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Lineamenti di italiano contemporaneo

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Presentazione sul tema: "Lineamenti di italiano contemporaneo"— Transcript della presentazione:

1 Lineamenti di italiano contemporaneo
Michele A. Cortelazzo Lineamenti di italiano contemporaneo Master in Comunicazione delle scienze a.a. 2014/15 1

2 IL DOCENTE Michele Cortelazzo (Padova 1952) è Professore ordinario di Linguistica italiana all′università di Padova. Insegna anche all'Università di Rijeka (Fiume). Ha insegnato anche nella Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori dell′università di Trieste e nelle università di Saarbrücken, Innsbruck, Venezia e Ferrara. Dal gennaio 2012 è Direttore del Dipartimento di Studi linguistici e letterari dell'Università di Padova e dal dicembre 2011 è Accademico corrispondente dell'Accademia della Crusca. Il nucleo fondamentale delle sue ricerche riguarda l′italiano contemporaneo e le lingue speciali (linguaggio medico, linguaggio scientifico, linguaggio giuridico). In particolare, si è occupato in di semplificazione del linguaggio amministrativo, modernizzazione del linguaggio giuridico, analisi del linguaggio istituzionale-politico. Recentemente ha pubblicato, nel "Nuovo Saggiatore" (XXX, 5-6, 2014, pp ), l'articolo Le lingue di Galileo Galilei. I suoi siti: La mail: 2

3 PROGRAMMA Obiettivi Il corso si pone due obiettivi. Un obiettivo conoscitivo, che riguarda la definizione delle caratteristiche dell'italiano scientifico (in rapporto all'italiano comune); un obiettivo operativo, che consiste nell'analisi linguistica di prodotti di divulgazione scientifica (e, se possibile, nella produzione collettiva di un testo).

4 PROGRAMMA Contenuti Il linguaggio scientifico come lingua speciale: precisione, concatenazione, deagentivizzazione, condensazione. Analisi linguistica di testi scientifici (articoli in italiano, testi divulgativi). Scrivere progetti (analisi di progetti, riflessioni su struttura e modelli, analisi linguistica, eventuale redazione di un piccolo progetto didattico a gruppi). Valutazione del lavoro e conclusioni

5 PROGRAMMA Riferimento bibliografico di base
Cortelazzo M. A., 2011, Scienza, lingua della, in Enciclopedia dell'italiano, diretta da Raffaele Simone, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, pp In rete:

6 PROGRAMMA Riferimento bibliografico generale
Cortelazzo M. A., 1990, Lingue speciali. La dimensione verticale, Padova, Unipress In rete: Riccardo Gualdo, Stefano Telve, Linguaggi specialistici dell'italiano, Roma, Carocci, 2011

7 PENSATE CHE in uno scritto tecnico-scientifico contano i fatti
un testo tecnico-scientifico è sempre difficile perché tratta di contenuti difficili in uno scritto tecnico-scientifico lo stile non conta scrivere è un'abilità innata posseduta solo da alcuni

8 IN REALTÀ in uno scritto tecnico-scientifico i fatti sono fondamentali, ma non bastano un contenuto, per quanto difficile, può essere sempre esposto in forma chiara; anzi, più difficile è il contenuto, più importante è scrivere chiaramente

9 IN REALTÀ lo stile è fondamentale anche in un testo tecnico-scientifico, se per stile intendiamo la capacità di essere il più possibile chiari, concisi, precisi. Scrivere testi tecnico-scientifici è certamente diverso dallo scrivere testi creativi, o dallo scrivere temi: ciò significa che lo stile è diverso, non che manca lo stile.

10 IN REALTÀ Scrivere è un'arte; ma come tutte le arti è fatta di una tecnica. C'è chi la possiede come dote naturale; ma anche chi non la possiede può impararla.

11 IL VOCABOLARIO DI BASE

12 GRADO DI COPERTURA DEL VOCABOLARIO DI BASE

13 IL LINGUAGGIO SCIENTIFICO
Il linguaggio scientifico è la lingua speciale di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti nell'ambito della ricerca scientifica e della sua disseminazione nella società. Si tratta di testi nei quali si realizzano queste condizioni: oggetto del testo è esclusivamente la realtà extrasoggettiva ed è bandita ogni intrusione soggettiva dell'autore; al centro del rapporto fra testo e realtà extratestuale c'è il principio della verificabilità o falsificabilità delle asserzioni prodotte; il testo deve essere decodificato in base a codici standardizzati e a robusti vincoli all'interpretazione.

14 IL LINGUAGGIO SCIENTIFICO
Il modo di costruire linguisticamente i testi scientifici: la necessità che il testo si basi su codici standardizzati e che ammettano una sola interpretazione spiega l'esistenza di terminologie, ma anche di schemi uniformi e ora sempre più codificati di strutturazione dei testi (le lingue tecniche e scientifiche sono molto più regolate di quanto possa essere la lingua comune ed esistono enti di regolazione). L'esclusione della soggettività dell'autore, fa sì che le asserzioni scientifiche siano focalizzate sul processo e non sull'autore o sull'agente degli eventi rappresentati.

15 CARATTERISTICHE DEL LINGUAGGIO SCIENTIFICO
precisione concatenazione condensazione deagentivizzazione.

16 PRECISIONE La precisione si realizza soprattutto sul piano lessicale, dove si punta all'univocità di interpretazione delle parole. Nascono le terminologie, sottosistemi lessicali caratterizzati da un rapporto biunivoco tra significato e significante, per cui, tendenzialmente, un significato è espresso da uno e un solo significante e un significante rappresenta un solo significato. Risultano fortemente ridotte sinonimia e polisemia.

17 PRECISIONE Gli elementi lessicali che costituiscono le terminologie si chiamano termini. Sono segni aggiuntivi rispetto a quelli della lingua comune e rispondono alle esigenze di denominazione della scienza cui si riferiscono, che sono più estese o più raffinate di quelle rappresentate dalla lingua comune. I termini possono essere parole del tutto nuove nella lingua in cui vengono inserite o parole del linguaggio comune che vengono risemantizzate quando diventano termini. Alcune scienze, come la fisica, prediligono la risemantizzazione di parole esistenti; altre, come la chimica, anche per l'ampio bisogno di unità lessicali e l'organizzazione sistematica di molte denominazioni, preferiscono le neoformazioni.

18 PRECISIONE Termini: segni aggiuntivi rispetto a quelli della lingua comune e rispondono alle esigenze di denominazione della scienza cui si riferiscono, che sono più estese o più raffinate di quelle rappresentate dalla lingua comune. I termini possono essere parole del tutto nuove nella lingua in cui vengono inserite o parole del linguaggio comune che vengono risemantizzate quando diventano termini.

19 PRECISIONE Alcune scienze, come la fisica, prediligono la risemantizzazione di parole esistenti; altre, come la chimica, anche per l'ampio bisogno di unità lessicali e l'organizzazione sistematica di molte denominazioni, preferiscono le neoformazioni.

20 PRECISIONE Neoformazioni assolute, cioè parole create ex novo, sono rarissime. I termini, e le altre parole specifiche in campo scientifico, consistono in: rideterminazione semantica di parole del lessico generale (o del lessico di altre scienze) neoformazioni derivazionali o composizionali sigle prestiti o calchi da lingue straniere.

21 RIDETERMINAZIONE SEMANTICA
PRECISIONE RIDETERMINAZIONE SEMANTICA La rideterminazione semantica di unità appartenenti alla lingua comune è particolarmente presente nelle scienze 'classiche' (per es. la fisica, con termini di lunga durata come massa, forza, fuoco, gravità, impulso, inerzia, onda, potenza); ma è riscontrabile anche negli sviluppi scientifici più recenti (per es. amplificazione in biologia, dove significa 'aumento del numero di copie di una sequenza di DNA specifica').

22 RIDETERMINAZIONE SEMANTICA
PRECISIONE RIDETERMINAZIONE SEMANTICA Esistono anche processi di rideterminazione semantica di unità di altri linguaggi settoriali. In linguistica: valenza, 'numero e il tipo di argomenti richiesto obbligatoriamente da un verbo', tratto dal lessico della chimica. In astrofisica: inflazionistico, in riferimento ad una delle teorie della formazione dell'universo, preso dall'economia

23 RIDETERMINAZIONE SEMANTICA
PRECISIONE RIDETERMINAZIONE SEMANTICA collasso `rapida contrazione di stelle dovuta al prevalere delle forze di gravità su quelle di pressione', proveniente dalla medicina).

24 DERIVAZIONE E COMPOSIZIONE
PRECISIONE DERIVAZIONE E COMPOSIZIONE Vantaggi di derivazione e composizione: possibilità di creare, con un numero limitato di elementi, un vasto numero di denominazioni stretta coerenza del microsistema, tenuto insieme sia dalla rete dei rapporti semantici, sia dall'inserimento di ogni elemento in una serie paradigmatica omogenea incremento della motivazione del significante, dal momento che il significato del termine è prevedibile a partire dalle parti che lo compongono.

25 DERIVAZIONE E COMPOSIZIONE
PRECISIONE DERIVAZIONE E COMPOSIZIONE Serie paradigmatica omogenea: cardiopatia cardiochirurgia cardiocircolatorio cardiografia cardiologia cardiopolmonare cardiotonico cardiovascolare broncopneumopatia cerebropatia coronariopatia epatopatia linfoadenopatia neuropatia osteopatia

26 DERIVAZIONE E COMPOSIZIONE
PRECISIONE DERIVAZIONE E COMPOSIZIONE Nella derivazione possono essere utilizzati morfemi derivativi della lingua comune: -oso: angiomatoso, acciaioso -are: polmonare, papillare, reticolare, tentacolare -ale: infusionale, intralesionale, monoclonale, staminale, fecale

27 DERIVAZIONE E COMPOSIZIONE
PRECISIONE DERIVAZIONE E COMPOSIZIONE Nella derivazione possono essere utilizzati morfemi derivativi ed elementi compositivi esclusivi delle linguaggio scientifico: si pensi alla serie, piuttosto recente e molto prolifica, di composti con l'elemento compositivo nano-: nanocomposito, nanoelettronica, nanomacchina, nanodispositivo, nanomateriale, nanomedecina, nanometro, nanometrico, nanometrologia, nanoparticelle, nanoscala, nanoscienza, nanostrutture, nanotecnologia, nanotubo.

28 DERIVAZIONE E COMPOSIZIONE
PRECISIONE DERIVAZIONE E COMPOSIZIONE retro- in accezione specifica in biologia: retrotrascrizione, retrotrasposone, retrovirus -geno: estrogeno, fibrinogeno, mutageno, patogeno, teratogeno. Inoltre, suffissi della lingua comune acquistano un valore semantico specialistico, in quanto inseriti in un sistema derivativo rigidamente normato: in chimica, -oso in chimica, per designare i composti di un elemento elettropositivo quando la sua valenza è più bassa o -ico, per designare i composti dello stesso elemento quando la sua valenza è più alta: fosfato piomboso vs fosfato piombico, perclorato auroso vs perclorato aurico, permanganato cobaltoso vs permanganato cobaltico.

29 DERIVAZIONE E COMPOSIZIONE
PRECISIONE DERIVAZIONE E COMPOSIZIONE Ordine determinante-determinato dei componenti, plasmato sul greco o sull'inglese: epatomegalia, dove il determinante epato- 'fegato' precede il determinato megalia 'accrescimento', contro l'ordine usuale in italiano che produrrebbe la sequenza accrescimento del fegato.

30 DERIVAZIONE E COMPOSIZIONE
PRECISIONE DERIVAZIONE E COMPOSIZIONE Possibilità di far entrare in composizione più elementi (per es. (acido) desossiribonucleico, citotrofoblasto, autoradiografia, angiocardioscintigrafia). Mancata grammaticalizzazione del rapporto fra gli elementi compositivi (appendicectomia vs asportazione chirurgica dell'appendice; pleurorrea vs versamento di liquido nella pleura). Anche nelle unità lessicali superiori: (cellula germinale, linea germinale, clonaggio posizionale, procreazione assistita) o in giustapposti nominali non (ancora) stabilizzati (per es. rapporto flusso polmonare-flusso sistemico, requisiti ingresso-uscita, scambio alogeno-metallo, resistenza d'attrito scafo-acqua). Le neoformazioni dei linguaggi scientifici possono essere costituite anche da acronimi o sigle, che spesso acquistano autonomia rispetto ai sintagmi di cui sono abbreviazione e si comportano come unità lessicali (si pensi a dna, rna, aids, bse; ma soprattutto a forme come laser, radar, sonar, in italiano non analizzabili come acronimi e semmai sentiti come forestierismi per la loro struttura fonica). Infine, tra le forme endogene, o parzialmente endogene, vanno ricordati derivati e sintagmi eponimi, cioè denominazioni che includono un nome proprio. Si realizzano attraverso la semplice transcategorizzazione (cioè attraverso il semplice passaggio da nome proprio a nome comune: newton, unità di misura di forza); la formazione di derivati (in mineralogia: bentonite, clintonite, mendelevite, montmorillonite ecc.); la costituzione di unità lessicali superiori (curva di Gauss, teorema di Euclide, morbo di Crohn, t di Student). Oltre a risemantizzazioni e neoformazioni di vario genere, il lessico scientifico utilizza sempre più spesso forestierismi, certamente favoriti dalla circolazione internazionale delle terminologie e dall'uso di un'unica lingua di comunicazione tra scienziati provenienti da diverse aree linguistiche (la lingua in cui si trasmettevano le conoscenze scientifiche un tempo era il latino, oggi l'inglese, ma quella di poter far riferimento a un unico codice internazionale è sempre stata un'esigenza fortemente sentita dalla comunità scientifica). Di conseguenza, nel linguaggio scientifico risultano frequenti, specie al giorno d'oggi, i prestiti integrali (per es. in genetica crossing over 'scambio reciproco di sequenze nucleotidiche che avviene tra cromosomi omologhi durante la meiosi'; DNA fingerprinting 'tipizzazione del DNA, impronta genetica', hot spot 'regione di DNA in cui la frequenza di ricombinazione o di mutazione è molto superiore rispetto alla frequenza media di regioni con grandezza simile', linkage 'tendenza di due geni ad essere ereditati insieme come risultato della loro collocazione sullo stesso cromosoma', northern blot 'tecnica di biologia molecolare mediante la quale molecole di RNA sono trasferite da un gel di agarosio a una membrana'), anche se non mancano prestiti semantici e calchi. Inoltre, anche tra i composti e i derivati, gli acronimi e le sigle, le denominazioni eponime vi sono molte forme comuni, a parte eventuali adattamenti fono-morfologici, a tutte le lingue di cultura o che derivano da una forma corrispondente in una lingua diversa dall'italiano. La rigorosità del lessico scientifico, tuttavia, è un obiettivo non sempre facile da tradurre in realtà: la stessa esistenza di enti di uniformazione terminologica indica che quello della univocità è un ideale non sempre realizzato nella pratica e che ha bisogno, per essere attuato, di istituzioni apposite.

31 DERIVAZIONE E COMPOSIZIONE
PRECISIONE DERIVAZIONE E COMPOSIZIONE Possibilità di far entrare in composizione più elementi (per es. (acido) desossiribonucleico, citotrofoblasto, autoradiografia, angiocardioscintigrafia). Mancata grammaticalizzazione del rapporto fra gli elementi compositivi (appendicectomia vs asportazione chirurgica dell'appendice; pleurorrea vs versamento di liquido nella pleura). Anche nelle unità lessicali superiori: cellula germinale, linea germinale, clonaggio posizionale, procreazione assistita. O in giustapposti nominali non (ancora) stabilizzati: rapporto flusso polmonare-flusso sistemico, requisiti ingresso-uscita, scambio alogeno-metallo, resistenza d'attrito scafo-acqua.

32 ACRONIMI E SIGLE PRECISIONE
Le neoformazioni possono essere costituite anche da acronimi o sigle, che spesso acquistano autonomia rispetto ai sintagmi di cui sono abbreviazione e si comportano come unità lessicali: dna, rna, aids, bse; ma soprattutto a forme come laser, radar, sonar, in italiano non analizzabili come acronimi e semmai sentiti come forestierismi per la loro struttura fonica.

33 DERIVATI E SINTAGMI EPONIMI
PRECISIONE DERIVATI E SINTAGMI EPONIMI Derivati e sintagmi eponimi: denominazioni che includono un nome proprio: transcategorizzazione: semplice passaggio da nome proprio a nome comune: newton, unità di misura di forza; formazione di derivati: in mineralogia, bentonite, clintonite, mendelevite, montmorillonite; costituzione di unità lessicali superiori: curva di Gauss, teorema di Euclide, morbo di Crohn, t di Student.

34 FORESTIERISMI PRECISIONE
I forestierismi sono favoriti dalla circolazione internazionale delle terminologie e dall'uso di un'unica lingua di comunicazione tra scienziati provenienti da diverse aree linguistiche. La lingua in cui si trasmettevano le conoscenze scientifiche un tempo era il latino, oggi l'inglese, ma quella di poter far riferimento a un unico codice internazionale è sempre stata un'esigenza fortemente sentita dalla comunità scientifica.

35 PRESTITI INTEGRALI PRECISIONE
crossing over 'scambio reciproco di sequenze nucleotidiche che avviene tra cromosomi omologhi durante la meiosi' DNA fingerprinting 'tipizzazione del DNA, impronta genetica' hot spot 'regione di DNA in cui la frequenza di ricombinazione o di mutazione è molto superiore rispetto alla frequenza media di regioni con grandezza simile' linkage 'tendenza di due geni ad essere ereditati insieme come risultato della loro collocazione sullo stesso cromosoma' northern blot 'tecnica di biologia molecolare mediante la quale molecole di RNA sono trasferite da un gel di agarosio a una membrana'

36 DIFFICOLTÀ PRECISIONE
La rigorosità del lessico scientifico, tuttavia, è un obiettivo non sempre facile da tradurre in realtà: la stessa esistenza di enti di uniformazione terminologica indica che quello della univocità è un ideale non sempre realizzato nella pratica e che ha bisogno, per essere attuato, di istituzioni apposite.

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