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AA.2006-07 LEZ 4 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo1 Organizzazione di Impresa in Rete AA. 2006-07 Culture Digitali e della.

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1 AA.2006-07 LEZ 4 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo1 Organizzazione di Impresa in Rete AA. 2006-07 Culture Digitali e della Comunicazione - Facoltà di Sociologia Federico II OIR 0607 LEZ 04-II parte Le reti d’impresa

2 AA.2006-07 LEZ 4 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo2 Le tipologie di reti tra imprese Si definiscono “rete” tutte le forme del coordinamento e della cooperazione tra imprese in cui esse mantengono una personalità giuridica propria, siano non controllate in termini di proprietà unica da parte di un’impresa centrale e non abbiano con le controparti rapporti di puro mercato. “…il termine rete o network si riferisce…a un range di strutture e meccanismi di coordinamento tra imprese, del quale si possono costruire tipologie, che vanno da forme di reti proprietarie come le joint ventures, a reti non proprietarie ma con condivisione di utili e centralizzate come il franchising, a reti paritetiche e senza utili in comune come i consorzi, a reti centralizzate ma informali come il subcontracting, a reti informali e paritetiche come i clans che regolano trasferimenti reciproci di clienti o know-how all’interno di piccoli gruppi di imprese” (Grandori, 1989) Sulla base della formalizzazione dei rapporti e ai meccanismi di coordinamento, le reti tra imprese si suddividono nelle seguenti tipologie: -Reti burocratiche -Reti proprietarie -Reti sociali

3 AA.2006-07 LEZ 4 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo3 Le Reti burocratiche Le forme burocratiche di rete rappresentano modalità di coordinamento tra imprese generalmente formalizzate in contratti di scambio o di associazione (Grandori, Soda, 1995). Il contratto rappresenta l’elemento impersonale che regola le forme di coordinamento tra imprese di tipo burocratico e, generalmente complesso, si riferisce a diversi obblighi: economici-patrimoniali, comportamenti, diritti di informazione, di decisione e di controllo. Esempi di reti burocratiche: - Franchising Il contratto include aspetti di supervisione gerarchica da parte del franchisor, piani formali di programmazione e pianificazione, sistemi informativi integrati, standardizzazione dei sistemi di contabilizzazione, formazione e socializzazione. -Forme associative Reti in cui le imprese mettono in comune un’ampia gamma di risorse o per obiettivi temporalmente definiti o per generare coalizioni stabili o per la condivisione di obiettivi e valori generali. In questo caso il coordinamento è gestito dallo statuto in cui sono stabiliti diritti e doveri, meccanismi di ingresso e affiliazione, meccanismi di sanzione e di uscita.

4 AA.2006-07 LEZ 4 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo4 Le Reti burocratiche Dal punto di vista strutturale, le reti burocratiche presentano alcune peculiarità (escludendo le associazioni di categoria): -Attore centrale Il franchising, i consorzi, reti di agenzia, forme di sub-contracting presentano un’impresa capofila - Asimmetria della relazione Le relazioni asimmetriche caratterizzano quelle situazioni in cui un attore concede a un altro lavori e fasi del ciclo produttivo, diritti, poteri, marchi, licenze, ecc, conservando con questi una relazione stabile e remunerativa. In alcuni casi l’asimmetria determina la necessità di svolgere vere e proprie attività di supervisione assimilabili a quelle di un’impresa integrata, portando ad vedere molte forme di rete burocratica come quasi- imprese.

5 AA.2006-07 LEZ 4 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo5 Le forme di reti burocratiche Grandori (1995) distingue due diverse classi di rete burocratica: - Reti burocratiche in cui il coordinamento tra le parti è affidato alle regole, alla pianificazione, alle procedure oppure, o congiuntamente, alla supervisione e all’autorità In questa classe rientrano tutte le forme di scambio o associazione tra imprese basate su “correzioni” del mercato realizzate attraverso meccanismi di tipo burocratico. Imprese che svolgono le medesime attività e in genere sono concorrenti (il coordinamento avviene attraverso regole di appartenenza e modalità di comportamento, come il regolamento), es: associazioni di categoria, federazione. Queste tipologie di solito non ricorrono all’autorità o supervisione. Associazioni di impresa finalizzate alla realizzazione di progetti come i consorzi e le associazioni temporanee tra imprese. In questo caso i meccanismi di coordinamento si basano sia su procedure che sull’autorità. - Reti burocratiche in cui il coordinamento tra le parti è affidato a due forme di contratto, entrambe incomplete, ossia i contratti di associazione e i contratti di scambio obbligativi In questa classe rientrano tutte le relazione coordinate da contratti che contengono clausole che indirizzano formalmente i comportamenti delle parti. Franchising prevede contratti in cui si generano tutta una vasta gamma di processi di trasferimento di prodotti, metodi, conoscenze, formazioni, assistenza, da un attore ad un altro.

6 AA.2006-07 LEZ 4 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo6 Le reti proprietarie Le reti proprietarie sono quelle forma di relazione in cui le imprese partecipanti godono congiuntamente di diritti di proprietà e/o di partecipazione ai risultati dell’attività svolta. Le reti proprietarie possono dare luogo a un’entità terza che Turati (1990) definisce “impresa congiunta”. La creazione dell’impresa congiunta e l’indipendenza delle parti che concorrono alla sua creazione si associano all’integrazione delle risorse conferite. Solitamente, questa forma di coordinamento tra imprese può avere finalità esclusivamente finanziarie. Le tipologie di rete proprietarie più note sono le joint ventures, forme di coordinamento tra imprese basate sulla creazione di una nuova impresa attraverso il conferimento dei capitali e la congiunzione delle risorse, tangibili e non, a disposizione dei partner.

7 AA.2006-07 LEZ 4 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo7 Le reti sociali Reti burocraticheReti Proprietarie Il coordinamento tra le imprese avviene sulla base di contratti Il coordinamento tra le imprese avviene sulla base di integrazione proprietaria Nelle reti sociali il coordinamento è svolto da meccanismi “sociali” quali la reciprocità, la fiducia, la condivisione delle informazioni. Le imprese intrattengono relazioni sociali nella misura in cui le persone che ne fanno parte sono inserite in una fitta trama di relazioni di scambio informativo, normativo e affettivo, non codificate e non riconducibili strettamente a qualche forma di contratto esplicito. Meccanismo di coordinamento riconducibile allo scambio sociale Influenza sociale:”una transazione interpersonale in cui viene indotto un mutamento, o una permanenza, nel comportamento di individui o gruppi, in conformità alle aspettative del soggetto che la esercita “ (Rugiadini). L’influenza può essere il frutto di due fattori: -I contatti diretti -la coesione (prossimità sociale degli attori che si trovano in un network)

8 AA.2006-07 LEZ 4 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo8 Le reti sociali In termini strutturali, anche le reti sociali possono presentare imprese più centrali o caratterizzate da maggiore prestigio o da posizioni di broker. Le funzioni svolte da queste posizioni sono (Aldirich, Glinov, 1990): - attivano le connessioni con le parti esterne del sistema relazionale; - consentono l’allocazione e il trasferimento delle risorse e delle informazioni; - sostengono la coesione e la connettività della rete Le relazioni sociali tra imprese sono in genere affidate agli individui. Le reti sociali nelle quali un’impresa è inserita attraverso i propri membri, sono funzionali al raggiungimento di alcuni obiettivi: a.Favoriscono il mantenimento di una gamma di partner potenziali con i quali poter instaurare delle relazioni di scambio transazionale; b.Consentono le gestioni di scambi o di associazioni di risorse ad un livello medio/alto di complessità informativa e con la presenza di rischi di opportunismo, questo accade di solito quando le prestazioni non sono agevolmente misurabili, come nel caso dei mercati di prestazioni professionali basati sulla reputazione e sullo scambio incrociato di referenze (Pennarola, 1995; Karpik, 1989); c.Rappresentano, infine, un modo per coordinare le azioni tra grandi imprese nei mercati oligopolistici, sovente ai limiti o in violazione della legislazione anti-trust (Pfeffer, Salancik, 1978; Airoldi, 1989)

9 AA.2006-07 LEZ 4 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo9 Queste connessioni possono essere anche indirette, legami deboli (Granovetter), es.due imprese che hanno propri membri nel consiglio di amministrazione di una terza impresa. Le forme di reti sociali Modalità per coordinare le azioni di due o più persone senza ancorare l’accordo a contratti complessi o all’integrazione proprietarie Interlocking (intreccio di consiglieri di amministrazione) è una forma di rete che passa attraverso gli individui ed è capace di connettere fortemente le organizzazioni. E’ un meccanismo utilizzato dalle grandi imprese per ridurre l’incertezza ambientale e controllare le relazioni con altre imprese o altre organizzazioni. Le tipologie di reti sociali cercano di accrescere la stabilità e di ridurre l’incertezza nelle relazioni di scambio sul mercato. INTERLOCKING DIRECTORATE

10 AA.2006-07 LEZ 4 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo10 Proprietà delle reti sociali Le proprietà che accomunano le reti sociali sono :  Dimensioni medio/grandi  Scambi economici frequenti e intensi  Scambi economici localizzati  Mutuo orientamento  Relazioni reciproche  Fiducia  Scambio informativo intenso  Risultati individuali e collettivi  Risultati economici e sociali  Sanzioni collettive  Reputazione

11 AA.2006-07 LEZ 4 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo11 Modelli di classificazione delle reti tra imprese OLIVER:  Associazioni di categoria  Intrecci nei consigli di amministrazione tra imprese e istituzioni finanziarie  Joint ventures  Joint programs  Federazioni volontarie di agenzie  Legami tra agenzie e sponsor LEI e SLOCUM:  Accordi di licenza nei settori industriali  Accordi di licenza nei servizi e per le imprese che fondano la propria penetrazione commerciale sul franchising  Joint ventures specializzate, dove ciascun partner contribuisce ad una parte della catena di generazione del valore  Joint ventures a condivisione del valore aggiunto, in cui non vi sono specializzazione particolari e i partner concorrono alla creazione del valore  Consorzi, definiti in modo molto ampio tanto da includere forme di interlocking Alter e Hage:  Network a cooperazione competitiva (organizzazioni che appartengono allo stesso settore)  Network a cooperazione simbiotica (organizzazioni che sono collocate lungo l filiere di generazione del valore o in settori competitivi diversi)

12 AA.2006-07 LEZ 4 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo12 Network a cooperazione competitiva Contenuti delle relazioni Reti diadiche o triadiche Reti multi attori Informazioni Joint agreements per lo scambio o la condivisione di informazioni Reti di comunicazione (ad esempio le associazioni professionali) Beni sociali Accordi sociali per il supporto interpersonale e la concessione di favori Reti sociali Beni economici Subcontracting Reti di acquisto Reti di cooperazione competitiva a cooperazione limitata Contenuti delle relazioniReti diadiche o triadicheReti multi attori Tecnologici Joint ventures per lo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie Consorzi per la Ricerca e Sviluppo EconomiciCross Partenership Cooperative di promozione, di sviluppo o di acquisto Politici Alleanze ristrette per attività di lobbying Associazioni di categoria Reti di cooperazione competitiva a cooperazione moderata Contenuti delle relazioni Reti diadiche o triadiche Reti multi attori Attività di generazione di valore Joint ventures Per la produzione congiunta Cartelli Reti di cooperazione competitiva a elevata cooperazione

13 AA.2006-07 LEZ 4 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo13 Network a cooperazione simbiotica Contenuti delle relazioniReti diadiche o triadicheReti multi attori Prodotti, servizi o clienti Accordi obbligativi di scambio (subcontracting) Reti obbligative di scambio Potere Sovrapposizione diretta dei Consigli di Amministrazione per l’assunzione di fatto di decisioni congiunte Interlocking directorates Risorse finanziarieAccordi di supporto finanziarioReti di supporto finanziario PersoneAccordi di impiego congiunto Reti di Human Capital per la formazione e lo sviluppo Reti di cooperazione simbiotica a cooperazione limitata Contenuti delle relazioniReti diadiche o triadicheReti multi attori Attività di generazione di valore Joint ventures di produzione Sistemi di produzione cooperativi (distretti) Reti di cooperazione simbiotica a elevata cooperazione

14 AA.2006-07 LEZ 4 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo14 Reti centralizzate o asimmetriche Reti paritetiche Reti equityCapital VentureJoints ventures Reti non equityFranchisingConsorzi Contrattuali ad alto grado di formalizzazione Licensing Reti non equitySub-contractingRelational-contracting Contrattuali a basso grado di formalizzazione Putting-on CostellazioniDistretti Reti non equity non contrattuali ad alto grado di formalizzazione Associazioni interlocking directorates, Cartelli, Poli e Parchi Reti non equity non contrattuali a basso grado di formalizzazione Reti sociali e interpersonaliReti sociali e interpesonali Reti informatiche Local Area, Network, Client Server, Systems Soda e Grandori (1991) propongono una classificazione delle reti in base a:  Presenza o meno di attori centrali  Grado di formalizzazione dell’accordo  Presenza o meno di meccanismi proprietari (equity o non-equity)  Presenza o meno di meccanismi contrattuali Un’ulteriore classificazione

15 AA.2006-07 LEZ 4 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo15 Grandori e Soda (1991, 1992, 1995) propongono un modello di classificazione generale dei meccanismi di coordinamento tra le imprese. Meccanismi di coordinamento Meccanismi istituzionali Coinvolgimento nella relazione inter-organizzativa di equilibri istituzionali e societari. Meccanismi equity, articolati attraverso scambi od intrecci azionari che non implicano la creazione di un soggetto economico unitario. Le imprese condividono, in genere, attraverso la creazione di una nuova impresa, proprietà e distribuzione di utili. L’impatto di un meccanismo istituzionale determina la stabilizzazione e la riduzione della variabilità della relazione. Meccanismi contrattuali formali Costituiti da clausole che definiscono i contenuti dell’accordo, i contributi delle parti, gli incentivi, l’orizzonte temporale, le condizioni dell’abbandono, ecc. Il grado di complessità dei contratti dipende dal regime di proprietà dell’oggetto dell’accordo, dalla specificità e criticità delle risorse necessarie al governo della transazione

16 AA.2006-07 LEZ 4 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo16 Meccanismi di coordinamento Meccanismi contrattuali informali o impliciti Sistema complesso di interazioni non esplicitate ma caratterizzate da un forte contenuto prescrittivo. Generalmente sono costruiti su un contratto formale ma limitato ad alcuni oggetti ben determinati. Molto spesso la flessibilità di questo meccanismo lo rende un meccanismo di genesi delle attività produttive in aree depresse. Meccanismi organizzativi strutturali Questi meccanismi fanno riferimento alla struttura dell’organizzazione. Essi sono articolati in due gruppi: -Unità organizzative detenute congiuntamente dalle parti, orientate verso il controllo della relazione e dei risultati ottenuti nell’accordo oppure verso la gestione del progetto comune (creazione di strutture congiunte); -Meccanismi costituiti da ruoli o posizioni manageriali intermedie o di “scambio” (scambio incrociato di personale di fiducia tra le parti con funzioni specifiche di integrazione – perni di collegamento, product o project manager)

17 AA.2006-07 LEZ 4 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo17 Meccanismi di coordinamento Meccanismi organizzativi dinamici Questi meccanismi fanno riferimento agli aspetti dinamici dell’organizzazione, come i sistemi operativi e i processi organizzativi. Essi sono articolati in due gruppi: -Meccanismi costituiti dalla progettazione di sistemi di programmazione e di controllo e di reporting orientati alla relazione o dall’articolazione di servizi e di infrastrutture comuni; -Meccanismi costituiti da processi decisionali congiunti, realizzati attraverso occasioni di scambio informativo o di decisione, come le riunioni ad hoc o i processi di comunicazione e di negoziazione. Meccanismi sociali Questi meccanismi rappresentano un’importante condizione di stabilità e di formazione dell’accordo. Le relazioni sociali e interpersonali possono essere riferite a contenuti diversi: informazioni, beni e servizi, norme, influenza o affetti Tecnologie di coordinamento La dinamica delle attività di cooperazione tra imprese è assistita da una crescita, affidata alle tecnologie informatiche e telematiche, delle capacità di codifica, di sintesi, di selezione e di diffusione delle informazioni. Le reti informatiche per il coordinamento tra entità autonome si configurano proprio come sistemi in grado di consentire l’accesso di tutte le parti coinvolte alle informazioni.


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