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I HAVE A DREAM LE VIE DEL SOTTOSVILUPPO ITC “E. BELTRAMI” CREMONA

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Presentazione sul tema: "I HAVE A DREAM LE VIE DEL SOTTOSVILUPPO ITC “E. BELTRAMI” CREMONA"— Transcript della presentazione:

1 I HAVE A DREAM LE VIE DEL SOTTOSVILUPPO ITC “E. BELTRAMI” CREMONA
A.S. 2002/203 prof. ALBERTO ZANGRANDI I HAVE A DREAM LE VIE DEL SOTTOSVILUPPO LA CRISI CHE INVESTE ATTUALMENTE I RAPPORTI INTERNAZIONALI E L’ECONOMIA MONDIALE È GRAVIDA DI ENORMI PERICOLI, CHE SEMBRANO DI CONTINUO CRESCERE RAPPORTO BRANDT 1978

2 Nel 1947 l’India diventa indipendente
LA DECOLONIZZAZIONE Nel 1939 quasi km quadrati di terre e 710 milioni di persone (meno di un terzo del totale) erano sottoposti al dominio coloniale di una potenza europea. Nel 1941, in piena guerra mondiale, Churchill e Roosevelt nella Carta Atlantica affermarono il principio della “decolonizzazione come base di un rapporto nuovo, pacifico e paritario tra gli Stati. Nel primo dopoguerra gli Stati europei cercarono di bloccare la richiesta di indipendenza concedendo la cittadinanza agli abitanti delle colonie. Nel 1947 l’India diventa indipendente Nel 1950 tutta l’Asia (Indocina francese esclusa) era indipendente. Nel decennio seguente fu la volta dell’indipendenza africana. Il generale processo di indipendenza politica non ha mutato la dipendenza economica (NEOCOLONIALISMO).

3 QUANTI MONDI CI SONO? Negli anni ‘50 si affermò una divisione economica e politica del mondo in tre zone distinte, oggi molto cambiata perché il Terzo mondo ha conosciuto una continua evoluzione, sfrangiandosi in situazioni molto diverse da Paese a Paese. PRIMO MONDO Paesi ad economia capitalista SECONDO MONDO Paesi ad economia pianificata Paesi di nuova industrializzazione TERZO MONDO Paesi in ritardo nello sviluppo economico QUARTO MONDO Paesi molto poveri

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7 RICCHI E POVERI Recenti stime attribuiscono alle 225 persone più ricche del mondo oltre 1000 miliardi di dollari, pari al reddito annuale del 47% più povero della popolazione mondiale (2,5 miliardi di persone).

8 INDICATORI SOCIALI E CULTURALI
MISURARE LO SVILUPPO INDICATORI ECONOMICI INDICATORI SOCIALI E CULTURALI Prodotto nazionale lordo Reddito pro capite Distribuzione del reddito Distribuzione settoriale della forza lavoro Disponibilità di calorie Livello di disoccupazione Speranza di vita Istruzione Alimentazione Livello dei servizi pubblici Tutela dei diritti civili

9 PERCHÉ IL SOTTOSVILUPPO?
Scambio ineguale Circolo vizioso della povertà Esplosione demografica

10 LO SCAMBIO INEGUALE I Paesi poveri esportano materie prime a prezzi bassi I Paesi poveri importano manufatti a prezzi alti Anche a causa di questo squilibrio si è generato il problema del debito estero dei Paesi poveri Nel 1965 occorrevano 5 tonnellate di cotone per acquistare un trattore. Nel 1985 ne occorrevano 35 Nel 1996 ne occorrevano 43

11 IL CIRCOLO VIZIOSO DELLA POVERTÀ
BASSO REDDITO POCO RISPARMIO POCHI INVESTIMENTI BASSA PRODUTTIVITÀ IL SERPENTE SI MORDE LA CODA

12 L’ESPLOSIONE DEMOGRAFICA
L’incidenza dei Paesi sviluppati sarà sempre più piccola: 1 su 10 nel 2050.

13 COME PROMUOVERE LO SVILUPPO
SVILUPPARE L’AGRICOLTURA COSTRUIRE INFRASTRUTTURE DIFFONDERE L’ISTRUZIONE STABILIZZARE I PREZZI DELLE MATERIE PRIME CANCELLARE O RINEGOZIARE IL DEBITO ESTERO SOSTENERE LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE FAR RISPETTARE I DIRITTI CIVILI I Paesi poveri devono passare da un’economia etero-centrata ad un’economia auto- centrata

14 CHI SI OCCUPA DELLO SVILUPPO

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16 November 15, 2002   04:26:16 GMT-0800 UN CLIC CONTRO LA FAME È possibile aderire ad un progetto della FAO per assicurare una razione di cibo agli affamati del pianeta. La donazione è gratuita grazie ad alcuni sponsor.


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