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SEMINARIO DI PRESENTAZIONE Banca Popolare Pugliese, Matino 28.10.2010 A cura del dott. Antonio Corvino – Direttore Generale OBI.

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1 SEMINARIO DI PRESENTAZIONE Banca Popolare Pugliese, Matino 28.10.2010 A cura del dott. Antonio Corvino – Direttore Generale OBI

2 LOsservatorio… …Chi siamo

3 LOsservatorio Regionale Banche – Imprese di Economia e Finanza LOsservatorio Regionale Banche- Imprese di Economia e Finanza (OBI) costituito in Puglia nel 1996, e trasformato nel dicembre 2005 in Società consortile, ha come scopo quello di approfondire la conoscenza dei sistemi produttivi regionali, migliorare le relazioni tra il mondo bancario e le imprese proponendosi altresì quale strumento di analisi e programmazione dei processi di sviluppo sul territorio, con particolare riguardo ai problemi occupazionali.

4 LE NOSTRE RICERCHE Rapporto Congiuntura Mezzogiorno Pubblicato trimestralmente in collaborazione con Isae (Roma) ed Srm (Napoli) per il monitoraggio dei sistemi produttivi delle otto regioni meridionali. Rapporto PIL OCCUPAZIONE VALORE AGGIUNTO In collaborazione con Istituto G. Tagliacarne (Roma) è un utile strumento di analisi e programmazione in grado di offrire i valori di Pil e occupazione e delle altre principali variabili economiche per tutti i comuni del Mezzogiorno dItalia. Rapporto Impresa e Competitività Pubblicato annualmente, sul monitoraggio dei sistemi industriali delle otto regioni del Mezzogiorno per i settori: manifatturiero, costruzioni, ICT, turismo. Rapporti su commessa di Enti Pubblici e Privati Commissionati da Istituzioni Pubbliche, Università, Organizzazioni ed Enti vari.

5 I Soci OBI: UBI - BANCA CARIME BANCA DELLA CAMPANIA – NAPOLI BANCA POPOLARE DEL MEZZOGIORNO- CROTONE BANCA POPOLARE DI BARI - BARI BANCA POPOLARE DI PUGLIA E BASILICATA - ALTAMURA BANCA POPOLARE PUGLIESE - MATINO BANCO DI NAPOLI - INTESA SAN PAOLO UNICREDIT - ROMA REGIONE PUGLIA REGIONE BASILICATA CONFINDUSTRIA PUGLIA CONFINDUSTRIA BASILICATA CONFINDUSTRIA CALABRIA CONFINDUSTRIA SICILIA ANCE PUGLIA ANCE BASILICATA FORMEDIL - BARI

6 Parte I Landamento congiunturale economico del 3^ trimestre 2010

7 Il Clima Economico

8 Il Clima Economico in Europa ed in Italia

9 RECUPERO DELLA FIDUCIA DELLE IMPRESE DEL COMPARTO INDUSTRIALE, SERVIZI E COMMERCIO BUON ANDAMENTO DEL MANIFATTURIERO, DEI SERVIZI E DELLE COSTRUZIONI. EUROPA Il Clima Economico in Europa ed in Italia I Fattori Determinanti: ITALIA

10 Il Clima Economico al Nord,Centro e Sud Italia

11 CALO DI FIDUCIA DEI CONSUMATORI E NEL SETTORE DEI SERVIZI Nord Ovest I Fattori Determinanti: Mezzogiorno Il Clima Economico al Nord,Centro e Sud Italia Nord Est Centro CRESCITA DI FIDUCIA DELLE IMPRESE DEL COMPARTO DEI SERVIZI

12 Il Clima Economico in Puglia

13 CONTRAZIONE DEL CLIMA DI FIDUCIA DEI CONSUMATORI PUGLIA I Fattori Determinanti: Il Clima Economico in Puglia CALO DI FIDUCIA DEI CONSUMATORI E NEL SETTORE DEI SERVIZI Mezzogiorno

14 Il Clima di fiducia delle Imprese

15 Il Clima di fiducia delle imprese in Europa

16 Il Clima di fiducia delle imprese in Italia

17 Il Clima di fiducia delle imprese manifatturiere in Europa e in Italia

18 FORTE RECUPERO DEGLI ORDINATIVI I Fattori Determinanti: ITALIA Il Clima di fiducia delle imprese manifatturiere in Europa e in Italia

19 Il Clima di fiducia delle imprese manifatturiere al Nord,Centro e Sud Italia

20 NETTO RECUPERO DEI GIUDIZI RELATIVI AGLI ORDINI; LIEVE AUMENTO DELLE SCORTE DI MAGAZZINO GUDIZI POSITIVI SUGLI ORDINI; RIDUZIONE DELLE SCORTE DI MAGAZZINO Nord Ovest I Fattori Determinanti : Mezzogiorno Il Clima di fiducia delle imprese manifatturiere al Nord,Centro e Sud Italia Nord Est Centro NETTO RECUPERO DEI GIUDIZI RELATIVI AGLI ORDINI; LIEVE AUMENTO DELLE SCORTE DI MAGAZZINO GUDIZI POSITIVI SUGLI ORDINI; RIDUZIONE DELLE SCORTE DI MAGAZZINO

21 Il Clima di fiducia delle imprese manifatturiere in Puglia

22 MIGLIORAMENTO DEGLI ORDINI E RIDUZIONE DELLE SCORTE DI MAGAZZINO PUGLIA I Fattori Determinanti: Il Clima di fiducia delle imprese manifatturiere in Puglia GUDIZI POSITIVI SUGLI ORDINI; RIDUZIONE DELLE SCORTE DI MAGAZZINO Mezzogiorno

23 Il Clima di fiducia delle imprese delle costruzioni in Puglia 2008-2010

24 ASPETTATIVE POSITIVE DEI COSTRUTTORI PUGLIESI CIRCA GLI ORDINI E I PIANI DI COSTRUZIONE DELLE IMPRESE PUGLIA I Fattori Determinanti: Il Clima di fiducia imprese delle costruzioni in Puglia 2008-2010

25 Il Clima di fiducia dei Consumatori

26 Il Clima di fiducia dei consumatori in Europa e in Italia

27 I GIUDIZI NEGATIVI SULLOCCUPAZIONE E SULLA PROPENSIONE AL RISPARMIO ANNULLANO I GIUDIZI POSITIVI SULLA SITUAZIONE ECONOMICA ATTUALE E PREVISIVA. I Fattori Determinanti: ITALIA Il Clima di fiducia dei consumatori in Europa e in Italia

28 Il Clima di fiducia dei consumatori al Nord,Centro e Sud Italia

29 ELEVATA DISOCCUPAZIONE ATTESA Nord Ovest I Fattori Determinanti: Mezzogiorno Il Clima di fiducia dei consumatori al Nord,Centro e Sud Italia Nord Est Centro GIUDIZI NEGATIVI SULLA SITUAZIONE ECONOMICA GENERALE E SULLE CONDIZIONI ECONOMICHE ATTUALI FAMILIARI ELEVATA DISOCCUPAZIONE ATTESA

30 Il Clima di fiducia dei consumatori in Puglia

31 GIUDIZI MOLTO NEGATIVI SULLA CONVENIENZA ATTUALE A RISPARMIARE PUGLIA I Fattori Determinanti: Il Clima di fiducia dei consumatori in Puglia Mezzogiorno GIUDIZI NEGATIVI SULLA SITUAZIONE ECONOMICA GENERALE E SULLE CONDIZIONI ECONOMICHE ATTUALI FAMILIARI

32 Parte II La competitività dei sistemi produttivi meridionali Alcuni aspetti strutturali

33 Numerosità delle imprese meridionali settore manifatturiero

34 CONSOLIDAMENTO DELLE REALTÀ PIÙ STRUTTURATE A SCAPITO DELLE IMPRESE MARGINALI; PROCESSI DI FUSIONE ED ACQUISIZIONI AGROALIMENTARE I Fattori Determinanti: Numerosità delle imprese meridionali settore manifatturiero TAC TRASFORMAZIONI STRUTTURALI : ABBANDONO DEL TESSILE IN FAVORE DEL CONFEZIONAMENTO

35 Esportazioni delle imprese meridionali per settori di attivita

36 DINAMICA POSITIVA LEGATA A SIDERURGIA E PETROLCHIMICA, ESTRANEI AL TESSUTO PRODUTTIVO TRADIZIONALE MEZZOGIORNO I Fattori Determinanti: Esportazioni delle imprese meridionali per settori di attivita BENI STRUMENTALI E MEZZI DI TRASPORTO RIPRESA PRODUTTIVA DELLECONOMIA GLOBALE AGROALIMENTARE ANDAMENTO PIU RIGIDO RISPETTO ALLE FLUTTUAZIONI DELLA DOMANDA

37 Esportazioni delle imprese meridionali per mercati di destinazione

38 Occupazione delle imprese meridionali nel settore manifatturiero

39 Cassa integrazioni delle imprese meridionali nel settore manifatturiero

40 LA CAPACITÀ PRODUTTIVA RISULTA ANCORA IN ECCESSO, NONOSTANTE GLI INTERVENTI DI RAZIONALIZZAZIONE E RICONVERSIONE PRODUTTIVA REALIZZATI OCCUPAZIONE I Fattori Determinanti: Occupazione delle imprese meridionali nel settore manifatturiero CASSAINTEGRAZIONE HA LIMITATO LIMPATTO DELLA CRISI SULLOCCUPAZIONE.

41 Parte III Landamento del credito

42 I PRESTITI BANCARI ALLE IMPRESE VALORI ASSOLUTI Finanziamenti bancari ai settori produttivi: ripartizione per branca produttiva Situazione al 31/12/2007. Dati in miliardi di euro ITALIAPeso su totSUDPeso su tot Agricoltura, Silvicoltura e Pesca365%8,17% Artigianato56,77%88% Commercio ed alberghiero17021%30,729% Edilizia12215%21,720% Industria e servizi industriali33542%3836% Finanziamenti totali800107 Fonte: nostra stima su dati Osservatorio Bankimprese (Rapporto annuale, Luglio 2008)

43 ANDAMENTO DEI PRESTITI BANCARI VARIAZIONE 2008-09

44 ANDAMENTO DEI PRESTITI BANCARI VARIAZIONE 2008-09

45 ANDAMENTO DEI PRESTITI BANCARI VARIAZIONE 2008-09

46 Le condizioni del mercato bancario rimangono restrittive. Nel 2009, i prestiti hanno subito una contrazione. Il tasso di crescita sui dodici mesi del credito, al netto di sofferenze e pronti contro termine, si è ridotto nellanno di quasi sette punti percentuali, al -0,7%. La riduzione sul 2008 è del 5,9%. Nel Mezzogiorno, la stretta creditizia è meno forte, sia perché si parte da livelli assoluti di credito erogato per cliente già più bassi rispetto al Centro Nord, sia perché la dinamica del credito alle famiglie consumatrici tiene di più rispetto alle regioni del Centro Nord. Viceversa, il credito alle imprese del sud subisce restrizioni della crescita molto più severe rispetto allItalia Settentrionale, soprattutto con riferimento alle imprese minori ed a più modesto tasso di capitalizzazione, evidentemente meno in grado di reperire le garanzie reali necessarie per accedere al credito. ANDAMENTO DEI PRESTITI BANCARI VARIAZIONE 2008-2009

47 CALANO I FINANZIAMENTI AL SETTORE MANIFATTURIERO IN TUTTE LE AREE. REGGE IL CREDITO AL SETTORE DELLE COSTRUZIONI: CALA LEGGERMENTE NEL CENTRO NORD; CRESCE NEL MEZZOGIORNO. CRESCE IL CREDITO AL SETTORE DEI SERVIZI NEL CENTRO E NEL MEZZOGIORNO. Fonte: Banca d Italia - Economie regionali n. 85, Luglio 2010 ANDAMENTO DEI PRESTITI BANCARI PER SETTORE

48 Aree geografiche20082009 Nord Ovest1,22,3 Nord Est1,42,5 Centro2,02,4 Sud e Isole2,23,2 Italia1,62,5 Flusso delle nuove sofferenze (in percentuale dei prestiti alle imprese) Fonte: Banca d Italia - Economie regionali n. 85, Luglio 2010 DETERIORAMENTO DEI PRESTITI BANCARI ALLE IMPRESE NEL 2009 IL FLUSSO DI NUOVE SOFFERENZE RETTIFICATE IN RAPPORTO AI PRESTITI (TASSO DI DECADIMENTO) È AUMENTATO. AL CENTRO NORD (2,4) MENO CHE AL MEZZOGIORNO (3,2). LACCELERAZIONE DELLA DINAMICA DELLE SOFFERENZE È RISULTATA TUTTAVIA SIMILE NELLE DUE RIPARTIZIONI TERRITORIALI.

49 ANDAMENTO DEI TASSI DI INTERESSE SU PRESTITI BANCARI ALLE IMPRESE Aree geografiche AttiviPassivi Prestiti a breve termine Prestiti a medio e a lungo termine Conti correnti liberi Centro Nord4,712,590,36 Sud e Isole5,913,390,30 Italia4,882,680,35 Tassi d interesse bancari a dicembre 2009 (valori percentuali) Fonte: Banca dItalia. L'andamento del credito nelle regioni italiane nel quarto trimestre del 2009 Aree geografiche Attivi (auto liquidanti e a revoca)Passivi (conti correnti) Dic. 08Dic. 09Mar. 10Dic. 08Dic. 09Mar. 10 Nord Ovest 6,964,624,391,920,350,30 Nord Est 7,094,464,422,080,370,33 Centro 7,495,165,052,420,380,35 Sud e Isole 8,435,865,981,510,300,26 Italia 7,294,864,752,000,350,31 Tassi bancari attivi e passivi a breve termine. Andamento (valori percentuali) Fonte: Banca d Italia - Economie regionali n. 85, Luglio 2010 2009: CALANO I TASSI DI OLTRE 2 PUNTI IN TUTTA ITALIA, A FRONTE DI UN CALO DEL TASSO EURIBOR A SEI MESI DI 2,4 PUNTI. NEL PRIMO TRIMESTRE DEL 2010 I TASSI HANNO CONTINUATO A CALARE AL CENTRO NORD, MENTRE SONO RIMASTI STABILI NEL MEZZOGIORNO.

50 ANDAMENTO DELLA DOMANDA E DELL OFFERTA DI CREDITO ALLE IMPRESE Indagine della Banca dItalia condotta su un campione di 415 banche (Regional Bank Lending Survey, RBLS)

51 La domanda di finanziamenti da parte delle imprese è diminuita nel primo semestre del 2009 ed è tornata a crescere, seppur debolmente, nel secondo. Con riferimento alle ripartizioni territoriali, la riduzione della domanda di credito nella prima parte dell anno è stata pi ù accentuata per le imprese del Nord Est, meno per le aziende localizzate nel Mezzogiorno; per queste ultime e per le imprese del Centro l incremento di domanda nella seconda parte del 2009 è stato superiore a quello delle altre aree del Paese. Per le imprese industriali, il calo della domanda nella prima parte del 2009 è stato intenso in tutte le aree territoriali; nel secondo semestre la domanda è risultata sostanzialmente stazionaria, salvo un lieve recupero nel Mezzogiorno (fig. 1b). Nelle costruzioni la riduzione, particolarmente marcata nel primo semestre, è proseguita nella seconda parte del 2009. Le differenze territoriali in questo comparto appaiono significative: la debolezza della domanda è sistematicamente più accentuata al Nord che nelle regioni meridionali. Nei servizi si è invece registrato, nel secondo semestre, un generalizzato recupero nelle richieste di finanziamenti. LA DOMANDA DI CREDITO ALLE IMPRESE.

52 CALANO LE RICHIESTE DI FINANZIAMENTI CONNESSI CON GLI INVESTIMENTI E LE OPERAZIONI DI FUSIONE E ACQUISIZIONE. CRESCE LA DOMANDA PER RISTRUTTURAZIONI DEL DEBITO E PER FINANZIAMENTO DEL CIRCOLANTE, IN PARTICOLARE NELLE REGIONI CENTRALI E MERIDIONALI. LE DETERMINANTI DELLA DOMANDA DI CREDITO

53 LATTI VITÀ DEI CONFIDI DURANTE LA CRISI

54 Alla fine del 2009, si contavano 742 confidi in Italia. La loro distribuzione sul territorio non era omogenea: circa metà dei consorzi aveva sede nelle regioni meridionali. Al Centro Nord,, il numero dei confidi si è ridotto nel tempo in misura consistente, per effetto di operazioni di aggregazione e consolidamento. Loperatività dei confidi appare relativamente frammentata nel Mezzogiorno, dove ogni consorzio rilascia mediamente 12 milioni di euro di garanzie, a fronte di una media nazionale di 36 milioni. Al Centro, sebbene il volume medio delle garanzie sia allineato a quello nazionale, la metà dei consorzi non supera la soglia dei 3 milioni di euro. Le strutture più grandi hanno sede nelle regioni del Nord Ovest, con una media di circa 70 milioni di euro per ciascun confidi. Differenze tra aree si riscontrano anche in termini di estensione territoriale delloperatività dei confidi. Quelli che hanno sede nel Mezzogiorno operano in media in poco più di 2 regioni (4,4 province) a fronte di valori superiori a 5 nel Nord Est (12,3) e Nord Ovest (14,4). I prestiti alle piccole imprese garantite da confidi. – Sulla base dellarchivio della Centrale dei rischi (Cr), delle oltre 286.000 relazioni banca-impresa che beneficiavano della garanzia mutualistica alla fine dello scorso anno, circa il 70 per cento riguardava piccole imprese (meno di 20 addetti). I prestiti bancari a favore di piccole imprese garantite da confidi potevano essere stimati in poco meno di 19 miliardi di euro. In Italia, il 13,3 per cento del totale dei prestiti alle imprese di piccole dimensioni beneficiava di una garanzia mutualistica, a fronte del 10 per cento nel Mezzogiorno. La rilevanza dellattività dei confidi per le piccole imprese, misurata dalla percentuale di prestiti garantiti da confidi sul totale dei prestiti, appare eterogenea tra regioni, oscillando tra un valore massimo del 30,5 per cento in Valle dAosta e un minimo del 3,3 in Campania LATTI VITÀ DEI CONFIDI DURANTE LA CRISI

55 Aree geografiche MOL/Attivo Oneri finanziari/MOL Leverage Debiti finanziari/ valore aggiunto Nord Ovest8,522,653,4156,3 Nord Est7,822,151,0141,4 Centro6,222,151,6237,5 Sud e Isole5,731,754,0169,9 Italia7,423,052,4174,4 Redditività e condizioni finanziarie delle imprese. Anno 2007 valori percentuali Fonte: Banca dItalia - Leconomia delle regioni italiane nellanno 2008 LA REDDITIVITÀ E LINDEBITAMENTO DELLE IMPRESE

56 Sulla base delle informazioni della Centrale dei bilanci e della Cerved, nel 2007 il fabbisogno finanziario in rapporto al fatturato era diminuito al 2,8 per cento dal 3 per cento dellanno precedente; al calo delle aziende ubicate nel Nord Ovest e nel Mezzogiorno si era contrapposto un aumento per quelle delle altre aree territoriali. Il leverage (Rapporto tra debiti finanziari e la somma di debiti finanziari e patrimonio netto) era salito in diversa misura in tutte le aree, con maggiore intensità nel Centro e lievemente nel Nord Ovest; il rapporto di indebitamento aveva raggiunto nel Mezzogiorno il 54 per cento. In termini di debiti finanziari in rapporto al valore aggiunto, lindebitamento delle piccole e medie imprese si era innalzato con maggiore intensità nel Mezzogiorno, dove era passato da circa il 156 per cento del triennio 2004-06 a oltre il 170 per cento del 2007. LINDEBITAMENTO DELLE IMPRESE

57 Grazie per lattenzione !


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