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echi di razzismo a n d r e a i i i A M. L. K I N G

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Presentazione sul tema: "echi di razzismo a n d r e a i i i A M. L. K I N G"— Transcript della presentazione:

1 echi di razzismo a n d r e a i i i A M. L. K I N G
p i e t r a g a l l a i i i A / M. L. K I N G

2 TESINA R A Z Z I S M O le idee del nazismo Americani vs neri
ED. MOTORIA: STORIA: LE OLIMPIADI DEL 1936 SCIENZE: LA GENETICA L’ANTISEMITISMO DI HITLER ARTE: LETTERATURA: le idee del nazismo I macchiaioli PRIMO LEVI R A Z Z I S M O TECNOLOGIA: SPAGNOLO: LA BOMBA ATOMICA LE DISCRIMINAZIONI IN SPAGNA INGLESE: Americani vs neri M.L. KING ITALIANO: “HO UN SOGNO”-”I HAVE A DREAM” GEOGRAFIA: il sudafrica CITTADINANZA: I DIRITTI DELL’UOMO-LA PACE

3 LA GENETICA LA GENETICA
Il concetto di razza puo’ essere collegato alle leggi di Mendel. Come noto, le scoperte di Mendel trovarono conferma , verso la meta’ del 900 quando gli scienziati scoprirono i cromosomi. Nacque cosi’ , una nuova scienza, la genetica, essa si occupa dell’ereditarieta’ dei caratteri, modalita’ secondo i cui i caratteri paterni e materni, che attraverso i cromosomi dei due gameti, si trasmettono da una generazione all’altra, formano il patrimonio ereditario. L’insieme delle caratteristiche di un nuovo essere, contiene 46 cromosomi: 23 paterni e 23 materni che si uniscono al momento della fecondazione, il dna e’ la straordinaria molecola che costituisce i cromosomi e che rappresenta il codice della vita di ogni organismo. Ogni singolo carattere e’ determinato da una specifica proteina scritta in termini di basi azotate nei vari geni: si parla di codice genetico. Il codice genetico si trasmette grazie alla duplicazione del dna e alla sintesi proteica, la capacita’ di costruire le varie proteine. L’ereditarieta’ dei caratteri e ‘ regolata dalle leggi di Mendel: 1° LEGGE: da due individui di linea pura per una singola coppia di caratteri antagonisti, nascono individui ibridi in cui compare. Sono il carattere dominante. 2° LEGGE: nella discendenza degli ibridi ricompare il carattere recessivo e i due caratteri si presentano separati nel rapporto 3:1. 3° LEGGE : dall’incrocio di due individui che differiscono per due o piu’ caratteri si ottengono individui nei quali i caratteri si trasmettono in modo indipendente l’uno dall’altro secondo la prima e la seconda legge.

4 Le razze non esistono Le “RAZZE” sono gruppi di individui della stessa specie. Quando si parla di “RAZZE UMANE” si intende identificarle con abitanti dei diversi continenti e in ciascun continente ci sono poi differenze minori. Un fattore molto importante è il clima , a cui è legato il colore della pelle; è in buona parte determinato dalla distanza dall’ Equatore : PELLE SCURA: OFFRE PROTEZIONE CONTRO L’INTENSITA’ DELLA LUCE SOLARE CHE ALTRIMENTI PROVOCHEREBBE DANNI ALLA PELLE. BIANCA O BIANCHISSIMA: ZONE SCANDINAVE. I LORO ANTENATI MANGIAVANO PREVALENTEMENTE CEREALI , CHE NON CONTENEVANO VITAMINA D , SI POTEVANO AVERE FORME DÌ RACHITISMO. FORME DI' VISO E I CAPELLI REGIONI FREDDE: VISO LARGO E PIATTO , NASO PICCOLO, LABRA PICCOLE, OCCHI LUNGHI E STRETTI CON SOTTO CUSCINETTI DI GRASSO PER PROTEGGERE L’ OCCHIO DAL VENTO FREDDO ( RISCHIO DI CONGELAMENTO DEL BULBO OCULARE ) CAPELLI CRESPI: I CAPELLI CRESPI SONO CARETTERISTICI DELLE POPOLAZIONI CHE VIVONO IN CLIMI CALDI, PERCHE’ COSI MANTENGONO L’ UMIDITA’ NELLA TESTA E IL SUDORE EVAPORA LENTAMENTE , EVITANDO DI PROVOCARE UN COLPO DI CALORE CON IL RISCALDAMENTO DEL CAPO. Quindi le differenzi fra individui di una stessa popolazione sono in media solo del 15% minore di quella tra due individui presi in posti diversi del mondo.

5 LE IDEE DEL NAZISMO Questa dittatura aveva un programma sistematico di eliminazione di persone appartenenti a categorie ritenute inferiori o dannose per la società come: EBREI .NEGRI SLAVI OMOSESSUALI TESTIMONI DI GEOVA portatori di HANDICAP COMUNISTI MASSONI

6 I GIOCHI OLIMPICI DEL 1936 Nell'estate del 1936 le Olimpiadi si svolsero a Berlino. La Germania nazista e soprattutto Hitler vedevano questa come l'occasione migliore per mostrare al mondo intero come il paese fosse ben organizzato e quanto la razza ariana fosse superiore alle altre. Il team tedesco era stato sottoposto ad allenamenti durissimi e altamente competitivi; fra gli atleti tedeschi va ricordato il nome di Lutz Lang, un giovane specializzato nel salto in lungo, biondo e con gli occhi azzurri,  perfetto per rappresentare la superiorità della razza bianca. Fra gli americani, invece, l'atleta più famoso era  il 22enne Jesse Owens, un ragazzo nero che si era messo in evidenza negli anni precedenti per le sue brillanti prestazioni sportive e che, nonostante ciò che i nazisti pensavano riguardo l'inferiorità dei neri, turbò i piani del Furher vincendo ben 4 medaglie d'oro. Nonostante gli insulti razzisti e le svastiche esposte ovunque, Owens conquistò prima i 100 metri, poi il salto in lungo, proprio battendo Lang in finale, i 200 metri piani e infine l'oro a squadre nella staffetta 4x100.

7 A proposito di quest’ultima gara è importante ricordare che fra i 4 atleti statunitensi che avrebbero dovuto partecipare alla gara due erano di origine ebrea (Marty Glickman e Sam Stoller) e le cronache raccontano che Hitler chiese espressamente ai funzionari americani di non essere messo ulteriormente in imbarazzo di fronte al suo popolo con due ebrei in corsa per l’oro. Se andò realmente così non si sa, ma all'ultimo minuto Owens e Metcalfe sostituirono i due atleti ebrei e portarono a casa l'oro nella staffetta in 39,8 secondi. Si racconta anche che Hitler, al momento della premiazione, rifiutò di recarsi al podio per porgere la medaglia, e la mano, all'americano. Owens è diventato il simbolo della lotta per i diritti umani e civili e ancora oggi la sua impresa resta memorabile, non tanto per i 4 ori vinti, ma per aver dimostrato in maniera plateale di fronte al mondo intero l'infondatezza delle teorie naziste sulla superiorità della razza. Nel 1984, una strada vicino allo stadio di Berlino è stato chiamata Jesse Owens Allee per rendergli onore sia come uomo che come atleta.

8 L’antisemitismo di hitler
L’antisemitismo e’ da sempre considerato la manifestazione della piu’ assurda avversione e della piu’ ingiusta lotta contro gli ebrei che alla fine del 1800 e’ diventata una sistematica dottrina a sfondo razziale. Questo termine stava a precisare la differenza tra le manifestazioni antisemite che si stavano diffondendo in Europa all’inizio del 1900 e le precedenti persecuzioni contro gli ebrei. Gli ebrei, infatti, sono da sempre oggetto di pregiudizi, persecuzioni e massacri. L’origine di quest’avversione e’ per lo piu’ religiosa, anche se c’e’ da considerare che essa rimane anche quando, nel corso dell’800, lo stato si laicizza. In ogni modo l’antisemitismo ebbe una cosi’ gran presa sulle persone anche perche’ era stato vissuto come un fatto di origine religiosa, poiche’ gli ebrei erano visti come “ gli uccisori di Cristo “. La cosa che forse colpisce di piu’ e’ il fatto che le cause dellle azioni degli anti semiti e delle loro idee non sono del tutto conosciute. A questo proposito e’ bene riflettere sulle considerazioni che il filologo e storico tedesco THEODOR MOMMSEN svolge in merito al pregiudizio antisemita considerandolo come un’epidemia che non si puo’ ne’ capire, ne’ spiegare, ne’ curare. Cio’ e’ significativo per cercare di trovare una spiegazione ad avvenimenti che nel corso della storia, e in particolare nel 1900, hanno lasciato segni indelebili nella memoria collettiva. L’antisemitismo moderno e’ considerato il “male” oscuro che per lungo tempo e’ rimasto vivo nell’organismo dell’Europa e che considerato ancora oggi la punta di quell’iceberg sotto il quale si trovano pregiudizi e false credenze. L’antisemitismo ando’ diffondendosi sempre piu’ a partire dalla fine del 1800 quando, le antiche restrizioni contro gli ebrei cominciarono ad affievolirsi, e si diffuse la tendenza in quasi tutti i Paesi Europei, a considerare gli ebrei dei normali cittadini.

9 Da un lato ci fu la nascita del movimento Sionista, dall’altro di quello Razzista i cui sostenitori erano irritati per il grande potere che gli ebrei avevano nella vita pubblica ed economica. Andavano cosi’ diffondendosi idee razziste sempre piu’ forti in molti paesi Europei. In Francia, mascherata dal patriottismo ci fu una violenta campagna antisemita che parti’ dal caso “ DREYFUS”, l’ufficiale ebreo accusato ingiustamente di spionaggio e che fu la causa della divisione della Francia. Furono emanate molte leggi contro gli ebrei e ci furono numerose manifestazioni popolari antisemite chiamate POGROM, soprattutto in Polonia e in Russia, dove ci furono forme di antisemitismo molto violente. Diffuso un po’ ovunque era il sentimento di intolleranza e soprattutto d’ invidia verso questa classe ebraica cosi’ ricca ed influente. Molti per cercare maggior approvazione furono costretti a convertirsi al Cristianesimo e ha cambiare il proprio nome. Non molto diversa era la situazione in Austria e nei paesi vicini.

10 PRIMO LEVI Fu deportato quindi nel campo di concentramento di
(Torino 1919 – 1987) Scrittore italiano di origine ebraica, fu colpito dalle leggi razziali del 1938 imposte dal fascismo. Fu deportato quindi nel campo di concentramento di Auschwitz, che segnò la sua vita per sempre. A guerra finita tornò a Torino e pubblicò nel 1947 Se questo è un uomo , famosissimo racconto della vita disumana e tragica dei deportati . Anche in seguito tornò sul tema della prigionia e della liberazione con i romanzi La tregua, Se non ora quando , I sommersi e i salvati.

11 Primo Levi: SE QUESTO E’ UN UOMO
Voi che siete sicuri Nelle vostre tiepide case, Voi che trovate tornando a sera Il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango Che non conosce pace Che lotta per mezzo pane Che muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una donna, Senza capelli e senza nome Senza più forza di ricordare Vuoti gli occhi e freddo il grembo Come una rana d’ inverno Meditate che questo è stato: Vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore Stando in casa andando per via, Coricandovi alzandovi; Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, La malattia vi impedisca, I vostri nati torcano il viso da voi.

12 LA BOMBA ATOMICA La bomba atomica o bomba A è il nome comune della bomba a fissione nucleare. E’ un ordigno esplosivo, appartenente al gruppo delle armi nucleari, la cui energia è prodotta dal fenomeno della fissione nucleare cioè la scissione, spontanea o indotta, del nucleo atomico di un elemento pesante in due o più frammenti.

13 La reazione a catena avviene in forma “incontrollata” e rapidissima in una massa di uranio 235 o di plutonio 239 altamente concentrati, nell’istante in cui la massa viene resa “super-critica”. Nell’uso comune talvolta il nome “bomba atomica” è esteso ad altre armi nucleari di potenza simile o superiore, includendo così anche le bombe che utilizzano l’altro tipo di reazione nucleare, la fusione di elementi leggeri. Il termine bomba atomica nella classificazione originaria di bomba A indicava propriamente solo le bombe a fissione. Quelle che invece utilizzano la fusione sono chiamate bombe H o bombe all’idrogeno, o anche raggruppate nella definizione di armi termonucleari. BOMBA ATOMICA

14 La prima bomba atomica fu realizzata con un progetto sviluppato segretamente dal governo degli Stati Uniti. Il programma assunse scala industriale nel 1942 (cfr. Progetto Manhattan). Per produrre i materiali fissili, l'uranio 235 e il plutonio, furono costruiti giganteschi impianti con una spesa complessiva di due miliardi di dollari dell'epoca. I materiali (escluso il plutonio prodotto nei reattori dei laboratori di Hanford nello stato del Washington e l'uranio prodotto nei laboratori di Oak Ridge) e i dispositivi tecnici, principalmente il detonatore a implosione, furono prodotti nei laboratori di Los Alamos, un centro creato apposta nel deserto del Nuovo Messico. Il progetto era diretto da Robert Oppenheimer e includeva i maggiori fisici del mondo, molti dei quali profughi dall'Europa. La prima bomba al plutonio (nome in codice "The Gadget") fu fatta esplodere nel "Trinity test" il 16 luglio 1945 nel poligono di Alamogordo, in Nuovo Messico. La prima bomba all'uranio ("Little Boy") fu sganciata sul centro della città di Hiroshima il 6 agosto 1945. La seconda bomba al plutonio, denominata in codice "Fat Man", fu sganciata invece su Nagasaki il 9 agosto 1945. 6 AGOSTO 1945 HIROSHIMA 9 AGOSTO 1945 NAGASAKI

15 AMERICANI VS NERI INGLESE: M . L . KING ITALIANO: “ HO UN SOGNO “
CITTADINANZA: I DIRITTI DELL’UOMO - LA PACE GEOGRAFIA: IL SUDAFRICA

16 MARTIN LUTHER KING Martin Luther King Jr was born in Georgia in His father was a clergyman and he became a pastor,too, when he was 25 years old. He got married in 1953 and had four children. His son Dexter is now director of the King Center in Atlanta,Georgia. After studying sociology and theology, he graduated in At the beginning of his carrer he was ispired by Indian leader Gandhi’s non-violent resistance and he became a non-violent activist in the struggle for America’s civil rights for black people. At the time black and white people didn’t have the same rights and weren’t protected by the same laws. In 1955,MLK led the 385 day long Montgomery Bus Boycott, the first great black demonstration, during which he was arrested and his house was bombed. At the end of the demonstration ,segregation on buses was declared unconstitutional and from that moment on, black and white people were able to sit in buses as equals.

17 Two years later he and other civil rights activists founded the Southern Cristian Leadership Conference, an organisation of black churches whose aim was to control and organise non-violent protests for the civil rights reform. MLK became its leader and used non-violent philosophy for its protests. He believed that non-violent protests of the blacks for their rights would attract the interest of the media about their suffering, so he organised marches for some of the basic civil rights for black people and he was very successful. Consequently he bacame a human rights icon. In 1963 he was involved in the Birmingham campaign that used sit-ins and marches to end segregation in Alabama. In the same year he was of the leaders of the march in Washington agaist the desperate conditions of the blacks in the South. More than a quarter of a million people of all races attended this march, during which he addressed them with the famous ‘I HAVE A DREAM’ speech, in which he expressed his hope that one day black and white people could be brothers. In 1964, at the age of 35, he became the youngest person to receive the Nobel Peace Prize for his commitment against racial segregation and discrimination. He spoke against the Vietnam war and held speeches to end poverty, suggesting that national resources should be redistributed to correct racial and economic injustice. On April 4° 1968 while he was standing on the balcony of a motel he was assassinated . At his funeral, king’s last sermon at Ebenezer Babtist Church was played. In that sermon King made a request that at his own funeral he wanted to be remembered for his attempt to ‘love and serve humanity’.

18 “I HAVE A DREAM SPEECH”. “We must not allow our creative protest to degenerate into physical vilence (…) We cannot be satisfied as long as the Negro’s basic nobility is from a smaller ghetto to a larger one. We can never be satisfied as long as our children are stripped of their selfhood and robbed of their dignity by signs starting “For Whites only”. We cannot be satisfied as long as a Negro in Mississipi cannot vote and a Negro in New York believes he has nothing for which to vote (…) I say to you today, my friend, even though we face the difficulties of today and tomorrow, i still have a dream (…) I HAVE A DREAM that one day on the red hills of Georgia the sons of former slaveowners will be able to sit down together at the table of brotherhood. I HAVE A DREAM that my four children will one day live in a nation where they will not be judged by the colour of their skin but by the content of their character. I HAVE A DREAM TODAY! I have a dream that one day down in Alabama little black boys and little black girls will join hands with little white boys and little white girls as sister and brothers …I have a dream today! We will work together,pray together,go to jail together knowing that we will be free one day… That day all of God’s children…will sing in the words of the old Negro spiritual: “Free At Last, Free At Last. Thank God Almighty, we are free at last”.

19 MARTIN LUTHER KING “HO UN SOGNO “
“ Ho il sogno che un giorno gli uomini si rizzeranno in piedi e si renderanno conto che sono stati creati per vivere insieme come fratelli. Questa mattina ho ancora il sogno che un giorno ogni negro nella nostra patria, ogni uomo di colore in tutto il mondo, sara’ giudicato sulla base del suo carattere piuttosto che su quella del colore della sua pelle, e ogni uomo rispettera’ la dignita’ e il valore della personalita’ umana. Oggi ho ancora il sogno che un giorno le industrie inattive dell’Appalachia rinasceranno, che le bocche affamate del Mississippi saranno saziate, che la fraternita’ diventera’ qualcosa di piu’ che le poche parole alla fine di una preghiera, diventera’ l’ordine del giorno di un uomo d’affari e la parola d’ordine dell’uomo di governo. Ho ancora il sogno che un giorno la giustizia scorrera’ come l’acqua e la rettitudine come una corrente poderosa. Ho ancora il sogno oggi che in tutti i municipi gli uomini saranno eletti per agire giustamente, per amare la misericordia e camminare umilmenteaccanto a loro Dio. Ho ancora il sogno oggi che un giorno la guerra cessera’, che gli uomini muteranno le loro spade in aratri e che le Nazioni non insorgeranno piu’ contro le Nazioni e la guerra non sara’ neppure piu’ oggetto di studio. Ho ancora il sogno che un giorno l’agnello e il leone saranno l’uno accanto all’altro e ogni uomo siedera’ sotto l’albero suo e non avra’ piu’ paura. Ho ancora il sogno che un giorno ogni valle sara’ innalzata e ogni montagna sara’ spianata. E la gloria di Dio sara’ rivelata e la carne tutta la contemplera’.

20 Ho ancora il sogno che con questa fede noi riusciremo a vincere la disperazione e a portare nuova luce per distruggere il pessimismo. Con questa fede noi saremo capaci di affrettare il giorno in cui vi sara’ pace sulla terra e buona volonta’ verso tutti gli uomini. Sara’ un giorno glorioso, e le stelle canteranno tutte insieme, e i figli di Dio grideranno di gioia.

21 I DIRITTI DELL’UOMO-LA PACE
Gli uomini appartengono a culture diverse e societa’ spesso molto distanti tra loro e hanno convinzioni politiche e religiose differenti. Ma tutti, in quanto “ESSERI UMANI” , hanno la STESSA DIGNITA’ e uguali diritti e doveri. Questo principio e’ alla base sia della COSTITUZIONE ITALIANA sia di quella EUROPEA. Dopo i due grandi conflitti mondiali , che hanno provocato stragi terribili e introdotto l’uso delle armi nucleari , vari paesi del mondo hanno sentito l’esigenza di arrivare a forme di collaborazione. Il 24 Ottobre 1945, 51 nazioni sottoscrissero lo STATUTO delle NAZIONI UNITE , e si impegnavano a preservare la pace e la sicurezza collettiva grazie alle cooperazioni internazionali. Il 10 Dicembre 1948 , l’ASSEMBLEA GENERALE delle NAZIONI UNITE approvo’ e proclamo’ la DICHIARAZIONE UNIVERSALE dei DIRITTI UMANI , che individua nella difesa di Tutti gli uomini la base per la costruzione di un mondo migliore. Tra i diritti affermati nei trenta articoli della DICHIARAZIONE ci sono innanzitutto i diritti fondamentali: Il diritto alla vita , alla libertà, alla sicurezza, all’uguaglianza di fronte alla legge, a un giusto giudizio in caso di accuse ( articoli 1, 3,7, 11 ). Si riconosce il diritto alla libertà di

22 Pensiero e di coscienza ( art
Pensiero e di coscienza ( art. 18 ), alla libertà di espressione , di associazione, di partecipazione politica ( art. 19, 20, 21 ). Oggi, praticamente, fa parte dell’ONU ogni nazione del pianeta, in totale 192 paesi. Tuttavia l’ONU nella realtà dei fatti ha in parte mancato i suoi scopi, non essendo riuscita a impedire che nuove guerre scoppiassero un po’ ovunque. Nonostante questi limiti comunque, e’ necessario guardare all’ONU come a un’organizzazione che può svolgere una funzione importante nella difesa della pace.

23 LA REPUBBLICA SUDAFRICANA
La bandiera del Sudafrica rappresenta i maggiori gruppi politici: nero, giallo,e verde sono i colori dell’ African National Congress; rosso, blu, bianco e verde sono i colori afrikaaners; nero, verde, giallo, rosso e bianco sono i colori del partito Zulu.

24 LA REPUBBLICA SUDAFRICANA
LA STORIA Anticamente abitato da boscimani, ottontotti e zulu, il paese vide nel Seicento l’ inizio della colonizzazione olandese. Alla fine del XVIII secolo gli inglesi occuparono le regioni costiere, spingendo gli olandesi a nord. Nell’ Ottocento il territorio fu spartito tra Olanda e Gran Bretagna. Nel 1961 il paese ottenne l’ indipendenza. Fino a poco tempo fa la maggioranza nera non godeva dei più elementari diritti. Nel 1989 il presidente De Klerk avviò un difficile processo di democratizzazione. Oggi la costituzione del 1997 garantisce la convivenza multirazziale.

25 LA REPUBBLICA SUDAFRICANA
La geografia La repubblica Sudafricana è occupata da un vastissimo altopiano che digrada verso il deserto del Kalahari e la valle del fiume Limpopo. L’ altopiano è separato dalla costa degli oceani Indiano e Atlantico da catene montuose che superano anche i 3000 metri di altezza; la principale è quella dei Monti dei Draghi. I fiumi più importanti – l’ Orange e il Limpopo – hanno un corso piuttosto lungo ma ricco di cascate e, quindi, non sono navigabili. Il clima è tropicale a est, mediterraneo a sud, caldo e arido lungo la costa atlantica.

26 LA REPUBBLICA SUDAFRICANA
LA POPOLAZIONE La maggior parte della popolazione è nera, soprattutto di etnia bantù, ma con minoranze di boscimani e ottentotti. I bianchi rappresentano solo il 9,3% del totale. Nel paese vivono inoltre coloureds (8,8%), cioè meticci e asiatici. La religione prevalente è quella cristiana, ripartita tra protestanti (olandesi) e anglicani o metodisti (inglesi). La popolazione si concentra nelle zone meridionali e orientali. Gli abitanti di colore vivono prevalentemente nelle campagne o nelle città-satellite. Negli ultimi anni c’è stata una forte urbanizzazione: oggi oltre il 50% dei sudafricani vive nelle città. Capitale legislativa è Città del Capo; importante centro industriale e portuale, è sede del parlamento. A Pretoria risiede il governo, mentre gli organi della magistratura fanno capo a Bloemfontein. Johannesburg, sorta nei pressi di miniere d’ oro, è la capitale industriale e commerciale.

27 L’ ECONOMIA LA REPUBBLICA SUDAFRICANA
Il Sudafrica è l’ unico paese del continente in cui industria e terziario superano per produttività il settore agricolo, che pure è tra i più sviluppati dell’ Africa; ciò perché i coloni non si limitarono a sfruttare le risorse, ma crearono strutture per la trasformazione dei prodotti. Lo sviluppo economico è però diseguale : una minoranza gode di un reddito elevato, mentre la maggior parte della popolazione, costituita da contadini, operai e minatori neri, vive in povertà. L’ agricoltura produce sia colture di tipo mediterraneo sia coltivazioni industriali: canna da zucchero, tabacco, arachidi, girasole, cotone, ricino, soia e tè. Buone risorse sono l’ allevamento e la pesca. Il sottosuolo, ricco di oro e diamanti, ma anche di platino, ferro, manganese, amianto, carbone, alimenta un’ industria attiva. Il terziario è sviluppato: per l’ afflusso turistico il paese è secondo, in Africa, solo il Marocco.

28 LA REPUBBLICA SUDAFRICANA:
Riassumendo: LA REPUBBLICA SUDAFRICANA: SUPERFICIE: 1 219 O9O km LINGUA: afrikaans, inglese, isiNdebele, isiXhosa, isiZulu, sePedi, seSotho, seTswana, siSwati, tshivenda e xitsonga RELIGIONE: protestante(31,2%) cattolica(7,2%) musulmana(1%) altri cristiani(25,9%) induista(1,2%) POPOLAZIONE ATTIVA: 41,4% SETTORI: primario: 9% secondario:24% terziario:67% POPOLAZIONE: ab. DENSITA’: 38 ab./km 4. CAPITALE: Città del Capo (capitale legislativa) Pretoria (capitale amministrativa e sede del governo) Bloemfontein (capitale giudiziaria) FORMA DI GOVERNO: repubblica MONETA: rand sudafricano

29 Las discriminaciòn en espana
Actualmente en Espana hay algunas pràticas racistas y de discriminaciòn hacia la poblaciòn immigrante, también hoy en periodos de crisis econòmica como los actuales. Algunos ejemplos son la restricciòn en el acceso a la sanidad de los inmigrantes sin autorizaciòn de residencia, las acciones policiales basadas en criterios raciales, y las condiciones de algunas comunidades pobres en Madrid y Barcelona fueron los principales problemas identificados por el keniano Mutuma Ruteere, relator especial de la ONU sobre el racismo. “ La crisis econòmica ha causado el retroceso de avances en relaciòn con los derechos humanos de los migrantes. El experto de la ONU dijo que la crisis està golpeando especialmente a los inmigrantes y la tasa de desempleo es mayor entre los extranjeros que viven en el pais iberico. Los movimientos de extrema derecha que se formaron desde los últimos años del franquismo y se convirtieron en grupos neonazis a finales del siglo XX, incorporan el racismo como seña principal de su ideología y se destacan por sus opiniones y actitudes contrarias a la inmigración, en particular la de extraeuropeos. Sin estar ligado a esos grupos, incidentes racistas más o menos espontáneos han ocurrido esporádicamente. Los dos ejemplos con mayor difusión mediática, quizás fueron: el asesinato, el 13 de noviembre de 1992, de Lucrecia Pérez en la discoteca abandonada Four Rouses de Aravaca (Madrid). Se trataba de una dominicana de raza negra, que estaba ocupando el lugar junto a otros inmigrantes en situación precaria.  los incidentes de febrero de 2000 en El Ejido, Almería, cuyo detonante fue el asesinato de Encarnación López, una joven de nacionalidad española.

30 También denunciò hostilidad y abusos de tipo de racial en espectàculos deportivos y exigiò un endurecimiento de las sanciones para los implicados. El relator llamò la atenciòn sobre “ las inaceptables” condiciones humanitarias en las que trabajan algunos inmigrantes en los invernaderos agrìcolas del sur andaluz –africanos en su mayorìa– y subrayò la pésima situaciòn de la poblaciòn gitana originaria de Rumanìa en algunas barriadas de las grandes ciudades. Ruteere reclamò una legislaciòn màs ambiciosa y un seguimiento detallado de delitos de tipo xenòfobo para evaluar su progresiòn. Un asunto, sin embargo, de difìcil encaje legal, ya que la Constituciòn espanola impide recabar datos relativos al origen racial, salvo consentimiento expreso del afectado. “ Sin datos desglosados, segùn la étnica, sigue siendo difìcil analizar los avances en la lucha contra la discriminaciòn y la exclusiòn “, afirmo’. “Como han demostrado los acontecimientos en otros lugares, culpar a los grupos vulnerables de la crisis econòmica puede generar un clima de hostilidad y violencia racial”. Ruteere visitò Madrid, Barcelona, Almerìa, Ceuta y Melilla durante la semana pasada, en la que conociò de primera mano algunas instituciones y se entrevistò con dirigentes del gobierno y mienbros de la sociedad civil. Espana ha cursado una invitaciòn permanente a todos los relatores especiales de Naciones Unidas, lo que implica aceptar automàticamente todas sus peticiones de visitas. Como parte de su mandato, Ruteere viaja regularmente a diversos paìses para evaluar sus polìticas contra el racismo. Sus informes, como experto independiente, son evaluados por el Consejo de Derechos Humanos de Naciones Unidas.

31 I MACCHIAIOLI Il movimento pittorico dei macchiaioli si ha a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento. Il termine venne coniato nel 1862 da un recensore della «Gazzetta del Popolo» che così definì, quei pittori che intorno al 1855 avevano dato origine ad un rinnovamento antiaccademico della pittura italiana in senso verista. Al Caffè Michelangelo a Firenze, attorno al critico Diego Martelli, un gruppo di pittori dà vita al movimento dei macchiaioli. Questo movimento vorrebbe rinnovare la cultura pittorica nazionale. La poetica macchiaiola è verista opponendosi al Romanticismo, al Neoclassicismo e al Purismo accademico, e sostiene che l’immagine del vero è un contrasto di macchie di colore e di chiaroscuro, ottenuti tramite una tecnica chiamata dello specchio nero, utilizzando uno specchio annerito col fumo permettendo di esaltare i contrasti chiaroscurali all’interno del dipinto. L’arte di questi pittori consisteva "nel rendere le impressioni che ricevevano dal vero col mezzo di macchie di colori di chiari e di scuri". Del gruppo fanno parte Serafino De Tivoli, Eugenio Cecconi, Odoardo Borrani, Raffaello Sernesi, Niccolò Cannicci, Egisto Ferroni e Adriano Cecioni, scrittore e scultore oltre il pesarese Vito D'Ancona; il napoletano Giuseppe Abbati il trentino Eugenio Prati e il veronese Vincenzo Cabianca, Domenico Caligo, cui si aggiunse Diego Martelli, critico e mecenate. In certo senso più isolati, ma considerati fra i principali del movimento: Giovanni Fattori, Silvestro Lega e Telemaco Signorini. Il luogo di ritrovo fu il Caffè Michelangelo a Firenze e più tardi nella tenuta che nel 1861 ereditò Diego Martelli a Castiglioncello il Castello Pasquini. I Macchiaioli sono considerati gli iniziatori della pittura moderna italiana.

32 Giovanni boldini : Il ritratto di un uomo in chiesa Giovanni fattori : L’autoritratto

33 THE END


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