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Early Intervention Program Metodologia ABA/VB

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Presentazione sul tema: "Early Intervention Program Metodologia ABA/VB"— Transcript della presentazione:

1 Early Intervention Program Metodologia ABA/VB
E I P Early Intervention Program Metodologia ABA/VB Applied Behavior Analysis/Verbal Behavior Corso pratico Dott.ssa Sara Bassani Associazione Pianeta Autismo onlus

2 “Il mio udito funziona come un amplificatore del suono puntato sul livello più alto. Le mie orecchie sono come microfoni che catturano e amplificano ogni suono. Ho due possibilità di scelta: 1) attivare le mie orecchie e farmi inondare dal suono o 2) disattivarle. Mia madre mi disse che a volte mi comportavo come se fossi stata sorda. I test dell’udito indicavano un udito normale. Non ero in grado di modulare le stimolazioni uditive in entrata. Scoprii che potevo escludere i rumori dolorosi dedicandomi ad un comportamento autistico ritmico stereotipato…”

3 “Talvolta “spegnevo l’udito”
“Talvolta “spegnevo l’udito”. In college dovevo costantemente prendere appunti per evitare di spegnere l’udito…. Non sono in grado di parlare al telefono in un ufficio chiassoso o in un aereoporto… se provo ad escludere il frastuono di sottofondo, escludo automaticamente anche la voce al telefono… Le persone autistiche devono essere protette da rumori che possono far male alle orecchie… Un bambino autistico può tapparsi le orecchie perché certi suoni lo feriscono. E’ come una reazione estrema di spavento… La paura di un rumore che ferisce è spesso la causa di comportamenti problematici e di crisi”.

4 “Molti comportamenti problematici si scatenano nel tentativo di prevenire l’esposizione ad un frastuono doloroso e possono presentarsi anche ore prima che il rumore si verifichi… campanelle delle scuole, allarmi, microfoni, sedie che strisciano sul pavimento ecc. …Bambini con problemi di sensibilità uditiva meno gravi possono essere attratti da suoni e stimoli visivi. A me piaceva il suono dello scorrere dell’acqua… mi piaceva la stimolazione visiva che derivava dallo scorrere delle porte automatiche… un aspirapolvere rumoroso può terrorizzare un bambino autistico come può costituire una piacevole sensazione per un altro”.

5 “Quando cercavano di abbracciarmi scappavo via perché il contatto fisico mi causava un’ondata schiacciante di stimolazioni per tutto il corpo. Desideravo sentire la sensazione confortante dell’abbraccio, ma poi, nel momento in cui qualcuno mi abbracciava, l’effetto sul mio sistema nervoso era opprimente… una sottoveste ruvida era come carta vetrata strofinata sulla carne viva. Anche lavarmi i capelli era terribile… mi doleva il cuoio capelluto”.

6 “Ero in grado di “spegnere” il mio udito ed estraniarmi… i bambini autistici si creano una propria deprivazione sensoriale auto-imposta. Ricerche su animali in condizioni di deprivazione sensoriale mostrano sintomi di ipereccitabilità, comportamenti sociali stereotipati, autolesionistici, iperattivi e disturbati”. “Estraniandomi non ho ricevuto le stimolazioni necessarie per uno sviluppo normale. In alcuni casi si instaurano anomalie secondarie nel sistema nervoso centrale”.

7 Comportamento inadeguato:
ogni comportamento distruttivo o pericoloso per se stesso, per gli altri o per l’ambiente, o un comportamento che ostacoli l’apprendimento o l’interazione sociale. Approccio funzionale: il comportamento è una forma di comunicazione, che può portare a certe conseguenze ed essere mantenuto dalle stesse.

8 I comportamenti inadeguati vengono scatenati e mantenuti sempre dalla medesima causa:
Attenzione sociale Conseguenze materiali Evitamento Fuga Stimolazione sensoriale

9 Attenzione sociale Strategia per richiedere l’attenzione dei genitori o dell’adulto di riferimento

10 Conseguenze materiali
Accesso a rinforzatori tangibili; è un modo, probabilmente l’unico conosciuto e “sperimentato” dal bambino, per richiedere ciò che desidera.

11 Mancanza di collaborazione in seguito a un “segnale”
Evitamento/Fuga Mancanza di collaborazione in seguito a un “segnale”

12 PROTOCOLLI PER RIDURRE IL COMPORTAMENTO PROBLEMA Istruzione durante il DTT
Il bambino emette comportamento problema (urla, si butta per terra, morde, autolesionismo) NO: ritardare l'istruzione o ricordare i rinforzi che ci sono Perché: Il comportamento problema continua a manifestarsi SI: Mantenere l'istruzione (estinzione), richiedere diverse risposte appropriate e rinforzare Perché: Il problema di comportamento smette di verificarsi Conclusione: Abolire MO e rinforzare le risposte appropriate alle istruzioni

13 PROTOCOLLI PER RIDURRE IL COMPORTAMENTO PROBLEMA Istruzione durante le attività (“Allaccia la scarpa”, “Gioca con questo”,...) Il bambino emette comportamento problema (urla, si butta per terra, morde, autolesionismo) NO: ritardare l'istruzione o ricordare i rinforzi che ci sono Perché: Il comportamento problema continua a manifestarsi SI: Mantenere l'istruzione (estinzione), richiedere diverse risposte appropriate e rinforzare Perché: Il problema di comportamento smette di verificarsi Conclusione: Abolire MO e rinforzare le risposte appropriate alle istruzioni

14 PROTOCOLLI PER RIDURRE IL COMPORTAMENTO PROBLEMA Autostimolazione come rinforzo
Il bambino emette comportamento problema (vocalizzi disfunzionali, altri comportamenti autostimolatori) NO: ritardare l'istruzione o ricordare i rinforzi che ci sono Perché: Il comportamento problema continua SI: Applicare il costo della risposta per autostimolazioni e/o rimprovero verbale Perché: Il problema di comportamento smette di verificarsi Conclusione: Abolire MO e rinforzare le risposte appropriate dando la possibilità di autostimolarsi

15 PROTOCOLLI PER RIDURRE IL COMPORTAMENTO PROBLEMA Rinforzo automatico
NO: Rimuovere l'istruzione e far continuare la stereotipia Perché: Il comportamento problema continua Il bambino emette comportamento problema (stereotipie motorie) a seguito di interruzione della stereotipia SI: Rimuovere il rinforzo, interrompere la stereotipia e mantenere l'istruzione Perché: Il problema di comportamento smette di verificarsi e il bambino impara ad accettare le transizioni Conclusione: Offrire la promessa di rinforzo e rinforzare la transizione

16 PROTOCOLLI PER RIDURRE IL COMPORTAMENTO PROBLEMA Insegnamento di un equivalente funzionale
Il bambino emette comportamento problema (urla, si butta per terra, morde, autolesionismo) a seguito di una istruzione NO: ritardare l'istruzione o rimuoverla o time-out Perché: Il comportamento problema continua a manifestarsi Conclusione: Insegnare e rinforzare una risposta funzionalmente equivalente (Es.:”mi posso alzare?”) SI: Mantenere l'istruzione (estinzione) Perché: Il problema di comportamento smette di verificarsi

17 PROTOCOLLI PER RIDURRE IL COMPORTAMENTO PROBLEMA Analisi del NO
Il bambino emette comportamento problema (urla, si butta per terra, morde, autolesionismo) a seguito della negazione di qualcosa che ha chiesto NO: Dare ciò che il bambino vuole, trattare, offrire altre cose, assecondare il comportamento Perché: Il comportamento problema continua a manifestarsi SI: Non consegnare, non offrire alternative e rimuovere ogni tipo di attenzione verso il comportamento problema Perché: Il problema di comportamento smette di verificarsi e il bambino accetterà il NO in futuro Conclusione: Rinforzo del comportamento di “Accettazione”

18 PROTOCOLLI PER RIDURRE IL COMPORTAMENTO PROBLEMA Comportamento inadeguato come richiesta
NO: Dargli ciò che vuole, chiedere cosa vuole o cercare ciò che vuole Perché: Il comportamento problema si ripresenta Il bambino emette comportamento problema (urla, si butta per terra, morde, autolesionismo) per ottenere qualcosa SI: Ignorare il comportamento, attendere fino a 5-10 secondi in assenza di comportamento problema e suggerire richiesta appropriata Perché: Il problema di comportamento smette di verificarsi e il bambino chiede in maniera appropriata Conclusione: Insegnare a chiedere spesso e in maniere adeguata

19 PROTOCOLLI PER RIDURRE IL COMPORTAMENTO PROBLEMA “Crisi improvvisa”
Il bambino emette comportamento problema (urla, si butta per terra, morde, autolesionismo) senza stimoli ambientali evidenti (niente richieste né problemi medici) NO: Chiedere cosa vuole, cercare ciò che può volere o chiedere spiegazioni al bambino Perché: Il comportamento problema si ripresenta SI: Ignorare e bloccare l'accesso agli oggetti, attendere 5-10 secondi senza il comportamento problema, prima di dare l'istruzione dare attenzione e insegnare il mand Perché: Il problema di comportamento smette di verificarsi e il bambino chiede in modo adeguato Conclusione: Insegnare a chiedere spesso


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