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Tecniche del fitness per anziani Aspetti metodologici 2° parte Lezione 9 gennaio 2007 Arianna Zandonai Università degli studi di Verona LAUREA SPECIALISTICA.

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1 Tecniche del fitness per anziani Aspetti metodologici 2° parte Lezione 9 gennaio 2007 Arianna Zandonai Università degli studi di Verona LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DELLE ATTIVITA’ MOTORIE PREVENTIVE E ADATTATE

2 Metodologia didattica: Insieme di itinerari e procedure utili per una corretta gestione del processo di insegnamento- apprendimento

3 METODOLOGIA DIDATTICA SFERA DIDATTICO- ORGANIZZATIVA SFERA COGNITIVA MOTIVAZIONALE SFERA EMOTIVO AFFETTIVA PSICOLOGICA SFERA COMUNICATIVA SFERA MOTORIA

4 1.SFERA DIDATTICO-ORGANIZZATIVA Programmazione di lavoro Analisi del gruppo e della logistica Curare ripartizione logica e temporale contenuti Prevedere interventi valutativi Collaborare con altre figure professionali

5 2. SFERA COGNITIVA – MOTIVAZIONALE Sollecitare l’attività mentale Ridondanza neurologica Proporre un’alta qualità e varietà di esperienze motorie Coordinazione e memoria motoria Valorizzare la lentezza Tempi di reazione Più precisione e meno reattività

6 Facilitare consapevolezza e autonomia Riprese video Compiti per casa Sottolineare la vicarianza di funzioni Non più questo, ma puoi quello Informare sui benefici dell’esercizio fisico Fornire articoli Parlare e spiegare Dare l’esempio di alimentazione, vestiario, orari Informare sulle condizioni ideali per praticare

7 LA MOTIVAZIONE ingrediente “chiave” per chi apprende Il contesto generale dell’APPRENDIMENTO MOTORIO è orientato verso il SUCCESSO La motivazione è correlata alla PERCEZIONE DEL PROPRIO SUCCESSO Bisogna creare una COMPATIBILITA’ TRA L’ALLIEVO E L’ABILITÀ DA APPRENDERE Bisogna COINVOLGERE l’allievo nel processo di DEFINIZIONE DELLO SCOPO Come comportarsi?

8 3. SFERA EMOTIVA, AFFETTIVA E PSICOLOGICA Curare la “prossimità” affettiva Aspetti emotivi ed affettivi nell’ apprendimento Sostenere l’autorealizzazione di un nuovo “io” Vecchiaia come epoca di nuove progettualità Infondere fiducia nelle proprie possibilità di movimento Osare a cimentarsi in attività da cui l’anziano si sente escluso

9 Mettere a disposizione offerte “gratuite” Gratuità etica e non economica

10 4. SFERA COMUNICATIVA Usare la tecnica dell’”asimmetria” alternante” Stato di “one-up” in modo alternato Negoziare le scelte Esigenze di programmazione Istanze degli anziani Usare una molteplicità di linguaggi Verbale Mimico Scritto, grafico

11 Utilizzare un linguaggio chiaro e non prolisso Quantità del linguaggio Saper essere un po’ retorici Qualità del linguaggio

12 Rispettare la strutturazione della lezione Riscaldamento Fase centrale Defaticamento Rispettare la gradualità delle consegne Carichi Durata Complessità Modulare le attività secondo le capacità individuali “Obliquità” delle proposte Dimostrare o far dimostrare gli esercizi proposti Carenza di memoria mot. Ipoacusia Modello/insegnante 5. SFERA MOTORIA

13 LA DIMOSTRAZIONE In molti casi il nostro apprendimento motorio si basa sul tentativo di riprodurre ciò che vediamo. Si tratta dell’apprendimento per osservazione che si avvale di una “dimostrazione”. utilizzare la prospettiva giusta usare video cassette dimostrare le caratteristiche fondamentali dell’abilità richiedere l’imitazione ritardata delle azioni dimostrate Come comportarsi?

14 Ritardare l’imitazione delle azioni dimostrate migliora l’apprendimento (Weeks, Hall, Anderson, 1996) Questo esperimento ha indicato che l’apprendimento di abilità motorie migliora di più quando l’imitazione viene ritardata rispetto a quando l’esecuzione avviene contemporaneamente alla dimostrazione (ritardo di circa 10-12 sec.) Si ritiene che prestazioni che aumentano lo sforzo cognitivo degli allievi durante l’esercizio (ritenere, richiamare e riprodurre) aumentino la ritenzione dell’abilità in assenza del modello.

15 Rispettare i tempi dell’anziano per lo svolgimento delle consegne Interiorizzazione delle richieste Utilizzare la respirazione quale ausilio fondamentale Privilegiare l’espirazione Ritmare gli esercizi sulla respirazione Scegliere stazioni di lavoro opportune Eretta Seduta Facilitazioni (piani rialzati, ecc.) Evitare l’utilizzo di piccoli attrezzi pesanti e rigidi Attrezzi poveri, ma morbidi Variare pesi, forme, ecc.

16 La RESPIRAZIONE e il suo ruolo fondamentale PERCEZIONE COSCIENZA dei BENEFICI ATTENZIONE al rapporto RESPIRO-MOVIMENTO UTILIZZO specie in caso di STRESS e ANSIA Come comportarsi?

17 Sollecitare la riflessione sulle sensazioni Esternazione verbale Utilizzare ritmi esterni senza prevaricare quelli personali Stile musicale Velocità (ritmo) Valorizzare il lavoro di gruppo Prudenza Prima contatto verbale e poi fisico.

18 Calibrare ripetizione e variazione Attenzione alla noia Attenzione all’eccessiva variazione Rispetto allo spazio Rispetto alla organizzazione del lavoro Rispetto ai sussidi utilizzati Utilizzare “modalità organizzative” diverse

19 LABORATORIO 1 SFERA COGNITIVA – MOTIVAZIONALE Ipotizzate ed organizzate alcune strategie metodologiche che si concretizzino in proposte operative per un gruppo di anziani tra i 60 e i 75 anni, autonomi, che frequentano un corso bisettimanale di attività motoria e che abbiano come principale obiettivo la stimolazione della sfera cognitiva e/o motivazionale. Fate in modo che: almeno alcune delle proposte possano essere provate da noi in palestra le proposte facciano riferimento a tipologie organizzative e di lavoro differenti

20 LABORATORIO 2 SFERA EMOTIVA, AFFETTIVA E PSICOLOGICA Ipotizzate ed organizzate cinque proposte operative per un gruppo di anziani tra i 75 e gli 85 anni, semi autonomi, ospiti di un Centro Diurno per anziani. Le proposte devono riguardare la motricità degli anziani ospiti al Centro, essere realizzate con una metodologia attenta alla sfera emotiva, affettiva e psicologica e non necessariamente mirare al miglioramento di capacità condizionali e/o coordinative. Fate in modo che: le proposte seguano una sequenza logica e siano in linea con l’attività del Centro; le proposte possano essere provate in palestra

21 LABORATORIO 3 SFERA COMUNICATIVA Ipotizzate ed organizzate alcune strategie metodologiche, che si concretizzino in proposte operative, per un gruppo di anziani tra i 75 e gli 85 anni, semi autonomi, ospiti di una Casa di Riposo. Le proposte devono riguardare la motricità degli anziani ospiti al Centro, e mirare al miglioramento della sfera comunicativa tra educatore fisico e anziani e tra gli anziani tra loro. Fate in modo che: le proposte seguano una sequenza logica e siano in linea con l’attività della Casa di Riposo; le proposte possano essere provate dai colleghe in palestra

22 LABORATORIO 4 SFERA MOTORIA Ipotizzate ed organizzate almeno tre modalità di organizzazione metodologica delle proposte operative per un gruppo di anziani tra i 65 ed i 75 anni, autonomi, frequentanti un corso di attività motoria per soggetti con patologie croniche tipiche dell’età (cardiopatie, artrosi, limitazioni osteo-articolari, ecc.). Le proposte dovrebbero contenere almeno alcune delle indicazioni illustrate nella trattazione della lezione teorica. Fate in modo che: le proposte seguano una sequenza logica le proposte possano essere provate dai colleghi in palestra


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