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CASI CLINICI.

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Presentazione sul tema: "CASI CLINICI."— Transcript della presentazione:

1 CASI CLINICI

2 Non tutti i pazienti cerebrolesi sono uguali:
in alcuni di questi, le funzioni dell’Io (e del super-io) rimangono intatte altri pazienti con danno di uguale gravità ma in altre parti del cervello si osservano radicali cambiamenti dal punto di vista emozionale, motivazionale e della personalità. Il fattore che determina queste differenze è: la localizzazione del danno neurologico. Diverse parti del cervello svolgono delle funzioni mentali differenti. Obbiettivo della neuropsicoanalisi è scoprire -in termini psicoanalitici- il contributo funzionale che ciascuna delle aree studiate apporta all’organizzazione funzionale globale dell’apparato mentale umano nel suo complesso.

3 Un caso di afasia di Broca: il lutto normale
Signor J: 22 anni, celibe, di ceto sociale medio-basso, sottoufficiale delle forze armate, colpito da ictus all’età di 20 anni. Presenta: infarto del lobo temporale anteriore e frontale inferiore sinistri del cervello, e estensione alla sostanza bianca sottostante Nonostante il deficit cognitivo non vi era alcun cambiamento drammatico sia della sua personalità, sia nei suoi processi motivazionali o nelle sue funzioni emozionali. Quadro clinico non differiva da quello di altri pazienti che avevano vissuto un’importante perdita e stavano elaborando il normale processo di lutto

4 Valutazione neuropsicologica
Afasia cronica non fluente Emiplegia destra (paralisi della faccia, braccio e gamba a destra) Linguaggio spontaneo scarso,telegrafico e agrammatico Agrafia e alessia letterale (conseguenti all’afasia) Aprassia orale Deficit isolati di comprensione verbale Moderata acalculia Grave aprassia melocinetica

5 Osservazioni psicoanalitiche
Integrità delle funzioni dell’Io Intelligenza normale, eccellenti capacità di gestione dei problemi, autoconsapevolozza e integra gamma delle emozioni Buona alleanza terapeutica (ostacolata soltanto dalle resistenze transferali) Partecipazione attiva (desiderio di imparare ad adattarsi, anche emotivamente, ai propri deficit e trovare nuove e realistiche strategie di vita) Recupero neurologico come recupero del rispetto di sé Malattia come minaccia alla costruzione di un’identità maschile adulta Integrità dell’ideale dell’Io e del Super-io

6 Terapia come ausilio per affrontare il normale processo di lutto
Fasi dell’elaborazione del lutto: negazione (con tentativi di dimostrazione della propria indipendenza), depressione, aggressività (acting out), accettazione della perdita con riscoperta graduale dell’entusiasmo per la vita e riinvestimenti Ictus vissuto inconsciamente come castrazione (risoluzione insolita del processo edipico) e determinante angoscie persecutorie Adattamento funzionale all’ambiente sociale

7 Conclusioni: Depressione non patologica legata all’elaborazione del lutto normale Funzioni dell’Io normali: mediazione tra desideri (Es) e i propri ideali (Super-io) da un lato e realtà esterna dall’altro Super-io intatto Errata tendenza della psicoanalisi ad associare le funzioni dell’Io con le attività mentali mediate dal linguaggio (rappresentazioni di parola)

8 La parola è prodotta da un sistema funzionale complesso che comprende componenti funzionali collegate alle 4 modalità presenti nel linguaggio: Visiva Uditiva Cinestesica Motoria Ciascuno di questi elementi ha una rappresentazione diversa. L’area di Broca è associata primariamente alla componente motoria del linguaggio, questa secondo Freud non sarebbe la componente principale del linguaggio, quella cioè che concorre alle normali funzioni dell’Io e del Super-io, ma ha un ruolo superfluo nel pensiero verbale


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