La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

TRAUMI MUSCOLARI Prof. Stefano Zaffagnini MALATTIE APP. LOCOMOTORE

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "TRAUMI MUSCOLARI Prof. Stefano Zaffagnini MALATTIE APP. LOCOMOTORE"— Transcript della presentazione:

1 TRAUMI MUSCOLARI Prof. Stefano Zaffagnini MALATTIE APP. LOCOMOTORE
TRAUMATOLOGIA DELLO SPORT & LABORATORIO DI BIOMECCANICA Dir. : Prof. M. Marcacci BOLOGNA UNIVERSITY ISTITUTI ORTOPEDICI RIZZOLI, ITALY

2 “LE LESIONI MUSCOLARI SONO TRA I PIU’ COMUNI TRAUMI IN MEDICINA DELLO SPORT: COSTITUISCONO DAL 10% AL 30% DI TUTTI GLI INFORTUNI SPORTIVI” M.U.K. Letho & M.J. Jarvinen

3 “LE LESIONI MUSCOLARI SPESSO AVVENGONO DURANTE CONTRAZIONI ECCENTRICHE”.
“LE ALTE VELOCITA’ DI CONTRAZIONE POSSONO ESSERE UN FATTORE PREDISPONENTE LA LESIONE”. W.E. Garrett Jr., MSSE 1990

4 MECCANISMO EZIOPATOGENETICO
TRAUMA DIRETTO TRAUMA INDIRETTO

5 TRAUMA DIRETTO INDIRETTO

6 DEGLI INFORTUNI MUSCOLARI
CLASSIFICAZIONE DEGLI INFORTUNI MUSCOLARI DA TRAUMA DIRETTO CONTUSIONE R.O.M. ARTICOLARE 1. GRADO LIEVE > 1/2 2. GRADO MODERATO < 1/2 > 1/3 3. GRADO SEVERO < 1/3

7 CONTUSIONE VASTO LATERALE
SIN DX

8 TRAUMA DIRETTO V.I. SEZIONE TRASVERSALE SEZIONE LONGITUDINALE

9 DEGLI INFORTUNI MUSCOLARI
CLASSIFICAZIONE DEGLI INFORTUNI MUSCOLARI DA TRAUMA INDIRETTO 1. CONTRATTURA 2. STIRAMENTO 3. STRAPPO DI PRIMO GRADO 4. STRAPPO DI SECONDO GRADO 5. STRAPPO DI TERZO GRADO

10 ANAMNESTICO / CLINICO ANATOMO PATOLOGICO ECOGRAFICO
Criteri classificativi ANAMNESTICO / CLINICO ANATOMO PATOLOGICO ECOGRAFICO

11 CONTRATTURA CRITERI: ANAMNESTICO / CLINICO ANATOMO PATOLOGICO
Dolore ritardato a latenza variabile rispetto all’attività sportiva Dolore mal localizzato Aumento diffuso del tono muscolare Nessuna lesione anatomica

12 CONTRATTURA

13 STIRAMENTO CRITERI: ANAMNESTICO / CLINICO ANATOMO PATOLOGICO
Dolore che insorge progressivamente durante l’attività sportiva Impotenza funzionale non immediata Buona individuazione nel tempo dell’inizio della sintomatologia (non del gesto tecnico) Zona dolorosa ben individuabile alla palpazione Nessuna lesione anatomica macroscopica

14 STIRAMENTO

15 STRAPPO MUSCOLARE CRITERI: ANAMNESTICO / CLINICO ANATOMO PATOLOGICO
Dolore acuto improvviso con preciso riferimento al gesto tecnico Precisa localizzazione del dolore soggettiva ed obiettiva Impotenza funzionale tanto precoce quanto grave è la lesione Lesione anatomica sempre presente, di gravità variabile

16 MUSCOLO FASCIO DI FIBRE FIBRA MUSCOLARE FIBRILLA MUSCOLARE

17 Strappo di primo grado

18 Strappo di secondo grado

19 Strappo di terzo grado (rottura incompleta)

20 Strappo di terzo grado (rottura completa)

21 STRAPPO MUSCOLARE M. RILASSATO M. CONTRATTO

22 “I MUSCOLI CHE PIU’ FREQUENTEMENTE VANNO INCONTRO A LESIONI DA TRAUMA INDIRETTO SONO QUELLI CHE GOVERNANO I MOVIMENTI DI PIU’ DI UNA ARTICOLAZIONE E CHE HANNO UN’ALTA PERCENTUALE DI FIBRE DI SECONDO TIPO”. W.E. Garrett Jr., MSSE 1990

23 LESIONI MUSCOLARI DA TRAUMA INDIRETTO
(muscoli più frequentemente interessati N=306) RETTO FEMORALE 34% C.L. BICIPITE FEMORALE 31% ADDUTTORI 10% GEMELLO MEDIALE 10% SEMITENDINOSO 6% SOLEO % SEMIMEMBRANOSO 1% ILEOPSOAS % ALTRI % Nanni e coll., 2000

24 GRAVITA’ DELLA LESIONE QUANTITA’ DI TESSUTO MUSCOLARE INTERESSATO
VERSAMENTO EMATICO - ENTITA’ - LOCALIZZAZIONE

25 DISTACCO TENDINE RIFLESSO R.F.

26

27

28 ESITI DI DISTACCO DEL TENDINE RIFLESSO

29

30 COMPLICANZE 1. FALDA LIQUIDA 2. FIBROSI POST TRAUMATICA
3. CISTI SIERO EMATICA 4. CALCIFICAZIONI 5. MIOSITE OSSIFICANTE

31 FALDA LIQUIDA TRICIPITE SURALE
SEZ. TRASVERSALE SEZ. LONGITUDINALE

32

33 FIBROSI CICATRIZIALE DEL RETTO FEMORALE

34 FIBROSI CICATRIZIALE R.F.

35 CISTI SIERO EMATICA

36 CALCIFICAZIONE MUSCOLARE

37 FIBROSI MUSCOLARE CALCIFICAZIONE (cono d’ombra)

38 MIOSITE OSSIFICANTE

39 Ematoma intermuscolare Ematoma intramuscolare

40 Elementi prognostici negativi
1. Grado della lesione 2. Errori di trattamento 3. Caratteristiche dell’ematoma 4. Vicinanza alla giunzione MT 5. Reinfortunio

41 TEMPI INDICATIVI DI RECUPERO
(salvo complicanze) Contusione lieve 0-2 giorni Contusione moderata 5-10 giorni Contusione severa giorni Contrattura giorni Stiramento 15 giorni Strappo di 1° grado giorni Strappo di 2° grado giorni Strappo di 3° grado oltre 45 giorni

42 CONTUSIONE: TRATTAMENTO
Fisioterapia: US pulsati a bassa frequenza TENS e LASER (non ad alta potenza) Massaggio linfatico Bendaggio elastico Stretching (dopo 48 ore)

43 CONTRATTURA: TRATTAMENTO
Fisioterapia: impacchi caldo umidi US, ipertermia massaggio stretching Condizionamento aerobico

44 STIRAMENTO: TRATTAMENTO
Fisioterapia: TENS ed US pulsati LASER Massaggio (non in sede di maggior dolore) Crioterapia e bendaggio dopo 5 gg: Massaggio decontratturante Stretching e PNF Esercizio aerobico dal 10° giorno: trofismo muscolare

45 PRINCIPI BASE DEL TRATTAMENTO
(strappo muscolare) 1. FASE ACUTA: R.I.C.E. (Riposo, Ghiaccio. Elevazione, Compressione) 2. RECUPERO DELL’ESTENSIBILITA’ MUSCOLARE 3. LAVORO AEROBICO DI BASE E RECUPERO DELLA FORZA 4. LAVORO SPECIFICO SUL CAMPO 5. ESERCITAZIONI DI MANTENIMENTO

46 STRAPPO: TRATTAMENTO Immediatamente: RICE con bendaggio
Riposo per 2-5 gg dal 2° g.: TENS, ionoforesi, linfodrenaggio LASER bassa pot. Stretching (sotto soglia del dolore) dopo 5-6 gg.: EMS, US, LASER anche alta pot. dal 10° g.: massaggio trasv. prof. stretching da passivo ad attivo, PNF dal 12° g.: recupero forza, condizionamento aerobico e campo dal 24° g.: isocinetica e resist. Elastica

47 OBIETTIVI DELLA RIABILITAZIONE SUL CAMPO
Recupero della condizione atletica Ripresa dei gesti tecnici specifici Acquisizione di una “resistenza specifica” del muscolo infortunato

48 OBIETTIVI DELLA RIABILITAZIONE SUL CAMPO
Recupero della condizione atletica Ripresa dei gesti tecnici specifici Acquisizione di una “resistenza specifica” del muscolo infortunato

49 OBIETTIVI DELLA RIABILITAZIONE SUL CAMPO
Recupero della condizione atletica Ripresa dei gesti tecnici specifici Acquisizione di una “resistenza specifica” del muscolo infortunato

50 PRINCIPI BASE DELLA RIABILITAZIONE SUL CAMPO
Progressione del lavoro per raggiungere gli obiettivi Regola del “non dolore” al muscolo leso per graduare l’intensità del lavoro

51 PROGRESSIONE DEL LAVORO SUL CAMPO
Lavoro aerobico puro (<140 pulsazioni/minuto, corsa lenta) + stretching + massaggio Lavoro anaerobico lattacido Lavoro anaerobico alattacido Gesto atletico specifico

52

53 PRINCIPI BASE DELLA RIABILITAZIONE SUL CAMPO
Progressione del lavoro per raggiungere gli obiettivi Regola del “non dolore” al muscolo leso per graduare l’intensità del lavoro

54 NO FARMACI CHE INNALZANO LA SOGLIA DEL DOLORE

55 RIEDUCAZIONE SUL CAMPO
QUANDO INIZIARE ?

56 STRAPPO DEL RETTO FEMORALE
ARTO SANO ARTO INFORTUNATO

57 CONDIZIONI PREDISPONENTI
GENERALI difetti di allineamento difetti di flessibilità fatica condizioni atmosferiche fattore tattico velocità di movimento INDIVIDUALI fattori psicologici condizioni patologiche post infettive fattori articolari squilibri muscolari età

58 IPOESTENSIBILITA’ della catena posteriore

59 IpoEstensibilità psoas e retto

60 GESTIONE ATLETA INFORTUNATO
MEDICO FISIOTERAPISTA PREP. ATLETICO TECNICO INFORTUNATI FISIOTERAPISTA PREPARATORE ATLETICO FISIOTERAPISTA PREPAR. INFORTUNATI ATLETICO “SANI” INFORTUNIO FASE ACUTA PERIODO DI RECUPERO GUARIGIONE CONDIZIONATA

61 GUARIGIONE CONDIZIONATA
1. Il tecnico applichi il principio della progressione per ciò che riguarda il concetto del recupero “dell’intensità di gara”, caratteristica che difficilmente si riesce a riprodurre durante il lavoro di recupero sul campo. 2. Non si interrompa lo scambio di informazioni tra tecnico, preparatore atletico, atleta e medico. 3. Vengano ancora monitorate le caratteristiche del muscolo infortunato da parte del fisioterapista, al termine dell’allenamento e della partita.

62 ISTITUTO ORTOPEDICO RIZZOLI LABORATORIO DI BIOMECCANICA
GRAZIE


Scaricare ppt "TRAUMI MUSCOLARI Prof. Stefano Zaffagnini MALATTIE APP. LOCOMOTORE"

Presentazioni simili


Annunci Google