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Notazioni per la stesura di un articolo 12 marzo 2004.

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Presentazione sul tema: "Notazioni per la stesura di un articolo 12 marzo 2004."— Transcript della presentazione:

1 Notazioni per la stesura di un articolo 12 marzo 2004

2 2 Dizionario di suggerimenti ACRONIMI: La prima volta che si cita in un testo, in acronimo, un ente, una organizzazione etc., e’ sempre buona norma fornire per esteso il significato della sigla, senza mai darlo per scontato. Spesso le sigle vengono scritte tutte in maiuscolo. Anche se questo uso non e’ scorretto e’ consigliabile e preferibile indicare in maiuscolo solo la prima lettera: es. Asl: Azienda sanitaria locale AFFATTO: Significa “in tutto e per tutto”, “interamente”, ma spesso viene utilizzato con valenza negativa, come, per esempio, nella replica alla domanda “Stai bene?”. Rispondere “affatto”, significa contrariamente all’intenzione, affermare di stare perfettamente bene; la negazione, evidentemente, andrebbe dichiarata con l’espressione “niente affatto” ASSOLUTAMENTE: Significa “in modo assoluto” e in se’ non riveste valore affermativo, ne’ negativo COERENZA: E’ importante la coerenza formale in un documento. Es. Scrivere tutti I numeri in cifre o in lettere CONGIUNZIONI SEGUITE DA VOCALI: La lingua scritta si adegua progressivamente a quella parlate. L’utilizzo della “d eufonica” unita alla congiunzione che precede la vocale ne e’ un esempio: la regola classica ne prescrive sempre l’uso, ma il consiglio e’ ricorrervi solo in caso di coincidenza fra congiunzione e vocale, a con a, e con e, o con o. Es. Ed entrare, e arrivare DATE: La maniera piu’ elegante per indicare le date e’ per esteso: Es. Martedi’ 16 marzo 2004

3 3 Dizionario di suggerimenti ENTRO E NON OLTRE: Entro di per se’ pone una delimitazione temporale. Se si vuole enfatizzare o sottolineare una scadenza, si puo’ scrivere “assolutamente entro”. Eliminare la formula burocratica “entro e non oltre” FORESTIERISMI: Evitare l’uso di tutti I termini stranieri per I quali esiste un corrispettivo italiano. I termini scientifici, se utilizzati, vanno rigorosamente spiegati. Fanno eccezione I termini che sono gia’ entrati nel vocabolario di lingua italiana INERENTE: Inerente significa “relativo a” e richiede il complemento di termine (non il complemento oggetto). Si dira’ quindi, un incontro “inerente a qualcosa” e non “inerente qualcosa” INSIEME/ASSIEME: Si dice “insieme con” e “assieme a” per esprimere compagnia e comunanza. “Insieme a” identifica invece una coincidenza o una contemporaneita’ fra due fatti MAIUSCOLE: Si usano troppe maiuscole spesso per un malintesto concetto di deferenza. Es. Il presidente, il sindaco Le iniziali maiuscole vanno riservate ai nomi propri e a quelli che designano enti, aziende, istituzioni NUMERI: Nei testi discorsivi e’ preferibile scrivere numeri per esteso Es. Uno, dieci, dodici Oltre il cento si possono scrivere in cifre, salvo mille, diecimila, centomila, un milione, un miliardo. I numeri a quattro e piu’ cifre devono essere espressi con il punto che facilita la lettura (1.450). Un milione e venticiquemila euro va scritto preferibilmente cosi’: 1.025.000 euro

4 4 Dizionario di suggerimenti Ovvero, ossia, ovverosia: Ovvero vuol dire oppure, anche se comunemente e’ inteso nel senso di ossia/ovverosia. E’ quindi preferibile usare ossia (piu’ comune di ovverosia) evitando pero’ l’uso di ovvero anche nel suo senso proprio, perche’ poco noto nella sua corretta accezione e percio’ fonte di equivoci e ambiguita’: quindi scrivere oppure PLURALE DEI TERMINI STRANIERI: Quando si utilizzano I termini stranieri entrati nell’uso comune (computer, film, bar, file) si eviti di aggiungere la “s” finale e si mantenga inalterato il sostantivo PRESSO: Presso vuol dire vicino. Non usarlo mai per indicare il luogo di un incontro, di una conferenza etc. SOGGETTO: Il soggetto va sempre espresso in forma esplicita. All’interno di un documento, dopo che sia stato bene evidenziato, puo’ anche essere sottaciuto purche’ resti chiaramente individuabile il riferimento implicito. Non e’ corretto invece cominciare un documento senza esplicitare il soggetto, perche’ si fa riferimento al titolo della notizia o del paragrafo

5 5 La titolazione Funzioni e caratteristiche: Il titolo e’ l’emblema della sintesi La redazione di un buon titolo implica e necessita abilita’ e competenze specifiche Il titolo ha un peso e un’importanza maggiore dei pezzi che presenta Il titolo deve essere: Secco Preciso Inequivocabile Rischioso Il titolo e’ il testo di massimo impatto visivo, in cui si concentra maggiormente l’attenzione del lettore e in cui deve essere condensata, in maniera chiara ed efficiente, l’anticipazione sull’informazione che verra’ estesa e dettagliata nell’articolo che segue Si caratterizza per: Contenuto descrittivo La rilevanza fondamentale e’ data dall’informazione La trattazione dell’argomento appare oggettiva e neutra Contenuto valutativo Si dichiara un punto di vista soggettivo, piu’ o meno esplicito, coinvolgendo emotivamente il lettore attraverso dei percorsi interpretativi guidati Si utilizzano parole fortemente connotate, aggettivi che qualificano il discorso, riproduzioni di tratti paralinguistici, realizzati nello scritto da segni di interpunzione, come punti esclamativi, puntini sospensivi o virgolette Comprende I titoli polemici e/o ironici

6 6 La redazione di un titolo Condizione di brevita’: Viene realizzata dalla limitazione sul numero di parole. Si realizza con: Frasi brevi Riduzione di frase strategia che si avvale della cancellazione del verbo o di altri elementi deducibili dal contesto testuale e discorsivo La messa in evidenza Attraverso la giustapposizione tramite il segno di interpunzione di un elemento collocato in prima posizione (l’evento, il luogo, il protagonista) Condizione di coerenza Il titolo va redatto in base all’informazione sviluppata nell’articolo, ottenuta attraverso l’utilizzo di parole chiave che riferiscono rispetto alla notizia I nuclei informativi sostanziali (tali parole si trovano generalmente nell’attacco)

7 7 L’immagine nei giornali Sono per lo piu’ rappresentazioni iconiche del “visto” a carattere denotativo: Il loro significato si limita tendenzialmente a cio’ che mostrano e non a cio’ cui fanno pensare, contrariamente a quanto accade nelle foto pubblicitarie o in quelle di moda Generalmente rispondono a due funzioni: Valutativa: L’immagine entra in gioco per suggerire delle suggestioni ed enfatizzare il contenuto del testo Descrittiva: L’immagine mostra cio’ di cui si parla senza nessun filtraggio, se non la scelta di un soggetto anziche’ un altro


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