La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Una proposta Mariella Spinosi.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Una proposta Mariella Spinosi."— Transcript della presentazione:

1 Una proposta Mariella Spinosi

2 di ricerca-azione, partendo da una
Mariella Spinosi Avviare un percorso di ricerca-azione, partendo da una competenza disciplinare di fine ciclo 2

3 Promuovere il senso della “possibilità” 6. 2. che apprende
4. Alimentare la partecipazione Imparare a crescere dando potere agli altri: delega Costruire una comunità 5. 1. Promuovere il senso della “possibilità” Dare importanza alla 6. 2. che apprende continuamente Sviluppare la creatività Curare l’affettività Mettere al centro delle politiche scolastiche l’inclusione cooperazione: mettersi insieme a capire come migliorare i processi Partire dal concetto che 6. 8. 9. 3. la solidarietà conviene: mi fa capire prima e mi aiuta a risolvere i problemi

4 Recuperare e sviluppare la riflessione su alcuni temi importanti del
Mariella Spinosi Recuperare e sviluppare la riflessione su alcuni temi importanti del fare scuola 4

5 Affrontare alcuni sufficientemente problemi indagati non ancora 5
Mariella Spinosi Affrontare alcuni sufficientemente problemi indagati non ancora 5

6 Rispondere alle principali sollecitazioni delle Indicazioni nazionali
Mariella Spinosi Rispondere alle principali sollecitazioni delle Indicazioni nazionali 6

7 Condividere, nella comunità professionale, i comporta-
Mariella Spinosi Condividere, nella comunità professionale, i comporta- menti manifesti delle competenze (indicatori, descrittori, esempi…) e i processi connessi 7

8 presente il profilo finale
Mariella Spinosi Verticale Tenere sempre Orizzontale presente il profilo finale 8 collegando più didattiche Trasversale attività e più azioni facendo interagire gli apprendimenti, dei diversi campi disciplinari, con i comportamenti metacognitivi e sociali

9 percorso nelle diverse classi
Mariella Spinosi … come si esplica una competenza percorso nelle diverse classi di fine … la competenza scelta con gli apprendimenti disciplinari e trasversali, ma anche con i comportamenti metacognitivi e sociali … a partire dalle proprie conoscenze ed abilità ed integrando progressivamente il proprio bagaglio di saperi 9

10 10 Mariella Spinosi

11 proporre, finalizzate al raggiungimento
Mariella Spinosi Immaginare, scegliere definire Punto A Partire da una competenza Punto B di fine ciclo Individuare una serie di attività da proporre, finalizzate al raggiungimento della competenza, tempi di attuazione, setting d’aula, strumenti e materiali Punto C Predisporre contestualmente la prova di verifica (compito in situazione) 11

12 Osservare e autosservarsi
Mariella Spinosi Mettere alla prova il progetto Punto A Metter in pratica le attività previste Punto B Osservare e autosservarsi Punto C Prendere appunti, documentare ciò che emerge di significativo 12

13 Controllare, ponderare, stimare processi ed esiti Punto A
Somministrare la situazione) prova (compito in Punto B Analizzare le risposte e i comportamenti degli alunni Punto C Valutare le risposte e i comportamenti degli alunni 13

14 Ripensare a ciò che è stato realizzato
Mariella Spinosi Riesaminare il lavoro svolto Punto A Ripensare a ciò che è stato realizzato Punto B Analizzare il comportamento docente Punto C Individuare ed elencare gli “apprendimenti” conseguiti 14

15 Documentare ed oggettivare l’esperienza
Mariella Spinosi Documentare ed oggettivare l’esperienza Punto A Estrapolare dalla riflessione gli aspetti significativi Punto B Formalizzare l’esperienza Punto C Indicare le modifiche da nelle attività successive apportate

16 “L’allievo interagisce in modo efficace in diverse
Mariella Spinosi Punto A Partire da un traguardo di fine ciclo Un esempio per la lingua italiana “L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo oltre ad essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti” e 16

17 a …………… Punto A Analisi della competenz Conversazione
Mariella Spinosi Analisi della competenz Conversazione Discussione di classe Discussione di gruppo ………………………. In quali contesti Compagni Con chi Insegnanti …………… Formulando messaggi chiari e pertinenti In un registro adeguato alla situazione ………………………. In altre parole, si potrebbe Come costruire una rubrica con indicatori, descrittori, esempi….

18 Punto A Descrittori ed indicatori della competenza Bisogna D
Mariella Spinosi Descrittori ed indicatori della competenza D Mettersi d'accordo sui comportamenti manifesti che andranno a testimoniare il raggiungimento della competenza Descriverli D Bisogna D Individuare gli aspetti costitutivi che daranno conto della conformità del comportamento manifesto dell'alunno con il comportamento atteso Tenere sempre presente i contesti di riferimento indicati nella competenza Provare a fare esempi D D

19 Punto A Formalizzare gli esiti attesi trasversali di cittadinanza
Mariella Spinosi Formalizzare gli esiti attesi Unità di apprendimento ……………………… Classe… Data……….... [da ….. a.…..] Ore previste…………. Descrizione del traguardo di competenza Descrizione dei comportamenti attesi Ob. Apprendi- mento Ob. apprendi- mento di Obiettivi trasversali disciplinare per la classe di riferimento Disciplinari Trasversali Sociali di cittadinanza disciplinari attesi altre discipline attesi attesi

20 tività Tempi At Setting d’aula Strumenti e materiali Punto B
Mariella Spinosi Individuare una serie di attività da proporre, finalizzate al raggiungimento della competenza, materiali tempi di attuazione, setting d’aula, strumenti e tività Tempi At Setting d’aula Strumenti e materiali 20

21 Attività Punto B Oltre le attività più tradizionali, è importante
Mariella Spinosi Attività Oltre le attività più tradizionali, è importante ideare una serie di azioni che: D impegnino gli studenti su più versanti (ascoltare, parlare, organizzarsi, ricercare…); D mettano in campo diversi sistemi culturali (attivi, iconici, analogici, simbolici…); D richiedano un approccio 21 operativo (modello laboratoriale, simulazioni, giochi di ruolo…); sollecitino la soluzioni di problemi (problem posing, solving…). D

22 Tempi Punto B Calcolare bene il tempo successo dell’attività è il
Mariella Spinosi Tempi Calcolare bene il tempo successo dell’attività è il presupposto per il Prevedere un’unità temporale entro cui realizzare le attività prefissate: un mese? 3 settimane? 15 giorni? Prevedere un monte ore che sia congruo con le attività che si intendono realizzare 22

23 Tempi Punto B Calcolare bene il
Mariella Spinosi Tempi Calcolare bene il tempo è il presupposto per il successo dell’attività 23

24 Setting d’aula Punto B È necessario prevedere
Mariella Spinosi Setting d’aula È necessario prevedere un setting flessibile in sintonia con le attività che si propongono Vanno evitate configurazioni che richiedono troppo tempo per essere trasformate così pure le attività non congruenti con le reali potenzialità 24

25 Strumenti e materiali Punto B Scegliere materiali e strumenti
Mariella Spinosi Strumenti e materiali Scegliere materiali e strumenti che meglio di altri si prestino alla realizzazione delle azioni didattiche previste Ciò implica che l’insegnante 25 sia sempre lungimirante che si impegni in maniera notevole nella ricerca dei materiali utili che preveda soluzioni alternative in caso di necessità che tenga conto dei diversi bisogni educativi degli studenti

26 Punto B Formalizzare le attività da realizzare Attività 1 Attività2
Mariella Spinosi Formalizzare le attività da realizzare Unità di apprendimento ……………………… Classe… Data……….... [da ….. a.…..] Ore previste…………. Descrizione del traguardo di competenza Descrizione delle attività proposte Quando e in quanto tempo si realizzano Materiali da predisporre Organizzazione aule e/o altri spazi Attività 1 Attività2 Attività 3 disciplinare

27 Predisporre contestualmente le prove di verifica
Punto C Mariella Spinosi Predisporre contestualmente le prove di verifica [compito in situazione] Le prove di verifica devono dar conto dei risultati raggiunti Trattandosi di un traguardo complesso, che racchiude diversi comportamenti (cognitivi, relazionali, affettivi…) le prove non si limiteranno semplici schede, ma dovranno essere piuttosto articolate a 27 Verranno previsti: D D D tempi adeguati modalità di osservazione e di controllo formalizzazione dei risultati

28 Punto C Formalizzare le azioni di verifica Altro disciplinaredella
Mariella Spinosi Formalizzare le azioni di verifica Unità di apprendimento ……………………… Classe… Data……….... [da ….. a.…..] Ore previste…………. Descrizione del traguardo di competenza Descrizione delle attività di verifica Comportamenti da osservare Obiettivi disciplinari da verificare per ogni Obiettivi trasversali da verificare per ogni Compitoin Compitoin Altro disciplinaredella classediriferimento situazione1 situazione2 compito in situazione compito in situazione

29 all’insegnante di essere “regista” ed “attore”
Punto A Mariella Spinosi Mettere in pratica le attività previste Nell'attuare le azioni ideate, oltre ai comportamenti consueti, vanno incentivati aspetti che per i docenti sono meno usuali altri Si chiede all’insegnante di essere “regista” ed “attore” Le azioni dell’insegnante “regista ed attore” fanno parte della cultura professionale, anche se non in maniera generalizzata. Se pianificate, non comportano accortezze particolari sconosciute ai docenti

30 Osservare ed autosservarsi
Punto B Osservare ed autosservarsi Mariella Spinosi Si chiede all’insegnante di essere anche “spettatore” L’insegnante “spettatore” non appartiene alla cultura professionale. Richiede una capacità alta di decentramento, mentre si è parte di un processo Osservazione della scena educativa: D D D contesto comportamento alunni comportamento docente (stile educativo…) 30

31 significativo Punto C Prendere appunti e documentare ciò che emerge di
Mariella Spinosi Prendere appunti significativo e documentare ciò che emerge di 1. Stesura di appunti (con il metodo della “carta e penna”), tenendo presente alcuni parametri concordati tra docenti Utilizzo di strumenti concordati Registrazioni audio (audiovideo, laddove si rende possibile) 2. 3. 31

32 Somministrazione della prova
Punto A Somministrazione della prova Il compito in situazione, già pianificato in fase di ideazione, va somministrato agli studenti nei modi previsti. In questa fase può essere richiesta un’organizzazione diversa D D D Presenza di altri docenti Articolazione della classe in gruppi ristretti Organizzazione tra gruppi di “attori” ed gruppi di “osservatori” Registrazione Altro 32 D

33 Analisi delle risposte e dei comportamenti degli alunni
Punto B Analisi delle risposte e dei comportamenti degli alunni I risultati prima ancora di essere valutati vanno analizzati Si tratta di fare una analisi di tutti i “comportamenti” degli alunni D Atteggiamenti emotivi Capacità di concentrazione Modalità di organizzazione Relazioni con gli Messa in campo Altro. altri di strategie 33

34 Valutare le risposte e i comportamenti
Punto C Valutare le risposte e i comportamenti Prima di valutare i risultati si chiede di fare un’analisi (seppure in questa fase sommaria) dei risultati generali partendo: D da riflessioni fatte insieme agli alunni da confronti (anche informali) tra docenti coinvolti D i Questo modo di affrontare la valutazione permette di portare alla luce non solo gli apprendimenti disciplinari, ma anche gli apprendimenti legati ad altri campi del sapere, oltre ai comportamenti sul piano più generale 34

35 Tipologie delle azioni didattiche (coerenza rispetto al piano)
Mariella Spinosi Punto A Ripensare a ciò che è stato realizzato D Tipologie delle azioni didattiche (coerenza rispetto al piano) Modalità di attuazione (congruenti rispetto al compito) D Tempi utilizzati (adeguati o meno) Rapporti che si sono stabiliti tra alunni a seguito delle azioni proposte Principali difficoltà incontrate rispetto a… Aspetti gratificanti Altre questioni… 35

36 Ricomporre gli appunti presi ─ Rileggerli Confrontarli
Mariella Spinosi Ripensare a ciò che stato realizzato è Punto A Cosa bisogna fare subito Ricomporre gli appunti presi Rileggerli Confrontarli Individuare i punti di forza e di debolezza Dagli appunti presi con il metodo “carta e penna” è possibile costruire ex post protocolli osservativi condivisi 36

37 comportamento docente • Atteggiamenti generali
Mariella Spinosi Punto B a. Analizzare il comportamento docente Atteggiamenti generali Risposta alla richiesta di aiuto Gratificazioni Punizioni Costanza umorale b. Collegare il rapporto tra atteggiamento docente e atteggiamento discente Mettere a confronto la tipologia di compito e la risposta degli alunni Schematizzare per categorie le idee scaturite dalla riflessione Messaggi indiretti… c. d. [Alunni, docenti, contesto, attività, ecc.] 37

38 Individuare ed elencare gli “apprendimenti” conseguiti
Mariella Spinosi Punto C Individuare ed elencare gli “apprendimenti” conseguiti D gli obiettivi relativi agli apprendimento disciplinari che sono stati indirettamente sollecitate dalle attività proposte (allo scopo di collegarli con le competenze) gli obiettivi di apprendimento relativi altre discipline I comportamenti cognitivi, metacognitivi e sociali degli studenti I comportamenti professionali degli insegnanti D ad D D 38

39 Individuare ed elencare gli “apprendimenti” conseguiti
Mariella Spinosi Punto C Individuare ed elencare gli “apprendimenti” conseguiti Cercare di capire quante conoscenze e quante abilità gli alunni hanno messo in campo nel corso delle attività svolte sia a livello disciplinare sia trasversale. Analizzare se ci sono stati modificazioni di comportamenti cognitivi, metacognitivi e sociali Collegare le conoscenze e le abilità (obiettivi di apprendimento) alla competenza considerata 39

40 previsti e non conseguiti conseguiti e non previsti
Mariella Spinosi Punto C Individuare ed elencare gli “apprendimenti” conseguiti Verifica degli esiti dell’unità di apprendimento ……………………… della classe…… Data……….... Obiettivi previsti e conseguiti Obiettivi previsti e non conseguiti Obiettivi conseguiti e non previsti Comportamenti… previsti e conseguiti Comportamenti… previsti e non conseguiti Comportamenti… conseguiti e non previsti Competenze previste e conseguite Competenze previste e non conseguite Competenze conseguite e non previste

41 previsti e non conseguiti conseguiti e non previsti
Punto C Individuare ed elencare gli “apprendimenti” conseguiti Mariella Spinosi Verifica degli esiti dell’unità di apprendimento …………………….…………………… dell’alunno ………………………………………………….…… Data……….... Obiettivi previsti e conseguiti Obiettivi previsti e non conseguiti Obiettivi conseguiti e non previsti Comportamenti… previsti e conseguiti Comportamenti… previsti e non conseguiti Comportamenti… conseguiti e non previsti Competenze previste e conseguite Competenze previste e non conseguite Competenze conseguite e non previste

42 delle Indicazioni Individuare ed elencare gli Punto C
“apprendimenti” conseguiti e confrontarli con gli apprendimenti delle Indicazioni Punto C Mariella Spinosi Controllo degli esiti dell’unità di apprendimento rispetto alle Indicazioni Nazionali dell’alunno ………………………………………………….…… Data……….... Obiettivi conseguiti previsti e non Obiettivi delle Indicazioni Comportamenti… conseguiti previsti e non Comportamenti… [competenze trasversali] delle Indicazioni Competenze conseguitepreviste e non Traguardi di competenze delle Indicazioni

43 delle Indicazioni Individuare ed elencare gli Punto C
“apprendimenti” conseguiti e confrontarli con gli apprendimenti delle Indicazioni Punto C Mariella Spinosi Controllo degli esiti dell’unità di apprendimento rispetto alle Indicazioni Nazionali della classe ………………………………………….…… Data……….... Obiettivi conseguiti previsti e non Obiettivi delle Indicazioni Comportamenti… conseguiti previsti e non Comportamenti… [competenze trasversali] delle Indicazioni Competenze conseguitepreviste e non Traguardi di competenze delle Indicazioni

44 Individuare ed elencare gli
“apprendimenti” non conseguiti al fine di predisporre interventi di recupero Punto C Mariella Spinosi Interventi di recupero degli esiti dell’unità di apprendimento non conseguiti classe/studente …………………………………….…… Data……….... Obiettivi non conseguiti Interventi di recupero Ulteriore verifica Deficit di comportamenti …… Interventi di recupero Ulteriore verifica Competenze non conseguite Interventi di recupero Ulteriore verifica

45 Estrapolare dalla riflessione gli aspetti significativi
Mariella Spinosi È il compito più difficile: non appartiene alla cultura professionale dei docenti e molto spesso viene vissuto solo come peso burocratico Punto A Estrapolare dalla riflessione gli aspetti significativi Cosa richiede Saper cogliere gli aspetti che contano e che possono essere replicati Saper fare sintesi significative (lasciando intuire il processo senza riportare tutti gli step) Ipotizzare soluzioni formali dei processi e degli esiti perché siano compresi ed utilizzati da altri che non hanno vissuto l’esperienza 45

46 Formalizzare l’esperienza
Mariella Spinosi Punto B Formalizzare l’esperienza Si possono prevedere forme di documentazione diverse in relazione ai soggetti ai quali la documentazione è rivolta e agli scopi che si intendono perseguire. Si può formalizzare: - per documentare il percorso solo per coloro che lo hanno vissuto; perché sia utile ad altri docenti che vogliono provarci; - per per per per raccontare le esperienze didattiche alle famiglie; ripetere le esperienze meglio riuscite; riflettere sulle esperienze e per migliorarle; ricavarvi categorie e principi generalizzabili. La formalizzazione può avvenire in maniera completa o per categorie (es.: apprendimenti, comportamenti alunni, comportamento insegnante, azioni svolte, contesti…) 46

47 Formalizzare l’esperienza Alcuni consigli:
Mariella Spinosi Punto B Formalizzare l’esperienza Alcuni consigli: costituire un gruppo ad hoc (di documentazione) formato da un referente per ogni team di ricerca; assemblare tutto il materiale prodotto badando a non omettere nulla, verificando la comprensibilità; leggere separatamente (e criticamente) tutti i materiali; confrontarsi all’interno del gruppo di documentazione; trovare le soluzioni che si ritengono utili considerando gli scopi e i soggetti che si intendono coinvolgere 47

48 Indicare le modifiche che vanno apportate attività successive nelle
Mariella Spinosi Punto C Indicare le modifiche che vanno apportate attività successive nelle Dall’analisi dei punti di forza e di debolezza è importante riuscire a proporre modifiche significative in relazione al percorso effettuato e alle azioni specifiche messe in atto. È un’operazione necessaria, ma che si rende possibile solo a seguito di una buona documentazione 48

49 Collegare sempre la competenza con gli obiettivi disciplinari 2.
Un decalogo per riepilogare i punti nodali del percorso di Ricerca-Azione proposto Mariella Spinosi 1. Collegare sempre la competenza con gli obiettivi disciplinari 2. Stabilire le discipline relazioni tra le competenze nelle varie 3. Affinare gli strumenti per rilevare le competenze Applicare strategie efficaci per una buona osservazione degli studenti Collegare, all’interno di un’azione, più apprendimenti 49 4. 5.

50 6. 7. 9. apprendimento 10. Un decalogo per riepilogare i punti nodali
percorso di Ricerca-Azione proposto del Mariella Spinosi 6. Esplorare le diverse modalità per costruire una cultura autovalutativa dello studente Dare valore all’eterovalutazione Aiutare i docenti a riflettere sui 7. 8. propri comportamenti e ad autovalutarsi Imparare a costruire contesti di sempre più adeguati 9. apprendimento 10. Arrivare a considerare la Ricerca-Azione come la modalità più efficace e più semplice di “fare scuola” 50

51 51 Mariella Spinosi

52 Le attività devono aiutarmi a:
Valorizzare le esperienze e le conoscenze degli alunni Attuare interventi adeguati nei riguardi Favorire l’esplorazione e la scoperta Incoraggiare l’apprendimento collaborativo Promuovere la consapevolezza delle diversità del proprio modo di apprendere Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio Ce lo dice il paragrafo “Ambiente di per il apprendimento” delle Indicazioni curricolo mariella spinosi

53 Giochi di simulazione Debriefing Attraverso quali “didattiche”
tali obiettivi? Didattica laboratoriale Cooperative learning Peer education realizzo Giochi di simulazione Debriefing Conversazione clinica Flip teaching Compiti di realtà …sono alcuni dei tanti esempi di didattiche attive mariella spinosi 53

54 La didattica laboratoriale richiede…
che ci sia una forte interattività fra insegnante e allievi e fra gli allievi stessi che l’apprendimento sia cooperativo e condiviso; che la mediazione didattica si intrecci con l'operatività degli allievi; che i saperi disciplinari diventino strumenti per verificare le conoscenze e le competenze che ciascun allievo acquisisce per effetto della tipologia di apprendimento. L'ambiente può essere sia l'aula, se l'attività non richiede particolari attrezzature; sia uno spazio attrezzato, se le attività richiedono l'uso di attrezzature e strumentazione scientifica ecc.). materiali particolari (multimediali 54 mariella spinosi

55 Cooperative learning costruzione di nuove conoscenze
L'Apprendimento Cooperativo (AC) si basa sull'interazione all'interno di un gruppo di allievi che collaborano, al fine di raggiungere un obiettivo comune, attraverso un lavoro di approfondimento che porterà alla costruzione di nuove conoscenze L’Apprendimento Cooperativo utilizza il coinvolgimento emotivo e cognitivo del gruppo come strumento di apprendimento ed alternativa alla tradizionale lezione accademica frontale mariella spinosi 55

56 Peer Education È una strategia educativa volta ad attivare un
Letteralmente significa "Educazione tra Pari“. È una strategia educativa volta ad attivare un processo spontaneo di passaggio di conoscenze, di emozioni e di esperienze da parte di alcuni membri di un gruppo ad altri membri di pari status Mette in moto un processo di comunicazione globale, caratterizzato da un atteggiamento di ricerca di autenticità e di sintonia tra i soggetti coinvolti mariella spinosi 56

57 Giochi di simulazione gioco e si torna alla realtà. –
Vanno inseriti in un percorso didattico Si assegnano ruoli e si definiscono regole Osservare i giocatori: reazioni, meccanismi messi in moto Individuare le piste di riflessione da riprendere successivamente Debrifieng (decontestualizzazione). Si esce dal Compiti dell’insegnante gioco e si torna alla realtà. Rilettura di quanto è successo Riflessione sulle proprie esperienze individuali e sul significato che hanno assunto Generalizzazione (confronto tra somiglianza tra gioco e realtà) Il debriefing non è la fine di un gioco, ma l’inizio della comprensione di quello che è successo in quel gioco, è il momento in cui l’attività esperienziale diventa apprendimento. 57 mariella spinosi

58 Debriefing Partecipanti Esperienza Impatto dell’esperienza
È un processo in cui le persone che hanno avuto una esperienza sono condotte ad una discussione intenzionale dell’esperienza Partecipanti Esperienza Impatto dell’esperienza Rievocazione Rendiconto Tempo Domande: Come vi sentite… Che cosa è successo… Vi sembra che… Déjà vu… Che cosa fareste in modo diverso… Cosa mariella succederebbe se…. 58 spinosi

59 Conversazione clinica
È lo strumento per esplorare le conoscenze spontanee dell'alunno che giocano un ruolo fondamentale nel cognitivo processo di apprendimento Domande-stimolo predisposte in precedenza, in forma aperta generale e di carattere Domande di specificazione per sollecitare risposte più chiare e meditate Riformulazione delle risposte servendosi delle precisazioni che la classe suggerisce, in modo da consentire agli alunni di rendere esplicite a se stessi e agli altri le proprie idee, rifletterci e confrontarsi. Matrice cognitiva della classe 59 mariella spinosi

60 La flipped classroom è un
modello pedagogico nel quale le classiche lezioni e l'assegnazione del lavoro da svolgere a casa, vengono capovolti Flip teaching L’insegnante assegna per casa ai propri studenti alcuni materiali (in genere video) da seguire su un dato argomento, prima di trattarlo in classe. Il tempo a disposizione a scuola serve per dare chiarimenti, effettuare delle esercitazioni e qualsiasi altra attività funzionale ad una migliore comprensione. Il modello richiede al docente un’attentissima selezione delle risorse. Permette agli studenti di costruire il proprio sapere e di testare in qualsiasi momento le proprie competenze. Il ruolo del gli docente allievi sarà alla quello ricerca di “guida” che alla incoraggia personale, collaborazione e alla condivisione dei saperi appresi. mariella spinosi 60

61 Compiti di prestazione
Definizione I compiti di prestazione costituiscono situazioni di apprendimento che hanno una connessione diretta con il mondo reale. Caratteristiche Tali compiti: hanno una forte somiglianza con i compiti richiesti da un ambiente esterno alla scuola (come per esempio a casa, in un’organizza- zione territoriale, nei laboratori artigianali, in diversi posti di lavoro) richiedono agli studenti la capacità di pensare le conoscenze in modo integrato (“le une con le altre”) e di ragionare su cosa e come lo stanno facendo. Scopo Mettere alla prova i nostri studenti per capire se sanno utilizzare le conoscenze e le abilità (scolastiche) per risolvere problemi del mondo mariella spinosi 61 reale

62 Compiti di realtà Consiste nella soluzione di un problema
In altre parole: È una situazione problematica da ristrutturare o una occasione per cui elaborare un prodotto Consiste nella soluzione di un problema pratico o conoscitivo simulato e deve essere esplicitato in una consegna dettagliata Può essere segmentato nelle diverse fasi di lavoro previste (sequenziali) o strutturato anche in base ai ruoli assunti da ciascuno studente (o gruppo di lavoro) Il compito di realtà può essere disciplinare o trasvermsaraielllaespin osi 62

63 compiti di realtà, comunque…
compiti di realtà, comunque… Richiedono l’esercizio in situazione di molte conoscenze abilità: − cercare una soluzione e prendere decisioni rappresentare e comunicare informazioni interpretare dati Richiedono molto tempo per essere portati a termine I compiti di realtà devono: • esigere l’utilizzo di conoscenze e abilità possedute • valorizzazione in contesti e ambiti di riferimento diversi da quelli consolidati nella pratica didattica • Far riferimento a risorse interne ed esterne mariella spinosi 63

64 Esempi di compiti di realtà
Scrivere le istruzioni di funzionamento della macchina erogatrice delle bibite Organizza la visita ad uno dei Musei del Centro storico della tua città: scegli la destinazione, spiegando i motivi della tua scelta, individua e descrivi il percorso scuola-museo Organizza un viaggio a… per un gruppo di persone che chiede… Descrivi matematicamente la classe. Spiega come si realizza un esperimento chimico fatto in laboratorio. Spiega le regole di un gioco Progetti tua mariella spinosi 64

65 Domande-stimolo per i gruppi di lavoro 1. 3. 4.
Come si condividono le competenze nella progettazione curricolare? Qual è il livello di lavorazione delle competenze nel gruppo di progettazione? Come si mettono in relazione le competenze con gli obiettivi di apprendimento? 1. 2. 3. 4. 5. 6. Come si collegano gli obiettivi di apprendimento delle diverse discipline? Come si connettono i saperi disciplinari con gli obiettivi di cittadinanza? Quali sono i modelli didattici che si utilizzano prevalentemente nell’azione educativa? Nell’economia generale del fare scuola che ruolo assume l’osservazione? Quanto tempo si dedica alla riflessione sull’azione didattica? Alla fine di ogni percorso c’è un lavoro sistematico (collegiale) volto ad analizzare i risultati raggiunti, i punti di forza e i punti di debolezza? 7. 8. 9. 10. La riprogettazione avviene a partire dalle analisi effettuate? 65


Scaricare ppt "Una proposta Mariella Spinosi."

Presentazioni simili


Annunci Google