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Mediterranean School of Oncology

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Presentazione sul tema: "Mediterranean School of Oncology"— Transcript della presentazione:

1 Mediterranean School of Oncology
CORSO MULTIDISIPLINARE DI PATOLOGIA ORALE E DEL MASSICCIO FACCIALE PATOLOGIE DELLE GHIANDOLE SALIVARI: MANAGEMENT MEDICO E CHIRURGICO Sistemi di raccolta e misurazione della saliva Mediterranean School of Oncology Prof.ssa Giuseppina Campisi Dott.ssa Olga Di Fede Roma, ottobre 2006

2 SALIVA Lubrificazione Digestione Attività antimicrobiche
Gusto e fonazione SALIVA Protezione dei Tessuti duri e delle mucose Monitoraggio farmacologico Buffering capacity Clearance Esofagoprotezione

3 Secrezione MISTA preval. sierosa Secrezione MISTA preval. mucosa
Ghiandola Parotide Secrezione SIEROSA Gh. Sottomandibolare Secrezione MISTA preval. sierosa Gh. Sottolinguale Secrezione MISTA preval. mucosa Gh. salivari minori Secrezione MUCOSA

4 … ad un secreto IPOTONICO!!!
FORMAZIONE DELLA SALIVA Da un liquido isotonico… … ad un secreto IPOTONICO!!!

5 Fattori che influenzano la COMPOSIZIONE SALIVARE
- Tipo di secrezione - Ghiandola d’origine - Entità del flusso salivare - Durata della stimolazione - Precedenti stimolazioni - Bioritmi - Natura dello stimolo Composizione del plasma (dieta) - Assetto ormonale - Stato di gravidanza - Attività fisica - Assunzione di farmaci - Stati patologici vari

6 Flusso salivare medio giornaliero
ml durante le 16 ore di veglia durante le ore di sonno ml 40-45 ml flow-rate 0,3-0,5 ml/min flow-rate 0,1 ml/min Il flusso salivare può raggiungere picchi di 4 ml/min nei periodi di stimolazione, e cioè in quegli intervalli di tempo in cui il soggetto mastica (1h al dì), in cui vengono rapidamente prodotti ml di saliva .

7 Flusso salivare STIMOLATO
0,7-3 ml/min La stimolazione gustativa acida rappresenta lo stimolo + potente!! Proteine Cloruri Sodio Bicarbonati Fosfati Magnesio

8 FATTORI DI SECONDARIA IMPORTANZA
Fattori che influenzano VOLUME e FLUSSO salivare FATTORI IMPORTANTI FATTORI DI SECONDARIA IMPORTANZA Grado di idratazione Postura corporea Esposizione alla luce Sensibilità olfattiva Fumo di tabacco Stimolazioni precedenti Ritmi circadiani Ritmi circannuali Assunzione di farmaci Sesso Età (> 15 anni) Peso corporeo Gh.salivari (dimensioni) Effetti psichici: pensiero/ vista del cibo appetito stress mentale Stimolazione funzionale

9 Lieve - moderata - grave
criterio quantitativo PROBLEMATICHE SALIVARI ipo / a- scialia scialorrea Lieve - moderata - grave

10 ipo / a- scialia xerostomia SINTOMO SEGNO Carie (V cl.) Gengivite
Disfagia Disgeusia Infezione da Candida Bruciore della mucosa orale Secchezza e ragadi delle labbra Tumefazione ghiandolare

11 Unstimulated Saliva (ml/minute)
PRELIEVO SALIVARE Unstimulated Saliva (ml/minute) Test for Saliva Secretion Rate. Malmo University. Faculty of odontology. 2003 basale more than 0.25 normal low less than 0.1 very low

12 CAMPIONAMENTO SALIVARE Tecnica dell’espettorazione SPITTING METHOD
TECNICHE di CAMPIONAMENTO SALIVARE Various Saliva Sampling Tecnica dell’espettorazione SPITTING METHOD RACCOLTA BASALE Tecnica della suzione SUCTION METHOD Tecnica del drenaggio DRAINING METHOD Numerose sono le metodiche descritte in letteratura riguardo al campionamento di saliva intera, ma sostanzialmente possono essere ascritte a quattro gruppi principali. Tecnica ponderale SWAB METHOD

13 Unstimulated Saliva (ml/minute)
SPITTING METHOD S P I TT NG Il soggetto è invitato a raccogliere la propria saliva in bocca per un totale di 5 minuti; ogni qual volta lo ritenga necessario, o quando il riflesso della deglutizione si fa più insidioso, dovrà svuotare il contenuto in un apposito recipiente. D RA I N NG Unstimulated Saliva (ml/minute) Test for Saliva Secretion Rate. Malmo University. Faculty of odontology. 2003 Spitting Method è raccomandato sia per la raccolta stimolata che non stimolata S UCT I ON more than 0.25 normal low less than 0.1 very low SWAB Stephen K W and Speirs C F. Methods for collecting individual components of mixed saliva: the relevance to clinical pharmacology. Br J Clin Pharmacol. 1976; 3(2): 315-9 Maladiere E, Vacher C and Lezy J P. Whole saliva flowmetry. Evaluation of 3 measurement technics. Rev Stomatol Chir Maxillofac. 1999; 100(5): 226-9 Jones J M et al. Comparison of three salivary flow rate assessment methods in an elderly population. Community Dent Oral Epidemiol. 2000; 28(3):

14 DRAINING METHOD S P I TT NG Il paziente inclina il capo verso il basso e lascia che la saliva sgoccioli dalle labbra semidischiuse in un contenitore pretarato o in un sialometro graduato. D RA I N NG S UCT I ON SWAB Stephen K W and Speirs C F. Methods for collecting individual components of mixed saliva: the relevance to clinical pharmacology. Br J Clin Pharmacol. 1976; 3(2): 315-9 Maladiere E, Vacher C and Lezy J P. Whole saliva flowmetry. Evaluation of 3 measurement technics. Rev Stomatol Chir Maxillofac. 1999; 100(5): 226-9 Jones J M et al. Comparison of three salivary flow rate assessment methods in an elderly population. Community Dent Oral Epidemiol. 2000; 28(3):

15 SUCTION METHOD S P I TT NG Il fluido salivare viene rimosso dalla bocca con un aspiratore in maniera continua, e quindi non riesce ad accumularsi sul pavimento del cavo orale. L’uso dell’aspiratore, con ogni probabilità, può stimolare meccanicamente la secrezione. Altri Autori preferiscono utilizzare delle siringhe ipodermiche o delle pipette. D RA I N NG Introducendo un certo grado di stimolazione questo metodo, così come il successivo (swab), non sono ideali per la raccolta basale (non stimolata) della saliva intera S UCT I ON SWAB Stephen K W and Speirs C F. Methods for collecting individual components of mixed saliva: the relevance to clinical pharmacology. Br J Clin Pharmacol. 1976; 3(2): 315-9 Maladiere E, Vacher C and Lezy J P. Whole saliva flowmetry. Evaluation of 3 measurement technics. Rev Stomatol Chir Maxillofac. 1999; 100(5): 226-9 Jones J M et al. Comparison of three salivary flow rate assessment methods in an elderly population. Community Dent Oral Epidemiol. 2000; 28(3):

16 SWAB METHOD S P I TT NG Tamponi di cotone o delle garze assorbenti, entrambi pretarati, vengono inseriti in prossimità degli sbocchi principali delle ghiandole salivari maggiori e dopo un certo periodo di tempo vengono pesati. VANTAGGIO: basso costo, facilità d’impiego, facile reperibilità SVANTAGGIO: stimolazione meccanica, scarsa selettività D RA I N NG Questi materiali sfruttano la tecnica ponderale, introdotta da Poth e Razran [ ], e hanno numerosi pregi: il basso costo, la facile reperibilità, la facilità d’impiego etc. Il loro principale difetto è, però, la scarsa selettività di campionamento: ad esempio, un rullo posto in prossimità della papilla di Stenone non può impedire delle contaminazioni da parte del resto dei fluidi orali, proprio per le sue caratteristiche di spiccata capacità assorbente, e il campione parotideo non è mai puro. S UCT I ON SWAB Navazesh M. Methods for collecting saliva. Ann N Y Acad Sci. 1993; 694: 72-7 White KD. Salivation: a review and experimental investigation of major techniques. Psychophysiology.1977; 14(2): p Lopez-Jornet P et al. Comparison of a new test for the measurement of resting whole saliva with the draining and the swab techniques. Braz Dent J. 1996; 7(2): 81-6

17 CAMPIONAMENTO SALIVARE
TECNICHE di CAMPIONAMENTO SALIVARE 200 anni or sono: il cibo veniva pesato prima di essere masticato e ripesato una volta che era diventato bolo 1985, Kohler e Winter: “Saxon Test”. Questo metodo nacque come test quantitativo per dare le eventuali fattezze di iposcialia alla xerostomia, e si pregiava di essere l’omologo orale del test lacrimale di Schirmer. Utilizzava un pezzo di garza assorbente e un tubo di materiale plastico di 60 ml entrambi dal peso noto; la raccolta durava 120 secondi in passato Ahlner: garze di cotone inserite bilateralmente nel vestibolo e sul pavimento Yamagiwa et al.: si servivano del MQA (Material Quick Absorber), microspugne già di largo uso in neurochirurgia per la detersione dal sangue o dal liquido cefalorachidiano già 200 anni orsono si sperimentavano primitive metodiche di raccolta salivare sfruttando proprio dei principi ponderali: il cibo veniva tarato prima di essere masticato e ripesato una volta che era diventato bolo. Questa tecnica, riadattata ai giorni nostri, sfrutta dei tamponi di cotone o delle garze assorbenti, entrambi pretarati, inseriti in prossimità degli sbocchi principali delle ghiandole salivari maggiori. Nel 1985, Kohler e Winter descrissero uno dei più rinomati metodi ponderali di raccolta salivare, quello che fu, in seguito, conosciuto con il nome di Saxon Test. Questo metodo nacque come test quantitativo per dare le eventuali fattezze di iposcialia alla xerostomia, e si pregiava di essere l’omologo orale del test lacrimale di Schirmer. Esso utilizzava un pezzo di garza assorbente e un tubo di materiale plastico di 60 ml entrambi dal peso noto; la raccolta dura 120 secondi. Ahlner, invece, ha utilizzato delle garze di cotone inserite bilateralmente nel vestibolo e sul pavimento. Yamagiwa et al. [110] si servivano del MQA (Material Quick Absorber), microspugne già di largo uso in neurochirurgia per la detersione dal sangue o dal liquido cefalorachidiano. Laudenbach et al., più recentemente, hanno impiegato delle garze spugnose, compattate alla stregua di una compressa, che dovevano essere masticate. Laudenbach et al.: hanno impiegato delle garze spugnose, compattate alla stregua di una compressa, che dovevano essere masticate. Navazesh M. Methods for collecting saliva. Ann N Y Acad Sci. 1993; 694: 72-7. Kohler PF & Winter ME. A quantitative test for xerostomia. The Saxon test, an oral equivalent of the Schirmer test. Arthritis Rheum. 1985; 28(10): Ahlner M. Collecting saliva for salivary flowmetry. Am J Gastroenterol. 1988; 5: Yamagiwa M et al. A simple measurement of parotid salivary flow using material quick absorber. Am J Otolaryngol. 1991; 12(5): Laudenbach P and Huynh D. For practical salivary flowmetry. A weighing technique. Rev Stomatol Chir Maxillofac. 1994; 95(2):130-3.

18 Test for Unstimulated Saliva
COLLECTION DEVICE WAFER TEST semi-quantitative test Materials needed Another study uses a semi-quantitative test called the wafer test’ to screen patients who may have hyposalivation. This test measures the time it takes to dissolve a standardized 37-mm-diameter wheat flour wafer placed on the dorsum of the tongue (14). Although these methods have been accepted by the Commission on Oral Health, Research and Epidemiology of the International Dental Federation, they are rarely used by general practitioners. Dentists are reluctant to use these methods because they may perceive them as chair timeconsuming and not aesthetically pleasing Standardized 37-mm-diameter wheat flour wafer Sanchez-Guerrero J, Aguirre-Garcìa E, Perez-Dosal MR, Kraus A, Cardiel MH, Soto-Rojas AE. The wafer test: a semi-quantitative test to screen for xerostomia. Rheumatology. 2002; 41: 381–9.

19 Test for Unstimulated Saliva
COLLECTION DEVICE Modified Oral SCHIRMER’s Test (WST) 5 min This is a variation of Schirmer’s eye test and uses a calibrated Whatman 41 filter paper (1 cm wide, 17 cm long) in a polyethylene bag. The strip is placed on the floor of the mouth and, as the saliva accumulates on the tongue vallecula, it is absorbed by the filter paper. After 5 min, the strip is extracted and the wetted length (mm)is recorded (Figs 1 and 2). The rate of saliva secretion is expressed as mm/5 min. The parallelism between Schirmer’s test and the WST is evident: the material (Whatman paper no. 41), principle (the paper strip is soaked by absorption of the fluid), time taken (5 min) and the measurement (mm) are the same. However, our test has some slight advantages compared with normal Schirmer’s test. First, the resting test causes less stimulation. The stimulus produced when the oral mucosa contacts the strip and the bag is minimal, as these materials are soft and flavourless (10). The results suggest that the whole saliva test may have application in routine screening of patients who complain of xerostomia, but further studies are required. Materials needed Calibrated Whatman 41 filter paper (1 cm wide, 17 cm long) Pia Lopez-Jornet, Fabio Camacho-Alonso, Ambrosio Bermejo-Fenoll. A simple test for salivary gland hypofunction using Oral Schirmer’s test. J Oral Pathol Med. 2006; 35:

20 Stimulated Saliva (ml/minute)
PRELIEVO SALIVARE stimolata Stimulated Saliva (ml/minute) Test for Saliva Secretion Rate. Malmo University. Faculty of odontology. 2003 more than 1.0 normal low less than 0.7 very low A seguito di un buon esame obiettivo, la raccolta dela saliva, il prelievo salivare basale e stimolato, il primo della durata di 1 min., il secondo di 5 min., con sommo gaudio dei pazienti

21 CAMPIONAMENTO SALIVARE Stimoli FARMACOLOGICI, GUSTATIVI, MECCANICI
TECNICHE di CAMPIONAMENTO SALIVARE Stimoli FARMACOLOGICI, GUSTATIVI, MECCANICI e persino ELETTRICI RACCOLTA STIMOLATA Autori Secrezione salivare Tipo di stimolazione n. Valore medio (ml/min) DS Ericson et al. Mason et al. Heintze et al. Shannon et al. Shannon e Frome Sottomand Parotidea Intera Parotidea Intera Acido citrico 1% Succo di limone Paraffina Uva passa Chewing-gum 28 169 629 368 200 0,79 1,5 1,6 1,01 1,69 0,38 0,8 2,1 0,46 0,57 Grande importanza è riservata ai criteri di stimolazione della secrezione salivare: possono essere farmacologici, gustativi, meccanici e persino elettrici (anche se scarsamente usati). Alcuni esempi sono mostrati in tabella. Heintze U D, Birkhed and Bjorn H. Secretion rate and buffer effect of resting and stimulated whole saliva as a function of age and sex. Swed Dent J. 1983; 7(6): Mason S. The flow rate and biochemical composition of stimulated parotid saliva. J Biochem Physiol. 1975; 28: Shannon I L, Suddick R P and Dowd F J. Saliva: composition and secretion. Monogr Oral Sci. 1974; 2: 1-103 Ericson K. Salivary secretion and composition. Am J Pathophysiol. 1972; 14: Shannon I L and Frome W J. Enhancement of salivary flow rate and buffering capacity. J Can Dent Assoc. 1973; 39(3):

22 RACCOLTA STIMOLATA ma... STIMOLAZIONE ACIDA È la più efficace!!!
Acido citrico 1% È la più efficace!!! RACCOLTA STIMOLATA ma... CLEARANCE SALIVARE abbondante La stimolazione NON DURA A LUNGO Va ripetuta più volte Interferenza con il pH La stimolazione acida è, sine dubio, la più efficace nell’ottenere un’immediata, abbondante salivazione; tuttavia, la clearance salivare dell’acido che ne deriva è massiccia e la stimolazione non dura a lungo. La sollecitazione deve essere ripetuta nel tempo e le classiche gocce di HCl 0,1N devono essere instillate sul dorso linguale a intervalli molto frequenti (meno di un minuto). Oltre a tale discontinuità di efficacia, questo procedimento presenta altri inconvenienti, tra cui l’interferenza con alcuni dei principali parametri analizzati (come il pH!).

23 STIMOLAZIONE MECCANICA
PIÙ DURATURA ma meno efficace RACCOLTA STIMOLATA PARAFFINA Il maggiore pregio della stimolazione meccanica è proprio quello di superare o di aggirare queste difficoltà: conferisce una sollecitazione più duratura, anche se meno intensa, e quindi non deve essere rinnovata ripetutamente. La masticazione di materiali inerti, dal peso e dalla dimensione conosciuti, come la paraffina costituisce il migliore esempio di stimolazione meccanica della salivazione: essi, infatti, non interferiscono con il risultato delle analisi biochimiche. L’eccezione a questa regola è rappresentata dal soggetto portatore di protesi dentarie mobili o anche dall’individuo edentulo: in questi casi lo stimolo masticatorio verso la produzione di saliva è irregolare e per niente costante.

24 RACCOLTA STIMOLATA Materials needed How to measure…
a piece of paraffin for chewing to stimulate saliva secretion a measure-cup (graduated test tube) a funnel a timer Materials needed RACCOLTA STIMOLATA The person chews a piece of paraffin until it becomes soft. Before the collection is started the first portion of saliva is swallowed. Start timer and the chewing is continued for another 5 minutes (for subjects with high secretion rate, 3 minutes may be enough). The saliva is spat out at short intervals in a measure-cup during the collection period. The colleted saliva is then measured. The measurement should not include the foam which is formed during the collection. The result is expressed as mililiters per minute. How to measure… Reference values for stimulated saliva (adult subjects):

25 STIMOLAZIONE MECCANICA
RACCOLTA STIMOLATA CHEWING-GUM Sugar-free

26 CAMPIONAMENTO SALIVARE SUPERSELETTIVO
Ordenstein INCANNULAZIONE DEL DOTTO DI STENONE Notevole esperienza e manualità Frequenti insuccessi Insofferenza da parte del paziente Possibile danneggiamento della parete del dotto Carlos e Crittenden Carlos-Crittenden CUPS o CAPSULE PAROTIDEE Scomode per il paziente La ventosa si dislocava facilmente Eritema della papilla di Stenone Un argomento accattivante, quanto ricco di controversie, è quello che riguarda il campionamento salivare superselettivo delle singole ghiandole; la letteratura internazionale è ben nutrita in proposito. Svariate furono le tecniche proposte, ma solo poche erano destinate al successo. Il primo espediente ideato fu quello proposto da Ordenstein: l’incannulazione del dotto di Stenone. Questa era, senza dubbio, una tecnica sicura, che risolveva il problema alla radice: se applicata con criterio rappresentava il miglior modo per ottenere un campione puro di saliva parotidea. Ciò nondimeno, essa richiedeva una notevole esperienza e manualità; l’insuccesso non costituiva, infatti, un evento raro: il paziente era notevolmente disturbato da questo procedimento e poteva provocare un distacco della cannula; inoltre, data la particolare anatomia dei dotti (anche quello di Wharton), era molto facile danneggiarne la parete, provocare il sanguinamento ed inficiare il risultato. Una svolta fu data da Carlson e Crittenden nel 1910 [6, 104], ma il loro modello, importante fonte di ispirazione per gli studiosi successivi, non mancava di inconvenienti. Le Carlson-Crittenden cups, o capsule parotidee, funzionavano come una ventosa e creavano il vuoto attorno allo sbocco del dotto di Stenone, isolandolo. Anche queste apparecchiature, però, erano scomode per il paziente, tendevano a dislocarsi durante la masticazione e inducevano un fastidioso eritema della papilla di Stenone. Sullo stesso principio si basava anche il congegno di Pickerill, adattato, però, alle ghiandole sottomandibolari e sottolinguali, con l’inconveniente ulteriore di impedire totalmente la masticazione e di richiedere una costruzione individuale. Pickerill Pickerill CUPS o CAPSULE SOTTOMANDIBOLARI Scomode per il paziente Impedivano la masticazione Costruzione individuale

27 Various Saliva Collection Devices
NAME MATERIAL MANUFACTURER Glass tube Glass / IBL-Hamburg tube Special plastic material IBL-Hamburg Salivette Cotton or polyester roll + centrifugation tube Sarstedt Ora-Sure Pad on “lollipop” stick Epitope Omni-Sal Collector with absorbing pad S.D.S. Saliva-Sac Ultrafiltration device BioQuant Oral Diffusion Sink Diffusion into a β-cyclodextrin filled tube not available Abusa-Stick Saliva swab Chem-Elec Alcoscan Lifescan Saliva collection device Rayon ball + expulsion by screwing a piston Trinity Biotech MQA Triangular paper strip Inami Co. Ltd. Depending on which specific hormones which are being quantified in salivary diagnostic assays, the collection device itself may have an influence on accuracy of testing. With respect to the various steroid hormones, there exists different degrees of affinity (adsorption) for the plastic that may be used in the collection device. The amount of adsorption depends on the solubility of the steroid in nonpolar, organic solutions. Regarding common steroid hormones, cortisol is least likely to bind with plastic, whereas progesterone is best soluble in non-polar fluids, and is therefore more likely to bind to the walls of a plastic collection container.

28 OBIETTIVI DEL CAMPIONAMENTO
Glicoproteine (mucopolisaccaridi) Enzimi: amilasi, lisozima, proteasi Albumina Glucosio Lattoferrina Alfa 2 microglobulina Immunoglobuline (90%: IgAs; IgG; IgM) Lipidi Amminoacidi Urea Acido urico Creatinina Mediatori dell’infiammazione: IL, trombossano, etc. Ormoni non steroidei Ormoni steroidei (cortisolo, aldosterone, testosterone, estradiolo,estrone, estriolo, progesterone) Farmaci Batteri e virus ELETTROLITI Sodio Potassio Cloro Bicarbonato Fosfato Magnesio COMPOSTI ORGANICI COMPOSTI INORGANICI Matin SB, Wan SH, Karam JH. Pharmacokinetics of tolbutamide: prediction by concentration in saliva. Clinical Pharmacology Therapeutics. 1974; 16, Lee TC, Charles BG, Steer PA. Saliva as a valid alternative to serum in monitoring intavenous caffeine treatment for apnea of prematurity. Ther Drug Monit 1996; 18: Rodopoulos N, Norman A. Assessment of dimethylxanthine formation from caffeine in healthy adults: comparaision between plasma and saliva concentration, and urinary excretion of metabolites. Scand J Clin Lab Invest 1996; 56: Marquet P, Lofti H, Debord J, Merle L, Lachatre G. Dosage des drogues illecites dans la salive: Revue de la litterature. Toxicorama 1996; 8: 5-14 Haeckel R., Bucklitsch I. - The comparability of ethanol concentration in peripheral blood and saliva. The phenomenon of variations in saliva to blood concentration ratio. J. Clin. Chem. Clin. Biochem 1987; 25: Marini A, Cabassi E. La saliva: approccio complementare nella diagnostica e nella ricerca biologica. Ann Fac Medic Vet di Parma. ; vol XXII:

29 Special plastic tube material (used for centrifugation)
COLLECTION DEVICE IBL-HAMBURG TUBE ® By IBL-Hamburg Special plastic tube material (used for centrifugation) Therefore, IBL-Hamburg has developed a special plastic tube material with nearly the same adsorption characteristics. For convenience, the saliva should be expressed through a piece of straw into the collection device. This type of collection device is absolutely necessary for accurate assessment of progesterone in saliva. For the measurement of other steroid hormones in saliva collection devices from a variety of different materials may be acceptable, although there are not the best ones. However, it is highly recommended that only one “standard” collection device be used for all salivary samples to eliminate confusion at the point of sample collection. Nel grafico possiamo vedere l’ Influence of the tube material on the salivary PROGESTERONE values. PROGESTERONE Collecting saliva. Different methods. Uvoznik za Hrvatsku. Biovit d.o.o. M. Laginje 13, Varazdin.

30 Influence of the tube material on the salivary steroid hormones values
TESTOSTERONE ESTRADIOLO DEIDROEPIANDROSTERONE (DHA) Collecting saliva. Different methods. Uvoznik za Hrvatsku. Biovit d.o.o. M. Laginje 13, Varazdin.

31 Materiali self-absorbing RULLO DI COTONE o POLIESTERE
Rulli Oggi ? Garze Tamponi di cotone Materiali self-absorbing COLLECTION DEVICE RULLO DI COTONE o POLIESTERE CILINDRO DI VETRO SALIVETTE ® By Sarstedt Al giorno d’oggi è molto diffuso l’impiego di materiali assorbenti come garze, rulli o tamponi di cotone o altro materiale self-absorbing. Questi materiali sfruttano la tecnica ponderale, introdotta da Poth e Razran , e hanno numerosi pregi: il basso costo, la facile reperibilità, la facilità d’impiego etc. Il loro principale difetto è, però, la scarsa selettività di campionamento. La Sarstedt ha lanciato da qualche tempo un prodotto che non è altro che l’elaborazione di precedenti tecniche ponderali: Salivette®[123]. Questa è un collection device (dispositivo di campionamento) costituito strutturalmente da un rullo di cotone o poliestere e da un cilindro di vetro (per la centrifugazione), pretarati. La procedura consiste nel masticare (for one to two min) a dental cotton roll which will be then centrifuged in a special device called a “salivette”(Sarstedt). E’ utilizzato prevalentemente per i saggi salivari di ormoni steroidei, in particolare del cortisolo. Altri steroidi come progesterone, testosterone, estradiolo, DHEA non sono campionabili correttamente con il metodo Salivette®: significative quantità di ormone rimangono intrappolate tra le fibre del cotone e del poliestere. The cotton material (and even the polyester material) contains components (e.g. phytestrogens) which interfere with the immunoassays for the hormones (false high values). Il risultato potrebbe essere ulteriormente inficiato dal fatto che alcuni rulli di cotone possono contenere acido citrico; questo, come precedentemente affermato, altera l’attendibilità degli esami biochimici. In conclusione, il dispositivo Salivette® conserva tutti i vantaggi delle tecniche ponderali (come il costo), però, fatta eccezione per il cortisolo, il suo impiego con tutta probabilità conduce a risultati arbitrari e poco attendibili CORTISOLO

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33 Various Saliva Collection Devices
Q.E.D.® Saliva Alcohol Test Quantitative Test Device for the rapid determination of Equivalent Blood Alcohol Content (BAC) risultato in 5 min. (% BAC - ml/dl) 1 2 3 Collecting Saliva Actively swab around the cheeks, gums, and under the tongue for seconds until the cotton swab is thoroughly saturated. Filling the Capillary Place the Saliva Alcohol test on a flat surface. Gently twist the collector into the entry port. Apply gentle steady pressure until the pink fluid passes the QA Spot™ at the end of the device 3. Interpreting Test Results Allow two (2) minutes for the A150 Saliva Alcohol Test to develop, 5 minuted for the A350 test. The QA spot must be dark purple to indicate a valid test. If the same color forms a bar within the measurement scale, read the highest point. Ignore bubbles.

34 Hints for saliva sampling
Contamination of saliva sample with trace amounts of blood can create a risk for false elevated steroid hormone levels. Therefore, if a slight reddish color is noted in the saliva sample, it should be discarded and another sample should be collected at a time when oral bleeding or trauma is not evident. For cortisol assessment, visual observation is sufficient for the evaluation of blood contamination in the sample, but for other steroids additional tests for detection of non-visible traces of blood are recommended. Collecting saliva. Different methods. Uvoznik za Hrvatsku. Biovit d.o.o. M. Laginje 13, Varazdin.

35 REFLUSSO GASTROESOFAGEO E FUNZIONE SALIVARE
FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA CATTEDRA DI PATOLOGIA SPECIALE ODONTOSTOMATOLOGICA Prof. Matteo D’Angelo REFLUSSO GASTROESOFAGEO E FUNZIONE SALIVARE Clinical trial su analisi quantitativa e qualitativa della saliva basale e stimolata Tesi di laurea di Francesco Di Nicola a.a

36 PRELIEVO SALIVARE 60 sec. 5 min. basale Raccolta saliva
Background 60 sec. basale Raccolta saliva Obiettivi Materiali e Metodi A seguito di un buon esame obiettivo, la raccolta dela saliva, il prelievo salivare basale e stimolato, il primo della durata di 1 min., il secondo di 5 min., con sommo gaudio dei pazienti 5 min. stimolata Analisi statistica Raccolta saliva Risultati Discussione e conclusioni

37 Materiali e Metodi Background Obiettivi Analisi statistica Risultati
Ecco alcune foto dei materiali utilizzati allo scopo: il parafilm pretarato 0.29 gr, i contenitori ermetici per la raccolta salivare, prima e dopo il campionamento Analisi statistica Risultati Discussione e conclusioni

38 PRELIEVO SALIVARE Il paziente...
prima di iniziare è preferibile far sciacquare la bocca al paziente per evitare contaminazioni extrasalivari deve stare SEDUTO COMODAMENTE, con espressione rilassata e con gli OCCHI APERTI, preferibilmente LASCIATO DA SOLO EVITARE di fumare e di consumare cibi, in particolare liquidi, negli spazi di tempo immediatamente prossimi al prelievo effettuare il prelievo almeno un’ora dopo aver pranzato effettuare la misurazione preferibilmente nel primo pomeriggio (acrofase) in un ambiente tranquillo Al fine di non inficiare l’esito della raccolta, ogni metodica richiede alcune precauzioni da tenere in considerazione riguardo al paziente: egli deve stare seduto comodamente, con espressione rilassata, consapevole di non dover produrre saliva “a tutti i costi”, e di evitare di consumare cibi, in particolare liquidi, negli spazi di tempo immediatamente prossimi al prelievo (almeno un’ora prima). Con ulteriore cautela, è preferibile far sciacquare la bocca al paziente per evitare contaminazioni extrasalivari.

39 Materiali e Metodi Background Obiettivi Analisi statistica Risultati
Un filmato illustra in breve la procedura: Viene aperto il contenitore “basale”e parte il minuto in cui il paziente, senza sollecitare la salivazione, deve raccogliere la propria saliva senza deglutire per poi introdurla nel vasetto. Viene “sbucciato” il quadratino di parafilm introdotto come una chewing gum; partono i cinque minuti in cui il paziente cerca di riempire il vasetto; ecco il particolare del contenitore con il foglio di paraffina infine gettato all’interno. A questo punto il paziente è pronto per l’endoscopia; noi invece ci attiviamo per le procedure di laboratorio: La pesatura con bilancia a doppia cifra decimale dei barattoli l’inserimento della saliva nelle provette adatte all’analisi al pHmetro Lìinserimento da queste in eppendorf per l’analisi elettrolitica condotta dal prof.Bongiorno e dalla dott.ssa Butera Analisi statistica Risultati Discussione e conclusioni

40 A. M.


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