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Aspetti fondamentali dell’attività giovanile Oreste Perri

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Presentazione sul tema: "Aspetti fondamentali dell’attività giovanile Oreste Perri"— Transcript della presentazione:

1 Aspetti fondamentali dell’attività giovanile Oreste Perri

2 Lo sviluppo della motricità
Il bambino è un essere egocentrico considera la realtà esterna come estensione di se stesso. percepisce il mondo come un tutto indifferenziato: per questo interpreta le rappresentazioni in termini fantastici senza definire la differenza tra realtà e fantasia.

3 Aspetti fondamentali dell’allenamento sportivo
Il CAMPIONE è frutto,prima di tutto di un ben organizzato reclutamento,secondariamente,di un allenamento finemente elaborato. A parità di attitudini prevale l’atleta che ha meglio organizzato la propria preparazione.

4 Attività fisica indispensabile per un armonico sviluppo dell’organismo giovanile

5 Aspetti fondamentali dell’attività giovanile
Formazione e inserimento dei giovani nello sport. Verranno suddivise e descritte le quattro tappe della preparazione pluriennale.

6 Tappe fondamentali della preparazione pluriennale
1. Preparazione preliminare. 2. Specializzazione sportiva iniziale. 3. Allenamento approfondito nel tipo di sport scelto. 4. Raggiungimento di un elevato livello sportivo. La suddivisione non è rigorosa va considerata la maturazione biologica del ragazzo.

7 1^Tappa Preparazione preliminare (da 6-7 anni fino ai 10-11)
Formazione e sviluppo dei movimenti fondamentali (corsa,salti,lanci e giochi). Sviluppo della frequenza del movimento. Sviluppo della resistenza generale (sforzo prolungato ad intensità moderata). Varietà delle esercitazioni (sviluppo delle capacità coordinative:orientamento,equilibrio,senso del ritmo,capacità di adattamento e di trasformazione movimento,senso cinetico). Multilateralità (sviluppo di tutte le qualità fisiche).

8 2^ Tappa specializzazione sportiva iniziale (da 11 ai 13 anni)
Prosecuzione del lavoro multilaterale (con orientamento verso il tipo di sport prescelto). Prosecuzione e affinamento delle capacità coordinative. Inserimento progressivo di esercitazioni a carattere speciale. Non eccessiva partecipazione alle gare. La periodizzazione dell’allenamento non è articolata in funzione delle competizioni, non viene distinto il periodo preparatorio dal periodo competitivo. Sviluppo delle qualità fisiche di velocità, resistenza e di forza muscolare a carico naturale(40%per la velocità,40%per la resistenza e 20%per la forza).

9 3^Tappa allenamento approfondito nello sport scelto(da 13-14 ai 17-18 anni)
Continuo incremento della quantità e della intensità dei carichi di lavoro. Specializzazione progressiva e perfezionamento delle qualità fisiche, della tecnica e della tattica. Aumento graduale alla partecipazione alle gare. Specializzazione progressiva nella scelta dei mezzi e metodi di allenamento. Periodizzare L’allenamento in funzione delle competizioni. Diminuzione graduale del bagaglio di esercitazioni utilizzate nelle tappe precedenti. (Preparazione speciale % preparazione generale %).

10 4^tappa Raggiungimento di elevato livello sportivo (dai 17-18 anni)
Specializzazione nella scelta dei mezzi, delle metodiche in funzione delle competizioni agonistiche.

11 Sei principi metodologici fondamentali del processo di allenamento pluriennale
1. Rapporto tra finalità mezzi e metodi dell’allenamento nelle diverse età, per ritenere l’allenamento pluriennale un insieme che abbia rispetto delle esigenze del giovane o dell’adulto. 2. Rapporto tra preparazione fisica generale e speciale (nei primi anni 70%generale fino ad arrivare al 70-80%speciale per atleti evoluti). 3. Nei primi anni è fondamentale esercitare una vasta gamma di abilità motorie indirizzate a migliorare in particolare le capacità coordinative.

12 Principi metodologici fondamentali del processo di allenamento pluriennale
4. L’osservanza dei giusti carichi di lavoro modulando attentamente i fattori quantità e di intensità (nei primi anni aumentare gradualmente il numero di ripetizioni, negli anni successivi l’incremento potrà riguardare l’intensità). 5. Controllo pedagogico nel processo della preparazione sportiva. (non è prioritario il conseguimento della vittoria come lo è per gli adulti,ma stabilire dei testo delle prove di controllo al fine di valutare il processo di allenamento pluriennale). 6. Studio dello sviluppo delle qualità fisiche nelle diverse età (velocità,forza,resistenza,destrezza,mobilità articolare). Sviluppare in sincronia le qualità fisiche rispettando i momenti più favorevoli (fasi sensibili).

13 Schema esemplicativo dei tempi di lavoro e delle sedute di allenamento nelle diverse fasce di età
ETA’ 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 Numero di sedute di allenamento settimana 3 4 5 6 7 9 Tempo in minuti di allenamento per seduta 90 100 120 Tempo in minuti di allenamento per settimana 270 360 400 500 600 720 840 900 1100 1400 Percentuale di lavoro generale (%) 80 70 60 50 40 30 25 20 Percentuale di lavoro speciale (%) 75

14 Allenabilità delle capacità motorie (TSCHIENE 1995)
Allenabile dai Allenabile per Rapidità 6 - 7 Anni 5 - 6 Anni Forza rapida Anni Anni Forza massima Anni Anni Resistenza aerobica Anni Anni Resistenza anaerobica-lattacida Anni Coordinazione Anni

15 Schemi motori di base Dinamici:
Camminare Correre Saltare Lanciare Afferrare Strisciare Rotolare Calciare Posturali: Flettere Estendere Addurre Ruotare

16 Capacità motorie Capacità coordinative capacità condizionali
generali velocità(rapidità) Speciali forza resistenza

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18 La personalità Personalità: organizzazione dinamica, dei sistemi psico-fisici,che determina la capacità di adattamento all’ambiente. Il processo educativo è rappresentato dallo sviluppo completo della personalità e l’azione educativa è rivolta a ciascuna delle quattro aree fondamentali: -Area cognitiva Area sociale Area emotivo-sociale Area motoria.

19 Aree della formazione della personalità
Area cognitiva -Sviluppo processi percettivi -Aumento della fantasia -Aumento della creatività Area emotivo-affettiva -Controllo dell’emotività -Aumento della sicurezza -Fiducia in sé e negli altri -Canalizzazione aggressività Area sociale -Capacità di collaborazione -Solidarietà -Sperimentazione di ruoli sociali nel gruppo Area motoria -Incremento staturo-ponderale -Sviluppo muscolare -Funzionalità apparato cardiocircol.e respiratorio -Efficienza meccanismi bioenergetici

20 Capacità coordinative
Le capacità coordinative possono essere definite come capacità di organizzare, controllare e regolare il movimento. Dipendono dalla funzionalità degli organi di senso e dal sistema nervoso centrale.

21 Multilateralità Il concetto di multilateralità dell’attività sportiva è riferito agli aspetti didattici dell’insegnamento(contenuti,mezzi, organizzazione). Si riferisce allo sviluppo di tutte e di ciascuna capacità motoria e alla costruzione del maggior numero possibile di abilità motorie.

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23 Giochi -individuali -collettivi -di gruppo -di squadra
-con attrezzi senza attrezzi di regole tradizionali/popolari -di punteggio di territorio

24 Percorsi -Singoli/multipli Paralleli Differenziati A staffetta A gara(con penalità, a tempo) Individuali Di squadra -Con attrezzi Senza attrezzi Con schemi semplici -Con schemi multipli -Senza ripetizione Con ripetizione Fissi/variabili

25 Circuiti -Singoli Differenziati Multipli Individuali A staffetta A gara(con penalità, a tempo) Rispetto ai percorsi va curata maggiormente l’organizzazione e il numero di stazioni in funzione degli obiettivi.

26 Gli schemi posturali e motori, gli aspetti coordinativi e condizionali, devono essere sviluppati attraverso variazioni, combinazioni e modificazioni dell’esecuzione dei movimenti, da esercitare e definire in rapporto a varianti di tipo: -Spaziale -Temporale -Qualitativo -Qualitativo Tattico Ambientale

27 Combinazioni semplici o multiple delle varianti (1)
VARIANTI DI TIPO SPAZIALE Avanti / Dietro Destra / Sinistra Vicino / Lontano Dentro / Fuori Sopra / Sotto Lungo / Corto Alto / Basso Largo / Stretto Aperto / Chiuso Grande / Piccolo VARIANTI DI TIPO TEMPORALE Prima / Dopo Veloce / Lento VARIANTI DI TIPO QUANTITATIVO Tanto / Poco Tutto / Parte Solo / Insieme

28 Combinazioni semplici o multiple delle varianti (2)
VARIANTI DI TIPO QUALITATIVO Pesante / Leggero Duro / Morbido Ruvido / Liscio Forte / Piano VARIANTI DI TIPO AMBIENTALE Ambiente acquatico Spazi aperti o chiusi Campi erbosi o di terra Temperature diverse Condizioni atmosferiche Superfici diverse Pubblico VARIANTI DI TIPO TATTICO Fintare Marcare Anticipare

29 Capacità coordinative
Generali Controllo e direzione del movimento Adattamento e trasformazione Apprendimento motorio Speciali Destrezza fine Equilibrio Ritmo Reazione Orientamento Anticipazione Rappresentazione motoria Differenziazione Rilassamento muscolare

30 Capacità coordinative speciali
Destrezza fine Movimenti,precisi e rapidi, compiuti in uno spazio limitato senza grande dispendio di energia. Condizioni per il suo conseguimento: Informazioni sensoriali Intelligenza pratica Non è possibile scindere le capacità motorie fini dalla motricità generale. Capacità di equilibrio Mantenere la giusta posizione nello spazio, in ogni istante e in ogni movimento.Si distingue in: -equilibrio statico e dinamico -equilibrio statico-dinamico -equilibrio in volo Ritmizzazione Contrazione e decontrazione istantanea dei diversi gruppi muscolari rispettando i giusti intervalli fra gli stimoli sensoriali.

31 Capacità coordinative speciali
Capacità di orientamento Permette di modificare la posizione ed il movimento del corpo sia nelle sue singole parti reciprocamente sia nello spazio e nel tempo, in riferimento ad un campo d’azione.

32 Motivazioni allo sport
Primarie Sfera bio-psichica (bisogno di fare movimento) Sfera cognitiva (bisogno di conoscere) Sfera emotiva (pulsioni interne) Sono il gioco e l’agonismo. Secondarie Sfera psico-sociale Sfera culturale Sfera socio economica Sono: -la motivazione al successo -il bisogno di affiliazione -la motivazione estetica -la motivazione compensativa.

33 Meccanismi motivazionali

34 Psicomotricità e apprendimento scolastico
L’educazione motoria svolge un ruolo fondamentale nell’ambito del processo educativo del bambino,del fanciullo e del preadolescente. In relazione ai primi due l’educazione motoria ha una notevole incidenza sull’apprendimento scolastico.

35 Psicomotricità e la lettura
L’apprendimento della lettura presuppone una buona organizzazione spazio-temporale.Occorre che il bambino situi correttamente nello spazio grafico l’alto e il basso,la destra e la sinistra.Durante la lettura nella nostra cultura lo sguardo procede per convenzione da sinistra a destra e dall’alto in basso secondo linee parallele mantenendo stabile il senso del percorso.La costruzione dello spazio e del tempo si fonda innanzi tutto sul proprio corpo:la distinzione delle membra del proprio corpo serve come punto di partenza per tutte le altre distinzioni:l’interno e l’esterno,il davanti e dietro,il sopra e il sotto acquistano un significato in rapporto alle singole parti del corpo umano.E’soprattutto dal senso e dalla direzione del movimento del corpo umano e delle sue membra che nascono le relazioni spaziali e le forme temporali.

36 Prerequisiti per l’ apprendimento della lettura
-Sviluppo adeguato del linguaggio Adeguate capacità percettive acustiche e visive Adeguato sviluppo della motricità Corretta acquisizione dello schema corporeo Adeguata organizzazione spazio-temporale Motivazione all’apprendimento della lettura.

37 Psicomotricità e la scrittura
La motricità nell’atto grafico è complessa quest’ultimo infatti richiede una buona organizzazione degli atti motori nello spazio,una loro determinata successione, un agile svolgimento dei movimenti ecc. Le attitudini motorie sottese a un buon apprendimento della scrittura sono le seguenti: Condizioni generali Coordinazione funzionale della mano Abitudini neuro-muscolari corrette e ben stabilite.

38 Attitudini funzionali alla scrittura
-Condizioni generali -Capacita’ di controllo neuromuscolare. -Coordinazione occhio-mano Organizzazione spazio-temporale. -Coordinazione funzionale della mano: Indipendenza mano-braccio Indipendenza delle dita Coordinamento della prensione e della pressione. -Abitudini neuro-motorie corrette e ben stabilite Visioni e trascrizioni da sinistra verso destra Rotazione abituale degli anelli in senso sinistro giro Modo corretto di tenere la penna.

39 Psicomotricità e la matematica
Le operazioni di Pensiero(l’analisi e la sintesi)e il movimento che il pensiero compie dall’una all’altra si costruiscono sulla base di attività quali riunire, separare, aggiungere ecc I termini usati nell’apprendimento tradizionale del calcolo sono termini di movimento:prendo,metto,aggiungo,e sono legati ad una azione personale.

40 Tappe del processo di apprendimento in matematica
1) Gioco libero ) Gioco strutturato ) Consapevolezza della struttura del gioco ) Rappresentazione della struttura del gioco. 5) Studio della rappresentazione ) Elaborazione di assiomi e teoremi.

41 “Il corpo è un compito da vivere”

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49 “Il corpo è un compito da vivere”

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