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Modelli di riferimento del movimento Attraverso i media Dott. Alberto Ferrando Ass. Pediatri Extraospedalieri Liguri.

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Presentazione sul tema: "Modelli di riferimento del movimento Attraverso i media Dott. Alberto Ferrando Ass. Pediatri Extraospedalieri Liguri."— Transcript della presentazione:

1 Modelli di riferimento del movimento Attraverso i media Dott. Alberto Ferrando Ass. Pediatri Extraospedalieri Liguri

2 Il numero di bambini praticanti attività motorie in modo regolare, cioè tre volte alla settimana, minimo indispensabile per trarne i ben noti vantaggi psicofisici, risulta il 50% della popolazione giovanile.

3 Ore dedicate allattività motoria nella scuola dellobbligo: Italia 480 ore Inghilterra 1480 Francia 2100 Germania 1450

4 Il problema della sedentarietà, con le sue conseguenze, è ben presente fra la popolazione infantile: sappiamo infatti che la sedentarietà è co-fattore di rischio nell'insorgenza dell'obesità, di valori pressori elevati, di scarsa capacità aerobica, di scarsa coordinazione motoria, etc

5 Calendario" di inizio delle attività motorie: l'attività motoria deve avere per finalità il gioco e che quanto piu' precocemente la si avvia e la si persegua con costanza, più facilmente l'adoloscente prima e l'adulto dopo, si troverà a mantenerla.

6 5 mesi : attività sul tappeto, a gattoni,etc.. Calendario" di inizio delle attività motorie:

7 Calendario" di inizio delle attività motorie: 9-12 mesi: acquaticità, nuoto con un genitore ed istruttore qualificato

8 Calendario" di inizio delle attività motorie: 3-4 anni: nuoto, giocosport (miniginnastica libera, miniciclismo,miniatletica,etc..)

9 Calendario" di inizio delle attività motorie: 5-6 anni: minicalcio, minivolley,minibasket, minitennis, minipattinaggio

10 Calendario" di inizio delle attività motorie: 8 anni: scuola calcio (pulcini, esordienti) scuola basket, scuola volley, scuola vela, scuola sci, scuola tennis, scuola equitazione, scuola judo, scuola baseball,etc...)

11 Agonismo Rapporto figli genitori (in cui si inseriscono i media)

12 possibili danni dellagonismo se effettuato troppo precocemente, cioè prima della maturazione dei bambini e più per interessi degli adulti (società sportive, allenatori e, ahimè, famiglie).

13 Famiglia agonista

14 Decalogo dei diritti del bambino nello sport: Commissione Tempo Libero dell'O.N.U., 1992

15 Diritto di praticare attività motoria

16 Diritto di giocare e divertirsi

17 Diritto di praticare sport in un ambiente sicuro e sano

18 Diritto di essere allenato da personale adatto a quella fascia di età e qualificato

19 Diritto di essere trattato con rispetto

20 Diritto del giusto riposo

21 Diritto del controllo della salute

22 Diritto di competere con giovani di pari capacità

23 Diritto di non essere sempre un campione


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