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Carattere interculturale della mediazione transfrontaliera Teoria della cooperazione Inka Miškulin 24 settembre 2014.

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Presentazione sul tema: "Carattere interculturale della mediazione transfrontaliera Teoria della cooperazione Inka Miškulin 24 settembre 2014."— Transcript della presentazione:

1 Carattere interculturale della mediazione transfrontaliera Teoria della cooperazione Inka Miškulin 24 settembre 2014

2 Misura del sistema A-B B-A A-C C-A B-C C-B 2 possibili situazioni: 1. comunicazione 2. silenzio 64 possibili situazioni

3 Gestione della diversità 1.Lavorare sulla flessibilità, sulla comprensione e sull'abilità di collaborare. 2.Intraprendere un'azione che riduca la diversità. Disciplinare unicamente gli atteggiamenti permessi, e applicare sanzioni per tutti gli altri.

4 Dilema della possessione

5 Lavorare sulla propria flessibilità, comprensione e abilità di cooperazione 1.Non siate invidiosi 2.Siate gentili 3.Variate alternativamente la cooperazione e il rifiuto 4.Non siate troppo intelligenti

6 Lavorare sulla propria flessibilità, comprensione e abilità di cooperazione Ostacoli nella cooperazione: 1.Etichette – pregiudizi 2.Stima e riputazione 3.Equilibrio e ordine

7 Le regole semplici di Axelrod: a)Non siate invidiosi b)Siate gentili c)Variate alternativamente la cooperazione e il rifiuto, il che significa il miglioramento dell’abilità di riconoscere quello che è e quello che non è la cooperazione. d)Non siate troppo intelligenti

8 La proposta di Axelrod per promuovere la cooperazione: a)Estendere l’ombra del futuro. b)Alternare le reazioni di collaborazione e non collaborazione per conseguire una collaborazione fondata su reciprocità stabile. c)Insegnare la gente a prendersi cura uno degli altri. d)Imparare la reciprocità. Rispondere con collaborazione a collaborazione e applicare immediatamente sanzioni a due trasgressioni successive della collaborazione tramite non collaborazione. È inammissibile il progresso con un atteggiamento non collaborativo. e)Migliorare le vostre abilità di riconoscimento di quello che è e quello che non è la collaborazione.

9 Ostacoli in fronte alla collaborazione 1.Le etichette. C’è la tendenza di mettere etichette alle persone con certe caratteristiche. Alcune caratteristiche si osservano facilmente: il sesso, il colore della pelle, l’età, l’abbigliamento. C’è l’attesa che tutta la gente di un certo gruppo abbia un comportamento secondo il nostro stereotipo riflesso sul gruppo stesso. In questo modo, assegniamo alle persone delle etichette che possono variare e confermiamo i propri stereotipi e non vediamo le novità e le differenze nel comportamento di queste persone. 2.Stima e riputazione. È quello pensano gli altri di noi e sostituisce inoltre quello che vediamo e sentiamo. 3.Equilibrio e ordine. Rappresenta il rapporto tra quelli che conducono e gestiscono e quelli che sono condotti. I risultati dell’interazione tra le due classi porteranno a un equilibrio e ordine o il rapporto sarà disciplinato dalla gerarchia. In quest ultimo caso, la collaborazione scompare.

10 Collaborazione Competizione Molta interazione Comunicazione efficiente Garanzia del successo e degli altri, aiuto, scambio, assistenza Coinvolgimento dell’interlocutore verso il successo Orientamento verso un parere divergente e alternativo Alto livello di fiducia Ampio utilizzo dell’interlocutore come fonte d’informazioni Riduzione della paura d’insuccesso Interazione ridotta Disaccordi, minacce o mancanza di comunicazione Bloccaggio degli successi di altrui Coinvolgimento dell’interlocutore verso la vanità del successo Orientamento verso la soluzione di vincitore / perdente Meno fiducia L’interlocutore non è utilizzato come una fonte d’informazioni Aumento della paura d’insuccesso


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