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L’inchiesta campionaria

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Presentazione sul tema: "L’inchiesta campionaria"— Transcript della presentazione:

1 L’inchiesta campionaria
E’ un modo di rilevare informazioni interrogando gli stessi individui oggetto della ricerca appartenenti ad un campione rappresentativo, mediante una procedura standardizzata di interrogazione allo scopo di studiare le relazioni esistenti tra le variabili.

2 Differenze tra inchiesta e sondaggio
Inchiesta Sondaggio Campionaria Teoria Presente Assente Temi Trattati in profondità Poche domande Durata Articolata Breve Analisi Descrittiva Descrittiva ed esplicativa

3 Gli strumenti della rilevazione
Risposte Standardizzate Libere Domande Standardizzate Questionario Intervista Inchiesta Strutturata campionaria Survey Libere Intervista libera

4 Tipo di domande Domande relative a proprietà sociografiche di base
Domande relative ad atteggiamenti (opinioni, motivazioni, orientamenti, valutazioni, giudizi, valori) Domande relative a comportamenti

5 Formulazione delle domande
semplicità del linguaggio lunghezza delle domande (brevi) numero delle alternative di risposta (non più di cinque) evitare espressioni in gergo evitare definizioni ambigue (ad es. Quanti sono i locali della sua casa? In questo caso…cosa s’intende per locali? Bagno e cucinotto vanno inclusi nel computo?) evitare parole dal forte connotato negativo (ad es. Lei picchia suo figlio? In questi casi è meglio utilizzare locuzioni, anche se ciò comporta un allungamento della domanda)

6 Formulazione delle domande
evitare domande sintatticamente complesse (doppia negazione: ad es. Mi dica se è d’accordo o contrario con la seguente affermazione: Non è vero che gli operai stiano così male come dicono i sindacati. Chi risponde contrario è contrario alla negazione e quindi sostiene che stanno male evitare domande con risposta non univoca (ad es. I suo genitori erano religiosi? E’ difficile rispondere se i genitori avevano sulla questione un orientamento differente) evitare domande non discriminanti (le domande che hanno un tasso di risposta del 90% non vanno bene!!!) evitare domande tendenziose (domande che orientano il rispondente nella risposta)

7 Formulazione delle domande
focalizzazione nel tempo (definire sempre il periodo di riferimento dell’azione ad esempio negli ultimi tre mesi quanti libri ha letto?) concretezza-astrazione (domande astratte provocano risposte generiche) evitare di confondere tra comportamenti e atteggiamenti (gli atteggiamenti sono per natura sfumati )

8 Formulazione delle domande
evitare desiderabilità sociale delle risposte (mai chiedere “legge il giornale?”, ma sempre “se ha il tempo di leggere il giornale”; oppure formulare la domanda in modo che le risposte chiuse appaiano tutte legittime) evitare domande imbarazzanti (in questi casi conviene utilizzare interviste strutturate con ricercatore il quale, prima di procedere con l’intervista, creerà il giusto clima -fiducia) mancanza d’opinione – non so (inserire sempre il non so per non creare disagio in quanti non hanno un’opinione evitando così di creare imbarazzo e di legittimare l’assenza di opinione)

9 Formulazione delle domande
intensità degli atteggiamenti (dato un certo atteggiamento ad es. il fumo chiedere anche quante sigarette fuma, approfondimento, quest’ultimo che va fatto con ulteriori domande) acquiescenza (è un comportamento agito dalle persone meno istruite che tendono a dare sempre risposte affermative (yeasaying) – un altro problema è quello relativo al response set ossia dell’uniformità delle risposte che si riscontra a fronte delle domande in batteria effetto memoria (definire sempre il tempo di azione onde evitare assenza di ricordo)

10 Formulazione delle domande
La sequenza delle domande: tre criteri formulare domande facili all’inizio, che hanno lo scopo di rassicurare l’intervistato; all’opposto se si prevedono domande imbarazzanti si raccomanda di metterle a metà questionario o, secondo altri alla fine per evitare l’interruzione dell’intervista; considerare l’interesse e la stanchezza dell’intervistato e quindi strutturare il questionario in modo tale da mantenere sempre viva la sua attenzione; considerare il criterio della sequenzialità dell’intervista, ossia ordinare le domande in una sequenza logica passando dalle domande generali a quelle particolari mediante la tecnica detta “a imbuto”


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