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Come va? Che fai? La cucina tradizionale.

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Presentazione sul tema: "Come va? Che fai? La cucina tradizionale."— Transcript della presentazione:

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3 Come va? Che fai?

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6 La cucina tradizionale

7 La cucina all’americana

8 Alla fine degli anni ’50 l’Italia raggiunse notevoli prospettive di sviluppo economico. Il settore trainante era costituito dall’industria. Negli anni tra il 1958 e il 1963, noti come ‘miracolo economico’, crebbero occupazione, consumi, salari. Era l’inizio di una vera e propria rivoluzione sociale. L’industria automobilistica, con alla testa la Fiat, costituì il centro propulsivo dell’espansione economica. L’emigrazione dal Mezzogiorno verso il Nord era una conseguenza inevitabile. Il Piemonte rappresentò un centro di immigrazione.

9 IL MIRACOLO ECONOMICO Periodo: 1958/63 c.a Caratteristiche: -Italia da paese agricolo a paese industrializzato; -Sviluppo soprattutto dei settori siderurgico, meccanico e chimico; - Elementi alla base del boom: bassi salari, utilizzo del metano come fonte di energia, stabilizzazione monetaria; - Aumento esportazioni e ampliamento del mercato interno = anche in Italia “civiltà dei consumi” = elettrodomestici e televisione = omologazione linguistica, del gusto, del comportamento; si diffonde la 600; -Cassa del Mezzogiorno al Sud; - Forte migrazione verso il“Triangolo industriale”(genova, torino, milano)

10 Gli anni '60 hanno visto l'ingresso nella scuola italiana di nuove leve di studenti fino ad allora esclusi dalla scuola secondaria e dall'università.

11 L'Italia comincia a riprendersi economicamente solo alla metà degli anni '50, quando la ricostruzione postbellica da il via a quello stato di benessere diffuso ai vari strati sociali, che culminerà negli anni '60. In questo primo periodo, però, la nuova prosperità economica stenta a raggiungere le campagne, soprattutto quelle del Mezzogiorno, ancora imprigionate in un'economia agricola tradizionale. L'alimentazione continua ad essere il tratto distintivo dell'appartenenza o meno alle classi più abbienti, anche se l'aumento dei salari fa si che intere fasce di lavoratori diventino più agiate aprendo anche a loro al possibilità di una dieta variata in cui la carne, e non solo le frattaglie, finalmente appare settimanalmente.

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13 boom edilizio in Italia ci si riferisce a quello avvenuto negli anni sessanta, in stretto rapporto al più generale boom economico degli anni 1958 – 1963 che vide una grande ed inaspettata, nelle sue proporzioni, espansione dell'economia Italiana. Il patrimonio edilizio in Italia aumenta vertiginosamente nel dopoguerra. Nel 1951 erano stati costruiti 10,7 milioni di abitazioni che erano quasi raddoppiate nel 1991 raggiungendo la cifra di 19,7 milioni di unità.(Fonte Censis). I motivi specifici di tale sviluppo sono essenzialmente da individuarsi: La diversa distribuzione geografica della popolazione: tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta più di 10 milioni di italiani si spostarono dal Mezzogiorno e dalle regioni del Triveneto verso le aree più ricche e industrializzate del paese, dalle zone povere a quelle ricche, dall'agricoltura all'industria. La rapida crescita demografica legata alle migliorate condizioni economiche e sociali. L’aumento del reddito per abitante che raddoppiò quasi, passando da 577 dollari USA nel 1952 a 970 nel 1963; nel frattempo la disoccupazione era scesa sotto la soglia del 3% nel 1962, dato che corrispondeva in pratica al raggiungimento della piena occupazione. I Bassi tassi d’interesse che consentirono a molti l’accesso al credito ed ai mutui fondiari ed edilizi. L’edilizia economica e popolare denominata INA-Casa, che ebbe con tutti i suoi limiti, una funzione di traino al progredire del settore delle costruzioni e delle cooperative edili.

14 Nel 1960 negli Usa viene introdotta la pillola contraccettiva che si diffonderà nel resto del mondo

15 Concilio ecumenico vaticano II, 11 ottobre 1962- 7.12.1965

16 Roma 1968 manifestazioni studentesche

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18 Il movimento delle donne

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20 IL SESSANTOTTO E L’”AUTUNNO CALDO”
-Le matrici ideologiche di fondo (contestazione studentesca e spinte politiche) furono comuni a quelle internazionali; -In nome della democrazia radicale e non più rappresentativa si va verso la gestione assembleare; attacco al parlamentarismo ed a tutti i partiti, soprattutto al PCI accusato di aver abbandonato la strategia rivoluzionaria; -Il movimento studentesco cerca la saldatura con il movimento operaio. Tale saldatura non si verificò e ciò portò alla fine del movimento. -In questo clima si formarono una miriade di gruppi appartenenti alla cosiddetta “sinistra extraparlamentare”, portatori di idee estremistiche e rivoluzionarie: Potere Operaio, Lotta Continua, Avanguardia Operaia alcuni dei più celebri. Nel 1969 alcuni fuorusciti dal PCI fondano il Manifesto ed attaccano la dirigenza dell’URSS e quelle dei paesi “socialisti”. -La contestazione studentesca culmina nel cosiddetto “autunno caldo” del 1969 (erano venuti a scadenza numerosi contratti di lavoro); si trattò di durissime lotte dei lavoratori .

21 Nel dicembre del 1970, nonostante l'opposizione della Democrazia Cristiana, il divorzio veniva introdotto nell'ordinamento giuridico italiano con la legge n. 898, risultato della combinazione del progetto di legge di Loris Fortuna con un altro presentato dal deputato liberale Antonio Baslini

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