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Chi è ASSOFOND ASSOFOND è la Federazione che rappresenta le Fonderie Italiane, aderisce a Confindustria e conta ad oggi circa 280 aziende associate che.

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1 Chi è ASSOFOND ASSOFOND è la Federazione che rappresenta le Fonderie Italiane, aderisce a Confindustria e conta ad oggi circa 280 aziende associate che realizzano oltre il 90% della produzione italiana di getti ferrosi (acciaio, ghisa, microfusi) e il 60% di getti non ferrosi (alluminio, bronzo, magnesio, ottone, zama).

2 Uno sguardo sul Settore Italiano delle Fonderie
1.100 Imprese Metalli Ferrosi Metalli Non Ferrosi 32.500 Addetti Diretti 12.000 Addetti Indotto Oltre 2,7 Mil. di t Produzione getti Oltre 1,6 Mil. t getti Ferrosi Circa 1 Mil. t getti non ferrosi Esportazioni Fatturato Circa 11 Miliardi di € di Fatturato 40%

3 Posizionamento quantitativo Ranking Europeo
Produzione getti metalli Ferrosi (t) L’Italia è il 2° produttore europeo di getti di metalli ferrosi (escludendo la produzione di Tubi) Produzione getti metalli non Ferrosi (t) L’Italia è il 1° produttore europeo di getti di metalli non ferrosi Fonte: Elaborazioni su dati CAEF The European Foundry Association

4 Preconsuntivi Produzione getti (volumi)
Getti di Ghisa +3% primi 10 mesi 2008 vs. Primi 10 mesi 2007 -16% ultimo bimestre 2008 vs. ultimo bimestre 2007 0.20% Anno 2008 vs. Anno 2007 Getti di Acciaio +7% primi 10 mesi 2008 vs. Primi 10 mesi 2007 -9% ultimo bimestre 2008 vs. ultimo bimestre 2007 +4% Anno 2008 vs. Anno 2007 Getti di Metalli Non Ferrosi -13% primi 10 mesi 2008 vs. Primi 10 mesi 2007 -30% ultimo bimestre 2008 vs. ultimo bimestre 2007 -17% Anno 2008 vs. Anno 2007

5 Considerazioni sulla congiuntura
In generale, dopo un avvio del 2008 ancora molto positivo per il comparto dei metalli ferrosi a partire dal mese di ottobre sono emersi i primi segnali di rallentamento. In questa fase si trattava comunque di difficoltà ancora circoscritte prevalentemente alle fonderie produttrici di getti per l’industria automotive e costruzioni. Gli ultimi tre mesi dell’anno scorso hanno inciso profondamente sui risultati del 2008. Il fenomeno è dilagato fino a coinvolgere seppur con intensità diversa tutti i comparti di destinazione dei getti (meccanica, veicoli industriali, macchine movimento terra, macchine agricole, macchine utensili, ecc.). L’intonazione congiunturale del comparto dei metalli non ferrosi è apparsa negativa sin dai primi mesi del 2008 ed è andata peggiorando con l’aggravarsi della crisi internazionale nel corso dell’anno. L’impatto della crisi è stato accusato da prima dalle Fonderie di metalli non ferrosi particolarmente legate all’automotive, successivamente si è esteso alle Fonderie di ghisa e infine a quelle di acciaio. Nell’ambito di queste ultime hanno mostrato una maggiore tenuta le Fonderie che realizzano getti di grosse dimensioni grazie alla consistenza del portafoglio ordini che ancora oggi consente loro di coprire almeno tutto il primo semestre. Il vero grido di allarme lanciato dalle imprese dedite alla produzione con formatura a mano e a macchina riguarda la totale assenza di new entry nel portafoglio ordini per nuovi progetti e nuove commesse che per il momento non fa che allontanare le speranze di una rapida inversione di tendenza.

6 I dati della crisi….situazione corrente
Il primo trimestre 2009 si è aperto all’insegna di un marcato peggioramento del quadro congiunturale, in continuità con i risultati negativi registrati negli ultimi mesi del 2008. La situazione di mercato delle Fonderie ha subito un’evoluzione molto rapida con conseguenze drammatiche sulle principali variabili: Sensibile aumento dei ricorsi agli ammortizzatori sociali La CIG incide quasi per il 50% sui addetti (diretti +indotto) Calo generalizzato degli ordini - 40% ÷ - 70% rispetto allo stesso periodo del precedente anno

7 Lo scenario è caratterizzato dalle seguenti criticità
competizione di prezzo esasperata dalla ricerca di volume utilizzazione rapida della cassa integrazione disponibile peggioramento delle condizioni di accesso al credito difficoltà nel rimborso dei prestiti storno di ordini confermati allungamento dei termini di pagamento Clienti drastica riduzione del cash flow

8 L’inversione di tendenza è prevista….
I segnali che provengono dalle dichiarazioni delle Associate confermano la presenza di un diffuso pessimismo generato dall’incertezza del quadro macroeconomico generale, dal deterioramento delle condizioni della domanda registrate nell’ultima parte del 2008 che ha trovato conferma nei primi mesi del 2009, dalle turbolenze che hanno duramente colpito il sistema finanziario e bancario. Sono stati espressi forti timori circa la crisi del credito e le prospettive di un significativo inasprimento delle condizioni di accesso ai finanziamenti che si ripercuoterà sugli investimenti aziendali. Secondo il 40% degli intervistati, dopo il primo semestre del 2009 si potrà assistere ad una seppur moderata ripresa dell’attività economica; una percentuale non trascurabile del 45% formula una previsione di ripresa non prima di 9 mesi e infine il restante 15% si attende un’inversione di tendenza all’inizio del 2010.

9 Previsioni di ciclo economico nel settore automotive
Le fonderie automotive potranno sperimentare per prime una ripresa selettiva, come effetto degli incentivi di cui gode il settore e della ripresa della domanda sui modelli più popolari per dimensioni ed orientamento energetico ed ambientale. Fatto pari a 100 il livello antecrisi, le principali fonderie del settore prevedono che la domanda cresca dal livello 60 di Marzo 2008 fino ad un massimo di 80 per i restanti mesi del 2009.

10 Previsioni di ciclo economico nel settore veicolo industriale
Fatto pari a 100 il livello antecrisi 2008, la produzione di getti per i veicoli leggeri è stimabile intorno a 45 per i primi tre mesi 2009 con attesa sul livello 60 per il dopo ferie. Più critica la situazione per i veicoli pesanti, per i quali la produzione non ha superato il livello 25 nei primi tre mesi 2009. Ferma per eccesso di scorte e senza previsioni è la produzione per il veicolo pesante cava cantiere.

11 Previsioni di ciclo economico nel settore della meccanica agricola
Le macchine passive dimostrano ancora una discreta tenuta, con cali della domanda inferiori al 10%. Per le macchine semoventi, in assenza di incentivi e permanendo il pessimismo degli imprenditori agricoli, la diminuzione della domanda del 10% 2008/2007 potrebbe ripetersi anche nel 2009/2008, mentre potrebbe ritornare ai livelli 2007 nel caso di incentivi efficaci.

12 Previsioni di ciclo economico nel settore dei beni strumentali
Le forniture al mercato dei beni strumentali invertiranno la tendenza inizialmente in relazione agli investimenti infrastrutturali in Europa e negli USA. La domanda riprenderà quindi vigore in corripondenza del nuovo ciclo delle materie prime, innescato dalla crescita della produzione cinese per il mercato interno. La ripresa dei prezzi alimenterà la domanda di beni strumentali anche nei Paesi produttori. Insieme con la Germania, la qualità della meccanica italiana potrà giocare un importante ruolo attivo in questa fase. Il mercato del movimento terra ha subito un ridimensionamento pari al 10% 2008/2007, cui seguirà un ulteriore calo del 15% 2009/2008, per poi tentare una risalita verso i livelli 2008 nell’anno 2010.

13 Richieste al Governo Trasformazione della disciplina relativa all’utilizzo della Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, sostituendo il vincolo dell’utilizzo per un massimo di 52 settimane per biennio con l’ equivalente vincolo del 70% massimo sul monte ore complessivo aziendale nel biennio mobile, indipendentemente dallo schema organizzativo adottato per la programmazione delle presenze. Riconoscimento dell’attuale negativa congiuntura economica come “evento improvviso ed imprevisto esterno alla gestione aziendale”, quindi condizione sufficiente per garantire l’accesso alla cassa integrazione straordinaria, indipendentemente da ogni altra condizione. Esenzione dall’imposta Irap per tutta la durata della crisi

14 Richieste alle Banche Sospensione del rimborso delle quote capitale e del pagamento degli interessi relativi ai mutui per le Imprese richiedenti i cui indicatori finanziari soddisfino definiti requisiti

15 Richieste ai Clienti Rispetto, su tutto il territorio nazionale, della direttiva EU di non superamento del termine di 60 gg per i pagamenti ai subfornitori

16 Strategie per l’uscita dalla crisi
Evoluzione del prodotto di fonderia da commodity a componente industriale caratterizzato da elevata affidabilità e contenuto innovativo Proporzionamento dei margini in rapporto al basso tasso di rotazione delle attività, tipico del settore Aggregazioni con ridimensionamento delle capacità in eccesso Aggregazioni funzionali ad una espansione del mercato di riferimento

17 Grazie per la Vostra attenzione


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