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Lezione 16 Concorrenza perfetta Nuovo libro 7.1.3; 7.2.2 Vecchio libro

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Presentazione sul tema: "Lezione 16 Concorrenza perfetta Nuovo libro 7.1.3; 7.2.2 Vecchio libro"— Transcript della presentazione:

1 Lezione 16 Concorrenza perfetta Nuovo libro 7.1.3; 7.2.2 Vecchio libro Saltare par. 7.3 Casi particolari di mercati concorrenziali pp

2 Le varie forme di mercato:
Le forme di mercato Le condizioni che portano l’impresa a decidere prezzi e quantità sono diverse e seconda della forma di mercato Le varie forme di mercato: Concorrenza perfetta Concorrenza imperfetta Monopolio Concorrenza monopolistica Oligopolio

3 Le caratteristiche del mercato
Concorrenza perfetta Le caratteristiche del mercato molti acquirenti e venditori nessuna azione di un singolo ha effetto sul prezzo di mercato le imprese sono “price taker” e quantity adjuster il prodotto è omogeneo vi è perfetta informazione non vi sono barriere all’entrata e all’uscita See Section 9-1 in the main text.

4 Concorrenza perfetta: alcune precisazioni
Si tratta di un modello teorico, applicabile nella realtà solo a qualche mercato agricolo e ai mercati finanziari Vi è distinzione tra equilibrio per il settore (industria) e la singola impresa Vi è diversità tra condizioni di breve e di lungo periodo

5 Concorrenza perfetta: industria e impresa
Per la singola impresa la curva di domanda è orizzontale Figura 7.1 La curva di domanda dell’industria indica che la domanda è anelastica nel punto A. La curva di domanda appare completamente orizzontale (cioè perfettamente elastica) alla singola impresa, a causa dell’esiguità della sua parte di mercato. L’impresa concorrenziale può vendere tutto quello che vuole al prezzo di mercato

6 Domanda orizzontale per la singola impresa: conseguenze
Il prezzo di vendita non varia al variare della quantità prodotta e venduta Il ricavo marginale (RM) è costante (uguale al prezzo P) Ricordando che la quantità che garantisce il max profitto richiede CM = RM L’equilibrio per la singola impresa si ha quando: CM = P

7 Equilibrio di breve periodo
L’impresa ed il settore, nel breve periodo, in concorrenza perfetta Settore Q P O D Singola impresa CM q E P D=RM=RU See Section 9-3 in the main text. L’impresa “subisce” il prezzo di mercato P e sceglie di produrre la quantità per cui CM=RM, avendo come obiettivo la massimizzazione del profitto

8 Equilibrio di breve periodo
Cosa succede se aumenta la domanda nel settore? Settore Impresa CM D2 P2 Q2 Q1 P1 O D1 E2 q2 P2 D2=RM=RU q1 E1 P1 D1=RM=RU See Section 9-3 in the main text. Aumenta il prezzo di mercato P. La singola impresa aumenta la quantità prodotta di equilibrio e cresce la quantità prodotta nell’intero settore.

9 Conclusione La curva di offerta della singola impresa coincide con la parte crescente della curva del costo marginale Impresa Impresa P Q P Q P4 E4 q4 CM P3 E3 q3 P2 E2 q2 P1 q1 E1

10 Nel breve periodo: qual è il profitto per l’impresa ?
Si è individuata la quantità che garantisce il massimo profitto Si vuole ora calcolare il livello del profitto Occorre fare la differenza tra ricavi e costi (P-CU)

11 Breve periodo: il calcolo del profitto
Q CM CU E qE PE EXTRA PROFITTO per unità di prodotto

12 Il lungo periodo: come si modifica l’equilibrio
In condizioni di concorrenza perfetta e di libera entrata, altre imprese verranno attratte nel settore Aumenterà l’offerta complessiva del settore Il prezzo si abbasserà Fino ad eliminare l’extra profitto Questo dimostra il vantaggio della concorrenza per i consumatori

13 Per la singola impresa si riduce q (minore quota di mercato).
Il lungo periodo Settore Impresa CM CU CM P q O1 D1 Q1 P1 CU O2 P1 P2 Q2 P2 q1 q2 See Section 9-3 in the main text. Tanto più aumenta il numero di imprese nel settore, tanto più la curva di offerta si sposta verso destra provocando una riduzione del prezzo e un aumento di Q. Per la singola impresa si riduce q (minore quota di mercato).

14 Conclusioni L’equilibrio di concorrenza perfetta è un punto: di ottimo, di massima efficienza tecnica, poiché si ha il migliore sfruttamento dei fattori di produzione (si produce al livello minimo dei costi medi, nel lungo periodo); efficienza economica, poiché si massimizza l’extraprofitto nel breve periodo; pareto efficiente, poiché si attua la migliore allocazione delle risorse.

15 Conclusioni Occorre favorire la concorrenza Le imprese sono spinte a produrre la quantità corrispondente al costo medio minimo (migliore efficienza nell’uso delle risorse) I prezzi tendono a coincidere con il costo medio minimo Gli extra profitti tendono ad annullarsi I vantaggi della maggiore efficienza ricadono sui consumatori

16 In sintesi

17 In sintesi, gli equilibri di breve e lungo periodo
CM CM CU CM P q CU CU E qE PE CUE PE CUE qE Equilibrio di breve periodo: P=CM Ove P>CU (esistono extra profitti) Equilibrio di lungo periodo: P=CM Ove P=CU=CM (scompaiono gli extra profitti)


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