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1 What do we see? ATTRACTION ITALY The opinions of the managers Nobodys Unpredictable Febbraio 2008.

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Presentazione sul tema: "1 What do we see? ATTRACTION ITALY The opinions of the managers Nobodys Unpredictable Febbraio 2008."— Transcript della presentazione:

1 1 What do we see? ATTRACTION ITALY The opinions of the managers Nobodys Unpredictable Febbraio 2008

2 2 Lindagine ha raccolto le opinioni dei manager di multinazionali estere rispetto ad alcune importanti tematiche: Punti di forza e di debolezza del sistema economico e amministrativo; Principali problemi che tali manager ravvisano nelloperare in Italia, ed in particolare rispetto alle relazioni istituzionali, alle relazioni industriali, alle relazioni sindacali, alle relazioni con le realtà locali, alle relazioni con il sistema bancario; Possibilità di incremento di investimenti esteri in Italia in generale e nel settore di loro attività in particolare; Conoscenza e valutazione delloperato di Confindustria, elementi di vicinanza e lontananza, di Confindustria in generale e di specifiche iniziative, dalle loro esigenze; Conoscenza e valutazione della struttura territoriale di Confindustria, e rispondenza alle loro specifiche necessità, individuare strumenti operativi più idonei; Attività da intraprendere per agevolare la loro partecipazione alla vita attiva dellassociazione, e creare una rete di rapporti organizzativi e funzionali tra i rappresentanti di primo livello delle aziende straniere operanti in Italia. Obiettivi

3 3 Metodologia La ricerca è stata articolata in due fasi di lavoro: RICOGNIZIONE Una fase di ricerca veloce, col metodo dellintervista individuale di approfondimento motivazionale (qualitativa), per avere gli strumenti ideali al fine di avere una prima ricognizione e sviluppare il questionario QUANTIFICAZIONE Una fase di ricerca tramite interviste semi-strutturate, che ha consentito una quantificazione numerica delle risultanze.

4 4 Tecnica dIntervista Ricognizione La fase di ricognizione è fondamentale per una buona impostazione dellindagine e per cogliere i primi elementi utili ad una più completa comprensione del fenomeno. Questa fase si è basata su colloqui in profondità, che hanno permesso di approfondire molto la percezione del singolo, senza dinamiche sociali. Sono stati condotti 7 colloqui con partecipanti del gruppo di lavoro che dibattono sul tema, moderati da un esperto di Ipsos, per circa 90. Tutti i potenziali intervistati esterni al gruppo di lavoro sono stati preventivamente incoraggiati da una lettera di Confindustria che ha illustrato liniziativa e chiesto la loro collaborazione. ALCOA Giuseppe Toia (Amministratore delegato) COCA-COLA HBC ITALIA Dario Rinero (Presidente e Amministratore delegato) ELI LILLY ITALIA S.p.a.Karim Bitar (Presidente and General Manager) GENERAL ELECTRICGiuseppe Recchi (Presidente) GLAXOSMITHKLINEAngelos Papadimitriou (Presidente e Amministratore delegato) NOVARTISMarco Venturelli (Amministratore delegato) SIEMENSVincenzo Giori (Amministratore delegato)

5 5 Tecnica dintervista Quantificazione Sono state condotte 60 interviste semi-strutturate, telefoniche, della durata di circa 25/30. Il campione è stato predisposto a partire dalla lista delle maggiori aziende estere in Italia, fino a comprendere anche aziende di secondo livello, ma comunque interessanti per dimensione, per la tipologia di attività, per le prospettive di crescita. E stato realizzato uno sforzo supplementare al fine di riuscire a coinvolgere nella rilevazione un numero di aziende non iscritte a Confindustria, o che comunque non partecipano alla vita associativa (n=26). I dati sono stati elaborati: quantitativo in modo quantitativo, per le variabili numeriche e quantificabili analitico- qualitativo in modo analitico- qualitativo per le domande aperte, per le quali è stata effettuata una doppia lettura, sia di quantificazione (per i temi e gli argomenti ricorrenti), sia analitica, per gli aspetti di dettaglio.

6 6 La steering committee Dopo la fase di ricognizione è emerso il desiderio da parte di alcuni membri della steering committee di essere intervistati. Per accogliere la richiesta, pur mantenendo la rappresentatività di un campione diaziende non sensibilizzate preventivamente si è deciso di mantenere separati i due campioni: Campione Generale: 60 aziende Universo Steering Committee: 23 aziende Il tasso di redemption è stato del 48% e ha visto la partecipazione delle seguenti aziende: ALCOA Giuseppe Toia (Amministratore delegato) COCA-COLA HCB ITALIA Dario Rinero (Presidente e Amministratore delegato) GLAXOSMITHKLINEAngelos Papadimitriou (Presidente e Amministratore delegato) SIEMENS Vincenzo Giori (Amministratore delegato) DANONEStanislas Boubée de Gramont ( Presidente e AD) ELECTROLUX Luigi Campello (Direttore generale) HONDA MOTORSilvio Di Lorenzo (Vice Presidente) H3GVincenzo Novari (Amministratore delegato) PROCTER & GAMBLESami Kahale (Amministratore delegato) UNILEVER Maurizio Manca (Amministratore delegato) ALSTOMPier Eugenio Prina Mello (Amministratore Delegato) Le risposte del campione steering committee sono state trattate qualitativamente.

7 7 Le aziende intervistate Sono state intervistate le seguenti cariche: Amministratore delegato N 34 Presidente N 18 Direttore generale N 4 Direttore Corporate N 1 Direttore del Personale N 1 Direttore di Stabilimento N 1 Direttore vendite N 1

8 8 Caratteristiche delle aziende intervistate Valori assoluti Paese di origine GERMANIA12 STATI UNITI11 OLANDA11 FRANCIA7 GRAN BRETAGNA6 GIAPPONE4 SVEZIA2 SPAGNA2 SVIZZERA1 SUD AFRICA1 DANIMARCA1 BERMUDA1 BELGIO1 Base rispondenti: 60 aziende multinazionali a capitali estero Settore industria51 commercio6 servizi3 Valori assoluti

9 9 Profilo delle aziende intervistate Valori assoluti Base rispondenti: 60 aziende multinazionali a capitali estero Totale Gruppo fino a 5.00021fino a 2.00025 da 5.001 a 35.00018da 2.001 a 13.00024 da 35.001 a 60.00011da 13.001 a 25.0005 oltre i 60.00010oltre i 25.0006 Totale Italia fino a 20017fino a 10024 da 201 a 45020da 101 a 75023 da 451 a 100014da 751 a 12007 oltre 10009oltre i 12006 Peso addetti del Totale Italia sul Totale gruppo fino a 2,4%23fino a 2,4%15 2,5% - 10%262,5% - 10%22 da 11% a 25%7 15 oltre 25% 8 Peso fatturato del Totale Italia sul Totale gruppo Fatturato (in milioni di Euro) Totale Gruppo Totale Italia Numero di addetti 4 Valori assoluti

10 10 Motivazioni e attese

11 11 Le attese A.4) Prima di investire in Italia, la Sua azienda aveva delle aspettative che sono state disattese? Avevano aspettative che sono state disattese Valori assoluti Valori % Base:60 totale rispondenti Avevano aspettative che sono state disattese Avevano aspettative che sono state soddisfatte Campione totale Campione comitato 2 9 Base:11 totale rispondenti

12 12 Fattori di appeal

13 13 Fattori di appeal – I principali - Base rispondenti: 60 aziende multinazionali a capitali estero E più in generale, indipendentemente dalla Sua specifica realtà, in questo momento storico in base a quali considerazioni,secondo Lei, unimpresa estera, decide di avviare (o incrementare) unattività nel nostro Paese; quali sono i fattori di maggiore appeal per gli investitori stranieri? POLITICHE DI ESPANSIONE (NET)57 Acquisire nuovi clienti in Italia32 Possibilità di accedere ad un network distributivo18 Aumentare le vendite di un'esistente area di business17 LE RISORSE DISTINTIVE (NET)55 Accesso a competenze tecnico/ manageriali specifiche del settore47 Accesso a brevetti/know-how settoriali sviluppati22 FATTORI DI QUALITÀ (NET)53 Per la qualità della produzione23 L'Italia genera le tendenze per alcuni settori (fashion, design ecc.)22 Per la qualità dello sviluppo tecnologico20 LE RISORSE ECONOMICHE (NET)22 Buona capacità di spesa (reddito elevato)13 Valori % In Italia ci sono dei fattori assolutamente positivi: la capacità di adattamento degli italiani in senso lato, di capacità di innovazione e di capacità tecnica: siamo bravi a progettare. Abbiamo poi un buon network di fornitori; mi riferisco alla capacità di trovare sul mercato, e quindi vicino, dei prodotti che sono altamente specializzati.

14 14 Fattori di appeal – I principali - Base rispondenti: 60 aziende multinazionali a capitali estero E più in generale, indipendentemente dalla Sua specifica realtà, in questo momento storico in base a quali considerazioni,secondo Lei, unimpresa estera, decide di avviare (o incrementare) unattività nel nostro Paese; quali sono i fattori di maggiore appeal per gli investitori stranieri? POLITICHE DI ESPANSIONE (NET)57 Acquisire nuovi clienti in Italia32 Possibilità di accedere ad un network distributivo18 Aumentare le vendite di un'esistente area di business17 Utilizzare l'Italia come una base per servire mercati vicini7 Seguire clienti esistenti7 Acquisire nuovi clienti in Europa5 Acquisire nuovi clienti nell'area del Mediterraneo3 Seguire le strategie di espansione dei concorrenti del paese di origine2 diventare un player importante con poche acquisizione di piccole aziende2 LE RISORSE DISTINTIVE (NET)55 Accesso a competenze tecnico/ manageriali specifiche del settore47 Accesso a brevetti/know-how settoriali sviluppati22 per la qualità delle infrastrutture3 buona cultura sia di base che specialistica delle risorse3 Accesso a risorse primarie (minerali, climatiche, ecc.)2 basso turnover rispetto ad altri paesi2 FATTORI DI QUALITÀ (NET)53 Per la qualità della produzione23 L'Italia genera le tendenze per alcuni settori (fashion, design ecc.)22 Per la qualità dello sviluppo tecnologico20 capacità di adattamento alle condizioni di mercato8 reattività e creatività del mercato5 Valori %

15 15 Fattori di appeal– Secondari - Base rispondenti: 60 aziende multinazionali a capitali estero Il comitato I fattori maggiormente citati dalle aziende del comitato sono stati: possibilità di accedere ad un network distributivo, accesso a competenze tecnico manageriali del settore e capacità di adattamento alle condizioni di mercato. LE RISORSE ECONOMICHE (NET)22 Buona capacità di spesa (reddito elevato)13 Per l'accesso alle risorse finanziarie5 A parità di qualità i costi relativi alla produzione sono più contenuti3 RIDUZIONE DEL RISCHIO (NET)5 Riduzione del rischio politico (colpi di stato, instabilità politica, ecc.)3 Riduzione di altri rischi2 FUGA (NET)2 «Fuga» da uno sfavorevole ambiente competitivo nel paese di origine2 attenzione agli aspetti critici2 attenzione agli aspetti ambientali2 Valori %

16 16 Fattori di criticità

17 17 Fattori di Criticità Base: totale rispondenti Pensando allesperienza della Sua Azienda quali sono i problemi più rilevanti che le imprese straniere incontrano nelloperare in Italia? Valori % Net

18 18 Fattori di Criticità –Sintesi - Pensando allesperienza della Sua Azienda quali sono i problemi più rilevanti che le imprese straniere incontrano nelloperare in Italia? Base: totale rispondenti Valori % BUROCRAZIA (NET) 88 tempi troppo lunghi per avviare qualsiasi attività62 troppi passaggi, troppi livelli per ottenere qualunque permesso (regioni, province, comuni ecc.)53 sistema incomprensibile,è difficile orientarsi per chi non è italiano47 COSTO DEL LAVORO (NET) 68 Rigidità del mercato del lavoro58 Costo del lavoro per le produzioni di massa (non sul lavoro qualificato)33 SISTEMA FISCALE, LEGISLATIVO E GIURIDICO MOLTO COMPLESSO (NET) 50 Sistema fiscale non competitivo rispetto ad altri paesi europei32 Tasse molto elevate28

19 19 Fattori di Criticità –I principali - Pensando allesperienza della Sua Azienda quali sono i problemi più rilevanti che le imprese straniere incontrano nelloperare in Italia? Base: totale rispondenti Valori % BUROCRAZIA (NET) 88 tempi troppo lunghi per avviare qualsiasi attività62 troppi passaggi, troppi livelli per ottenere qualunque permesso (regioni, province, comuni ecc.)53 sistema incomprensibile,è difficile orientarsi per chi non è italiano47 regole non chiare, di applicazione incerta32 la quantità di obblighi amministrativi da adempiere7 lanonunificazioneinun'unicafiguradiriferimentodellediversecarichedeputateaverificaree controllare le attività aziendali3 COSTO DEL LAVORO (NET) 68 Rigidità del mercato del lavoro58 costo del lavoro per le produzioni di massa (non sul lavoro qualificato)33 SISTEMA FISCALE, LEGISLATIVO E GIURIDICO MOLTO COMPLESSO (NET) 50 sistema fiscale non competitivo rispetto ad altri paesi europei32 tasse molto elevate28 mancanza di conformità con le leggi europee8 legislazione sulla sicurezza troppo rigida5 legislazione troppo severa sui temi ambientali4

20 20 Fattori di Criticità –Secondari - Pensando allesperienza della Sua Azienda quali sono i problemi più rilevanti che le imprese straniere incontrano nelloperare in Italia? Base: totale rispondenti Valori %

21 21 Fattori di Criticità –Verbalizzazioni - Pensando allesperienza della Sua Azienda quali sono i problemi più rilevanti che le imprese straniere incontrano nelloperare in Italia? Base: totale rispondenti Quello che rimane il punto cruciale è proprio la capacità di fare sistema, di rendere tutto l'insieme molto efficiente, e per insieme intendo tutto il mondo, il territorio collegato e collegabile all'impresa. Alla fine, quando paragono la realtà italiana a quella di altre realtà europee, vedo che, in qualche occasione, per attirare investimenti, gli altri riescono a fare maggiormente sistema, e quindi a presentare delle proposte che sono, in termini complessivi, più attraenti di quelle da noi proposte. Bisognerebbe riuscire di più ad integrare e a far sistema, mettere insieme il mondo della ricerca e delle Università con le imprese....se la società dà prova di rispettare le leggi e di avere un sistema di sicurezza e di gestione della salute dei propri dipendenti di un certo livello, dovrebbe avere una linea privilegiata nell'approvazione di certi progetti. Invece si riparte sempre da zero. Si dovrebbe semplificare e rendere più snello il passaggio per ottenere permessi…far in modo che ci sia uno sportello unico: si passa sempre da un ente all'altro, Arpa, Asl, Vigili del fuoco, ecc… Questo non per permettere di evitare il rispetto della regola, ma proprio perché, nel rispetto della regola, ci sia un iter più semplice.

22 22 Fattori di Criticità –Il comitato - In primo luogo, il rilancio del dinamismo economico del Paese, da un lato attraverso una politica economica espansiva e - in secondo luogo - attuando una ampia manovra di liberalizzazioni, aprendo il quadro economico verso le regole del mercato e della trasparenza. Una politica fiscale - coerente e costante nel tempo - diretta alla incentivazione degli investimenti esteri che renda il Paese competitivo rispetto alla offerta dei mercati concorrenti. Una politica del mercato del lavoro che assuma come valore di riferimento la meritocrazia e che quindi preveda una flessibilità di strumenti per premiare i migliori e assumere effettivi strumenti correttivi. Una maggiore stabilità e una semplificazione drastica del quadro di riferimento, da un punto di vista di regole e di interlocutori pubblici. Il comitato I fattori maggiormente citati dalle aziende del comitato sono stati: tempi troppo lunghi per avviare qualsiasi attività, rigidità del mercato del lavoro e infrastrutture inadeguate. … su quali, tra i fattori di criticità che Lei ha indicato, si dovrebbe intervenire prioritariamente?

23 23 Fattori di Criticità –Il comitato - Se il costo di un dipendente è 100, il dipendente di quel 100 vede in media tra il 60\65. Allazienda invece, con gli oneri sociali costa 140. Questo è lunico Paese in Europa dove cè uno sbilancio cosi forte tra il costo dellimpresa che paga 140 e il poco che il salariato vede come netto. Noi non saremmo per abbassare il costo del lavoro, ma quanto per assicurarci che, attraverso una leva fiscale usata più correttamente, venga sottratto meno alla risorsa finale e gli arrivi quindi uno stipendio netto maggiore. Ed infine auspichiamo che la parte che viene pagata in tasse, venga utilizzata meglio. La rete di trasporti e infrastrutture non si sta sviluppando dagli anni 60. Noi andiamo solo su strada ma impianti analoghi appartenenti al nostro gruppo all'estero, vanno molto con le ferrovie, per noi al momento è impensabile. … su quali, tra i fattori di criticità che Lei ha indicato, si dovrebbe intervenire prioritariamente?

24 24 I Paesi più attenti

25 Paesi più attenti ad attuare politiche per attrarre e mantenere nuovi IDE E.1) Quali sono secondo lei in questo momento i Paesi più attenti ad attuare politiche per attrarre e mantenere nuovi IDE? I Paesi maggiormente citati dal comitato Valori % Sono in fortissima crescita; hanno un basso costo del lavoro e un basso costo di produzione in generale; hanno una politica fiscale molto aggressiva: pochissime tasse. La Romania è un Paese la cui economia è in crescita come pure il livello di istruzione delle persone. Cè un governo stabile e un livello di tassazione molto competitivo. Inoltre la qualità del lavoro è medio alta. La defiscalizzatone degli investimenti in ricerca e la capacità di attrarre i cervelli dall'estero, anche attraverso livelli retributivi capaci di riconoscere la creazione di valore. Le università cinesi ormai sono entrate stabilmente nel ranking mondiale dei migliori centri accademici del pianeta. Hanno i migliori studenti del mondo anche perché pagano profumatamente i migliori professori del mondo …sono stati molti bravi perché si sono resi conto che per poter continuare ad espandersi dovevano concentrarsi su società ad alto livello tecnologico, hanno dovuto fornire maestranze molto formate e quindi hanno lavorato sulluniversità, sulla qualità e ora riescono ad attrarre anche industrie tecnologiche di informatica … sicuramente la scolarità e il livello di istruzione che c'è in India è molto alto, per lo meno nei settori tecnici. C'è attrattività perché si trovano delle competenze soprattutto nell'ambito dell'elettronica La Spagna ha il vantaggio che, essendosi mossa con 20 anni di ritardo, ha sicuramente infrastrutture molto più efficienti delle nostre; hanno poi un sistema sindacale e un confronto con i lavoratori meno politicizzato e più pragmatico.

26 26 Paesi più attenti ad attuare politiche per attrarre e mantenere nuovi IDE E.2) Potrebbe dirmi quali sono secondo lei le politiche più efficaci che questo/i Paesi hanno messo in atto per aumentare gli IDE? Valori % POLITICHE ECONOMICHE/FISCALI (NET)63 sgravi fiscali / meno tasse43 incentiviall'avviodell'impresa/facilitazione sull'investimento iniziale33 migliori infrastrutture/costi minori per il trasporto23 convenienza sul costo delle materie prime/reperibilità3 convenienza sul costo dell'energia2 CONVENIENZASULCOSTODELLAVORO/FLESSIBILITÀ DEL LAVORO57 EFFICIENZA BUROCRATICA (NET)27 meno burocrazia/regole piu trasparenti22 presenza di strutture di supporto e orientamento5 ALTRO27 elevato livello di scolarità/manodopera qualificata7 Paesi in crescita7 buone competenze manageriali2 coniugareattenzioneallacomunità,allosviluppo industriale e alla protezione ambientale2

27 27 Accoglienza e orientamento

28 28 Accoglienza e orientamento Limmagine delle multinazionali Base: totale rispondenti Rispetto alla sua personale esperienza, potrebbe dirmi qual è limmagine che lopinione pubblica italiana ha delle multinazionali estere che operano in questo Paese? Per quale ragione secondo Lei è negativa? Base: 27 valutano in maniera negativa l'opinione dell'opinione pubblica verso le multinazionali Valori % sono colonizzatori "vengono, sfruttano e se ne vanno" 26 egoisti/pensano solo al guadagno/spregiudicate 22 paura perdita di occupazione/esuberi/tolgono lavoro e spazio agli italiani 11 sentimento di lontananza 11 impongono la standardizzazione dei comportamenti 7 strettamente legate alle forze politiche 4 non sa / non motiva 7 Positiva 25 Negativa 45 Le aziende più grandi per dimensioni di addetti e fatturato ritengono che lopinione pubblica abbia unimmagine più positiva. estremamente negativa estremamente positiva negativa positiva neutra 8 17 37 8 30 Il comitato Le risposte fornite dal comitato si distribuiscono equamente tra coloro che ritengono che limmagine sia positiva e coloro che ritengono sia negativa.

29 Accoglienza e orientamento Limmagine delle multinazionali Valori % Quello che vedo soprattutto è una cattiva immagine delle multinazionali che viene trasmessa molto più dai media che quella percepita dalle persone. Si finisce per enfatizzare il ruolo negativo della multinazionale e invece si tende a non evidenziare mai il lato positivo della multinazionale. Molte multinazionali hanno dei principi etici che in Italia quasi nessuna azienda ha. Quando uno lavora molto bene sul rispetto delle norme in materia di sicurezza difficilmente lavora male sui numeri e sui risultati finanziari. Per non parlare dei principi etici, dei valori che sono i principi guida e che fanno parte della cultura di queste aziende che creano per il dipendente una consapevolezza diversa di dove lavora e come deve lavorare. Dati Ipsos 2007. Indagine di corporate reputation Base rispondenti; conoscono le aziende sollecitate - 1000 casi popolazione 18-64 anni di cui conoscono aziende nazionali (79% )790 casi e conoscono aziende estere (61%) 610 casi Lopinione della popolazione italiana

30 30 Accoglienza e orientamento Strumenti a disposizione Secondo Lei unimpresa estera che voglia investire in Italia ha a disposizione mezzi e strutture sufficienti per orientarsi? Si, assolutamente No Si, in parte Base: totale rispondenti Valori % Continuo a non vedere la presenza di un sportello unico attraverso il quale poter fare tutte le procedure necessarie con un'unica interfaccia. Ci si deve rivolgere ovviamente a studi, a consulenti, ma non c'è dal punto di vista strutturale, pubblico una struttura che dia questo tipo di informazioni, di linee guida… Dovrebbe prima di tutto conoscere bene le multinazionali, e come esse operano. Molte volte si ha la sensazione che le nostre strutture siano così legate alle realtà locali che perdono un po' di vista quello che è il resto del mondo. E poi dovrebbe essere in grado aiutare le multinazionali a districarsi nei meandri della burocrazia e della normativa italiana. Non ci sono partners istituzionali a cui rivolgersi per sapere come e dove orientarsi, che tipo di opportunità ci sono; le regioni, le province, le camere del commercio sono poco reattive e poco in grado di orientare gli investimenti. Dovrebbe esserci un team in grado di prendere per mano l'imprenditore o il manager straniero, portarlo nel territorio e cercare soluzioni che lo aiutino.

31 31 Accoglienza e orientamento Strumenti a disposizione Base: totale rispondenti Valori % Quali caratteristiche dovrebbe avere un soggetto/Istituzione di rappresentanza volta a favorire un facile inserimento di una multinazionale estera in Italia? Il comitato 10 intervistati su 11 hanno manifestato lesigenza prioritaria di supportare su vantaggi/svantaggi di investire in Italia I contatti sono importanti, anche solo per capire la distribuzione dei poteri nel nostro potere politico, quello che compete al comune, quello che compete alla provincia, quello che compete alla regione, quello che è di competenza centrale. Sapere che se ottengo unautorizzazione da uno, non è detto che la ottenga anche dall'altro… si dovrebbe costituire un punto di riferimento continuativo ed univoco rispetto al potenziale investitore estero lungo tutto il processo di realizzazione di un investimento economico nel nostro Paese. supportare e informare sui vantaggi/svantaggi di investire in Italia28 avereun'ottimaconoscenzadelsistemaItalia(leggi, settori ecc.)23 fare comunicazione/pubblicità nei Paesi di origine degli investitori20 che sia veloce ed efficiente nell'affrontare le criticità12 avere influenza sulle istituzioni/rapporti diretti con le istituzioni12 fornire risorse e incentivi anche di natura economica 10 che sia slegata dalla pubblica amministrazione 3 non sa / non risponde25

32 32 Confindustria

33 33 Confindustria Gli associati e la partecipazione alla vita associativa Territoriale e categoria Costante Solo categoria Solo territoriale NO Partecipazione costante alla vita associativa: Non costante Scarsa Nulla Attualmente la sua Azienda è associata a Confindustria? Base: totale rispondenti Valori % Base:57 iscritti a Confindustria

34 34 Confindustria Utilità percepita molto utile abbastanza utile Le associazioni territoriali hanno come missione organizzativa la rappresentanza ed i servizi delle imprese localizzate in un determinato territorio; le associazioni di categoria hanno come missione organizzativa la rappresentanza ed i servizi delle imprese che operano in un determinato settore merceologico. Ritiene che per la sua azienda risulti utile l'adesione a: Base: aziende iscritte alla relativa associazione 54 53 Valori % Le aziende che hanno una partecipazione più attiva alla vita associativa esprimono livelli di utilità più elevati. utilità (net)86 72

35 Confindustria Adattabilità alle esigenze di una multinazionale molto abbastanza poco per niente non sa In base alla sua conoscenza e/o esperienza, Lei ritiene che lorganizzazione e la struttura territoriale attuale di Confindustria sia rispondente ai bisogni di unimpresa multinazionale estera che voglia investire in Italia? Base: totale rispondenti Valori % Non rispondente (net) 24 Le aziende che hanno una partecipazione più attiva alla vita associativa ritengono, in misura maggiore, che lorganizzazione di Confindustria sia rispondente ai bisogni di una multinazionale che voglia investire in Italia.

36 36 Confindustria Adattabilità alle esigenze di una multinazionale Potrebbe dirmi per quale ragione Lei ritiene che lorganizzazione e la struttura territoriale attuale di Confindustria non sia DEL TUTTO rispondente ai bisogni di unimpresa multinazionale estera? Base: affermano che l'attuale organizzazione di Confindustria non sia del tutto rispondente ai bisogni Valori % ridurre le territoriali e costituire unassociazione che raggruppi le multinazionali o i grandi gruppi che hanno un approccio alla governance omogeneo 23 devemetterelemultinazionali allo stesso livello delle imprese nazionali 19 dovrebbe essere più pragmatica più incisiva nell'affiancamento ai decisori 16 ridurre il provincialismo nelle associazioni territoriali 13 deve far conoscere maggiormente i servizi che offre 10 dovrebbe migliorare la visibilità con l'estero 6 altro / non risponde16 per la complessità di questo Paese3 Non dà sufficienti risposte ai problemi delle multinazionali; non mette le multinazionali, allo stesso livello in cui mette le imprese nazionali, dal punto di vista della tipologia di problematiche che esistono nelle imprese estere. Noi siamo anche affiliati ad associazioni territoriali limitate, … non sono sedi di complessi industriali molto grandi, c'è un po' di provincialismo, di chiusura rispetto alle esigenze e alle vedute di una multinazionale. … tutte le territoriali sono ovviamente orientate al supporto di quello che è la richiesta della maggioranza degli iscritti, quindi di aziende estremamente piccole, molto artigianali, che hanno problematiche estremamente diverse. In realtà siamo poche multinazionali e di fatto i nostri problemi non vengono affrontati. Quindi se vogliamo pensare a un futuro dove vogliamo incentivare gli investimenti stranieri in Italia, dobbiamo strutturare in modo diverso l'operato di Confindustria perché si orienti a supportare anche quelle che sono le esigenze di una multinazionale, rispetto a quella artigianale.

37 37 Confindustria Adattabilità alle esigenze di una multinazionale Potrebbe dirmi per quale ragione Lei ritiene che lorganizzazione e la struttura territoriale attuale di Confindustria non sia DEL TUTTO rispondente ai bisogni di unimpresa multinazionale estera? Valori % Il comitato Lorganizzazione di Confindustria è stata definita abbastanza rispondente da 5 aziende su 11 mentre le rimanenti 7 hanno evidenziato alcune criticità. La situazione è veramente grottesca, perché paghiamo per 17 territoriali senza ricevere niente in cambio. Ma il problema non è che vorrei spendere di meno, vorrei spendere gli stessi soldi o magari spendere anche di più, ma ricevere un servizio che sia in linea con quello che sono le nostre esigenze. A livello territoriale spendiamo 400/500 mila euro allanno e per me sarebbe importante che Confindustria dicesse tu 500 mila euro pagale a me e poi ci penso per il territorio e tu fai capo ad Assolombarda. …una parte del vertice deve sicuramente rappresentare la piccola e media industria, ma ci dovrebbe anche essere una rappresentanza che riguarda le grandi multinazionali, magari con un vice presidente di Confindustria, proprio a significare che cè la volontà di fare un vertice, che aiuti un po tutti.

38 38 Confindustria I suggerimenti Il sistema della rappresentanza di Confindustria si sta modernizzando per rendere più efficace l'azione e più agevole la partecipazione alla vita associativa. Ha qualche suggerimento di cui tener conto? Base: totale rispondenti Valori % creare più occasioni d'incontro per aggiornamento e confronto di best practice di aziende omogenee22 devetenercontomaggiormentedelleesigenzedelleaziendemultinazionali o delle realtà nazionali più grandi17 adeguare la struttura delle categorie alla realtà economica attuale 7 agire sulle istituzioni5 far conoscere i servizi che offre, comunicare in modo più efficace 5 deveessereveloce,snellaedefficace,menoburocratizzataemenosimile alla pubblica amministrazione3 aiutare le aziende a prevedere percorsi formativi, di ricerca e sviluppo 2 altro2 non sa / non ha suggerimenti 45

39 39 Confindustria I suggerimenti Il sistema della rappresentanza di Confindustria si sta modernizzando per rendere più efficace l'azione e più agevole la partecipazione alla vita associativa. Ha qualche suggerimento di cui tener conto? Il comitato Il comitato esprime con forza lesigenza razionalizzazione la rappresentanza territoriale di creare più occasioni dincontro per condividere le best practice e di agire con velocità ed efficacia Una maggiore efficacia sarebbe possibile in due direzioni: in primo luogo attraverso la razionalizzazione della rappresentanza territoriale e la semplificazione delle associazioni merceologiche, evitando la polverizzazione ed il particolarismo e in secondo luogo coinvolgendo nella rappresentanza confindustriale in misura maggiore la crescente internazionalizzazione dei mercati, attraverso meccanismi di partecipazione più incisiva e diretta delle imprese estere nel sistema. Togliere la provincialità che a volte non è neppure rivolta a temi industriali, ma più di prestigio che di necessità. Se ci fossero discorsi importanti sulla formazione, se ci fosse la possibilità di fare da ponte con l'università e la ricerca, se si potesse fare dei seminari su temi diversi portando dei relatori veramente importanti, su agevolazioni fiscali, tassazione, allora non solamente il vertice azienda, ma tutte le funzioni possono partecipare più spesso a questo tipo di attività. …ripensare il sistema delle categorie per adeguarlo alla realtà economica di oggi, che è diversa a quella di 60 anni fa quando il sistema delle categorie è stato pensato. … deve permettere uno scambio di esperienza tra le diverse associazioni, un interscambio tra le varie realtà territoriali. …non deve perdere la logica dell'organizzazione aziendale che deve essere veloce, snella ed efficace e non diventare unorganizzazione pesante come quella dello Stato.

40 Confindustria La creazione di una rete di rapporti organizzativi Molto desiderabile Abbastanza desiderabile Poco desiderabile Per niente desiderabile DESIDERABILE 70 Lei ritiene che la creazione di una rete di rapporti organizzativi e funzionali tra i rappresentanti di primo livello delle imprese straniere che operano in Italia sia un obiettivo desiderabile? Base: totale rispondenti Valori % Il comitato 9 aziende su 11 esprimono una forte accoglienza di questo progetto La missione del Comitato dovrebbe essere quella di realizzare un dialogo costruttivo con le Istituzioni e fornire opinioni esperte e raccomandazioni volte ad accrescere la capacità del Paese ad attrarre investimenti esteri.

41 41 Confindustria La creazione di una rete di rapporti organizzativi Che cosa può fare Confindustria per realizzarlo? Quali azioni, progetti e strutture può realizzare Confindustria per sostenere le imprese straniere estere che operano in Italia? Base: favorevoli ad un soggetto di orientamento Valori % Sicuramente una rete aiuta a capire le problematiche di tutte e a trovare una soluzione nel momento in cui una ha qualche problema. Oggi lo scambio di opinioni aiuta a gestire meglio. Creare un comitato specifico e capire chi siamo, che livello di autonomia abbiamo, cosa potremmo attenderci di più da Confindustria; creare un piccolo progetto di studio, una sezione specifica in Confindustria, che raggruppi i rappresentanti di multinazionali in Italia. Sarebbe un enorme passo avanti un'iniziativa che cominci ad aprire un tavolo su cui possono essere poste le questioni specifiche della realtà di una multinazionale. Aprire un tavolo di confronto, che potrebbe anche essere un modo per ascoltare la voce di un segmento di iscritti che sono le multinazionali, e poi successivamente far seguire le azioni. Ovviamente, una volta identificate le necessità, rispondere poi con delle azioni che vadano in quella direzione. creare un coordinamento tra grandi gruppi in modo che possano sostenere insieme e compatti interessi comuni38 crearedeimomentidiconfrontoecondivisionetra realtàomogeneeperdimensioniecorporate governance 29 fornire consulenza a 360° ad aziende che siano intenzionate ad investire in Italia12 aiutare a semplificare le procedure amministrative 10 promuovere all'estero le potenzialità del nostro paese 7 aiutare nella comprensione del sistema legislativo5 avere un atteggiamento più pragmatico e meno politicizzato5 deveriuscireafaresistemamettendoinsieme mondo imprenditoriale e della ricerca2 non sa / non risponde12

42 42 Confindustria Lo sportello unico di orientamento per nulla favorevolmente molto favorevolmente abbastanza favorevolmente poco favorevolmente Base: totale rispondenti Una delle azioni che Confindustria potrebbe attuare è la creazione di uno sportello unico di orientamento per le imprese estere; tale sportello dovrebbe avere come mission principale quella di orientare le imprese estere che vogliano investire in questo Paese attraverso la comprensione degli aspetti legislativi, amministrativi e culturali della realtà Italiana. Come valuta questa proposta? Valori %

43 Fiducia elevata (voto 7-10) Potere elevato (voto 7-10) NON ASSOCIATI Enti / istituzioni: fiducia, potere, importanza per lItalia e per leconomia Risposte sollecitate su una scala da 1=per niente a 10=molta fiducia/ molto potere/ molta importanza Alta: voto medio 6.5 Bassa: voto medio5.4 Media: voto medio 5.5 La diversa colorazione delle bolle indica il livello di importanza: Indagine percezione ed immagine di Confindustria e dei suoi vertici rilevazione effettuata dal 26 Aprile all8 Maggio 2007

44 Fiducia elevata (voto 7-10) La diversa colorazione delle bolle indica il livello di importanza: Potere elevato (voto 7-10) ASSOCIATI Enti / istituzioni: fiducia, potere, importanza per lItalia e per leconomia Risposte sollecitate su una scala da 1=per niente a 10=molta fiducia/ molto potere/ molta importanza Alta: voto medio 6.5 Bassa: voto medio5.4 Media: voto medio 5.5 Indagine percezione ed immagine di Confindustria e dei suoi vertici rilevazione effettuata dal 26 Aprile all8 Maggio 2007

45 45 Conclusioni

46 46 Conclusioni Fattori di appeal possibilità di accedere a risorse distintive qualità della produzione Fattori di criticità leccessiva burocratizzazione costo del lavoro sistema legislativo e giuridico carenza di infrastrutture instabilità politica costo dellenergia Paesi ritenuti più attrattivi Paesi dellEst relativa stabilità politico-economica e politiche fiscali Spagna qualità delle infrastrutture Irlanda programmi di innovazione scientifica India e Cina capacità di capitalizzare cervelli

47 47 Conclusioni Il 37% dei manager sostiene che unimpresa intenzionata ad investire in Italia non abbia a disposizione mezzi e strutture sufficienti per orientarsi e, una quota pari al 27% riscontra delle difficoltà; sebbene la maggioranza delle aziende ritenga che lattuale organizzazione di Confindustria sia rispondente ai bisogni di unimpresa estera che voglia investire in Italia, un quarto delle aziende intervistate manifesta alcune perplessità in merito e ritiene che esistano spazi di miglioramento. La richiesta condivisa è quella di una riduzione delle associazioni territoriali e la creazione di unassociazione che raggruppi tutte le imprese nazionali e multinazionali, con un approccio alla governance omogeneo. Questo consentirebbe di affrontare tematiche rilevanti con un approccio meno locale, creando invece occasioni di incontro, di aggiornamento e di confronto di best practice tra aziende omogenee. La quasi totalità delle aziende si mostra favorevole ad una delle proposte avanzate da Confindustria ovvero alla creazione di uno sportello unico di orientamento per le imprese estere; tale sportello dovrebbe avere come mission principale quella di orientare le imprese estere che vogliano investire in questo Paese attraverso la comprensione degli aspetti legislativi, amministrativi e culturali della realtà Italiana.

48 48 publicaffair@ipsos.it


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