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Sono la disillusione, disse la vecchia, e domino il mondo, perché ogni sogno umano è sogno breve..(A. Tabucchi, Sogni di sogni)

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Presentazione sul tema: "Sono la disillusione, disse la vecchia, e domino il mondo, perché ogni sogno umano è sogno breve..(A. Tabucchi, Sogni di sogni)"— Transcript della presentazione:

1 Sono la disillusione, disse la vecchia, e domino il mondo, perché ogni sogno umano è sogno breve..(A. Tabucchi, Sogni di sogni)

2 Ti invio queste mie ultime rose rosse che si muteranno in tante gocce di sangue..e ricordato che io affronto la morte con serenità

3 I limiti della non violenza GANDHI: Credo che, nel caso in cui l'unica scelta possibile fosse fra la codardia e la violenza, io consiglierei la violenza. Quando mio figlio maggiore mi chiese quello che avrebbe dovuto fare se fosse stato presente quando nel 1908 fui aggredito e quasi ucciso, se cioè avrebbe dovuto fuggire e vedermi uccidere, oppure se avrebbe dovuto usare la sua forza fisica, come avrebbe potuto e voluto e difendermi, io gli risposi che sarebbe stato suo diritto difendermi, anche facendo ricorso alla violenza. In base a questo principio ho partecipato alla guerra contro i Boeri, alla cosiddetta Ribellione del digiuno e all'ultima guerra..E sempre per questo stesso principio mi sono dichiarato favorevole all'addestramento militare di coloro che credono nel metodo della violenza. Preferirei che l'India ricorresse alle armi per difendere il suo onore, piuttosto che, in modo codardo, divenisse o rivenisse testimone impotente del proprio disonore. Tuttavia sono convinto che la non violenza è infinitamente superiore alla violenza, che il perdono è cosa più potente della punizione. La clemenza nobilita il soldato, ma si ha vera clemenza soltanto quando esiste il potere di punire. Essa è priva di senso quando proviene da una creatura impotente. È difficile che un topo perdoni un gatto mentre viene fatto a pezzi da questo. Ma io non credo che l'India sia una nazione impotente e non credo che io sia una creatura impotente. Voglio soltanto usare la forza dell'India e la mia per un fine migliore. Noi in India, prima o poi, comprenderemo che non è possibile che centomila inglesi incutano timore a trecento milioni di esseri umani, e il perdono significherà il riconoscimento della nostra forza. Non violenza non significa docile sottomissione alla volontà del malvagio, ma significa l'impiego di tutte le forze dell'anima contro la volontà del tiranno.

4 La guerra nelle diverse epoche storiche Roma e la Grecia: la guerra, il tirannicidio sono legittimi per riconquistare la libertà Lo Stato Assoluto: lo Stato è un apparato amministrativo, di giustizia, di polizia, di esercito e di arsenali Lo Stato liberale: le guerre coprirono lEuropa in due ondate…(Tolstoi) Lo Stato fascista:.noi vogliamo glorificare la guerra, il militarismo, il patriottismo… (Marinetti)

5 La guerra fra XX^ e XXI^ secolo Le azioni idonee a turbare la pacifica convivenza dei popoli, in particolare a preparare una guerra offensiva, e intraprese con tale intento, sono incostituzionali. Tali azioni devono essere perseguite penalmente (art.26 Costituzione RFT – 1949) La logica della maggioranza che si trasfigura a volontà generale non ha nulla a che fare con il governo ai governati(F.P. Casavola da Il valore della democrazia)

6 La guerra oggi Lo Stato rinuncia alla guerra come strumento di conquista e di offesa alla libertà degli altri popoli. Lo Stato consente, a condizioni di reciprocità, le limitazioni di sovranità necessarie allorganizzazione e alla difesa della pace…(Dossetti, proposta per la redazione della Costituzione repubblicana) No alla guerra di aggressione No alla guerra di intervento No alla guerra come strumento di politica nazionale

7 La carta dellONU Condizioni per attivare il conflitto secondo la Carta ONU: - esistenza di offese - necessità di difesa armata - proporzionalità fra situazione e reazione - accettazione del principio di limitazione della sovranità Art2§4: Gli Stati membri devono astenersi nelle loro relazioni internazionali dalla minaccia o dalluso della forza..e risolvere le loro controversie con mezzi pacifici

8 Trattato NATO Natura difensiva del Trattato quindi:.. Interventi per motivi di stretta difesa.. Evoluzione della lettura del principio: interventi NON art.5 Interventi finalizzati alla sicurezza strategica ed economica per lItalia: - in contrasto con la Carta ONU - in contrasto con lart.11

9 LItalia nel 1943 …sono sempre fisso nel pensiero che tutto quanto le generazioni italiane avevano da un secolo in qua costruito politicamente, economicamente e moralmente, è distrutto. Sopravvivono solo nei nostri cuori le forze ideali con le quali dobbiamo affrontare il difficile avvenire, senza più guardare indietro, frenando il rimpianto.. (Benedetto Croce, 15.12.1943)

10 Il rifiuto della guerra o la guerra nelle costituzioni..il presidente sarà comandante in capo dellesercito, della marina, della milizia dei diversi stati quando questa sia chiamata al servizio effettivo degli U.S.A. (Cost. USA – art2 – sez.2) Per servire la pace nel mondo come membro con pari diritti..il popolo tedesco si è data questa legge fondamentale..(RFT – 1949 – Preambolo) AllAustria è attribuita la difesa federale nel suo complesso..per preservare e difendere la neutralità perpetua(Cost. Austria – art9/a – 1955)

11 Il rifiuto della guerra o la guerra nelle costituzioni La nazione spagnola desiderando collaborare al rafforzamento delle relazioni pacifiche e di efficacia cooperazione fra i popoli.. Le forze armate hanno il compito di garantire la sovranità e lindipendenza della Spagna, difendere la sua integrità territoriale e lordinamento costituzionale.. (Cost. Spagna – 1975 – Preambolo) Il governo può impugnare le forze armate del paese per combattere al fine di fronteggiare un attacco armato contro il Regno (Cost. Svezia, art. 9 - revisione 1974)

12 Il rifiuto della guerra o la guerra nelle costituzioni Decisi ad attuare una politica estera e di sicurezza comune che preveda la definizione progressiva di una politica di difesa comune…(U.E. Carta di Nizza – Preambolo) La DDR sostiene una politica estera al servizio del socialismo e della pace, della comprensione fra i popoli e della sicurezza (Costituzione DDR,revisione 1968 art.6/1) La DDR sostiene Stati e popoli che combattono contro imperialismo e regime coloniale, per la libertà nazionale e lindipendenza, nella loro conquista di progresso sociale. La DDR si impegna nella realizzazione dei principi della coesistenza pacifica di Stati con diversi ordinamenti sociali.. (Costituzione DDR, revisione 1968 art.6/3) La DDR si impegna nella realizzazione della sicurezza e nella collaborazione in Europa, per una stabile pace nel mondo e per un generale disarmo…Una propaganda militarista e rivendicativa in ogni forma, listigazione alla guerra, allodio religioso, razziale o verso altri popoli viene considerato un crimine (Costituzione DDR, revisione 1968, art.6/4-5)

13 Il rifiuto della guerra o la guerra nelle costituzioni LItalia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali….(Costituzione Rep. Italiana – art. 11) La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino.(Costituzione Rep. Italiana – art. 52)

14 Evoluzione art. 11 3 dicembre 1946 la prima Sottocommissione della Commissione per la Costituzione approva il seguente articolo:«La Repubblica rinunzia alla guerra come strumento di conquista o di offesa alla libertà degli altri popoli e consente, a condizioni di reciprocità, le limitazioni di sovranità necessarie alla difesa e alla organizzazione della pace».***

15 Evoluzione art. 11 Il 24 marzo 1947, nella seduta pomeridiana, l'Assemblea Costituente approva il seguente articolo:«L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, e consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento internazionale, che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni».

16 Evoluzione art. 11 Testo coordinato dal Comitato di redazione prima della votazione finale in Assemblea e distribuito ai Deputati il 20 dicembre 1947:Art. 8.L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

17 Evoluzione art. 11 Il 22 dicembre 1947, nella seduta antimeridiana, l'onorevole Ruini, a nome del Comitato di coordinamento, comunica che l'articolo viene spostato ed assume quindi il numero 10.***Testo definitivo dell'articolo:Art. 11.L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo

18 Evoluzione art. 11 Testo definitivo del Progetto di Costituzione elaborato dalla Commissione:Art. 4.L'Italia rinunzia alla guerra come strumento di conquista e di offesa alla libertà degli altri popoli e consente, a condizione di reciprocità e di eguaglianza, le limitazioni di sovranità necessarie ad una organizzazione internazionale che assicuri la pace e la giustizia tra i popoli.

19 Per una riflessione: dagli interventi dei Costituenti TREVES: …quelle buone leggi, quelle buone armi… noi profeti disarmati… (da Machiavelli) RUSSO PREREZ: o la soppressione dellarticolo o la generica condanna CRISPO: la Costituzione francese del 1946 come fonte di ispirazione ASSENNATO: si al ripudio della guerra, si ad una riedizione del Patto Kellog –Briand VALIANI: ripudi della guerra e di ogni imperialismo

20 No ad ideologie di morte La pace quale fine ultimo dello Stato La pace e la sicurezza nel diritto internazionale contemporaneo La legittimazione delle missioni internazionali Le risoluzioni ONU e la polizia internazionale Dallimposizione di modelli al solidarismo internazionale


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