La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Obiettivo: mettere in rete

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Obiettivo: mettere in rete"— Transcript della presentazione:

1 Obiettivo: mettere in rete
Progetto DESEO Messina, 18 febbraio 2008 Obiettivo: mettere in rete “ … un gruppo di imprese dell'economia sociale che opera sulla base di risorse e servizi comuni, un insieme di abilità/competenze e conoscenze inserite in sistemi comuni di gestione. Le attività sono basate sulla collaborazione e sull'obiettivo condiviso fra tutti gli attori di promuovere le pari opportunità come un elemento di innovazione, solidarietà, partecipazione e sviluppo locale ingenerale” Anna Bulgarelli Assessorato alla Sanità e alle Pari Opportunità 1

2 Comune di Modena Abitanti 180.034 di cui 52% donne
Disoccupati nel il 60% donne diploma superiore 43% laurea 21,5% Capoluogo della Provincia con ab 2005: presenza immigrati (8,3%)‏ 1995: presenza immigrati 2

3 Lega Provinciale Cooperative e Mutue - Modena
Svolge funzioni istituzionali di rappresentanza delle cooperative modenesi e di vigilanza Presidia l’identità cooperativa e promuove il sistema dei valori che la motivano; Offre servizi qualificati alle imprese associate Promuove la nascita di nuove cooperative nei più diversi settori. Secondo la carta dei valori e dei principi della cooperazione, i soci e la qualità della loro vita rappresentano il primo riferimento concreto dell’azione dell’impresa cooperativa. 3

4 Il mercato del lavoro L’importante fase di trasformazione che sta attraversando il mercato del lavoro, legata alla diversificazione delle tipologie e delle modalità dell’occupazione, si riflette sulle politiche che le amministrazioni possono implementare a sostegno dell’occupazione. Affinchè le politiche siano efficaci è fondamentale un’azione di monitoraggio costante 4

5 Monitoraggio del mercato del lavoro
L’azione di monitoragio si concretizza principalmente in due ambiti di intervento: monitoraggio del mercato del lavoro finalizzato al supporto e indirizzo per le politiche formative, valorizzando le esperienze degli attori locali coinvolti su questi temi. I risultati del monitoraggio sono visibili nell’attività dell’Osservatorio sul mercato del lavoro anche attraverso la Lettera sull'Occupazione. 5

6 www. comune. modena. it/economia/documenti/archiviolettera/lett_0206
6

7 Presenza femminile del mercato del lavoro
In Emilia Romagna e, in particolare nel territorio modenese, la partecipazione delle donne al lavoro supera il 60 %; Criticità: discriminazionedi genere diretta o indiretta che si evidenzia con la differenza di trattamento economico e nei percorsi di carriera. 7

8 Criticita’ individuate
Dall’esame del contesto svolto dai partner sono emersi le seguenti esigenze: Necessità di moduli formativi e di accompagnamento al rientro al lavoro dopo periodi di assenza prolungata per esigenze familiari; Necessità di servizi per gli spostamenti casa-lavoro quando i mezzi pubblici non sono in funzione. Necessità di sostegno economico dedicato all'acquisto di servizi per vita personale, familiare e di cura. 8

9 Partner coinvolti e attivi sulla formazione
Gulliver Coop. Sociale cooperativa sociale di tipo A; opera nell’ambito dei servizi alla persona. Occupa circa mille lavoratori. 930 sono soci - il 90% sono donne Oltre il 40% delle socie lavoratrici sono in part- time le giornate di maternità rappresentano almeno l’8% delle giornate retribuite 9

10 Aliante Coop. Soc. cooperativa sociale di tipo B - inserimento al lavoro di soggetti svantaggiati- e di tipo A - servizi socio assistenziali. Si occupa di inserimento di persone emarginate dal mercato del lavoro con l’obiettivo di renderle economicamente autonome in modo che possano recuperare un ruolo di cittadinanza attiva. Per questa cooperativa, ai consueti problemi di conciliazione vita familiare/professionale per le lavoratrici, si aggiungono i gravi problemi personali determinati dalle situazioni di svantaggio (ex alcolisti/ tossicodipendenti/ ex detenuti/ pazienti psichiatrici o/e disabili). 10

11 Integra Cooperativa Sociale
Cooperativa sociale di tipo A; è una piccola impresa, ha 20 soci dei quali 60% stranieri e il 70% donne, quasi tutte straniere. Integra svolge attività di mediazione culturale attraverso la costituzione di un gruppo di esperti specializzati nella mediazione linguistica e culturale, al fine di favorire l’inserimento sociale e lavorativo dei propri soci. 11

12 Mobilità casa-lavoro Le aziende coinvolte sono Società cooperative di servizi di supporto al servizio sanitario e società cooperative di commercio al dettaglio. Occupano dipendenti a bassa qualificazione professionale ( pulizia, magazzinaggio, altre funzioni ausiliarie )‏ con rilevante presenza di personale femminile extracomunitario lavoratori con reddito molto basso e non in grado di garantirsi modalità autonome per gli spostamenti casa- lavoro tipologia di lavoro organizzata per turni con orari di inizio lavoro e/o fine lavoro in fasce orarie a margine del normale funzionamento della struttura 12

13 Agenzia per la Mobilità ed il Trasporto Pubblico Locale di Modena
Nata nel 2001 a seguito della riforma normativa che ha interessato la materia del trasporto pubblico locale e che aveva lo scopo, tra l'altro, di aprire alla concorrenza il settore e di assicurare una gestione unitaria del governo della mobilità. E’ costituita come consorzio di funzioni, fra l'Amministrazione Provinciale di Modena e tutti i comuni della provincia, può avere come soci solo gli Enti Locali della Provincia di Modena e svolge, funzioni di programmazione operativa, progettazione e monitoraggio dei servizi di trasporto pubblico locale di persone nel bacino provinciale di Modena. 13

14 Consorzio Taxisti CoTaMo
Raggruppamento di taxisti con centrale operativa propria che gestisce le richieste distribuendola ai vari soci. Soggetto del privato profit Cooperative: Cose Puri e SACA Bus Erogano servizi di trasporti con mezzi di loro proprietà di diverse dimensioni e quindi anche costi diversi. Soggetto del privato sociale. 14

15 CIR Cooperativa Italiana Ristorazione (MO)‏ Cooperativa non sociale
Soggetti che impiegano personale con difficoltà di trasporto e destinatari dell’azione CIR Cooperativa Italiana Ristorazione (MO)‏ Cooperativa non sociale oltre addetti è tra le realtà più grandi e meglio strutturate per quanto riguarda il settore ristorazione. Si occupa inserimenti lavorativi da un lato e ristorazione dall'altro. 15

16 Manutencoop Società Cooperativa – (MO)‏
Offre, sull'intero territorio nazionale, un insieme completo di servizi ausiliari a enti pubblici, strutture sanitarie ,e grandi gruppi privati. Opera nel settore dei servizi ambientali fornendo servizi di raccolta rifiuti urbani e ospedalieri, spazzamento stradale, realizzazione e gestione di piattaforme ecologiche e discariche. Nei due cantieir più importanti: 210 lavoratori impegnati 72,5% dipendenti femminili 50% extracomunitari di cui il 44% lavoratrici organizzazione del lavoro su turni sovrapposti con inizio alle ore e conclusione alle ore 21.00 16

17 Centro commerciale Grandemilia (Modena)‏ 440 dipendenti
COOP Estense Cooperativa di Consumatori per la distribuzione al dettaglio Centro commerciale Grandemilia (Modena)‏ 440 dipendenti 80% dipendenti femminili non quantificata , ma rilevante la presenza di dipendenti extracomunitari organizzazione del lavoro su turni sovrapposti con inizio alle ore e conclusione alle ore 17

18 Esperienze di formazione e buone pratiche a disposizone del cluster
Moduli di formazione/tutoraggio/affiancamento nei periodi di sostituzione e rientro dalla maternità. Azioni di conciliazione dei tempi realizzate grazie all’art. 9 della Legge n. 53/2000 per la flessibilità degli orari di lavoro e studi di organizzazione di nuovi modelli di lavoro. 18

19 Ipotesi di iniziativa di mobility management Studio dell’Agenzia Provinciale per la Mobilità
Nel caso specifico il target a cui ci rivolgiamo necessita di ipotesi di azioni che affrontino le criticità di mobilità, garantendo il livello occupazionale, offrendo soluzioni di spostamento a costi individuali estremamente contenuti. Attraverso un accordo tra le aziende cooperative coinvolte, l’ Amministrazione Comunale e le aziende gestori di servizi di trasporto pubblico operanti sul territorio, si definiscono le caratteristiche operative di riorganizzazione degli spostamenti casa lavoro dei dipendenti con azioni di incentivo all’ utilizzo del trasporto collettivo 19

20 Punti di debolezza Le difficoltà nell’uno e nell’altro caso fanno più riferimento alle risorse economiche che possono mettere in difficoltà la realizzazione la sperimentazione poiché i servizi sono rivolti e richiesti da persone con redditi bassi e che difficilmente possono partecipare alla spesa oltre una certa soglia. La difficoltà principale, nello specifico per quanto riguarda la formazione, è riuscire a mettere a sistema le risorse per utilizzarle nel modo più razionale possibile; la condivisione dei progetti formativi che, tra un settore e l’altro, e, tra un soggetto e l’altro, hanno notevoli differenze e possono quindi essere molto costosi tanto da non essere sostenibili per le imprese. 20

21 Punti di forza riduzione dei costi connessi all’assenteismo per motivi familiari o difficoltà di trasporto la riduzione del turnover per gli stessi problemi aumento di opportunità lavorative per persone con un basso livello di formazione mantenimento del posto di lavoro 21

22 Proposte per future sperimentazioni
Organizzazione di moduli formativi per favorirel'acquisizione di nuove e diverse competenze quando al rientro la lavoratrice non si trovi più a svolgere le mansioni precedenti alla gravidanza. Sperimentazione di azioni formative individualizzate per lavoratori e lavoratrici al rientro dopo una maternità o un congedo parentale, con l’organizzazione di attività di formazione con personale interno alle imprese. Costruzione di un apposito periodo di formazione, con percorsi di affiancamento e di aggiornamento per facilitare il rientro di alcune figure professionali particolarmente importanti e di elevata responsabilità nell’ambito dell’attività nelle Cooperative di tipo A, dopo la maternità. 22

23 Mobilità casa- lavoro. E’ indispensabile:
proseguire lo studio e l’approfondimento degli elementi a disposizione per arrivare a costruire una proposta concreta. individuare le forme per regolare queste attività attraverso “protocolli operativi” che consentano di verificarne la sostenibilità e l’efficacia. 23

24 Mobilità casa- lavoro. Studio per definire forme di incentivo economico, da parte dei sottoscrittori l’ accordo, all’ acquisto di abbonamenti annuali al servizio di TPL personali, con l’ obiettivo di contenere il costo giornaliero di spostamento , con l’ eventuale rateizzazione mensile del costo a carico del lavoratore attraverso trattenuta in busta paga Predisposizione di servizi di trasporto collettivo dedicati ai dipendenti, finalizzati a coprire le fasce orarie non garantite dal normale servizio pubblico, accessibili ai lavoratori che aderiscono all’ iniziativa e quindi in possesso di abbonamento. Servizi predisposti di concerto con le aziende e definiti con caratteristiche di accessibilità funzionali alle zone di residenza e di orari idonei a garantire il tempestivo arrivo sul luogo di lavoro 24

25 Sostegno economico - voucher
Verifica sull’accesso a fondi per sostenere questo impegno con finanziamenti ad hoc alle Cooperative che hanno già avviato la sperimentazione di queste modalità di sostegno alla genitorialità. L’abbandono del lavoro nel primo anno di vita del bambino (15%) può essere contenuto se le madri possono disporre di risorse economiche per acquistare servizi di aiuto per i compiti di cura. Questi aiuti possono essere utilizzati anche nel caso in cui la donna sia costretta a cambiare le sue mansione per acquisire nuove competenze. 25

26 Grazie per l’attenzione
26


Scaricare ppt "Obiettivo: mettere in rete"

Presentazioni simili


Annunci Google