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La didattica per la scuola di tutti e di ciascuno

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Presentazione sul tema: "La didattica per la scuola di tutti e di ciascuno"— Transcript della presentazione:

1 La didattica per la scuola di tutti e di ciascuno
Formazione BES La didattica per la scuola di tutti e di ciascuno 1

2 Nuovi scenari Ogni persona si trova nella ricorrente necessità di riorganizzare e reinventare i propri saperi, le proprie competenze e persino il proprio stesso lavoro. Le tecniche e le competenze diventano obsolete nel volgere di pochi anni. Per questo l’obiettivo della scuola non può essere soprattutto quello di inseguire lo sviluppo di singole tecniche e competenze; piuttosto, è quello di formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri. Le trasmissioni standardizzate e normative delle conoscenze, che comunicano contenuti invariati pensati per individui medi, non sono più adeguate. [Cultura scuola persona. Indicazioni per il curricolo]

3 La logica di fondo Ripensare la scuola Indicazioni Nazionali
Direttiva B.E.S. Alunni Contesto Ripensare la scuola Riorganizzare le risorse ( umane, materiali, professionali) in un quadro coerente e sistematico secondo una logica processuale focalizzata sul soggetto che apprende

4 Sondaggio IPSOS MORI,2007 Pone l’accento sul divario esistente tra ciò che la scuola propone e le pratiche didattiche desiderate dai ragazzi. Alla domanda presente nel questionario: “Quali sono le tre attività, tra quelle dell’elenco che pratichi più frequentemente ?

5 Sondaggio IPSOS MORI,2007 Le risposte date sono state:
52% “copiare dalla lavagna e dal libro”; 33% “ ascoltare l’insegnante che spiega a lungo” 29% “svolgere una discussione in classe

6 Sondaggio IPSOS MORI,2007 Tra le attività che hanno totalizzato minore
punteggio ci sono proprio quelle che risultano maggiormente produttive per gli studenti con BES: “disegnare mappe e fare foto per ricordare” (7%); “lavorare al computer” (16%).

7 Sondaggio IPSOS MORI,2007 Nella stessa indagine alla fine è stato
chiesto ai ragazzi di indicare modi di apprendere che preferiscono. Ai primi posti si trovano: “lavorare in gruppo” con il 55% “usare il computer” con il 31%.

8 FILMATO

9 IN CLASSE osservazione del funzionamento in classe
strategie di intervento (a livello formale) PEI PDP attivare didattica ( livello pratico) : personalizzata individualizzata flessibile inclusiva

10 La soluzione? NO TANTE DIDATTICHE SEPARATE

11 DIDATTICA INCLUSIVA

12 DIDATTICA INCLUSIVA = DIDATTICA PER TUTTI

13 Quali metodologie sono adatte per l’apprendimento di TUTTI?
Didattica metacognitiva Apprendimento cooperativo (organizzazione della classe per gruppi) Apprendimento significativo attraverso le mappe concettuali e mentali Tutoraggio

14 Quali sono le strategie organizzative adottare come docente?
strutturazione della lezione lavoro sul metodo di studio utilizzo di testi semplificati, facilitati utilizzo degli organizzatori grafici dell’apprendimento utilizzo degli anticipatori SUCCESSO FORMATIVO

15 Il ruolo del docente cambia
a facilitatore e organizzatore dei processi di apprendimento da trasmettitore e depositario di conoscenze

16 ATTENZIONE ALLE CARATTERISTICHE DI TUTTI
“IL PICCOLO NICOLAS E I SUOI GENITORI” DUE VOLTE LA STESSA DOMANDA: COMPETENZA DI APPRENDIMENTO ESPLICITO COLLEGAMENTO CON IL VISSUTO TEMPI STRATEGIE FATICA

17 Storia Per verificare su quali mattoni andiamo a lavorare
Curare raccordo con la lezione precedente Dare spazio alla discussione, all’elaborazione collettiva Preliminari chiarimenti lessicali Uso di anticipazioni: anticipare i contenuti lezione per dare una visione globale e far consolidare informazioni già possedute: Come? Brainstormig Mappa, schema Domande Per verificare su quali mattoni andiamo a lavorare Soprattutto se sono presenti alunni con difficoltà linguistiche per Migliorare motivazione, l’attenzione e comprensione

18 Storia GLI INDICI TESTUALI SOTTOTINEARE LE PARTI PIU’ IMPORTANTI
ATTENZIONE AL TESTO DI STUDIO: GLI INDICI TESTUALI SOTTOTINEARE LE PARTI PIU’ IMPORTANTI

19 Storia Creare mappe, schemi

20 Schemi vuoti

21 C - MAP

22 Stimolare diversi stili cognitivi
RINFORZO DEI CONCETTI PROPOSTI ANCHE ATTRAVERSO ALTRI CANALI (per garantire i diversi stili cognitivi) Video documentari film

23 Firefox - Download helper
Dopo aver installato firefox, cercate con google downoad helper e installate questa funzione aggiuntiva. Download helper permetterà a firefox di scaricarvi videolezioni e clip da qualsiasi FONTE. Poi con VLC potrete tagliare le parti che vi interessano o catturare dei fermi immagine per le vostre mappe.

24 VLC

25 Tanti modi per leggere Libri in formato pdf
LEGGIXME

26 COME LEGGO? Lettura globale Lettura esplorativa
Sono letture veloci e a salti Permettono di cogliere il senso complessivo e la struttura del testo a grandi linee. La lettura esplorativa permette inoltre di raccogliere informazioni minime (es. n telefonico). Lettura analitica Lettura attenta e lenta Ha l’obiettivo di cogliere le informazioni e le loro relazioni. Lettura per apprendere Lettura che utilizza le diverse modalità: veloce a salti lenta Medeghini, “Percorsi didattici per la comprensione del testo” – Vannini editore

27 Strategie per la comprensione
Le domande di comprensione: Le domande inserite nel testo migliorano la comprensione e l’apprendimento Le domande di carattere concettuale acquistano maggiore significatività se poste prima di leggere il testo, perché favoriscono la costruzione di una traccia di lettura Le domande prima della lettura creano aspettative, focalizzano l’attenzione sull’argomento, stimolano previsioni su ciò che si sta leggendo

28 Apprendimento metacognitivo
insegnare agli alunni a controllare i processi di comprensione: anticipazione controllo (domande tutor a fianco del testo. L’alunno è portato a riflettere sui termini o passaggi importanti di un brano) aggiustamento L’obiettivo. Automatizzare negli alunni la capacità di porsi domande in modo da controllare autonomamente la comprensione

29 Apprendimento metacognitivo
Insegnare a cogliere il significato di un termine dal contesto; Insegnare a semplificare alcuni passaggi del testo troppo lunghi o difficili Insegnare a trovare i legami tra le informazioni Insegnare a selezionare le informazioni principali

30 GRAZIE PER L’ATTENZIONE


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