondamenti dello stato in principi razionali e naturali: esistono alcuni valori fondamentali come la vita, la libertà personale e la proprietà, patrimonio di tutti gli uomini chiamati diritti naturali, i quali non possono essere calpestati da nessun potere. IL CONTRATTUALISMO di Thomas Hobbes Lo stato nasce da un “contratto” che gli individui stringono fra loro delegando un’autorità per regolare la vita collettiva. Grazie a questo patto razionale fu superata la condizione primitiva. IL LIBERISMO di John Locke (Trattati sul governo civile) Il valore massimo è l’idea di libertà. L’individuo deve godere di una sfera di autonomia rispetto allo stato. Difesa della libertà personale e della proprietà privata Locke offriva una sistemazione razionale del modello politico inglese: primato del parlamento rispetto al monarca libertà di religione e di stampa abolizione dei privilegi fiscali I re governano non per diritto divino ma in nome di un contratto tra gli uomini Da questi diritti naturali si devono dedurre le leggi più opportune

11 I PROGETTI POLITICI E I “GRANDI” DELL’ILLUMINISMO
MONTESQUIEU filosofo, giurista, storico e pensatore politico francese Nello “Spirito delle leggi” veniva proposto il modello inglese di monarchia costituzionale Mitigare l’assolutismo dei monarchi e garantire la difesa delle libertà individuali LA DIVISIONE DEI POTERI legislativo giudiziario esecutivo VOLTAIRE forti convinzioni, grandi passioni intellettuali e una vasta cultura La sua produzione letteraria si caratterizza per l’ironia, la chiarezza, la vivacità dei toni e la polemica contro le ingiustizie e le superstizioni ASSOLUTISMO ILLUMINATO Il sovrano deve gestire il potere in collaborazione con l’aristocrazia, l’alta burocrazia e gli intellettuali. Bisognava garantire lo sviluppo sociale, i diritti e le libertà comuni sottolinea la necessità della tolleranza e la libertà di opinione ispiratore del pensiero razionalista MONARCHIA GUIDATA DALLA RAGIONE

12 ROBINSON CRUSOE di DANIEL DEFOE
Influenzerà il filone rivoluzionario e democratico dell’Ottocento ROUSSEAU la società contemporanea è corrotta perché distante dalla vera natura umana CRITICA AL PROGRESSO il vivere civile ha resto artificiosa l’esistenza RECUPERARE LO STATO DI NATURA: la volontà generale non può essere delegata a nessun potere ma deve potersi esprimere attraverso la sovranità popolare e uno stato repubblicano Tutti i cittadini devono partecipare alla vita politica e alla costruzione del bene comune DEMOCRAZIA IL MITO DEL BUON SELVAGGIO ROBINSON CRUSOE di DANIEL DEFOE Ogni uomo in origine è un “animale” buono, pacifico e puro. Lo stato originario di purezza è detto “stato di natura”, condizione propria dell’uomo selvaggio che vive secondo leggi naturali. - Il buon selvaggio trova in modo innato il giusto equilibrio, non desidera nulla che non possa avere, guarda il mondo con ingenuità e agisce secondo dei principi giusti seguendo il proprio istinto rappresenta l’esempio del “mito del buon selvaggio” Crusoe, dopo 28 anni passati su un’isola allo stato di natura, quando torna in patria dice di avere più paura dei civili che sull’isola. La civiltà lo spaventa perché spoglia l’uomo della sua spontaneità e obbliga a seguire degli schemi prestabiliti per uniformarci e controllarci Quando l’uomo diventa ingiusto la causa è da ricercare nella società che corrompe la purezza originaria. Le società civili sono artificiali e cancellano lo stato di correttezza morale e giustizia innata La condizione migliore di vita è quella dell’uomo pre-civile (recuperare lo stato di natura)

13 CESARE BECCARIA E LA VERA GIUSTIZIA
E’ stato un giurista, filosofo, economista e letterato italiano considerato tra i massimi esponenti dell'Illuminismo italiano, figura di spicco della scuola illuministica milanese. L’autore propone una riforma globale del sistema giudiziario. Il crimine è una violazione del contratto che lega l’individuo con la società, la pena deve ristabilire l’equilibrio e questo equilibrio non può essere ristabilito con la morte. Vanno abolite la tortura e la pena di morte. RIVOLUZIONE DEL DIRITTO PENALE leggi giustizia LA PENA DI MORTE Non è né utile né necessaria. “La pena di morte diviene uno spettacolo” Beccaria nega che un simile spettacolo possa avere l’effetto di distogliere i potenziali delinquenti dal compiere un delitto. Gli spettatori non provano terrore, ma sdegno e compassione Scritto a soli 25 anni, tradotto in 22 lingue GAETANO FILANGIERI E L’ILLUMINISMO NAPOLETANO Autore della “Scienza della legislazione” in cui auspicava ad un rinnovamento della società Opera universalmente apprezzata. Gli USA la presero come riferimento per la Costituzione americana ed è stata tradotta in più lingue critica ai privilegi pubblica istruzione uguaglianza e giustizia sociale e giuridica Auspicava nel progresso attraverso un’azione legislativa fondata sulla ragione

14 LA LETTERATURA ILLUMINISTICA I generi della scrittura illuministica
Rinnovamento letterario alla luce dei “lumi” Coinvolgimento dello scrittore nella vita e nei problemi della società Diffusione del sapere e ampliamento degli interessi culturali Interesse per i temi della vita pratica Reazione contro la letteratura tradizionale e le “belle” forme Maggiore comprensibilità della lingua scritta Si preferisce la prosa alla poesia e si afferma uno stile: brillante e chiaro semplice e diretto frasi brevi e lineari I generi della scrittura illuministica 2. Critica letteraria: alcuni intellettuali assunsero il compito di esaminare gli scritti degli autori passati e presenti e di valutarli Baretti: polemico contro il vecchio modo di fare letterature Battinelli: sottolineò le stranezze che aveva rintracciato nella Divina Commedia Gozzi: Difesa di Dante 1. Gazzette, periodici e quotidiani 3. Moderna storiografia Si scelgono solo i fatti più significativi. “Il Saggio sui costumi e lo spirito delle nazioni” di Voltaire 4. Racconto o romanzo filosofico Il “Candido” di Voltaire e “Jacques il fatalista” di di Diderot 5. Il romanzo borghese Specchio della vita sociale e indagini sul carattere dell’individuo. Inghilterra: “Robinson Crusoe” di Daniel Defoe, “I viaggi di Gulliver” di Jonathan Swift 6. Il romanzo epistolare Fondato sulle lettere che si scambiano i vari personaggi e scava nella sensibilità individuale. “Giulia, o la nuova Eloisa” di Rousseau e “Pamela” di Samuel Richardson 7. Il genere autobiografico L’indagine sull’io: “Memorie” di Carlo Goldoni e “La storia della mia vita” di Giacomo Casanova

15 CENTRI E AUTORI DELL’ILLUMINISMO ITALIANO
MILANO Forte interesse per i temi economici, politici, giuridici e morali Giuseppe Parini aderì all’Accademia dei Trasformati. “Dialogo“sopra la nobiltà” e il poemetto “Il giorno”, una satira contro il ceto aristocratico Cesare Beccaria “Dei delitti e delle pene” Pietro Verri raccolse attorno a sé l’Accademia dei Pugni i cui dibattiti trovarono eco grazie al periodico “Il Caffè” NAPOLI Centro di notevole promozione dell’Illuminismo Gaetano Filangieri “Scienza della Legislazione” Pietro Giannone sostenitore del giusnaturalismo Ferdinando Galiani “Della moneta” Antonio Genovesi “Lezioni di Commercio” Non era attivo un vero e proprio cenacolo illuministico: la città appariva bloccata nel tradizionalismo culturale. Ciononostante operarono alcune significative figure di innovatori VENEZIA Lo scrittore più significativo di questo periodo: Carlo Goldoni che fece una lunga opera di riforma teatrale, per conferire alla commedia maggiore aderenza alla realtà. I testi comici di Goldoni offrono divertimento ma anche riflessioni e un linguaggio comune Francesco Algarotti “Neutonianismo per le dame” Gasparo Gozzi due fortunati giornali “Gazzetta veneta”, “Osservatore veneto” Francesco Algarotti “Neutonianismo per le dame”


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