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a cura del Prof. Maurizio Berruti

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Presentazione sul tema: "a cura del Prof. Maurizio Berruti"— Transcript della presentazione:

1 a cura del Prof. Maurizio Berruti
Un modello operativo ci salverà dalla crisi a cura del Prof. Maurizio Berruti

2 MICRO FINANZA non elemosina ma business per lo sviluppo del territorio
per combattere l’usura per far emergere il sommerso a cura del Prof. Maurizio Berruti

3 Verso Basilea 3 CALENDARIO 17 dic.2009 il Comitato di Basilea (1) della Banca dei Regolamenti Internazionali ha presentato la bozza di riforma della supervisione sulle istituzioni finanziarie e creditizie 16 apr.2010 fine consultazione sui documenti Apr. 2010 fine Quantitative Impact Study (in Italia) Set.2010 approvazione del testo dell’Accordo da parte dei Governatori G10 discussione e approvazione del testo dell’Accordo nel vertice dei G20 a Seoul Nov.2010 dic.2012 entrata in vigore e inizio recepimento graduale (1) Comitato di Basilea” (all’interno della Banca dei Regolamenti Internazionali), creato nel 1974, è una commissione che rappresenta le banche centrali e le autorità di vigilanza finanziaria dei principali paesi industrializzati (i paesi del G10 )

4 Attività di bilancio e fuori bilancio Patrimonio regolamentare
Circa il rapporto rischi / patrimonio, Basilea 3 si pone i seguenti obiettivi Rafforzamento del patrimonio aumento di qualità, quantità e trasparenza del patrimonio soprattutto dei maggiori operatori bancari aumento del patrimonio minimo a fronte dei rischi di mercato e controparte, stimati sotto stress Rischi overhedged introduzione di un leverage ratio cioe’ un limite max del rapporto Leverage max Attività di bilancio e fuori bilancio Patrimonio regolamentare limitata fiducia nelle ponderazioni di rischio e nei modelli interni, considerata la loro insoddisfacente performance durante la crisi Misure anticicliche accumulo di riserve patrimoniali per fronteggiare congiunture negative e accantonamenti forward looking (expected losses, piuttosto che incurred losses) introduzione di due requisiti minimi di liquidità, rispettivamente a 30 giorni e a un anno Requisiti minimi di liquidità

5 LIQUIDITA’ A BREVISSIMO TERMINE (liquidity coverage ratio)
LIQUIDITA’ A BREVISSIMO TERMINE (liquidity coverage ratio). Requisito a 30 gg.) Le banche dovranno disporre di una liquidità sufficiente a fronteggiare uno scenario di crisi estremamente acuto (sistemico e aziendale) della durata di un mese. L'assunto si basa sul fatto che se le banche sono in grado di sopravvivere per trenta giorni, management e Autorità possono nel frattempo porre rimedio a eventuali situazioni di difficoltà disponibilità di cassa riserve obbligatorie presso le Banche centrali titoli di Stato domestici o primari e forse corporate e covered bonds. La riserva ammessa prevede solo attività liquide di altissima qualità (1) Ovviamente i rendimenti saranno vicini a quelli risk free. La liquidità dovrà coprire i deflussi monetari netti calcolati in ipotesi di uscite di carattere straordinario riconducibili a tre principali circostanze: massicci prelievi sui depositi da parte della clientela retail e corporate, forte riduzione delle passività a vista o in scadenza emesse a favore del mercato sensibile aumento degli utilizzi delle linee di credito (1) con esclusione di obbligazioni bancarie, titoli derivanti da cartolarizzazioni e crediti anticipabili alle Banche centrali.

6 Il significativo cambiamento nei
parametri-guida di concessione del credito l'imprenditore che domanda un finanziamento si vede chiedere, oggi, nuove garanzie; le parole chiave per accedere al credito, oggi sono garanzie di liquidità patrimonializzazione non basta vendere e fatturare, ma e’ necessario incassare in tempi e modi certi, per poter rimborsare la banca non si puo’ piu’ pensare di lavorare solo con i soldi della banca. L'imprenditore deve "fare la sua parte" aumentando il capitale dell'azienda a garanzia dell'impegno intrapreso La crisi ha evidenziato, casomai ce ne fosse stato bisogno, che non incassare al momento giusto può essere piu’ rischioso che non vendere Un'impresa che non ha un patrimonio adeguato ai suoi volumi di vendita, rischia di vedersi negare il credito

7 l’azione di sostegno alle PMI nell’accesso al credito
network operatori in microfinanza il Prime Help Point Per l’attivita’ di sostegno alle micro imprese Che cosa e’ e come funziona

8 COACHING CENTRALIZZATO
Key words MICROCREDITO MICROFINANZA TARGET GROUP COACHING CENTRALIZZATO P.H.P. Prime help point DISTRETTO (Rete di imprese)

9 TITOLO V TUB modificato (DL 141)
nuovo 111- MICRO CREDITO I soggetti iscritti in un apposito elenco possono concedere finanziamenti a: attività di lavoro autonomo persone fisiche per l’avvio/esercizio di società di persone microimpresa società cooperative a condizione che i finanziamenti concessi abbiano le seguenti caratteristiche 1) ammontare < € e non assistiti da garanzie reali 2) finalizzati all’avvio/sviluppo di iniziative imprenditoriali o inserimento nel mercato del lavoro 3) siano accompagnati da servizi ausiliari di assistenza e monitoraggio

10 TITOLO V TUB modificato (DL 141) segue nuovo 111- MICRO CREDITO
E’ concesso, ai precedenti soggetti e a quelli senza fini di lucro, in via non prevalente, di erogare finanziamenti anche a favore di persone fisiche in condizioni di particolare vulnerabilità economica o sociale 1) ammontare < € e non assistiti da garanzie reali 2) siano accompagnati dalla prestazione di servizi ausiliari di bilancio familiare 3) abbiano lo scopo di consentire l’inclusione sociale e finanziaria del beneficiario 4) prestati a condizioni più favorevoli di quelle prevalenti sul mercato

11 Microcredito si intende la possibilità di finanziamento offerta alle c.d. categorie deboli (persone (in situazione di povertà ed emarginazione) catalogate come “sub-prime lending” I progetti di microcredito sono stati utilizzati, prevalentemente, come strumento per contribuire alla lotta alla fame ed alla povertà, ma non consentono lo sviluppo economico del territorio. Categorie sub-prime lending Donne e anziani, Soggetti monoreddito Precari, Operai non specializzati e/o dei settori in forte crisi Cassaintegrati e coloro che hanno perso il lavoro Lavoratori autonomi soprattutto di nuova generazione Giovani che, pur ad alta scolarizzazione, non riescono a trovare lavoro Immigrati (sono circa le attivita’ aperte in Italia)

12 Nel segmento Italia sono stati evidenziati i seguenti aspetti:
Microcredito Caratteristiche socio-economiche del mercato “sub prime lending” Nel segmento Italia sono stati evidenziati i seguenti aspetti: non si riscontrano differenze sostanziali sulla nazionalità della clientela (estera o domestica); l’incidenza di tale tipologia di clientela è più elevata nella classi di età media; 3) elevata incidenza di individui non coniugati; 4) maggiore percentuale di lavoratori autonomi e/o atipici; 5) il settore che raccoglie più clienti sub-prime è quello dei “servizi privati”, immediatamente seguito dal “commercio” 6) vi è una minore diffusione di proprietà immobiliari rispetto ai settori tradizionali; 7) maggior incidenza di redditi più bassi.

13 Microfinanza I M P R E S A BANCA
si fa riferimento ad una gamma di strumenti finanziari in grado di soddisfare le potenzialità offerte dai contesti locali e migliorare le capacità imprenditoriali di coloro che vi hanno accesso; equiparabile alla TEORIA DELLO SVILUPPO ECONOMICO * (Schumpeter Joseph Alois, 1912) SVILUPPO ECONOMICO mettono a disposizione i capitali monetari per sviluppare dipende dalle CAPACITA’ IMPRENDITORIALI PROFITTO che rendono possibile il Il quale, a sua volta, consente il pagamento degli interessi alle banche CONCESSIONE CREDITO CONCESSIONE CREDITO Le banche, concedendo il credito Questo circolo virtuoso consente una I M P R E S A crescita economica speculare BANCA SVILUPPO ECONOMICO del TERRITORIO e quindi uno

14 1) Utilizzare la crescita delle micro e piccole imprese
Microfinanza Nei circuiti della MF si trovano le linee operative che affrontano in modo innovativo la questione del rischio e del finanziamento di nuove attività: 1) Utilizzare la crescita delle micro e piccole imprese per lo sviluppo locale attraverso la realizzazione di progetti imprenditoriali concessione di credito 2) Coniugare: formazione del microimprenditore monitoraggio della gestione Valorizzare responsabilità individuale e collettiva (1) 4) Sollecitare il risparmio partendo anche da piccole cifre 5) Pensare ad un circuito creditizio sociale e non solo incentrato sul piano finanziario (1) meccanismo di controllo della comunità - che il premio Nobel per l'economia Joseph Stiglitz chiama "monitoraggio dei pari" – per disincentivare comportamenti di moral hazard. In sostanza, al patrimonio materiale si sostituisce, come garanzia, un patrimonio relazionale

15 impossibilità di fornire adeguate garanzie reali
Microfinanza Cause che hanno frenato lo sviluppo delle micro-imprese impossibilità di fornire adeguate garanzie reali assenza di qualsiasi tipo di garanzia scarso interesse da parte delle banche tradizionali imputabili alle ridotte le dimensioni delle micro-imprese. Difficolta’ di monitoraggio del rischio

16 Come nasce l’idea per il territorio Italiano
Il modello nasce da una triplice considerazione una massiccia presenza di micro-piccole imprese (1), in un mercato che richiede competenza specifiche sempre piu’ elevate, non in grado di sostenere i costi di un consulente aziendale la mera erogazione del credito, se non accompagnata da un adeguato sostegno/monitoraggio si risolve, ben presto, in un clamoroso fallimento. Quando si parla di “Micro small business activities” va, pero’ rammentato che l’azione di supporto comporta un notevole impegno a meno che non si faccia ricorso a strumenti di “massificazione” un sistema bancario che, a causa di un drastica riduzione del personale ed alla luce delle recenti fusioni, ha gradatamente perso il contatto con il territorio che puo’ essere ripristinato attraversio una nuova figura professionale. (1) quasi il 94% del territorio nazionale (dati Unioncamere)

17 Soggetti interessati EE.LL. ENTE CAMERALE Consorzi fidi Banche OO.SS
Microfinanza Soggetti interessati Perchè l’iniziativa possa essere enfatizzata risulta fondamentale che la stessa sia promossa da istituzioni “super partes quali possono essere EE.LL. ENTE CAMERALE per promuovere l’iniziativa attraverso una prima fase di formazione per assicurare il proseguimento delle attività con le modalità illustrate negli steps operativi coinvolgono Consorzi fidi Banche OO.SS Micro imprenditori Possono disporre di un valido strumento per assicurare la sopravvivenza delle micro imprese Opportunamente responsabilizzati coprono il 50% dei rischi con il rilascio di garanzia erogano i prestiti di limitato importo secondo un apposito “agreement”

18 I ritorni attesi per i Soggetti interessati
Microfinanza I ritorni attesi per i Soggetti interessati indiscutibile ritorno di immagine grazie alla incisiva azione etico-sociale avviata; ENTE CAMERALE EE.LL. crescita economica del proprio territorio consistente aumento della base dei consorziati e, conseguentemente, del fondo consortile CONSORZI FIDI interessante incremento di impieghi a ridottissimo rischio BANCHE possibilità di disporre di un concreto strumento per combattere la piaga dell’usura OO.SS. MICRO IMPRENDITORI possibilità di realizzare le proprie idee, finalmente liberi da condizionamenti e sopraffazioni di qualsiasi sorte e natura DON’T FORGET creare, per i giovani, nuove ed interessanti opportunità di lavoro

19 Bancabilità dei progetti
Microfinanza Gli obiettivi saranno quelli di facilitare l’accesso al credito supportare lo sviluppo delle micro/small economic activities (micro/piccole attività economiche) attraverso l’erogazione di servizi, in relazione alle necessità specifiche del target group. formazione assistenza tecnica sulle modalita’ per la Servizi di orientamento (MK s) Servizi di marketing Bancabilità dei progetti (BM s) Business management services cioè ausilio nei seguenti settori business planning, monitoraggio dei costi, (servizio gia’ attuato dal sistema cmaerale)) gestione flussi di cassa, definizione dei prezzi,

20 Il coaching centralizzato attraverso il target group
Il target group è un gruppo omogeneo di soggetti che, sulla base delle caratteristiche delle sue richieste, viene individuato come ideale destinatario di specifiche azioni attraverso un comune modello di riferimento utilizzabile da ciascuno dei componenti. Strumento che consente di massificare l’intervento COACHING CENTRALIZZATO processo attraverso il quale si aiutano individui e gruppi di persone a realizzare obiettivi che da soli non potrebbero raggiungere. A differenza dei modelli formativi tradizionali, non cerca quindi di infondere competenza e informazioni, ma accende le capacita’ già presenti, in ogni individuo. Centralizzato in quanto erogato al target group

21 Risultati Sistema Camerale Progetti realizzati nel corso del 2010
Microfinanza Risultati Sistema Camerale Progetti realizzati nel corso del 2010 21 per la creazione di FRG 12 per abbattimento interessi 5 per creazione FRG e abbattimento interessi 1 per prevenzione usura 18 per garantire adeguato supporto a singoli cittadini per avvio nuova attività 67 partenariati fra banche, confidi, intermediari finanziari e EE.LL. 60 moduli formativi di gruppo sulla “cultura d’impresa” e seminari per acquisizione strumenti per la pianificazione di un’attività imprenditoriale 2.232 colloqui individuali. attività di “coaching” e altri percorsi individuali di assistenza, affiancamento e accompagnamento personalizzato

22 P.H.P. CMI STEPS OPERATIVI Alfabetizzazione territorio
Microfinanza STEPS OPERATIVI saranno in sintesi P.H.P. Prime help point Alfabetizzazione territorio CMI Consulente micro imprese Laboratori sul credito attraverso “road show” per sensibilizzare i soggetti interessati, Per: Formazione continua dei CMI Fornitura strumenti e servizi consulenziali alle micro imprese Creazione di una nuova figura, di supporto alle micro imprese, attraverso una specifica attività formativa incontri con Banche e Confidi per la formulazione di Specifici agreements

23 Aggregazione per target group di micro-imprese
Microfinanza Una volta avviato il progetto sul territorio si può prevedere una ulteriore evoluzione che conduca alla creazione di un Aggregazione per target group di micro-imprese Micro impresa Micro impresa DISTRETTO Rete di Imprese (1) Micro impresa Micro impresa La rete di imprese è di fatto uno strumento di penetrazione di tipo “orizzontale”, che consente l’associativismo di aziende complementari, realizzando importanti economie di scala. Last but not least: Microfinanza anticamera per l’Internazionalizzazione (1) Stop alla frammentazione del tessuto imprenditoriale con le reti di impresa

24 SI SEDES NON IS SI SEDES NON IS


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