La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Gesù proclama la legge storico-salvifica valida per ogni fedele: "Chiunque si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato" [Lc 14,11]. Questa è.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Gesù proclama la legge storico-salvifica valida per ogni fedele: "Chiunque si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato" [Lc 14,11]. Questa è."— Transcript della presentazione:

1 Sandro Botticelli, Madonna del Magnificat, 1480-1481, Galleria degli Uffizi, Firenze

2 Gesù proclama la legge storico-salvifica valida per ogni fedele: "Chiunque si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato" [Lc 14,11]. Questa è anche la chiave di comprensione della vicenda di Maria di Nazareth.

3 Lo storico Senofonte stabilisce un principio che regge la storia del mondo: "Spesso Dio gioisce nell’innalzare i piccoli e nell’abbassare i grandi".

4 Si tratta di una "teologia ondulatoria" (G
Si tratta di una "teologia ondulatoria" (G. Gossens), secondo cui si alternano epoche di oppressione e periodi di pace, in base ad un’azione specifica di Dio nei riguardi dei deboli e dei potenti. Un principio di azione divina abbraccia l’intero arco della storia della salvezza: la predilezione di Dio per i poveri concretizzata nello schema della bassezza-innalzamento. Vergine orante, XII secolo, museo arcivescovile di Ravenna Cfr. Stefano de Fiores in

5 inno escatologico, canto di ringraziamento componimento di genere misto ?

6 nella prima parte Il magnificat appare come il canto di ringraziamento di una serva liberata prodigiosamente dalla sua condizione di miseria, canto nel quale molti oranti possono riconoscersi senza difficoltà nella seconda parte che si stacca ulteriormente dal contesto redazionale il canto celebra con grande vigore e accento marziale l’intervento decisivo di Dio in difesa dei poveri, oppressi dai potenti

7 La maggioranza degli studiosi ritiene che il Magnificat sia un salmo preesistente opportunamente ritoccato da Luca e incastonato nel racconto. Questa soluzione sembra l’unica veramente rispettosa del cantico e del contesto in prosa che, nonostante i punti di contatto, appaiono differenti e non si postulano reciprocamente Giovanni di Turino, Madonna del Magnificat, 1420, Sant’Agostino, Siena. Alberto Valentini, Maria secondo le scritture Figlia di Sion e Madre del Signore, EDB, Bologna, 2007, 149.

8 Il Magnificat, nonostante la forma e il linguaggio arcaico, celebra un evento straordinario nel quale trovano compimento le promesse (v. 55). E’ una composizione prelucana sorta in ambito liturgico, nell’ambiente giudeopalestinese delle origini, in lingua ebraica o aramaica, comunque semitica. Alberto Valentini, Maria secondo le scritture , 150

9 Il linguaggio del Magnificat è vicino ai salmi canonici di cui conserva il dinamismo e la varietà del linguaggio biblico, privilegiando la storia della salvezza. La differenza più evidente è data dalla gioia che vi esplode in contrasto con i cantici giudaici profondamente segnati da tribolazioni di tempi difficili. Maurice Denis, Magnificat, 1901, Coll. Privata in esposizione allo SMART di Trento.

10 La doulè celebra il Signore ed esulta per la sua salvezza
La doulè celebra il Signore ed esulta per la sua salvezza. Pur esprimendo i propri sentimenti lascia il centro della scena al Signore. L’importanza e la centralità di Dio appare, oltre che dai verbi di cui egli è soggetto, anche dalla sua posizione dominante nei confronti della serva e di tutti coloro che lo temono. L’azione di Dio raggiunge i potenti oppressori e i piccoli depauperati capovolgendone completamente le sorti. TIZIANO Vecellio, Pittore italiano, scuola veneta, (nato a Pieve di Cadore nel 1490, muore a Venezia nel 1576) Assunzione della Vergine, , Olio su legno, 690 x 360 cm, Santa Maria Gloriosa dei Frari, Venezia Alberto Valentini, Maria secondo le scritture , 150

11 Dio è proclamato grande (v
Dio è proclamato grande (v. 46) a motivo delle grandi opere che ha compiuto (v. 49). Signore e Salvatore guarda verso il basso e risulta misericordioso e sollecito verso il suo popolo (Es 3,7ss). Il Potente è coinvolto in modo diretto e attivo nel trasformare la povertà e oppressione in gioiosa esperienza di libertà. L’uso dell’aoristo testimonia il compimento della salvezza, già storicamente avvenuto: la serva sollevata dalla sua miseria sarà proclamata beata da tutte le generazioni. Ciò che ha operato verso di lei è il parametro di ciò che fa con tutti quelli che lo amano. Anonimo pratese,sec XIV Madonna del parto, Prato Museo dell'opera del duomo. Alberto Valentini, Maria secondo le scritture , 156-7

12 Israele suo servo (v. 54) è in continuità con la doulè (v. 48)
Israele suo servo (v. 54) è in continuità con la doulè (v. 48). La fondamentale unità del cantico pur nelle due parti che lo compongono (vv. 46b-50 e vv ) è sorretta dall’asse grandezza-piccolezza con il conseguente capovolgimento di situazione. Caravaggio, Annunciazione, , Musée des Beaux-Arts, Nancy.

13 Il magnificat non è un semplice salmo di ringraziamento individuale, come diversi altri nella tradizione biblica, ma il canto di tutta una comunità, intonato da una persona, che la precede e la rappresenta davanti a Dio. [Anna: 1 Sam 2,1-10; Sir 10,14-17; Canto del mare: Es 15, ) 1454 CHARONTON Enguerrand , Hospice, Villeneuve-les-Avignon

14 Il Magnificat è il canto dei tempi messianici, nel quale “confluì il tripudio di Abramo che presentiva il Messia (cf Gv 8,56) e risuonò, profeticamente anticipata, la voce della Chiesa”. In Maria, Israele e la Chiesa, proclamano al mondo che la salvezza di Dio è più forte delle ingiustizie e delle violenze ancora tragicamente presenti nella storia. Paolo VI, Marialis cultis, 18 in EV 5/42. MURILLO, Immacolata Concezione con Padre eterno , ,Museo de Bellas Artes Siviglia

15 In particolare i cristiani credono che la sconfitta delle forze del male è già avvenuta in Cristo (cf Gv 16,33) e che il principe di questo mondo è stato cacciato fuori (cf Gv 12,31). Paolo VI, Marialis cultis, 18 in EV 5/42. Masolino, Fondazione di S. Maria Maggiore a Roma, 1420, Museo Nazionale di Capodimonte, Napoli.

16 Gioia e grandezza dominano implicitamente tutto il cantico
che celebra la salvezza di Dio e la festa dei redenti. Nell’opera lucana la salvezza è premessa e condizione della gioia e la gioia è segno e conseguenza dell’esperienza salvifica. Il Magnificat è canto di Maria e della comunità dell’alleanza ormai aperta a tutte le genti. 1475 Della Gatta, particolare Assunzione di Maria, Cortona

17 Come vivere e cantare il Magnificat oggi?
L’evento-Cristo, che resta il centro della storia e ha dato senso nuovo a tutte le cose. In lui ha fatto irruzione nel mondo la rivoluzione del Regno, che ha trasformato ogni realtà secondo l’originario progetto di Dio. Questo è l’atteggiamento di fede in un evento decisivo storicamente compiuto che abbiamo il compito di portare agli altri. Masolino ( ) Madonna col bambino, Alte Pinakothek, Munich

18 «Il censimento romano, segno di schiavitù, ci ricorda che Cristo nasce da un popolo oppresso, e in mezzo a quei poveri che i potenti considerano pedine insignificanti sullo scacchiere dei loro giuochi politici. Eppure il figlio di Maria sarà il centro del tempo e della stessa famiglia umana. Sarà proprio questo bambino povero a segnare nella storia i secoli in un "prima" e in un "dopo" di lui». Gianfranco Ravasi su Avvenire del 16 febbraio 2007. Beato Angelico, Adorazione dei magi, 1445, National Gallery of Art, Washington

19 Nel Vangelo la Vergine non appare mai da sola: è nodo di relazioni, presenza che apre. Per questo la figura isolata della Vergine senza il Figlio è rara nell’iconografia antica, e si limita alla Vergine orante di certe absidi musive (Torcello) e del modulo bizantino della Blachernitissa, dove però la Vergine è immediato segno di passaggio che invoca ed evoca una Presenza, soglia subito varcata verso l’Altro. Scuola veneto-bizantina Mosaico XII-XIII, Torcello, Venezia JAN VAN LAARHOVEN, «Storia dell’arte cristiana», 66.

20 La Madonna nell’attesa del parto a volte chiamata Madonna del Magnificat è un'iconografia sorta non per motivi di devozione popolare, ma strettamente connessa a disquisizioni teologiche sulla natura umana e divina del Cristo e quindi promossa dalla Chiesa ufficiale contro le eresie. Taddeo Gaddi , , allievo di Giotto, dipinse questa Madonna del parto, ora nella Chiesa di S. Francesco di Paola, Firenze

21 Dopo l'affermazione nel Concilio di Efeso (431) della Divina Maternità di Maria si diffuse questo tema, secondo l'iconografia bizantina della Platytera, la Madonna che porta sul ventre la mandorla con la raffigurazione del Cristo vivente, che raggiunse presto anche l'Italia, soprattutto le aree connotate da forti contatti e scambi con Bisanzio, Venezia e la costa adriatica. Platytera (=più ampia dei cieli), XII secolo, Museo Correr, Venezia

22 Gli iconografi devono affrontare anche altri problemi: come evitare nell’immagine naturalistica della gravidanza riferimenti e allusioni alla sessualità umana; come indicare insieme anche la verginità, il concepimento senza intervento di uomo; come esprimere la dignità della gravidanza, la bellezza della donna nell’attesa. p. Ermes Ronchi, Iconografia della Madonna del Parto. Segni iconici specifici della Madonna del Parto da La Madonna nell'attesa del parto. Capolavori dal patrimonio italiano del '300 e '400, Libri Scheiwiller, Milano, 2000, pp Battista da Vicenza, Madonna del Magnificat Donna dell’attesa, Santuario di Monte Berico.

23 Il visibile accenna all’invisibile, questa è la logica della immagine, della teologia dell’immagine; nel frammento, il tutto. Eppure nella Donna gravida visibile è solo il nascondersi di Dio, la sua kenosis: «Quando volle apparire egli si nascose ancora di più» (M. Lutero). Nardo di Cione , Madonna del parto, Museo Bandini, Fiesole

24 Ma in questa perla di luce e di sangue che fa inarcare il grembo di Maria come una vela al soffio dello Spirito, in quel fremito del grembo è contenuto il vangelo della vita. Nel frammento, il tutto. Forse è necessario molto silenzio per ascoltare lo stupefatto silenzio di Dio, e per finalmente comprendere che tutti siamo “attesi” e portati da un Amore che di noi non è stanco. Andrea di Bartolo da Jesi, sec. XV, Madonna Platytera come Madonna della Misericordia, Belvedere Ostrense, Chiesa della Madonna della Misericordia

25 Gli studenti dovrebbero essere in grado di:
COMPETENZE IN USCITA (cfr. DPR n. 122/04; n. 39/2006) Gli studenti dovrebbero essere in grado di: Leggere e spiegare il Magnificat Descrivere il fondamento della gioia in esso espressa Attualizzare con i giornali le situazioni che Dio innalza secondo la testimonianza di Maria Comprendere gli effetti positivi nella vita e nella storia del Magnificat

26 Quale situazione scolastica predisporre?
Quali contenuti proporre? Quali mezzi e strumenti utilizzare? Come procedere? Come monitorare l’interesse e la partecipazione?

27 Giovanni Pisano, Madonna col bambino, 1229, Camposanto, Pisa


Scaricare ppt "Gesù proclama la legge storico-salvifica valida per ogni fedele: "Chiunque si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato" [Lc 14,11]. Questa è."

Presentazioni simili


Annunci Google