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Università degli Studi di Macerata Facoltà di Scienze della formazione specializzazione per le attivita’ di sostegno Laboratorio sui DISTURBI DELL’ APpRENDIMENTO.

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1 Università degli Studi di Macerata Facoltà di Scienze della formazione specializzazione per le attivita’ di sostegno Laboratorio sui DISTURBI DELL’ APpRENDIMENTO -INFANZIA - A.A. 2011/ II SEMESTRE Dott.ssa Lia Daniela Sasanelli

2 LEGGERE MALE – SCRIVERE MALE
SOMMARIO Condizioni negative. Cause delle difficoltà aspecifiche di apprendimento. Caratteristiche: Sindrome integrata, specifica, parzialmente pervasiva. Disordine funzionale. Disordine qualitativo. Difformità di profili personali. Inquadramento nel DSM-IV.

3 Il soggetto con difficoltà nella lettura:
CONDIZIONI NEGATIVE  Il soggetto con difficoltà nella lettura: può essere valutato o percepito come meno intelligente o pigro; si preclude l'accesso alla migliore strumentalità lettoria e scrittoria;  si esclude in parte dall'accesso alla cultura;  non proverà mai il piacere di leggere;  vive conflittualmente il leggere, si demotiva, lo rifugge, costruisce disistima di sé ed autocolpevolezza.

4 Avere consapevolezza che non si tratta di problemi di intelligenza.
CONDIZIONI NEGATIVE E’ importante: Distinguere tra dislessia/disgrafia vera da errori di lettura/scrittura per cattivo apprendimento scolastico. Avere consapevolezza che non si tratta di problemi di intelligenza. Sapere che si tratta di problemi strumentali ed esecutivi. Sapere di essere nel campo dei processi cognitivi.

5 Il fenomeno è in incremento perché:
CONDIZIONI NEGATIVE Il fenomeno è in incremento perché: Si riscontrano maggiori difficoltà nello sviluppo armonico a livello motorio, percettivo, prassico, nell’infanzia. C’è maggiore sensibilizzazione e conoscenza da parte di genitori, insegnanti. Aumentano le richieste altamente competitive, di efficientismo e di successo.

6 CAUSE DELLE DIFFICOLTÀ ASPECIFICHE DI APPRENDIMENTO
RITARDO MENTALE DISTURBO DELLA SIMBOLIZZAZIONE FORTE DEMOTIVAZIONE FORTE DIVERSITA’ CULTURALE SCARSA COMPETENZA LINGUISTICA  DISTURBI DEL COMPORTAMENTO

7 CAUSE DELLE DIFFICOLTÀ ASPECIFICHE DI APPRENDIMENTO
Derivano da: altre condizioni patologiche, situazioni di disagio, problemi personali.

8 SINDROME INTEGRATA, SPECIFICA, PARZIALMENTE PERVASIVA
Integrata perché: Sono sempre compresenti anche se con diverso grado: DISLESSIA  DISGRAFIA  DISCALCULIA    Talvolta si riscontrano soltanto come condizione pregressa (riconoscibile in situazioni di stanchezza, di sollecitazione emozionale, di pressione o alterazione della normale velocità esecutiva).

9 SINDROME INTEGRATA, SPECIFICA, PARZIALMENTE PERVASIVA
Specifica perché: È un disturbo primario. È essenziale, non è espressione di altre forme patologiche. Attenzione: Specifico non significa settoriale.

10 SINDROME INTEGRATA, SPECIFICA, PARZIALMENTE PERVASIVA
DISTURBO SPECIFICO  DI APPRENDIMENTO in assenza di DISTURBI SENSORIALI  RITARDO MENTALE GRAVE  DISTURBO DELLA SIMBOLIZZAZIONE  DISTURBI DEL LINGUAGGIO  PATOLOGIE PSICOLOGICHE PRIMARIE  PATOLOGIE NEUROLOGICHE GRAVI  FORTE DIVERSITA’ CULTURALE  SCARSA SCOLARIZZAZIONE   

11 SINDROME INTEGRATA, SPECIFICA, PARZIALMENTE PERVASIVA
DISLESSIA  come disturbo specifico  non secondario a:  DISTURBI VISIVI  RITARDO MENTALE GRAVE  DISTURBO DELLA SIMBOLIZZAZIONE  LOGOPATIE  PATOLOGIE PSICOLOGICHE PRIMARIE  PATOLOGIE NEUROLOGICHE GRAVI  FORTE DIVERSITA’ CULTURALE  SCARSA SCOLARIZZAZIONE   

12 SINDROME INTEGRATA, SPECIFICA, PARZIALMENTE PERVASIVA
DISGRAFIA  come disturbo specifico  non secondario a:   DISTURBI VISIVI  RITARDO MENTALE GRAVE  DISTURBO DELLA SIMBOLIZZAZIONE  DISTURBI NEURO-MOTORI  PATOLOGIE PSICOLOGICHE PRIMARIE  PATOLOGIE NEUROLOGICHE GRAVI  FORTE DIVERSITA’ CULTURALE  SCARSA SCOLARIZZAZIONE   

13 SINDROME INTEGRATA, SPECIFICA, PARZIALMENTE PERVASIVA
Parzialmente pervasiva perché: Vi concorrono sempre:  dislessia  disgrafia discalculia  disprassie

14 SINDROME INTEGRATA, SPECIFICA, PARZIALMENTE PERVASIVA
Vi concorrono sempre: disordini motori  disordini percettivi  disordini linguistici  disordini spaziali  disordini temporali  forme di disordine della lateralità  disordini della memoria  disturbi non altrimenti specificati

15 DISORDINE FUNZIONALE E’ un disturbo selettivo (non settoriale o circoscritto). Si rileva in tutti i comportamenti e in particolare in: Motricità, Coordinamenti percettivi, Linguaggio, Memoria, Organizzazione spazio-temporale, Dominanza laterale.

16 DISORDINE FUNZIONALE Ricordare : DIAGRAMMA DELLA PEDAGOGIA SPECIALE
 Le  disfunzioni o i disturbi sono di tipo:  ORGANICO FUNZIONALE   ORGANICO-FUNZIONALE     

17 DISORDINE QUALITATIVO
Qualitativo perché: L’indicatore è la diversità funzionale, la differente abilità. Sono coinvolti i processi cognitivi di coordinamento e organizzazione delle funzioni E’ coinvolta la successione: struttura madre dei processi cognitivi.

18 DISORDINE QUALITATIVO
Ricordare : DIAGRAMMA DELLA PEDAGOGIA SPECIALE     DISTURBO    QUANTITATIVO = MINORITA’ = DEFICIT    DISTURBO   QUALITATIVO = DIVERSITA’ = DISORDINE

19 DISORDINE QUALITATIVO
I DISTURBI QUALITATIVI  NON SONO MISURABILI  SONO APPREZZABILI  SONO DESCRIVIBILI SONO NARRABILI

20 DIFFORMITÀ DI PROFILI PERSONALI
Perché concorrono diverse condizioni personali: Storia personale, Condizioni ambientali, Condizioni educative, Gravità dei sintomi, Possibili co-morbilità, Tratti comportamentali, Motivazione.

21 DIFFORMITÀ DI PROFILI PERSONALI
Di conseguenza necessitano di: Approcci individuali, Approcci empirici, Approcci all’intera persona.


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