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ELEMENTI DI COMUNICAZIONE POLITICA Il caso della Camera dei deputati

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Presentazione sul tema: "ELEMENTI DI COMUNICAZIONE POLITICA Il caso della Camera dei deputati"— Transcript della presentazione:

1 ELEMENTI DI COMUNICAZIONE POLITICA Il caso della Camera dei deputati
Dott.ssa Claudia Vincentini Provenzano Documentarista Ufficio stampa Camera dei deputati 12 Maggio 2005 Strumenti e attività degli Uffici Stampa – 12 maggio 2005

2 APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE
Comunicazione politica, assenza di una teoria generale: APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE COMUNICAZIONE POLITICA Sociologia Massmediologia Psicologia Retorica / dialettica Politologia Filosofia politica Antropologia Marketing politico Studio degli strumenti conoscitivi comuni: giornalismo, marketing e pubblicità, analisi demoscopiche, consulenza politica e elettorale, ecc. Dunque: i tentativi di sistematizzazione sono inevitabilmente parziali Strumenti e attività degli Uffici Stampa – 12 maggio 2005

3 Presupposti Questioni Finalità
Studio della (forte) interdipendenza tra COMUNICAZIONE e POLITICA: Presupposti COMUNICAZIONE: non si può non comunicare comunicare è un bisogno basilare dell’uomo comunicare è gestire e trasmettere conoscenza POLITICA: gli attori politici devono rappresentare e gestire la cosa pubblica devono dibattere pubblicamente con gli avversari per attirare il consenso fanno riferimento a simboli e rituali NECESSITA’ SPAZIO PUBBLICO POTERE Questioni troppe informazioni: rumore superficialità informativa (etica e deontologia) “arte di comunicare (bene)” = “arte di farsi ascoltare” ruolo della leadership (videopolitica) selezione delle élite politiche spettacolarizzazione degli attori politici “spazio pubblico” = luogo di consumo Finalità rendere consapevole (quindi sistematica, mirata e strategica) l’azione del comunicare ridurre lo spazio non comunicativo della dinamica e della dialettica politica Democrazia pluralista Strumenti e attività degli Uffici Stampa – 12 maggio 2005

4 Modelli di Comunicazione politica:
Anni ’50: riconoscimento e autonomia della Comunicazione politica: USA, forte dialettica tra potere politico e potere dei mass-media; In Europa, affermazione dei totalitarismi. Modelli di “spazio pubblico”, “sfera pubblica borghese” (Habermas), “mercato delle idee” e “spazio pubblico mediatizzato”. Fasi di sviluppo: fino agli anni ’50: senso di “appartenenza” a ideali stabili e rigidi, comunicazione dei partiti, scarsa attenzione alle tecniche e all’immagine 2. ’60 - ‘90: pervasività dei mass-media (in particolare, televisione), flessibilità politica, organizzazione “scientifica” delle campagne elettorali 3. dagli anni ‘90: velocità e “high-tech” informazione, segmentazione target: Professionisti della comunicazione (addetti-stampa, portavoce, spin doctor) Infotainment, “popolarizzazione”, diluizione e ridondanza dei contenuti Moltiplicazione dei canali, frammentazione dei pubblici (personal media) Strumenti e attività degli Uffici Stampa – 12 maggio 2005

5 I sistemi di relazioni tra sistema politico, media e cittadini:
1. 2. MASS- MEDIA 3. 6. CITTADINI SOGGETTI PUBBLICI 4. 5. Ascolto (sondaggi, indagine di mercato, Urp..) Comunicazione autoprodotta (servizi offerti, campagne di comunicazione..) Comunicazione eteroprodotta Inchieste Accessibilità esterna delle istituzioni / trasparenza Area della comunicazione politica “mediatizzata” Strumenti e attività degli Uffici Stampa – 12 maggio 2005

6 I flussi e le forme di comunicazione politica:
MASS- MEDIA Informazione Critica/Advocacy Partigianeria Mediatizzazione Informazione (Infotainment) Informazione partigiana Pubblicità Regolamentazione Media/News Management Fonte informazioni “Quasi-interazione mediata” Sondaggi di opinione CITTADINI/ ELETTORI SOGGETTI POLITICI Voto Dibattito pubblico Interazione diretta Sondaggi di opinione Comunicazione pubblica Contatto personale Propaganda/pubblicità Strumenti e attività degli Uffici Stampa – 12 maggio 2005

7 La comunicazione pubblica (domanda di addetti-stampa e portavoce):
Finalità (individuate “consapevolmente” alla fine anni ‘80): Comunicazione funzionale: distinzione delle funzioni caratterizzanti (competizione enti pubblici); attività svolta (evoluzione della normativa di riferimento) Comunicazione simbolica: prodotti/servizi offerti; immagine dell’amministrazione pubblica Strumenti e attività degli Uffici Stampa – 12 maggio 2005

8 Sviluppi (normativi) della comunicazione pubblica:
L. n. 241 del 1990 (accesso al procedimento amministrativo), prospettiva del cittadino: Art. 21 Cost.,“Libertà di informazione” e Art. 118 Cost.,“Principio di sussidiarietà”: comunicazione (passiva) e trasparenza; comunicazione (attiva) e cooperazione. L. n. 150 del 2000 (competenze professionali della p.a.): informazione vs comunicazione; Specializzazione e programmazione. Strumenti e attività degli Uffici Stampa – 12 maggio 2005

9 La comunicazione dell’istituzione pubblica:
Comunicazione istituzionale Comunicazione normativa Comunicazione di pubblico servizio * Comunicazione sociale * *Praticata anche da istituzioni semi-pubbliche e private Strumenti e attività degli Uffici Stampa – 12 maggio 2005

10 competizione con il Governo (dotato di più mezzi);
Come cambia la comunicazione parlamentare negli ultimi 25 anni: Principali cause: competizione con il Governo (dotato di più mezzi); riconquista dell’immagine pubblica. Effetti: ripresa televisiva delle sedute parlamentari; controllo della regia delle riprese; Introduzione del canale satellitare; organizzazione preordinata e sistematica della comunicazione (Fondazione, Punto Camera, URP); orientamento al riconoscimento formale delle lobbies. Strumenti e attività degli Uffici Stampa – 12 maggio 2005

11 Forte simbiosi tra giornalisti e politici (es. il Transatlantico);
Aspetti critici della comunicazione politica-parlamentare, il caso italiano: Il potere politico ha uno stretto legame di interdipendenza con i media (aspetti differenti rispetto al caso nord-americano): Alto grado di partisanship, collateralismo (nel ’70 Pansa conia il “giornalismo dimezzato”), forte influenza del politico sui news media (la “lottizzazione” prevale sul “news management”); Questione del “conflitto di interessi”: presenza di partiti “mediali” e “personali”; Forte simbiosi tra giornalisti e politici (es. il Transatlantico); “Media logic”: la spettacolarizzazione prevale sull’interesse pubblico (es. il caso dei “pianisti”); Frequente “distorsione” della comunicazione pubblica confusa con la comunicazione politica (portavoce vs spin doctor); Questione dei “gruppi di interesse” e dei gruppi con finalità politiche Strumenti e attività degli Uffici Stampa – 12 maggio 2005

12 Modello della responsabilità sociale (cfr. advocacy journalism)
Ruolo dei media nella politica (cfr. con l’attività di addetto-stampa): Teoria prevalente: “libera stampa” (tradizione del giornalismo americano) da cui deriva: autoconsapevolezza dei diritti e dei doveri (cfr. differenti “Carte dei diritti”, es. “Carta dei doveri del giornalista” dell’Odg e della FNSI, 1993) Modello della responsabilità sociale (cfr. advocacy journalism) Modello dell’impegno civico e del giornalismo impegnato (cfr. ruolo di inchiesta e muckraking) Modello “avversario” (cfr. watchdog e check & balances): Modello “competitivo”: agenda building Modello “di mercato”: going commercial e soft news. Attuazione differente dei modelli: nella stampa: (maggiore partisanship, giornali di qualità, tabloid e infotainment, élite e establishment); nella televisione: giornalismo primario, responsabilità formativa, frammentazione; nei nuovi media: democrazia diretta, minore controllo, digital divide. Strumenti e attività degli Uffici Stampa – 12 maggio 2005

13 Il profilo professionale dell’Addetto Stampa:
Un professionista dell’informazione (anche non giornalista): Azione: comunica, trasmette; Cosa: notizie apprese da una o più fonti; A chi: destinatari individuati; Come*: in modo corretto, coerente, completo; Perché: riferimento autorevole e ufficiale dell’ente. *Deontologia tratta dalla “Carta dei doveri del giornalista” dell’Odg e della FNSI: Fonti: verifica dell’attendibilità di ogni informazione (rispetto del segreto professionale, rifiuto di qualsiasi condizionamento o censura sulla notizia); Informazione e pubblicità: distinzione tra lavoro giornalistico e messaggio promozionale; Incompatibilità: rifiuto di incarichi incompatibili (es. rischio di insider trading); rifiuto donazioni o elargizioni di notevole valore; specificazione della firma nei testi elaborati da addetti uffici stampa (art. 44). Strumenti e attività degli Uffici Stampa – 12 maggio 2005

14 * Mediatore, consigliere e sostituto.
Chi è il portavoce? Una figura prevista per legge (art. 7, L. 150/2000: “Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle p.a.”): Azione: coadiuva direttamente* l’organo di vertice; Cosa: rapporti di carattere politico-istituzionale; Con chi: organi di informazione; Come: in modo esclusivo; Perché: cura delle iniziative e delle scelte politiche. * Mediatore, consigliere e sostituto. Strumenti e attività degli Uffici Stampa – 12 maggio 2005

15 Conferenze stampa e organizzazione eventi
Principali attività dell’Ufficio Stampa della Camera deputati: Rassegna stampa per l’aggiornamento quotidiano delle notizie rilevanti per l’ente; Redazione dei comunicati per la stampa nei casi richiesti Conferenze stampa e organizzazione eventi Preparazione delle interviste agli organi decisionali Preparazione e trasmissione di smentite e rettifiche Strumenti e attività degli Uffici Stampa – 12 maggio 2005

16 1. Particolare utilità della Rassegna Stampa:
Funzione “sensibile” di documentazione quotidiana per: riscontro immagine dell’istituzione riflessa dai media sull’opinione pubblica (es. gli stipendi dei parlamentari); riscontro attività specifica (es. attività legislativa parlamentare); riscontro attività di comunicazione (es. mostre e convegni organizzati dal parlamento). E’ un “giornale dei giornali”: sintesi, approfondimento e memoria storica (documentazioni stampa) delle tematiche di attualità differenziate per area di interesse. monitoraggio per eventuale intervento tempistivo con comunicato stampa o smentita o rettifica; miniera di informazioni utili (non solo agli organi di vertice) per i temi di attualità politica-parlamentare; cfr. sito Strumenti e attività degli Uffici Stampa – 12 maggio 2005

17 4. Come si prepara un’intervista:
Presupposto: richiesta di un giornalista (sollecitarla è utile se il messaggio è “forte” in alternativa alla conferenza stampa); Caratteristiche: Preparazione adeguata del “nostro” mediante l’anticipazione delle possibili domande (valutare l’immagine anche estetica); Importanti elementi di dettaglio: Conoscere il giornalista e la linea editoriale della testata; Cercare di anticipare le domande (occhio ai “no comment”!); Conoscere la regola: “ogni cosa detta può essere scritta”; ponderare notizie “ufficiose” e informazioni “confidenziali”; Valutare con il giornalista il virgolettato e lo stile finale (incluse le immagini); Corso per “Addetto Ufficio Stampa come operatore socioculturale” – 3 maggio 2005 18/33

18 5. Come si prepara una smentita/rettifica:
Presupposto: un “errore” nella notizia (e non notizie “false”!). Caratteristiche: incipit classico: “Egregio direttore, leggiamo con disappunto che nell’articolo pubblicato il....., a pag. …, dal titolo …, a firma…, che….Dobbiamo precisare che si tratta di informazioni errate perché…Cordiali saluti”. Raro che la testata/il giornalista ammetta l’errore; Importanti elementi di dettaglio: conoscere la regola: “una smentita è una notizia data due volte”; pubblicazione obbligatoria ex art.8, L. 47/1948; valutare la semplice “puntualizzazione” dei fatti. Corso per “Addetto Ufficio Stampa come operatore socioculturale” – 3 maggio 2005 19/33

19 5a. Smentita/rettifica (case-study):
Lettera del Capo ufficio stampa Rai (Corsera, ) “Nell’articolo ‘Saper scrivere e saper parlare’, pubblicato sul Corriere in prima pagina domenica 26 ottobre, l’articolista riprende un’illazione lanciata molti mesi fa da un quotidiano romano e già più volte smentita. Non è vero, infatti, che il direttore generale della Rai Flavio Cattaneo abbia ‘dichiarato che lui la tv non la guardava’. La smentita è forse sfuggita all’autorevole giornalista o l’ha dimenticata. Spero sia così, perché non si può pensare alla malafede che toglierebbe lustro alla sua autorevolezza.” Risposta di Biagi “Non credo che la mia autorevolezza dipenda dal fatto che il direttore generale della Rai, Flavio Cattaneo, guardava o no la tv. La smentita (più volte, dice lei) mi era sfuggita e, in ogni caso, mi sarebbe sembrata una dichiarazione superflua e anche un po’ ridicola. Non vedo che cosa c’entri la malafede. Da quello che si legge sui giornali, sono tanti gli italiani che non la guardano. Non lo dico io, ma i dati.” Corso per “Addetto Ufficio Stampa come operatore socioculturale” – 3 maggio 2005 20/33

20 5b. Smentita/rettifica (case-study):
Errori da evitare: Perdere la pazienza e essere/apparire sgarbati. Occorre sempre mantenere correttezza, anche solo formale Cercare in ogni caso di evitare la “polemica” Toni da assumere: Sempre “freddo” senza irritazione; Nel caso di notizia diffamatoria: “Ho comunque incaricato il mio ufficio legale di esaminare la possibilità di sottoporre la questione alla magistratura, per le iniziative del caso”. Oppure: “I miei legali esamineranno la questione allo scopo di tutelare la mia onorabilità in qualunque sede civile e penale”. Corso per “Addetto Ufficio Stampa come operatore socioculturale” – 3 maggio 2005 21/33

21 5c. Smentita/rettifica (case-study):
Risposta teoricamente corretta: Caro Direttore, nell’articolo “Saper scrivere e saper parlare”, pubblicato sul Corriere in prima pagina di domenica 26 ottobre, Enzo Biagi ha riportato un’affermazione attribuita erroneamente al direttore generale della Rai Flavio Cattaneo. Non è vero, infatti, che il dott. Cattaneo abbia “dichiarato che lui la tv non la guardava”. Si tratta di un’illazione lanciata molti mesi fa da un quotidiano romano e già più volte smentita. La prego quindi di darne cortesemente atto al Suo giornale. Corso per “Addetto Ufficio Stampa come operatore socioculturale” – 3 maggio 2005 22/33

22 1/5 Rassegna stampa: analisi operativa del testo giornalistico
Osservazione del piano espressivo del giornale: la grafica e schemi di impaginazione; impostazione dei titoli e dei testi verbali; immagini, cromatistmi e spazi vuoti; relazioni tra i livelli espressivi estetico e lessicale. Ricostruzione del significato “profondo” del testo mediante inferenza da: semplificazione (iconicità, spesso parlano le sole immagini); sensazionalismo e spettacolarizzazione (tendenza al racconto emotivo-passionale e al “ludismo”); frammentazione degli eventi e autoreferenzialità (non notizie “fresche” ma commenti e approfondimenti su filoni di dibattito esclusivamente giornalistico) Strumenti e attività degli Uffici Stampa – 12 maggio 2005

23 1. Particolare utilità della Rassegna Stampa:
Funzione “sensibile” di documentazione quotidiana per: riscontro immagine dell’istituzione riflessa dai media sull’opinione pubblica (es. gli stipendi dei parlamentari); riscontro attività specifica (es. attività legislativa parlamentare); riscontro attività di comunicazione (es. mostre e convegni organizzati dal parlamento). E’ un “giornale dei giornali”: sintesi, approfondimento e memoria storica (documentazioni stampa) delle tematiche di attualità differenziate per area di interesse. monitoraggio per eventuale intervento tempistivo con comunicato stampa o smentita o rettifica; miniera di informazioni utili (non solo agli organi di vertice) per i temi di attualità politica-parlamentare; cfr. sito Strumenti e attività degli Uffici Stampa – 12 maggio 2005

24 2/5 Rassegna stampa: analisi degli “effetti di senso”
Applicazione di alcune categorie della semiotica*, i.e. distinzione tra: piano dell’espressione; piano del contenuto; relazioni reciproche tra 1. e 2. *Scienza che studia i segni (linguistici e non linguistici) con cui si comunica. Comprende: la semantica (sul significato); la sintattica (sulle relazioni oggettive); la pragmatica (sulle relazioni date dai soggetti). Strumenti e attività degli Uffici Stampa – 12 maggio 2005

25 standard (circa 40 x 55 cm) – “ritmo” ordinato;
3/5 Rassegna stampa: i formati, gli schemi di impaginazione, il lettering Formati: standard (circa 40 x 55 cm) – “ritmo” ordinato; tabloid (circa 30 x 45) – “ritmo” spezzato. Schemi di impaginazione: a libro, ingessatura verticale colonne (Stampa, Giornale); a stella, mosaico di elementi (Corriere della sera); a schermo, gabbia “aperta” su più pagine (Repubblica). Lettering, scelta del carattere: Font classico e tondo, in accordo allo schema di impaginazione; Font più grande, in accordo con il formato tabloid. Strumenti e attività degli Uffici Stampa – 12 maggio 2005

26 4/5 Rassegna stampa: i titoli
Analisi del rapporto tra titoli “A” e articolo “B”: sintattico, come si posiziona A rispetto a B; occhiello: anticipa; sommario/sottotitolo: enfatizza; catenaccio: riassume; semantico, cosa dice A rispetto a B; narrativo; iconico; patemico; Interpretativo-cognitivo; pragmatico, la funzione comunicativa di A per il lettore: informativo; “tematizzato”; con tonalità emotive. Strumenti e attività degli Uffici Stampa – 12 maggio 2005

27 5/5 Rassegna stampa: la prima pagina e le sezioni di un giornale
La prima pagina è la “vetrina” del giornale con la funzione: centrare i fatti del giorno; presentare la testata con elementi riconoscibili e caratterizzanti. La scelta del “montaggio”, l’organizzazione delle notizie tra e nelle pagine di un giornale ha una funzione: classificatoria, si stabilisce una categoria in cui l’argomento rientra; interpretativa, l’associazione tra più argomenti nella stessa pagina crea una tematizzazione (un’associazione tra temi); di “topicalizzazione”, la creazione qualificata di un collegamento tra le notizie diverse (es. terrorismo islamico in Iraq e Israele) indicativa di una gerarchia tra le notizie in base all’ “evento” del giorno. Strumenti e attività degli Uffici Stampa – 12 maggio 2005


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