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FINVALI - 21 aprile 2009 Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Servizio per la Valutazione Il processo della valutazione negli esami di fine primo.

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Presentazione sul tema: "FINVALI - 21 aprile 2009 Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Servizio per la Valutazione Il processo della valutazione negli esami di fine primo."— Transcript della presentazione:

1 FINVALI - 21 aprile 2009 Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Servizio per la Valutazione Il processo della valutazione negli esami di fine primo e secondo ciclo La valutazione Limpianto della ricerca, la documentazione e i prodotti

2 Nascita della ricerca Lincontro tra disciplinaristi universitari e studiosi della scuola ha creato un humus dattenzione alla problematica cruciale della valutazione degli esiti. Loccasione dellesperienza mutuata dellosservazione nel controllo di qualità promosso dallUSRLO nella Rilevazione nazionale degli apprendimenti con i tirocinanti SILSIS ha stimolato il confronto sugli esami di fine cicli come snodo rilevante del processo generale della valutazione. USRLO - FINVALI - 21 aprile 20092

3 Rapporto tra curricolo e verifica/valutazione finale Le prove finali di ogni ciclo o segmento scolastico vanno a verificare il raggiungimento o meno degli esiti formativi attesi, per valutare le competenze acquisite. Di qui la necessità di disporre di un solido e condiviso quadro di riferimento per il curricolo nel primo e nel secondo ciclo dellistruzione almeno per le tre principali aree che fosse condivisibile nel consiglio di classe. USRLO - FINVALI - 21 aprile 20093

4 Rapporto tra curricolo e verifica/valutazione finale Il fuoco principale allinizio della ricerca FINVALI, fu la definizione di un quadro di riferimento per la valutazione delle competenze nei tre momenti cardine dellistruzione scolastica: - la fine del primo ciclo dellistruzione (studenti che affrontano il primo esame di stato); - la fine del biennio della scuola secondaria di 2° grado (studenti giunti al termine dellobbligo di istruzione); - la fine del ciclo secondario, con studenti che affrontano lesame di stato finale. Allinizio della ricerca non esisteva un quadro specifico di riferimento (che è poi stato definito nelle sue linee generali dalle Indicazioni per il curricolo per il primo ciclo, 2007, e dal Documento tecnico allegato al Regolamento relativo allobbligo di istruzione, anchesso del 2007). USRLO - FINVALI - 21 aprile 20094

5 Quadri di riferimento Il Quadro comune europeo di riferimento per le lingue: apprendimento insegnamento valutazione era disponibile come stimolo e strumento di confronto, ma in un ambito di competenza che sembrava lontano da quello matematico soprattutto per la declinazione attraverso le tre categorie comprensione-parlato- scritto che inizialmente sembravano di ambito specificatamente linguistico. USRLO - FINVALI - 21 aprile 20095

6 Quadri di riferimento Quadro comune europeo di riferimento per le lingue: apprendimento insegnamento valutazione pubblicato dal Consiglio dEuropa nella sua forma definitiva nel 2001 Quadro di riferimento PISA 2003 per le conoscenze e abilità in matematica, PISA 2006 per le scienze, Quadri INValSI per SNV e quadri delle indagini internazionali PIRLS e TIMSS Matematica 2001-2002-2003 – UMI e documenti relativi alla Conferenza dei Presidi delle facoltà dingegneria (2006)..... Indicazioni per il curricolo per la scuola dinfanzia e per il primo ciclo distruzione (luglio 2007) Regolamento relativo allobbligo di istruzione (Decreto 22 agosto 2007) Raccomandazioni del Parlamento e del Consiglio dEuropa sulle qualifiche (EQF aprile 2008) USRLO - FINVALI - 21 aprile 20096

7 La scommessa a partire dalla documentazione di ricerca in letteratura elaborata nellesperienza di studio dei partecipanti, confrontata nei Tavoli sulla valutazione attivi preso lUSRLO pervenire a una strumentazione di supporto per il consiglio di classe ipotizzando dapprima la fascia centrale del percorso per lo studente: il biennio e per approssimazioni successive ritorno sulla fine del primo ciclo ed avanzamento alla fine del secondo ciclo, USRLO - FINVALI - 21 aprile 20097

8 La scommessa/2 curando la raccolta della documentazione, effettuando unindagine di clima per mettere a punto strategie migliorative del contesto valutativo e producendo prototipi di prove funzionali alla verifica dei criteri di costruzione e validazione delle prove desame, dopo aver chiarito un concetto unificatorio ed unificante di competenza. USRLO - FINVALI - 21 aprile 20098

9 FINVALI - 21 aprile 2009 Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Servizio per la Valutazione Il processo della valutazione negli esami di fine primo e secondo ciclo La valutazione Aspetti di clima

10 Metodologie ed oggetto dindagine Il clima in cui si svolgono le prove è stato indagato attraverso le metodologie dell Osservazione e dei Focus Group Le categorie indagate durante i Focus sono state il percepito e il vissuto degli studenti durante lo svolgimento delle prove Invalsi, della Competizione di Matematica senza Frontiere e, per confronto, durante il Compito in classe. USRLO - FINVALI - 21 aprile 200910

11 Aspetti indagati relativamente al percepito e al vissuto la portata dei due tipi di prove: dimensione nazionale (INVALSI), dimensione internazionale (Gara Matematica senza Frontiere); l organizzazione e svolgimento delle prove: individuale, prove INVALSI; collettiva, competizione Matematica senza Frontiere; il gradimento di ciascun tipo di prova; la facilità/difficoltà delle prove; il confronto fra prove INVALSI e competizione MsF; gli aspetti positivi e negativi di ciascun tipo di prova; il confronto tra prova collettiva di MsF e prova individuale del compito in classe; i suggerimenti di miglioramento. USRLO - FINVALI - 21 aprile 200911

12 Dati raccolti rispetto a tre categorie Clima cooperativo/competitivo Clima positivo in situazione di lavoro individuale senza valutazione Clima positivo in situazione di lavoro individuale come valutazione del singolo USRLO - FINVALI - 21 aprile 200912

13 Risultati Dai risultati della ricerca è emerso che gli studenti vivono con serenità le prove che non comportano una valutazione individuale e invece vivono con timore, senso di insicurezza, ansia/angoscia le prove che comportano una valutazione individuale, come il compito in classe. Il lavoro cooperativo può coniugarsi tranquillamente con lo spirito competitivo. Sembra quasi che il piacere di lavorare insieme ad un prodotto comune abbia fatto dimenticare agli studenti la fatica, le difficoltà e la dispersione di tempo. La preferenza per un tipo di prova piuttosto che per un altro potrebbe dipendere dalla maggiore o minore familiarità degli studenti con ciascun tipo di prova. USRLO - FINVALI - 21 aprile 200913

14 Se non è possibile prescindere dalla valutazione con voto, non è però impossibile trovare strategie che prevengano lansia, individuabili riflettendo intorno a il supporto emozionale fornito dallinsegnante agli studenti durante le attività didattiche, la strutturazione delle situazioni di compito, la discrepanza ottimale, la differenziazione dei compiti, la strutturazione dei compiti secondo diversi livelli di difficoltà.... USRLO - FINVALI - 21 aprile 200914

15 FINVALI - 21 aprile 2009 Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Servizio per la Valutazione le competenze linguistiche La valutazione Punti di riferimento, ipotesi sugli esiti formativi attesi, criteri per le prove

16 Il Quadro comune europeo di riferimento per le lingue Il QCER, pubblicato dal Consiglio dEuropa nel 2001, fornisce scale di descrittori per i diversi livelli di competenza linguistica, riferite però allapprendimento delle LS e delle L2, non della madrelingua. E possibile comunque applicarne i concetti di fondo, per analogia, anche alla madrelingua, rispetto alla quale le competenze variano come livello e come modalità di acquisizione, ma non come tipologia. USRLO - FINVALI - 21 aprile 200916

17 Elementi di riferimento mutuati nella ricerca dal QCER Sulla base di questi concetti abbiamo sviluppato scale di descrittori delle competenze linguistiche a livello B1 (livello finale del primo ciclo di istruzione: 8 anni di scuola); B2 (livello finale dellistruzione dellobbligo: 10 anni di scuola); C1 (livello finale dellistruzione secondaria: 13 anni di scuola). La distinzione tra livelli intermedi di competenza linguistica (istruzione dellobbligo) e livelli avanzati (istruzione sec. di 2° grado e superiore). Il concetto di processi (ricezione, produzione interazione) e di attività linguistiche in funzione di un compito (inteso come problema da risolvere). Il concetto di dominio (personale, pubblico, educativo, professionale). I tipi di testo. USRLO - FINVALI - 21 aprile 200917

18 Un esempio di livello B1 Competenza Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo e forma Alcuni descrittori (dominio personale e scolastico): lo studente utilizza strategie di lettura che gli permettono di ricavare dal testo letto dati specifici rispetto al testo letto coglie le informazioni centrali e le loro relazioni logiche a seconda degli scopi di lettura, formula parafrasi (ad esempio per riportare oralmente il contenuto di un articolo) e sintesi USRLO - FINVALI - 21 aprile 200918

19 Esempio di esiti formativi verificati in una prova alla fine del primo ciclo distruzione La prova parte da un testo espositivo su cui vengono proposti quesiti relativi a COMPRENSIONE DEL TESTO SUDDIVISIONE IN SEQUENZE ESERCIZI SUL LESSICO PRODUZIONE SCRITTA USRLO - FINVALI - 21 aprile 200919

20 Un esempio di livello C1 Competenza Leggere, comprendere ed interpretare in modo autonomo testi scritti di vario tipo e su una vasta gamma di argomenti Alcuni descrittori (dominio personale e scolastico): lo studente ricerca testi(testi continui e non continui, grafici, cartine…) relativi a uno specifico argomento seleziona con consapevolezza quelli più utili ai propri scopi rielabora i testi letti in modo personale confrontando e organizzando le informazioni USRLO - FINVALI - 21 aprile 200920

21 Esempio di esiti formativi verificati in una prova multidisciplinare alla fine dellistruzione secondaria La prova è multidisciplinare e parte da un testo di Economia, su cui vengono proposti quesiti di Matematica. Per quanto riguarda la competenza di lettura, vengono verificati i seguenti esiti formativi: Comprendere, allinterno di un testo scientifico con una struttura lineare, lo scopo che lautore si prefigge, le informazioni esplicite e le relazioni logiche segnalate dai connettivi sintattico-testuali; individuare le relazioni di significato tra due parole; formulare inferenze (lessicali e semantiche) basate sul testo e/o su conoscenze di enciclopedia personale. USRLO - FINVALI - 21 aprile 200921

22 Criteri per la costruzione della prova finale Generali Carattere preferibilmente multidisciplinare della prova Esplicitazione dei traguardi/delle competenze che si testano Chiarezza e non ambiguità delle consegne Prova costruita in modo da testare diversi apprendimenti (in termini di conoscenze e competenze) attraverso attività integrate: es. per Italiano: comprensione e produzione del testo scritto Significatività della prova (verifica di nuclei centrali riportati nelle Indicazioni per il curricolo e negli ordinamenti per la scuola secondaria di secondo grado) Richieste formulate per livelli progressivi di competenze. Per la prova di Italiano Scelta di testi (ad es. espositivi) che privilegino una competenza di lettura funzionale (per il cittadino) o una competenza di lettura per lo studio, correlata a discipline non linguistiche. USRLO - FINVALI - 21 aprile 200922

23 FINVALI - 21 aprile 2009 Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Servizio per la Valutazione le competenze matematiche La valutazione Punti di riferimento, ipotesi sugli esiti formativi attesi, criteri per le prove

24 24 USRLO - FINVALI - 21 aprile 2009 Individuare le competenze matematiche di fine ciclo naturalmente porta a riflettere su quali siano le attività e le proposte didattiche che possono gradualmente portare al conseguimento di quelle competenze (e correlate abilità e conoscenze). Il tema non è disgiunto da quello della certificazione delle competenze raggiunte, in quanto ne può definire le modalità. Per la declinazione delle competenze la ricerca internazionale e nazionale ci ha fornito importanti punti di riferimento.

25 Il Quadro di riferimento PISA 2003 per le conoscenze e abilità in matematica esplicitava i presupposti teorici e gli obiettivi della valutazione dellindagine OCSE, le conoscenze e le capacità valutate, i contesti rispetto ai quali verificarne la padronanza e gli strumenti utilizzati.

26 26 USRLO - FINVALI - 21 aprile 2009 Il quadro di riferimento PISA della matematica afferma che per verificare la competenza matematica è importante il contesto in cui è proposto un quesito e la sua distanza dal mondo degli studenti. Le quattro situazioni tipo descritte personale, scolastico/professionale, pubblica e scientifica si possono ritrovare anche nel quadro di riferimento delle lingue

27 27 USRLO - FINVALI - 21 aprile 2009 Abbiamo quindi notato alcuni elementi di modellizzazione che sono sviluppati in modo parallelo nei due documenti

28 28 USRLO - FINVALI - 21 aprile 2009 la distinzione di livelli intermedi di conoscenza (base A1e A2; intermedio B1e B2; avanzato C1 e C2) la attenzione alla situazione o contesto in cui un quesito o problema è proposto La situazione è quella porzione del mondo dello studente in cui sono collocati i compiti da svolgere (Quadro di riferimento PISA 2003 pag 36) e corrisponde per le lingue al concetto di dominio. I domini sono gli ampi settori della vita sociale in cui operano gli attori sociali (QCER, p.12) e in cui quindi si realizzano le attività linguistiche. la declinazione delle competenze attraverso lanalisi dei processi e concetti che sono messi in gioco nelle attività.

29 29 USRLO - FINVALI - 21 aprile 2009 QCERPISA ComprensioneRappresentazione Pensiero e ragionamento ParlatoInterazioneArgomentazione OraleComunicazione Uso del linguaggio simbolico, formale e tecnico ScrittoFormulazione e risoluzione di problemi Modellizzazione Uso del linguaggio simbolico, formale e tecnico

30 30 USRLO - FINVALI - 21 aprile 2009 Le competenze sono state declinate in termini di esiti attesi corrispondenti ai tre livelli: A1 – A2 Base - Situazione personale B1 – B2 Intermedio - Situazione scolastico professionale C1 – C2 Avanzato - Situazione pubblica e scientifica

31 31 USRLO - FINVALI - 21 aprile 2009 Criteri per la costruzione delle prove di fine cicli: 1.Carattere tematico o multidisciplinare della prova; 2.Esplicitazione dei traguardi / delle competenze che si testano 3.Prova costruita in modo da testare diversi apprendimenti in termini di abilità e conoscenze (e se possibile, traguardo di competenze): comprensione del testo e uso del linguaggio tipico della disciplina comprensione e interpretazione di fonti di informazioni diverse: grafici, schemi, tabelle di dati, … conoscenza e applicazione di procedure anche in situazioni nuove 4.Riferimento a contenuti specifici riportati nelle Indicazioni per il curricolo e negli ordinamenti per la scuola secondaria di secondo grado 5. Riferimenti costanti a situazioni concrete reali o laboratoriali 6. Richieste formulate in modo articolato, progressivo e sequenziale.

32 FINVALI - 21 aprile 2009 Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Servizio per la Valutazione le competenze scientifiche (scienze sperimentali) La valutazione Punti di riferimento, ipotesi sugli esiti formativi attesi, criteri per le prove

33 33 USRLO - FINVALI - 21 aprile 2009 TRAGUARDI CONOSCENZE ESITI FRAMEWORK SCIENZE B1 secondo le Indicazioni Nazionali per il curricolo del primo ciclo FISICA E CHIMICA

34 34 USRLO - FINVALI - 21 aprile 2009 VALIDAZIONE DEI CRITERI PROTOTIPO DI PROVA FINE I CICLO SCIENZE Nellesempio di prova XY si possono evidenziare i seguenti aspetti: 1)la prova evidenzia le differenze tra trasformazioni di tipo chimico e trasformazioni di tipo fisico; 2)i contenuti cui la prova si riferisce sono coerenti con quanto riportato nelleIndicazioni nazionali per il curricolo; 3) la formulazione dei quesiti vede riferimenti costanti a situazioni concrete reali o laboratoriali; 4) le richieste sono formulate in modo articolato, ma di facile comprensione, progressivo e sequenziale; 5) la prova comprende testo continuo come input testo non continuo (figure e tabelle) domande a scelta multipla (almeno 4 risposte) domande aperte a risposta articolata domande aperte a risposta univoca

35 35 USRLO - FINVALI - 21 aprile 2009 6) Prima di ogni domanda o gruppo di domande sono esplicitati i traguardi di competenza che si vanno a misurare: comprendere un testo scientifico usare il linguaggio scientifico Interpretare un fenomeno risolvere semplici problemi 7) La prova è costruita in modo da verificare diversi apprendimenti in termini di conoscenze e abilità, coerentemente con il framework come risulta dalla seguente tabella:

36 36 USRLO - FINVALI - 21 aprile 2009 TRAGUARDIABILITÀESITI Lalunno: ha padronanza di tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi dati, sia in situazioni di osservazione e monitoraggio sia in situazioni controllate di laboratorio Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni Individuare collegamenti e relazioni Acquisire ed interpretare linformazione Classificare e organizzare Indagare oggetti e fenomeni, riconoscerne le caratteristiche principali e descriverli con termini appropriati Riconoscere e definire i principali aspetti di un sistema Individua una relazione attraverso la lettura dei dati Osserva qualitativamente e quantitativamente i corpi materiali e le loro proprietà Mette in relazione le grandezze che intervengono nei passaggi di stato e nelle trasf. chimiche Distingue una trasf. fisica ed una trasf.chimica individuandone gli indicatori

37 37 USRLO - FINVALI - 21 aprile 2009 esplicita, affronta e risolve situazioni problematiche sia in ambito scolastico che nellesperienza quotidiana Risolvere semplici problemi legati al quotidiano Utilizza la legge che governa le trasf. chimiche Risolve semplici problemi legati alle trasf. chimiche

38 FINVALI - 21 aprile 2009 Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Servizio per la Valutazione La validazione delle prove La valutazione Mappa criteriale

39 Carattere preferibilmente multidisciplinare della prova Esplicitazione dei traguardi/delle competenze che si testano Chiarezza e non ambiguità delle consegne Prova costruita in modo da testare diversi apprendimenti (in termini di conoscenze e competenze) attraverso attività integrate: es. per Italiano: comprensione e produzione del testo scritto es. per Matematica: comprensione e interpretazione di fonti di informazioni diverse (grafici, schemi, tabelle di dati,…) es. per Scienze: comprensione di un testo scientifico e uso del linguaggio specifico Significatività della prova (verifica di nuclei centrali riportati nelle Indicazioni per il curricolo e negli ordinamenti per la scuola secondaria di secondo grado) Richieste formulate per livelli progressivi di competenze. CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLA PROVA

40 40 USRLO - FINVALI - 21 aprile 2009 CRITERI PER IL CONTROLLO DI UNA PROVA RISPETTO ALLA COERENZA E ALLA CONGRUITÀ Corrispondenza tra gli esiti formativi della verifica proposta e il framework; tra la formulazione della prova e i criteri di costruzione sopra elencati; in particolare, tra gli apprendimenti che si intendono testare e la costruzione e i contenuti della verifica.

41 41 USRLO - FINVALI - 21 aprile 2009 CRITERI PER IL CONTROLLO DI UNA PROVA RISPETTO ALLA COERENZA E ALLA CONGRUITÀ a) rispetto dei tempi relativi alla concentrazione dello studente b) grado di articolazione e di difficoltà delle richieste della prova appropriati al livello di traguardi/competenza di fine ciclo

42 FINVALI - 21 aprile 2009 Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Servizio per la Valutazione Gruppo di ricerca: Laura Angelini, Eraldo Bonavitacola, AnnaMaria Gilberti, Lia Maida, Marta Melgrati, Teresa Manfredi, Rita Peracchini, Patrizia Previtali, Anna Riva, Silvana Rizzo, Rosarita Rota, Agata Silletti, Franco Tornaghi La valutazione


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