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Cap. 5. Immagine dell’uomo e mercato -prospettiva pratica dell’agire e delle decisioni, comprensione interdisciplinare -identificazione degli attori ai.

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Presentazione sul tema: "Cap. 5. Immagine dell’uomo e mercato -prospettiva pratica dell’agire e delle decisioni, comprensione interdisciplinare -identificazione degli attori ai."— Transcript della presentazione:

1 Cap. 5. Immagine dell’uomo e mercato -prospettiva pratica dell’agire e delle decisioni, comprensione interdisciplinare -identificazione degli attori ai livelli micro meso macro, responsabilità -né ottimismo acritico né pessimismo rassegnato -si richiedono azioni a diversi livelli, rischio del deplacement etico

2 5.1. Il modello teorico dell’agente razionale 5.2. La motivazione dell’agente razionale 5.3.La riduzione dei bisogni ai desideri 5.4. Verso un modello pluridimensionale dell’azione economica 5.5.L’alterità come una sfida al calcolo economico

3 5.1.Il modello dell’homo oeconomicus o individuo razionale -è l’individuo che calcola quali decisioni producono maggior utilità dati i limiti di budget e di tempo,con un alto livello di informazioni, si tratta di uno strumento flessibile

4 -critiche: non si considerano altre caratteristiche dell’uomo. Risposta: carattere formale dell’ipotesi della massimizzazione delle soddisfazioni, non si dice nulla circa il contenuto delle preferenze (egoiste o altruiste)

5 Critica: è una presentazione sbagliata dei modi in cui le persone prendono le decisioni -risposta: è una costruzione teorica che accentua certi aspetti rilevanti nelle transazioni econ. È uno strumento utile

6 -La questione: se il modello è sufficiente per spiegare la realtà economica, le azioni econ. sono parte della vita generale delle persone -Fazio: l’uomo econom ha canoni etici fond da rispettare (oneste informazioni,concorrenza vinta dai migliori)

7 -risposta: è un’etica molto limitata, si escludono le soddisfazioni e le sofferenze che non si manifestano sul mercato, le soddisfazioni degli individui dipendono dalla posizione nella società, individualismo esasperato, concretezza malposta

8 A) oggetto della teoria sono i comportamenti razionali tesi alla massimizz del benessere Il fine è descrivere i comportamenti nel mercato e prevederli. Importanti diventano le preferenze stabili -caratteristiche: preferenze transitive utilità marginale decrescente es. completa informazione

9 B) Si attribuisce alle persone più calcolo e coerenza di quanto posseggono -non si considerano i fattori culturali: le persone non sempre agiscono con informazioni complete o per massimizzare utilità.

10 -solo razionalità strumentale, legittima e necessaria ma non rende conto dell’agire economico, rational fool -la psicologia mette in luce l’affettività, la sociologia la realtà sociale: dimensioni dell’agire

11 C) alcuni problemi della razionalità economica: -quale rilevanza empirica del modello dell’agente razionale? Porta alla conclusione che alcuni comportamenti sono irrazionali, -il carattere tautologico delle teorie neoclass, della razionalità

12 -esistono altri tipi di comportamento razionale: etico, razion.della regola -la soluzione sta nella maggior articolazione della visione dell’agente economico

13 - comportamenti intermedi (Sen: simpatia, obbligo) -la razionalità economica va integrata (Granovetter) con i legami sociali, passioni e interessi (Hirschman)

14 D) Differenti tipi di razionalità da integrare, teoria economica e antropologia -integrazione di tutti gli aspetti del bene (utile, onesto, bello), diverse dimensioni della percezione della situazione che indicano diversi contesti e sottosistemi, che nella società complessa sono così differenziati da non indicare nessun significato comune

15 -la razionalità olistica considera tutte le condizioni dell’azione, meno rigore formale e più comprensiva degli aspetti dell’esistenza

16 5.2. La motivazione dell’agente razionale -origine della teoria economica basata sull’interesse individuale: A. Smith e la mano invisibile, analogia con la forza di gravità -dopo Smith: l’interesse da forza impersonale a motivazione personale, Ricardo ( econ come scienza che promuove il comportamento che produce la ricchezza)

17 -Gossen: la massimizzazione del piacere come volontà di Dio, Marshall perfeziona il concetto di “uomo economico” A)l’interesse individuale e la critica di Rawls, Hirsch e Sen in termini procedurali: come la norma sociale può influire sulle decisioni individuali interessate?

18 Rawls: se la società è giusta, si può essere disposti a rinunciare a parte dei propri interessi Hirsch: comportarsi come se si fosse altruisti senza rinunciare ai propri interessi,

19 -Sen: se si dispone di una razionalità superiore e collettiva, ci si può comportare come se si fosse altruisti -esigenza comune: integrazione di una razionalità diversa per preservare l’efficienza del sistema -la teoria del “come se” e sua critica: non è un correttivo etico

20 -c’è un reale pluralismo di motivazioni? Indifferenza all’aspetto etico. Il fine rimane il massimo interesse personale es nel dilemma del prigioniero, utilitarismo (la massimizzazione del benessere individuale come il fine buono da perseguire)

21 -correttivo che limita l’interesse individuale immediato a favore dell’interesse individuale reale, non è un correttivo etico, rimane all’interno della razionalità economica.

22 -B) Il secondo ordine di preferenze, cioè preferenze circa le nostre preferenze -es, l’alcolizzato, il fumatore…. -mostra la capacità di autovalutazione riflessiva, propria dell’uomo

23 -DSC: il modello dell’uomo economico è un’utile astrazione analitica ma non spiega l’attività economica e tantomeno l’attività umana, l’interesse individuale non è sinonimo di egoismo, ma tutti i comportamenti non possono essere espressi in una struttura massimizzante es boicottaggio -l’impegno etico come azione senza riguardo alle conseguenze del sentirsi bene o male, ma guidata da valori

24 C) –Etzioni: pluralismo delle motivazioni influsso sociale (considerazione del potere come per le multinazionali). Es le motivazioni del lavoratore nei neoclassici: reddito reale e sforzo sul lavoro, non c’è alcun senso non economico dell’impegno, facile tentazione di sottrarsi al proprio dovere

25 nell’econom globale l’enfasi è sulla capacità cooperativa come risparmio di costi i managers egoisti e senso di simpatia..

26 -il modello neoclass implica che ogni comportamento altruistico sia irrazionale -la razionalità economica non è invece definita dall’interesse indiv ma dalla coerenza logica dei risultati e dal modo con cui sono perseguiti

27 -Simon: razionalità limitata, approccio più realistico -il modello “razionale” permette di astrarre dalla complessità delle motivazioni, percezioni… -è schizzofrenico: l’agente economico è anche cittadino, amico,…

28 -il prezzo da pagare: sono conclusioni fuorvianti per la politica pubblica e una visione schizofrenica dell’uomo Compito della teoria economica: integrare le scienze umane, non identificare interesse individuale e scelta razionale, inserirsi in una concezione olistica della ragione

29 5.3. La riduzione dei bisogni ai desideri A) homo oeconomicus e utilitarismo, si enfatizza la dimensione soggettiva -Bentham: non ci sono diversi tipi di piacere, i bisogni sono sostituiti dai piaceri, solo problemi di quantità

30 -behaviorismo:attenzione esclusiva alle sensazioni corporali, Paulov e i riflessi condizionati -spostamento dai bisogni e motivazioni al comportamento dell’individuo

31 -Jevons: non il bisogno ma il desiderio o domanda, tutti i beni sono sostituibili -i bisogni=desideri=domanda, riduzione dei needs ai wants, tutte le attività provvedono la stessa cosa: il piacere, l’utilità a cui tutto si uniforma, es. dell’acqua -la natura umana come collezione di desideri insaziabili

32 B) –i desideri sono dello stesso ordine, infiniti e insaziabili (utilità marginale decrescente: teoria che spiega il comportamento dell’uomo quando è confrontato con una varietà di desideri insaziabili), non c’è spazio per il bisogno -il bisogno si riferisce a valori come la salute, inteso in senso positivistico esclude l’aspetto umano

33 -Polanyi: la persona non solo come bisognosa ma creatrice di cultura, non totalmente definita dal sistema -Georgescu-Roegen: diversi tipi qualitativi di utilità, la sostituibilità e la legge equimarginale sono valide solo dentro una categoria di certi bisogni, per i beni di base non funzionano, principio dell’irriducibilità dei bisogni

34 -l’identificazione della soddisfazione del bisogno con la massimizzazione dell’utilità soggettiva non è una cosa innocente -es uno può essere talmente poco attrezzato da non sentire il bisogno di superare la propria ignoranza (bisogno di educazione) -uno a motivo della povertà tende ad accettare fatalisticamente la situazione e rigetta la preferenza di migliorare

35 -le preferenze sono costruzioni individuali e sociali che esprimono e trasformano i bisogni di base - i bisogni come diritti pretesi sulla base della propria dignità

36 Obiezione: non c’è consenso sul loro contenuto -risposta: i bisogni non si possono separare dalle aspirazioni soggettive ma non si riducono ad esse -via di mezzo: capabilities come capacità della persona a soddisfare i suoi bisogni di base, la possibilità concreta di vivere liberamente. Sen e Lebret

37 C) Maslow e la sua teoria dei bisogni (pluralità e gerarchia dei bisogni: di sopravvivenza, di sicurezza e di autorealizzazione ) -critica: interpretazione meccanica della progressione e psicologismo

38 -il bisogno non si definisce esclusivamente come mancanza, aspetto simbolico es cibo -nel bisogno vi è sempre desiderio di riconoscimento e identificazione, vincoli di reciprocità e esigenza di impegno, volontà di andare oltre, espressione dell’apertura all’assoluto

39 -la pubblicità carica gli oggetti di valore simbolico, appello al desiderio in termini materiali senza stimolare la libertà, di qui l’illusorietà del desiderio stimolato dalla pubblicità -carattere simbolico delle cose, discernimento del senso del proprio desiderio nel possesso e nel consumo, significato dello scambio

40 D) il modello del mercato come lo strumento più adatto per la soddisfazione dei bisogni : scelta razionale, valore monetario delle alternative come soluzione delle priorità -DSC: nel bisogno si manifesta il desiderio, si prende in considerazione

41 -la complessità della vita reale, diversità dei bisogni, implicazioni sull’allocazione delle risorse, la gerarchia dei bisogni tradotta nella sufficienza materiale e dignità -uguaglianza prima dell’efficienza

42 5.4. Un modello pluridimensionale dell’azione economica A) Diverse motivazioni dell’azione economica: estrinseche (incentivi esterni) e intrinseche a cui gli economisti non danno importanza (non competenti, non verificabili empiricamente es uso della macchina)

43 gli psicologi enfatizzano le motivazioni intrinseche: simpatia dovere giustizia impegno -spesso i due tipi di motivazione vanno insieme

44 B) l’azione dal punto di vista della struttura -autodiretta quando il risultato dell’azione ritorna quasi totalmente sul soggetto

45 -eterodiretta quando i risultati includono l’altro es un contratto di lavoro, diversi tipi: -i risultati beneficiano e sono diretti totalmente all’altro, azioni altruistiche

46 -nel mercato le azioni che includono l’altro sono basate su interessi simultanei comuni e uguali pretese, l’altro come uguale e anonimo tre tipologie: 1)gli agenti perseguono interessi diversi che coincidono nel tempo (es. ecologisti e governo: ridurre le emissioni di an.carb., e imprese che vogliono entrare nel mercato della benzina verde), no sum game perché gli effetti delle diverse azioni non si sommano

47 2) interessi in collaborazione win win: gli interessi dell’uno non possono essere realizzati senza l’interesse dell’altro, uguale pretesa di collaborazione es ogni transazione di mercato -principi procedurali: onestà e giustizia sono l’etica transazionale

48 C) 3. interessi partecipati e collaborazione sulla base della reciproca solidarietà con motivazioni miste senza che nessuna delle parti abbia titoli giuridici per pretendere gli sforzi dell’altra -la base è il principio del bene comune e dell’emancipazione (specifici gruppi meritano spazio e mezzi per lo sviluppo che la storia ha loro negato)

49 -in questo tipo di azioni motivate dal riconoscimento la relazione è asimmetrica Es dell’impresa con prodotti cancerogeni, i diritti precedono l’interesse

50 D)la questione empirica: le transazioni di mercato sono determinate da interessi conflittuali e da disuguaglianza di potere es. impresa di legname, impresa olandese -La Teoria dei giochi minimizza egoismo e sfiducia, suoi presupposti antropologici: non c’è il senso degli interessi partecipati, rimane dentro l’homo oeconomicus, Rescher: utilità di primo ordine e di secondo ordine

51 -per non perdere di vista la complessità del comportamento economico si tratta di riconoscere dei forti diritti e interessi conflittuali -Sen: utilità plurale, alcuni tipi di utilità come diritti o capabilities o spazio in cui gli individui possano perseguire i fini scelti, spazio che implica la società e l’agire economico

52 E) etica del riconoscimento: la critica di Sen: gli esseri umani hanno bisogno di una dotazione di capacità per vivere (diritti umani) Capabilities come Diritti economici: -come spazio di azione condizione della dignità um.

53 -la concezione dominante del rapporto produzione e distribuzione : la distribuzione è subordinata alla produzione, la giustizia distributiva è limitata al risultato. -se invece sono in relazione mutua i problemi distributivi pervadono tutte le attività economiche, la distr non è solo un esplicandum ma anche explicans, DSC e capitalismo l

54 -i diritti economici incorporati nei fini economici e non solo limiti esterni all’econ, i diritti alla produzione (lav propr.) implicano problemi distributivi, le azioni sono valutate per la loro intrinseca importanza

55 -i diritti come capabilities, includono aspetti oggettivi -come forme di libertà positiva (incontrare bisogni alimentari….), accessibili alle scienze sociali, aperti alla valutazione normativa, rendono conto delle diversità umane

56 -arbitro di questi problemi è la comunità morale che afferma modelli di comportamento es manager che ristruttura -diritti come indicatori di regolazione dei conflitti, guadagnati attraverso prassi storiche

57 -diritti come intuizione dell’umano e prefigurazione di un qualche senso dell’uomo, animano la ricerca di un nuovo paradigma econm

58 5.5.L’alterità come sfida al calcolo economico -tesi: la relazione all’altro come dimensione costitutiva e giustificazione della giustizia, e l’interesse individuale come un elemento della visione dell’uomo, l’altro non solo come consumatore o sovrano fantoccio, diversa visione del soggetto: non solo calcolante

59 A) l’ottimizzazione individuale è una risposta ad un evento, è un atteggiamento derivato Es. del mendicante, incontro con diverse risposte (altruismo, autointeresse, donare ad un’istitutuzione) - l’ottimizzazione indvid è una risposta all’alterità, è un momento secondario, l’homo oec come risposta ad un evento

60 -l’individualismo metodologico non è una posizione autogiustificantesi (una difesa dell’individuo contro le forme di olismo comunitario), deve prendere in conto l’apertura all’altro, l’ottimizzaz ind. non è un dato metodologico, ma un assunto metafisico ed etico, che deve giustificare la sua esclusiva attenzione sulla soddisfazione delle proprie preferenze e la sua chiusura alla possibilità che l’io sia prima di tutto in relazione all’altro

61 -l’ordine sociale emerge quando tutti gli individui operano la risposta agli eventi dell’alterità, non è meccanico -c’è un settore pre iniziale dove si situano le varie risposte alla sfida dell’alterità all’io,

62 -la soddisfazione della preferenza non è la sola opzione dell’io definito come responsabile -una teoria dell’ottimizzazione individuale deve giustificare la sua esclusiva attenzione sulla prima opzione ( quella autointeressata, le altre sono l’altruismo e la giustizia)

63 B) DSC: la dimensione sociale della persona nell’economia, agire econ sensibile ai bisogni dell’uomo, patto solidale che non disdegna l’efficienza, realismo

64 -l’opera economica è definita non tanto dall’ambito dell’interesse ma dagli atteggiamenti del soggetto (capacità di rischio, di dialogo e fiducia), adatti per costruire patti, nuovi stili di vita, la ricerca del vero e del bene come capaci di determinare i comportamenti economici: livello del significato dell’economia di mercato

65 C) Il mercato ha un senso nella misura in cui è aperto alle esigenze dell’uomo, esiste in quanto esiste l’uomo, produzione e consumo aperti ad un senso ulteriore -il problema del senso e dell’identità, il senso delle nostre preferenze emerge specialm nei momenti di crisi, è orientato al futuro, fa appello all’immaginazione morale

66 -ordine differente delle preferenze, conversione, scelta di senso e impegno -nella scelta razion l’azione è strumentale, nell’impegno è finalizzata a qualcosa di diverso dalla soddisfazione di una preferenza e introduce un nuovo ordine di preferenze es., uno dedica la sua vita alla giustizia, un artista….

67 -l’impegno è diretto all’identità e al modo di essere mentre la soddisfazione della preferenza o metapreferenza tende ad un vantaggio profilo personalistico dell’homo oeconimicus quando il significato è una componente dell’azione economica: il soggetto economico come un cercatore di significato

68 --doppio vantaggio del modello personalistico: provvede una visione più grande del processo della preferenze, e fonda la fiducia e integrità. Non si dà fiducia sulla base che l’altro seguirà il suo proprio vantaggio

69 -integrazione delle relazioni di mercato che diventano momento indispensabile per la costruzione di condizioni sociali della convivenza, superamento del paradigma econom. dominante a favore di un ambiente favorevole all’uomo


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