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L’Europa è il nostro futuro

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Presentazione sul tema: "L’Europa è il nostro futuro"— Transcript della presentazione:

1 L’Europa è il nostro futuro
Turi marzo 2014 Vito Spada

2 L’Europa è il nostro futuro
Noi non uniamo Stati ma popoli Jean Monet

3 L’Europa è il nostro futuro

4 Politiche unione europea
Affari marittimi e pesca Agricoltura Sicurezza alimentare Allargamento Politica estera e sicurezza Ambiente Azione per il clima Energia Audiovisivi e media Cultura Istruzione, formazione, gioventù Multilinguismo Dogane Regime fiscale Affari economici e monetari Bilancio Lotta contro la frode

5 Politiche dell’Unione Europea
Cittadinanza europea Consumatori Giustizia e affari interni Commercio Concorrenza Imprese Mercato unico Occupazione e politica sociale Politica regionale salute sport Ricerca innovazione Aiuti umanitari diritti umani sviluppo e cooperazione Trasporti

6 L’Europa è il nostro futuro
Popolazione 27 countries 501 milioni Popolazione 17 countries 331 milioni Nel 2012 l'UE ha vinto il premio per aver contribuito alla pace, alla riconciliazione, alla democrazia e ai diritti umani in Europa. L'UE ha deciso di devolvere la somma di denaro ricevuta a favore di bambini che non hanno la possibilità di crescere in condizioni di pace e di raddoppiarne l'importo (930 000 euro) per raggiungere la cifra di 2 milioni di euro. Da allora, oltre 28 000 bambini hanno potuto beneficiare dei quattro progetti scolastici di emergenza selezionati lo scorso anno.L’unione ha raddoppiato a 4 milionidi eurpo la somma nel 2013 e manterrà questo programma per il futuro

7 L’Europa è il nostro futuro
Il bilancio dell'UE è finanziato da varie fonti, tra le quali una percentuale del reddito nazionale lordo di ciascun paese membro. Le risorse sono destinate a misure molto diverse, come innalzare il tenore di vita nelle regioni più povere e garantire la sicurezza alimentare. La maggior parte dei paesi dell'UE utilizzano una moneta comune, l'euro.

8 L’Europa è il nostro futuro
Le entrate dell'UE non derivano solo dai contributi dei paesi membri, ma anche da dazi all'importazione sui prodotti provenienti dall'esterno dell'Unione e da una percentuale dell'IVA riscossa da ciascun paese

9 L’Europa è il nostro futuro
Il bilancio Ue finanzia settori dallo sviluppo rurale, ambiente , difesa frontiere, promozione diritti umani. Commissione Parlamento e Consiglio decidono insieme l’entità del bilancio e la spartizione. L’esecuzione della spesa è in capo alla Commissione e Parlamento.

10 L’Europa è il nostro futuro
The EU budget was around € 140 billion in 2011, which is very small compared to the sum of national budgets of all 27 EU Member states, which amount to more than € 6,300 billion. In other words, total government expenditure by the 27 Member States is almost 50 times bigger than the EU budget!

11 L’Europa è il nostro futuro
To put this in perspective, the average EU citizen paid only 67 cents on average per day to finance the annual budget in This is less than half the price for a cup of coffee – hardly a large expense given the huge benefits that the EU brings citizens. In fact, the EU budget is smaller than that of the budget of a medium-sized Member State like Austria or Belgium.

12 L’Europa è il nostro futuro
You can also look at it another way: the EU budget represents around 1% of EU-27 Gross Domestic Product – the total value of all goods and services produced in the EU – whereas Member States' budgets account for 44% of GDP on average.

13 L’Europa è il nostro futuro
The EU budget is always balanced, which means no single euro is spent on debt. And 94% of what is paid into the EU budget is spent in Member States on policies and programmes that benefit citizens directly. Administrative expenses are less than 6% of the total EU budget

14 L’Europa è il nostro futuro
Think of air traffic liberalisation, passenger rights or cheaper roaming charges. Or think of the Commission's decisions in antitrust and cartel cases, where consumers have been cheated out of millions of euros through illegally inflated prices. In 2010, the estimated benefit to customers resulting from the Commission's cartel decisions was at least €7.2 billion

15 L’Europa è il nostro futuro
More than 94% of the European budget goes to citizens, regions, cities, farmers and businesses. The EU budget focuses on bringing growth and jobs, tackling climate change, migration, cross-border crime and other challenges that affect us all. It helps boost prosperity, for example by better interconnecting Europeans through energy, transport and ICT infrastructure, by supporting less well-off regions to create growth and jobs both there and in the rest of the EU

16 L’Europa è il nostro futuro
A Tax Freedom Day comparison is telling. This is the amount of time during the year that people have to work to pay their total tax burden. In most Member States, citizens have to work well into the spring and summer until they have paid their contribution. In contrast, the average European has to work only four days, until 4 January, to cover his or her contribution to the EU budget.

17 L’Europa è il nostro futuro
Did you know that any decision on EU financing requires the unanimous agreement of Member States and subsequent ratification according to their constitutional requirements? Implementing rules require, in addition, the consent of the European Parliament. This means that EU own resources are subject to strong parliamentary control and that Member States' sovereignty and democratic rights are fully assured

18 L’Europa è il nostro futuro
In 1985, around 70% of the EU budget was spent on agriculture. In 2011, direct aid to farmers and market-related expenditure amount to just 30% of the budget, and rural development spending to 11%. This declining path continues.

19 L’Europa è il nostro futuro
Did you know that the average EU farmer receives less than half of what the average US farmer receives in public support? And did you know that the EU is not only the biggest donor of development aid in the world but also the largest trade partner for Africa? Almost 40% of African exports go to the EU. And the value of EU imports of agricultural products from developing countries is 20% higher than the figures for the USA, Canada, Japan, Australia and New Zealand put together

20 L’Europa è il nostro futuro
Oltre il 76% del bilancio dell'Unione europea è gestito dai paesi membri. Un esempio sono i fondi strutturali, che finanziano la politica regionale, i programmi sociali e di formazione e l'agricoltura (compreso il sostegno agli agricoltori).

21 La Banca europea per gli investimenti (BEI) è l’istituzione finanziaria di lungo termine dell’Unione europea i cui azionisti sono gli stessi Stati membri. Il suo compito è erogare finanziamenti sul lungo termine per progetti validi al fine di contribuire agli obiettivi politici dell’UE.

22 L’Europa è il nostro futuro

23 L’Europa è il nostro futuro

24 L’Europa è il nostro futuro

25 Finanziamenti Bei

26 L’Europa è il nostro futuro
Fondo europeo di sviluppo regionale Fondo sociale europeo Fondo di coesione Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca

27 L’europa per noi

28 L’Europa è il nostro futuro
L'euro è la prova più tangibile dell'integrazione europea. Adottato da 18 dei 28 paesi dell'UE, è utilizzato ogni giorno da circa 334 milioni di persone. I suoi vantaggi sono evidenti a chiunque faccia viaggi all'estero o acquisti online su siti basati in un altro paese dell'UE

29 L’Europa è il nostro futuro
L'Unione economica e monetaria implica il coordinamento delle politiche economiche e di bilancio, una politica monetaria comune e l'adozione di una moneta comune, l'euro. L'euro è stato introdotto il 1° gennaio 1999 come moneta virtuale, utilizzabile solo per pagamenti senza contanti e a fini contabili. Le banconote e monete sono entrate in circolazione il 1° gennaio 2002

30 Stati blu membri euro Stati celeste con deroga permanente Sati grigi con clausola di esenzione opt out

31 Paesi dell’euro Austria Cipro Estonia Finlandia Francia Germania
Stati membri dell’Unione europea che non utilizzano l’euro: Bulgaria, Croazia, Danimarca, Lituania, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Svezia e Ungheria. Paesi dell’euro Austria Cipro Estonia Finlandia Francia Germania Grecia Irlanda Italia Lettonia Lussemburgo Malta Paesi Bassi Portogallo Slovacchia Slovenia Spagna

32 L’Europa è il nostro futuro
l’euro viene sempre più utilizzato in tutto il mondo per l’emissione di titoli del debito pubblico o di obbligazioni societarie. Alla fine del 2006, la quota rappresentata dall’euro nei mercati internazionali del debito era pari a circa un terzo, mentre il dollaro si attestava sul 44%.

33 L’Europa è il nostro futuro
L’euro è la seconda moneta più scambiata sui mercati valutari; esso rappresenta una delle divise interessate nel 40% circa delle transazioni giornaliere. L’euro viene largamente utilizzato per l’emissione di fatture e per i pagamenti nelle transazioni commerciali internazionali, non solo tra i paesi dell’area dell’euro e i paesi terzi ma anche, seppure in misura minore, tra paesi terzi. L’euro viene ampiamente utilizzato, insieme al dollaro, quale importante valuta di riserva in caso di crisi monetaria. Alla fine del 2006, oltre il 25% delle riserve mondiali di valuta estera era detenuto in euro, rispetto al 18% del I paesi in via di sviluppo sono tra quelli che hanno maggiormente aumentato le proprie riserve in euro, dal 18% nel 1999 al 30% circa nel 2006. Diversi paesi hanno agganciato la propria moneta all’euro che funge, dunque, da moneta àncora o di riferimento.

34 Nodi economia italiana

35 Debito pubblico italiano come percentuale del Pil

36 L’Europa è il nostro futuro

37 Squilibri eurozona

38 PIL Italiano nell’ultimo triennio gli investimenti per occupato sono diminuiti del 9% in Italia contro un aumento del 2% in Francia e 8% in Germania.

39 Produttività italiana Fonte Eurostat
.Produttività italiana Fonte Eurostat. Alla diminuzione della produttività si è associato un aumento del CLUP che da noi è più alto che negli altri Paesi dell’area europea.

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41 L’Europa è il nostro futuro

42 L’Europa è il nostro futuro

43 Nuovi strumenti di coordinamento europei per bilancio
TWO PACK: I Governi dovranno presentare la loro finanziaria all’Eurogruppo ed alla Commissione entro il 15 ottobre per verificare in anticipo la congruità delle finanziarie (il progetto di bilancio) con il bilancio comunitario europeo. Gli organi europei possono chiedere modifiche nel caso non siano in linea con i regolamenti comunitari. Se le modifiche richieste sono disattese, il Paese potrebbe subire la procedura di deficit eccessivo con vincoli ancora più stringenti. Entro il 2014 deve essere preparato uno studio di fattibilità per un fondo del riscatto del debito pubblico nazionale oltre la soglia del 60%.

44 Nuovi strumenti di coordinamento europei per bilancio
SIX PACK: E’ un insieme di regole in vigore dal dicembre 2011 con l’obiettivo di garantire la stabilità economica all’interno dell’UE con controlli più severi su deficit e debito pubblico, una maggiore sorveglianza comunitaria e la riduzione degli squilibri negli Stati membri. Il pacchetto prevede 6 capitoli su coordinamento politiche economiche e attività comuni per azioni contro instabilità macroeconomiche e perdita di competitività.

45 Nuovi strumenti di coordinamento europei per bilancio
FISCAL COMPACT: Accordo firmato il 2 Marzo 2012 da 25 su 27 Stati membri (eccezioni UK e Rep. Ceca) che regolano e impongono l’equilibrio di bilancio da iscrivere nelle Costituzioni nazionali. Tale accordo prevede che i Paesi membri non possano superare la soglia strutturale dello 0,5% (ovvero il disavanzo corretto per il ciclo economico) dei parametri di Maastricht (3%) e impone una riduzione del debito pubblico del 5% l’anno fino al rapporto del 60% in venti anni. I piani di emissione del debito pubblico di ogni Paese vanno coordinati con il Consiglio dell’Unione e con la Commissione europea Solo i Paesi in regola con il Fiscal Compact potranno accedere agli aiuti dell’ESM per il sostegno del loro debito pubblico. Aperture europee sul maggior tempo per la correzione dei disavanzi a causa del ciclo economico.

46 La regola del debito europea richiede la riduzione del rapporto fra debito e prodotto non la riduzione del debito in termini assoluti. Il pareggio di bilancio strutturale al netto degli effetti del ciclo economico consente attraverso una crescita del 3% del Pil una riduzione del rapporto nel tempo

47 EUROBAROMETRO AUTUNNO 2013

48 EUROBAROMETRO AUTUNNO 2013

49 EUROBAROMETRO AUTUNNO 2013

50 EUROBAROMETRO AUTUNNO 2013

51 EUROBAROMETRO AUTUNNO 2013

52 L’Europa è il nostro futuro
Alla stagione della disciplina di bilancio si deve oggi aggiungere in Europa quella della attenzione per la crescita e lo sviluppo economico anche per evitare i contraccolpi sociali delle riforme strutturali in tutti i Paesi Europei. Si deve dare maggiore impulso alle attività di sostegno pubblico europeo con un maggiore uso dei Fondi Strutturali e con la Politica Sociale. Una maggiore attribuzioni di poteri al Parlamento europeo è necessaria per dare una legittimazione democratica ai processi decisionali europei( uno dei punti avvertiti dall’eurobarometro) Questo significa più poteri all’Europa e non meno poteri perché abbiamo bisogno di sostegni economici collettivi e non nazionali( es un maggiore bilancio comunitario per la spesa europea) Più cultura ed informazione per l’Europa contro gli arroccamenti dei Populismi e degli Stati Nazionali che non possono fronteggiare da soli le complessità del mondo moderno che compete per aree economiche globali.

53 L’Europa è il nostro futuro
Il problema non è fra Indipendenza ed Unione : è fra l’esistere uniti o scomparire. Luigi Einaudi


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