ESSERE UN GIORNALISTA TV

Presentazione sul tema: "ESSERE UN GIORNALISTA TV"— Transcript della presentazione:

1 ESSERE UN GIORNALISTA TV
LA TV E LA LIBERTA’ DI STAMPA Andrea Riscassi CORSO DI CULTURA ITALIANA A GARGNANO

2 ESSERE UN GIORNALISTA TV
OBIETTIVO: FARVI DIVENTARE TELESPETTATORI COSCIENTI

3 ESSERE UN GIORNALISTA TELEVISIVO
ESSERE ONNIVORI IMPREVEDIBILI CURIOSI INCONTENTABILI SUPERFICIALI VELOCI

4 ESSERE GIORNALISTA TV CORRETTI COI COLLEGHI SCORRETTI CON LE AUTORITA’
DEONTOLOGICI, MA MAI MORALISTI MAI BANALI DISPONIBILI PREPARARSI

5 ESSERE GIORNALISTI TV FARE DOMANDE NON SPEGNERE MAI IL CELLULARE
CHIUNQUE E’ UNA FONTE TENERE SEMPRE LE ANTENNE ALZATE: ASCOLTARE LE AMBULANZE LEGGERE TANTI LIBRI COPIARE LE FRASI

6 ESSERE GIORNALISTI TV IL TG E’ VELOCE: TUTTO SI DIMENTICA, PURTROPPO
CHI SI SIEDE E’ PERDUTO CONTESTARE E LAVORARE SCHIENA DRITTA, MA ABBASSARSI QUANDO SPARANO IDEALISTI PRONTI A OCCUPARSI DI TUTTO LEGGERE SUI GIORNALI ANCHE LE PAGINE CHE NON INTERESSANO

7 ESSERE GIORNALISTI TV E’ “GIORNALISMO PER IMMAGINI”.
IL TESTO SCRITTO E’ MENO IMPORTANTE DELLE INQUADRATURE: LA VOCE NON DEVE COPRIRE LE IMMAGINI, DEVE AIUTARE A CAPIRE, DEVE ACCOMPAGNARE. LE IMMAGINI INFLUENZANO PIU’ DELLE PAROLE: COLPISCONO IL CUORE PRIMA CHE IL CERVELLO.

8 ESSERE GIORNALISTI TV GUARDARE LA TELEVISIONE. D’OBBLIGO PER CHI LA FA. L’IMPORTANTE E’ CAPIRE I MESSAGGI CHE MANDA! GUARDARE I PROGRAMMI CHE VEDE LA GENTE: QUELLI DEL POMERIGGIO, IL GRANDE FRATELLO, MISS ITALIA, SANREMO, IL CALCIO. L’OPINIONE PUBBLICA VIENE MANIPOLATA PIU’ DAI TALK SHOW CHE DAI TG.

9 ESSERE GIORNALISTI TV IL GIORNALISTA TELELEVISIVO E’ UN CRONISTA CAPACE DI RACCONTARE ALCUNE VICENDE (ANCHE IN DIRETTA) GRAZIE A IMMAGINI E SUONI. LA TECNOLOGIA TRASFORMA CHIUNQUE IN GIORNALISTA TUTTOFARE. CHIUNQUE PUO’ DIVENTARE UNA “REDAZIONE”

10 ESSERE GIORNALISTI TV LA MORALE
I giornalisti devono avere come obiettivo la non-menzogna, una specie di verità possibile e onesta, costruita attraverso l’osservazione diretta e il confronto tra molte verità e diverse fonti. Alberto Cavallari, già direttore del Corriere