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Over-the-top Television: Dall’approccio “hardware” all’approccio “software” Roma, 10 Maggio 2012 Sistemi tecnologici e contenuti per tv digitale e dispositivi.

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1 Over-the-top Television: Dall’approccio “hardware” all’approccio “software”
Roma, 10 Maggio 2012 Sistemi tecnologici e contenuti per tv digitale e dispositivi mobili Prof. A. Marinelli

2 Index OTT TV: di cosa parliamo
Approcci “hardware” VS approcci “software” Case studies Cubovision: il posizionamento iniziale Cubovision: l’attuale posizionamento Broadband Content

3 OTT TV: di cosa parliamo
Fonte: Cisco data processed by ITMedia Consulting, 2010 (*It includes video delivered via Internet to a TV screen, by way of Internet-enabled set-top box or equivalent device) Internet video to TV* traffic in Western Europe La crescita del traffico Internet ha come driver principale il video via Internet su schermo televisivo (9% del traffico Internet consumer nel 2014) Già nel 2011 negli USA la principale sorgente di traffico Internet in peak time è stato il servizio di video rental online Netflix (cfr. case study) Downstream Internet Traffic (PC+TV) during peak periods in USA Stime recenti indicano Netflix come prima sorgente di traffico Internet in peak time Fonte: IT Media Consulting March 2011

4 OTT TV: grande, ma non enorme
Internet video traffic, Nonostante la significativa crescita del video da Internet su TV, nel 2015 rappresenterà solo il 20% del traffico video globale Nel 2015, gli spettatori di Internet video attraverso la TV saranno 380 milioni a livello globale: il 50% degli utenti Internet in UK e USA guarderà video online attraverso un dispositivo domestico connesso Fonte: Informa Telecoms&Media

5 OTT TV: i dispositivi di accesso
Sebbene sia partito dal «dialogo» diretto tra TV e PC, il consumo di video dal web su schermo televisivo nel medio-lungo periodo è destinato ad affermarsi soprattutto sulle tv connesse Ad oggi, la liason più promettente sembra essere quella tra televisore e games consolles, che dove la OTT TV è già una realtà (es. UK e USA) generano volumi di consumo video online di tutto rispetto Il modello basato su set-top-boxes proprietari è destinato ad avere un impatto contenuto, salvo che nei casi di forte integrazione tra device e servizi, come per Apple Innovative VAS

6 Index OTT TV: di cosa parliamo
Approcci “hardware” VS approcci “software” Case studies Cubovision: il posizionamento iniziale Cubovision: l’attuale posizionamento Broadband Content 6 6

7 I dispositivi di accesso TV al 2016
Lo sviluppo della Smart TV sarà legato soprattutto alla crescita della presenza di TV connesse e lettori Blu-ray connessi Un ruolo fondamentale sarà giocato dalle games consolles (ormai usate soprattutto per contenuti video e musica) I dispositivi ibridi (set-top-boxes e decoders) manterranno comunque una presenza rilevante, passando dal 10% al 14% Fonti: Informa Telecoms & Media

8 Dall’”hardware” al “software”
Con un approccio “hardware” (device custom)… … si punta al mercato dei secondi/terzi TV … il device che offre il prodotto (es.. Video on demand) può essere utilizzato come “cavallo di Troia” per distribuire a latere altri servizi di valore (es. Musica) senza subire la concorrenza diretta degli App store … è più facile controllare la roadmap di sviluppo e quindi valorizzare l’integrazione con gli asset di rete Con un approccio “software”… … si raggiunge direttamente una Customer Base più estesa senza alcun costo di acquisizione … si amplia il novero dei dispositivi che è possibile raggiungere … si evita la complessità di manutenzione delle funzionalità aggiornate … si evitano i costi di distribuzione (particolarmente onerosi per la GD) e manutenzione del prodotto

9 Approcci “hardware” VS “software”: un quadro d’insieme
Originale Mainstream Software

10 Index OTT TV: di cosa parliamo
Approcci “hardware” VS approcci “software” Case studies Cubovision: il posizionamento iniziale Cubovision: l’attuale posizionamento Broadband Content 10 10

11 Approcci software/ Case study: Netflix
Servizio video rental online in abbonamento, nato da un servizio di noleggio postale di DVD e VHS, conta oggi più di 29 milioni di abbonati; il catalogo offre più di titoli Integrato in una quantità di devices connessi, tra cui Smart TV (Samsung), STB e lettori blu-ray (LG, Roku, Boxee, Philips), media streamers (Apple), game consolles (Wii, PS3, xBox), mobile (iOS, Android, Windows Phone) Lanciato negli USA nel 1999, è sbarcato prima in Canada (settembre 2010) e poi in America Latina (settembre 2011) e Europa (gennaio 2012 : UK/Irlanda) Nel settembre 2011 annuncia la decisione di separare il servizio online da quello fisico, ribattezzando il primo «Qwister» e imponendo una premium fee per il mantenimento di entrambi, ma è costretto a tornare sui suoi passi dalla fuga di abbonati

12 Approcci software/ Case study: Hulu e Hulu plus
Fondato nel da una JV tra NBC e Fox, il servizio di video streaming online, inizialmente ad-based, dal 2010 è anche pay; a fine 2011 conta più di 1,5 milioni di clienti paganti) Presente su una quantità di device connessi tra cui Smart TV, media streamers, BD players, game consolles,, mobile ; il numero di dispositivi abilitati è aumentato decisamente nel 2011

13 Approcci software - Case study: iPlayer
iPlayer è il servizio di catch-up TV e video on demand di BBC, visibile in UK e – a partire da Giugno 2011 – anche all’estero, previa sottoscrizione. A breve dovrebbe essere esteso anche agli USA. Nel Giugno 2011, il servizio ha ricevuto più di 157 milioni di richieste per programmi radio e TV attraverso tutte le piattaforme, in crescita rispetto ai 117 milioni del Giugno 2009 La media degli utenti giornalieri si aggira intorno agli 1,7 milioni (in crescita rispetto agli 1.3 milioni del 2009) Tra i contenuti più visti c’è il docu-reality “The Apprentice” ©Confidential

14 Approcci software/ Case studies: Acetrax e Lovefilm
Servizio di video on demand transazionale, basato in Svizzera e fondato su venture capital Presente in sette paesi europei (Italia, UK, Germania, Francia, Irlanda, Austria e Svizzera); il catalogo può vantare contenuti derivanti da accordi con Paramount, Warner, Sony, Universal e altre case di produzione indipendenti. Lo scorso 25 aprile è stata diffusa la notizia della sua acquisizione da parte di BSkyB, che verosimilmente punta a valorizzare la sua presenza su una quantità di device connessi (accordi con Samsung, LG, Panasonic, Lenovo, D-Link, Grundig, Asus, Acer. Servizio di video rental postale, fondato nel 2004 , nel marzo 2010 è evoluto in un servizio di video streaming basato su abbonamento, «Watch online» Acquisito da Amazon nel gennaio 2011, è oggi attivo in UK, Danimarca, Germania, Svezia e Norvegia; vanta accordi con Warner Bros, Disney, Lionsgate, Momentum, BBC Worldwide, ITV; Presente su una quantità di device connessi tra cui smart TV, games consolles, BD players, mobile.

15 Approcci hardware/ Case study: Roku
Media player con sistema operativo proprietario (Roku OS), basato su Linux Non integra hard disk , né tuner DTT Principali applicazioni preinstallate: Netflix, Hulu, Hulu Plus, Pandora, Flickr, Facebook Prezzo estremamente accessibile, a seconda della versione del dispositivo, da 50 a 100 $.

16 Approcci hardware/ Case study: Apple TV
Sostituisce il precedente prodotto (lanciato nel 2007 e mai decollato) con un concept più snello, basato su un nuovo modello di business Media streamer, con funzionalità time-shifting, collegato allo store iTunes Funzione “Airplay” per trasmettere musica e video direttamente da altri device Apple sulla TV Integra Netflix, unica possibilità di noleggiare video dopo la rimozione del servizio di noleggio (con partners ABC e Fox) da iTunes I rumors danno Apple intenta al lancio della sua prima TV connessa, ma l’accordo con le manifatturiere sarebbe ancora lontano. Più di recente si è parlato dell’interesse di Apple nel lancio di una game consolle connessa proprietaria

17 Dall’approccio “software” all’ “hardware”/ Case study: Google TV
Lanciato nel maggio 2010 come ampia partnership, che coinvolgeva manifatturiere di devices e tecnologia insieme a content providers, attorno al «software core» di Google – la capability di search -, ha visto progressivamente ritirarsi i vari attori coinvolti Ad oggi viene offerta da devices Sony e a breve LG Consiste essenzialmente in un ambiente integrato di applicazioni (30 al momento), canali video premium (da Dish Networks) e free (principalmente YouTube) e un motore di ricerca integrato web-TV

18 Dall’approccio “software” all’ “hardware”/ Case study: Boxee Box
In principio disponibile come software (scaricabile gratuitamente su vari device), Boxee è poi diventato anche un media box prodotto da DLINK, connettibile al televisore. Piattaforma open source, non integra hard disk né tuner DTT La versione USA integra anche Hulu e Netflix Consente agli utenti di condividere informazioni su cosa stanno ascoltando o vedendo, e/o suggerimenti, anche via social networks come Twitter. I commenti compaiono in una striscia grafica all’estremità inferiore del video In lancio una chiavetta per dotare il STB di un sintonizzatore TV digitale per ricevere i canali DTT e i segnali via cavo non criptati

19 Backup Offerta bb tv in UK Innovative VAS 19

20 I principali servizi OTT TV in UK/1
Service name Provider Service type Cost 4 on Demand Channel 4 On-demand streaming Free Acetrax Download-to-own/rent, on-demand streaming Various Audio and Video Economist Blinkbox Tesco Free; rental from £0.99; purchase from £6.99 DemandFive Five Film 4OD Film 4 On-demand rental £ iPlayer BBC iTunes Apple ITVPlayer ITV MSN Video Player Microsoft Multimedia Guardian Qriocity Sony Download-to-own, on-demand streaming Rental for SD from £2.49 for library content and £3.49 for new releases; HD content from £3.49 for library and £4.49 for new. Note: £1=US$1.60. Source: Informa Telecoms and Media ©Confidential

21 I principali servizi OTT TV in UK/2
Service name Provider Service type Cost SeeSaw Criterion Media Group On-demand streaming Free Sky Go BSkyB Free for Sky DTH subscribers; £15-40 a month for others STVplayer STV Telegraph TV Telegraph Times online TV The Times Video Daily Mail Independent View from the Top FT Watch Online Lovefilm Subscription From £5.99 for two hours of streaming a month to £19.39 for unlimited streaming Zune Movies Microsoft Various Note: £1=US$1.60. Source: Informa Telecoms and Media ©Confidential

22 Case study: 4oD 4oD, servizio OTT di Channel 4, ha contato in media 31 milioni di fruizioni di programmi on demand nel 2010, mentr enel 2009 si era fermato a 18.2 milioni. Nel corso del 2010, circa 372 milioni di video sono stati visti attraverso il servizio, in aumento del 71% rispetto all’anno precedente. Nel 2007, 4OD ha lanciato un servizio di video in DTO (download-to-own), offrendo la possibilità ai suoi clienti di acquistare l’accesso illimitato a contenuti premium. Il servizio tuttavia non è mai diventato profittevole, ed infine è stato sospeso. Malgrado questo fallimento, a Novembre Channel 4 ha lanciato un servizio di video on demand pay sul canale gemello Film 4, in congiunzione con il provider di servizi video on demand Filmflex. Il servizio, denominato Film 4OD, fornisce più di 500 film da noleggiare online, molti dei quali sono resi disponibili lo stesso giorno della loro pubblicazione in DVD (c.d. “day-and-date”). ©Confidential

23 Case study : SeeSaw Il sito di aggregazione di contenuti video online See Saw, lanciato nel febbraio 2010, era inizialmente basato su un progetto sostenuto congiuntamente da BBC Worldwide, Channel 4 e ITV, noto come Project Kangaroo. Acquistato da Arqiva nel 2009, il servizio proseguì con vari accordi con content providers per fornire ai suoi visitatori contenuti di BBC, ITV, Channel 4, Five and NBC Universal. Nel maggio 2011, 16 mesi dopo il suo lancio, Arqiva ha annunciato che a causa della difficoltà di reperire un acquirente o almeno partner con lo scopo di investire congiuntamente nel business, il sito avrebbe cessato di fornire il servizio a Giugno. In una drammatica trattativa all’ultimo minuto, a fine Giugno, la società Criterion Media – già proprietaria del social network Bebo – ha annunciato l’intenzione di acquistare il 75% di SeeSaw per una cifra superiore a £10 milioni; Arqiva avrebbe comunque conservato il 25%. A fine 2011, sul sito erano disponibili solo contenuti di BBC Worldwide e Channel 5: tutte le opzioni innovative, come il download-to-own e l’opzione di subscription mensile per evitare le inserzioni pubblicitarie, erano state ritirate. M ©Confidential

24 Case study: Blinkbox Lanciato nel 2008, Blinkbox è un servizio di video on demand online in streaming e downloading, sostenuto da un modello misto advertising e pay. Blinkbox dichiara di aver raggiunto una media di 2 milioni di utenti mensili e di possedere una library di più di tra film e altri contenuti. Ad aprile 2011, la società leader della grande distribuzione UK Tesco – il più grande brand britannico del settore, terzo nel mondo in termini di revenue - ha annunciato l’acquisizione dell’80% di Blinkbox, con l’obiettivo di allargare il servizio a una base utenti potenziale decisamente più ampia. ©Confidential

25 Backup Offerta bb tv in SPAGNA Innovative VAS 25

26 Il mercato spagnolo della connettività multi-device
Tra il 2010 e il 2011 il mercato spagnolo ha fatto registrare un incremento significativo della presenza di devices connessi A guidare gli early adopters sono professionisti, imprenditori e studenti superiori e universitari I più diffusi tra i device connessi sono gli smartphone con connettività Internet, che rappresentano la prima fonte di connettività non Internet

27 Il mercato video online in Spagna

28 Il mercato video online in Spagna
Il mercato del video online, tradizionalmente poco sviluppato in Spagna, ha cominciato a vedere una crescita significativa tra il 2010 e il 2011: a marzo 2011, secondo ComScore, 19.3 milioni di utenti Internet spagnoli – l’82.1% degli utenti del paese – ha visionato circa 3 miliardi di video online. Il sito del broadcaster pubblico RTVE si è affermato come il brand video online più visitato a Gennaio 2011, e posizionandosi in generale alla 10° posizione, con 2,4 milioni di visitatori, sempre secondo Comscore. In termini di engagement, I siti di RTVE risultano di gran lunga I primi, con più di 240 minuti di durata per ogni visita, grazie al servizio TVE A La Carta. Il servizio TVE A La Carta è stato lanciato nel 2008 e ha rappresentato il riferimento per gli altri broadcasters, sia pubblici che commerciali, che a seguire hanno lanciato I loro propri servizio di catch-up TV. Il servizio, ribattezzato RTVE a la Carta, è stato poi arricchito di una versione più avanzata, che offre accesso a più di programmi e episodi di serie TV, sempre disponibili sul sito dopo la trasmissione in TV: La maggior parte dei broadcasters spagnoli offre servizi di catch-up TV: l’emittente LaSexta, con il suo portale online Lasexta.com, ha annunciato di aver raggiunto I 10 milioni di video visti nel maggio 2011, in crescita del 25% riswpetto all’anno precedente; la relativa applicazione video è stata scaricata in totale volte dall’Apple Store alla fine del mese, totalizzando circa clienti in totale per i contenuti on demand e per quelli live. ©Confidential

29 Il mercato video online in Spagna
Il gruppo Antena2 ha a sua volta riferito di un significativo incremento nell’utilizzo dei servizi di catch-up TV e di siti di online video: nel primo trimestre del 2011, i suoi siti video hanno avuto circa 5,7 milioni di utenti unici, in crescita del 19% rispetto all’anno precedente. La crescita ancora più sostanziale è stata quella sul versante dei video visti, con una crescita del 71% dal 2010 al 2011 – quando sono stati visionati in totale 26,3 milioni di video. La media company Prisa, proprietaria dell’emittente privata Digital Plus e proprietaria di diversi portali di video oline, ha dichiarato più di 40 milioni di utenti unici per mese in totale, e più di 12 milioni di video visti al mese. A causa dell’accentuata pirateria, I servizi di video online a pagamento hanno tradizionalmente incontrato difficoltà ad affermarsi in Spagna, ma la situazione non ha dissuaso diverse nuove società dall’entrare nel mercato: come Wuaki.tv, lanciata a inizio 2011, che offre contenuti video on demand premium sia su device connessi che sul proprio portale, mirando a rappresentare una sorta di risposta spagnola a Netflix. Negli ultimi tre anni, la società si è dotata di una tecnologia proprietaria e ha consolidato I rapporti con 5 delle più importanti major hollywoodiane, tra cui Warner Bros. and Paramount. Ad oggi conta partnership con molti dei più importanti fornitori di contenuti spagnoli, come Spanish Vertice e Filmax: il 60% dei contenuti offerti proviene dagli studios di Hollywood, e il restante da produttori nazionali. Decine di migliaia gli utenti dichiarati. Oltre ai player nazionali, si sono fatti avanti anche attori internazionali: come il servizio scandinavo di video on demand , che a inizio 2011 ha annunciato la sua intenzione di lanciare anche in Spagna. Secondo il modello già adottato nei paesi scandinavi, film e serie TV da Hollywood e dagli studios europei saranno disponibili su PC; smartphones e TV connesse, sia in noleggio che gratuitamente, per alcuni titoli selezionati e supportati dall’advertising. ©Confidential

30 Principali servizi di video online in Spagna, Maggio 2011
©Confidential

31 Dal satellite all’OTT, e ritorno: Digital +
Seguendo un trend ormai affermato tra gli operatori satellitari europei, il network pay-TV Digital + ha lanciato un servizio combinato di video on demand e catch-up TV, veicolato attraverso un set-top-box proprietario (iPlus) Il servizio, denominato «Digital+ a la carta» è disponibile senza costi aggiuntivi per gli abbonati Digital+, e in fase iniziale ha offerto una selezione di contenuti - film, serie TV, sport, documentari – provenienti dal flagship channel Canal+ A seguire, il servizio di video on demand «Videoclub» è stato reso disponibile a tutti gli utenti Internet, senza necessità di abbonamento.

32 Imagenio goes… Il servizio IPTV di Telefonica, Movistar Imagenio, è stato lanciato in versione mobile all’inizio del 2011, basato su una subscription fee di 5€/mese A fine 2011 il servizio è stato lanciato anche su Xbox Live, inizialmente con 12 canali disponibili tra cui Teledeporte, La1, Eurosport, ESPN, Iberalia Nel maggio del 2011, Telefonica ha chiuso il suo online store per contenuti video pay, trasferendo tutti i contenuti sulla piattaforma VOD Movistar Videoclub.

33 Offerta bb tv in francia
Backup Offerta bb tv in francia Innovative VAS

34 L’offerta Broadband TV in Francia: overview
Percentuale di abitazioni DTV in Francia per piattaforna La Francia è il primo mercato IPTV d’Europa: più del 50% degli abbonati ADSL sono anche sottoscrittori di un’offerta TV. La Francia rappresenta da sola il 40% del mercato IPTV europeo in termini di clienti. A contendersi il mercato sono ben 8 players, che offrono una grande quantità di pacchetti anche sotto i 30€ /mese. L’IPTV è cresciuta costantemente negli anni: a fine 2010, la percentuale di abitazioni raggiunte dal servizio ha raggiunto i 6,4 milioni. Si tratta della seconda tecnologia distributiva a livello nazionale.

35 Overview offerta TV Orange/1
L’offerta IPTV di France Telecom è veicolata attraverso il brand Orange Tramite la piattaforma LiveBox, il servizio può contare più di 3,7 milioni di clienti alla fine del 1q 2011, attestandosi come terzo operatore pay-TV francese dopo Canal+ e Free. Il posizionamento di Orange è quello di un vero e proprio broadcaster: si pone come editore, oltre che come aggregatore dei contenuti. Può vantare una delle offerte triple-play più avanzate d’Europa, con contenuti multipiattaforma e ad hoc per ciascun canale di erogazione Nel luglio 2011 ha lanciato un’applicaizone di social TV denominata TVClick, disponibile su iPhone, che riconosce automaticamente I programmi che gli utenti stanno guardando e fornisce strumenti multiscreen per discutere I contenuti con gli altri utenti Nel febbraio 2011 ha lanciato un’applicazione per Android destinata a veicolare ai suoi clienti dotati di smartphone e tablet l’offerta Orange Cinema Series, con film on demand e 5 canali premium

36 Overview offerta TV Orange/2
L’offerta WEB ricalca da vicino il servizio IPTV, con il servizio VoD “24/24 Video” e video brevi disponibili anche per non abbonati Sono inoltre disponibili tre pacchetti mobile TV, che comprendono i canali premium di cinema e serie TV OFFERTA PRICING PROVISIONING WEB/MOBILE WEB CANALI: L’offerta di Web video include contenuti brevi (catalogo «24/24 video» con 3500 VoD ), la cathc-up di FTV, e mini-pacchetti web con più di 30 canali free e pay e 7 canali premium Orange CONTENUTI ON DEMAND: video brevi disponibili per tutti gli utenti. I titoli inclusi nell’offerta «24/24 Video» possono essere noleggiati o acquistati e visionati su PC da tutti. Per i clienti internet Orange accesso gratuito alla catch-up TV di FTV e a 30 mini-pacchetti di canali web. Per i clienti dei canali premium Orange possibilità di visionare gli stessi canali premium anche da PC Offerta «24/24 Video» da € 0,49 per titolo anche per non abbonati Accesso ai servizi TV da PC: i video brevi non richiedono registrazione, gli altri servizi richiedono l’autenticazione tramite: Numero di telefono cellulare, indirizzo o credenziali registrazione unica+ password per già clienti Orange (dà accesso al servizio «24/24 video», alla catch-up di FTV , alla web TV e ai canali premium e VoD) Nuova registrazione per non clienti Orange per accedere al servizio «24/24 video» L’accesso al servizio «24/24 video» e alla catch-up TV richiede l’applicazione Orange Player La sottoscrizione e l’accesso al servizio di Mobile TV sono possibili sia dal portale Orange World, nella sezione TV, o attraverso la mobile app de «La TV d’Orange». L’abbonamento a un pacchetto TV e il download dell’applicazione sono possibili online (con autenticazione tramite numero cellulare/indirizzo /credenziali registrazione unica). La tariffazione avviene attraverso bolletta telefonica del cellulare. MOBILE CANALI: 2 pacchetti Mobile rispettivamente di 25 e 66 canali live sia free che pay, compresi VoD illimitati (3500 contenuti adattati per mobile) e la catch-up TV di M6 e FTV). La versione mobile dell’offerta «Orange Cinema Series», che comprende un pacchetto di 5 canali premium e VoD, è disponibile sul portale mobile di Orange o l’app TV di Orange per tutti i clienti 3G Offerta standalone (indipendente da «La TV d’Orange») Sessione multimediale: € 0,50 per 20 minuti. Pacchetti: da € 6/mese (25 canali o cinema) a € 25/mese (66 canali), escluse promozioni Fonte: e-Media Institute

37 Dettagli contenuti offerta TV Orange /1
Canali inclusi nell’offerta Oltre ai canali elencati, sono incluse nell’offerta 15 emittenti locali e 26 internazionali Fonti: Orange

38 Dettagli contenuti offerta TV Orange/ 2
Canali opzionali

39 Dettagli contenuti offerta Orange/3
Bouquet CINEMA «Orange cinemà series»: CIneMax, CineHappy, CineChoc, Cine Geant, Cinema Series a la demand: 12 €/mese «Ciné»: Action, Ciné Polar, Ciné FX, Cine+Star, Cine+Classic, Cine+ Club, TCM: 9,90 €/mese SPORT «Orange Sport»: 6 €/mese «Bouquet Sport»: Orange Sport, Sport+, Motors TV, Yacht&Sail, ESPN Classic, Ma Chaine Sport, Ma Chaine Sport Extreme, Golhf Channel, Golf Channel HD, OM, OL, Girondins TV: 10 €/mese (promo 5 €/mese) «OM TV Max»: 3,90 €/mese «OL TV Max»: 3,90 €/mese «Girondins TV»": 3,90 €/mese 2 bouquet di cinema e serie TV 5 bouquet di sport 1 bouquet di contenuti per bambini 2 bouquet di intrattenimento generalista 3 bouquet per adulti 3 bouquet musicali MUSICA «Melody» 4,50 €/mese (promo 2,2€/mese) «Musique Classique»: Brava TV. Mezzo, Mezzo Live HD, Unitel Classica HD: 8 €/mese «Musique»: Music Hits, Music Club, Music Black, MCM top, MCM pop, Trace Tropical, iConcert: 5 €/mese BAMBINI «Jeunesse» Baby TV, Piwi +. TeleToon +, KidsCo, Boing: 6 €/mese (promo 3€/mese) GENERALISTI «Standard»: 20 canali di serie TV, cartoni animati, documentari e intrattenimento; 10 €/mese «Extra»: 35 canali di sport, intrattenimento, cartoni e film d’animazione, serie TV, playlist e concerti: 14 €/mese ADULTI «Adulte»: 5 canali per adulti a 11,90 €/mese «Penthouse HD»: 2 canali Penthouse per adulti a 10 €/mese «Gay»: 2 canali gay a 13 €/mese

40 Insight: l’offerta cinema
Le finestre di distribuzione dei prodotti cinematografici sono analoghe a quelle italiane, salvo che per la presenza di una finestra specifica Pay-per-view, a nove mesi dall’uscita cinematografica, intermedia tra il DTO (il nostro T-VoD) e lo SVOD. Le finestre di diritto A fine 2009, Orange ha siglato un accordo con le organizzazioni professionali del cinema francese (Bureau de Liaison des Industries Cinématographiques, Bureau de Liaison des Organisations du Cinéma - tranne SRF -, e ARP, che raggruppano la maggioranza dei produttori, registi, distributori e gestori di sale) per l’offerta «Orange cinema series package». Lo scopo ufficiale è finanziare il cinema indipendente, privilegiando i giovani talenti, e supportando la produzione cinematografica nazionale, con particolare attenzione ai cortometraggi e ai documentari sul mondo del cinema. Il valore dell’accordo ammonta a 80 mln/€ in 3 anni a carico di Orange: il 60% in pre-acquisizione dei diritti, il 25% per film “minori” con budget inferiore a 5,35 Mni di €, e una parte di Revenue Sharing L’accordo con le organizzazioni professionali

41 Insight: l’offerta calcio
Nel 2009 La Corte francese d’Appello aveva imposto a Orange il diritto di fornire i suoi canali sportivi solamente ai propri clienti pay-TV, a seguito delle rimostranze dei concorrenti Free e SFR. In seguito, la Corte di Cassazione ha giudicato che l’offerta di Orange che coniugava i servizi ADSL con i canali sportivi non rappresentasse una violazione della normativa antitrust. La Corte ha sostenuto che l’iniziativa di Orange non potess essere considerata scorretta perché tutti gli ISP stavano nel contempo arricchendo la propria offerta con servizio innovativi o contenuti esclusivi per attrarre clienti. Il contesto regolatorio La Ligue de Football Professionel (LFP) ha lanciato il proprio servizio di pay-TV con il canale Cfoot. Disponibile dal 28 luglio a € 3,99/mese (ma con fasce orarie quotidiane in chiaro), è trasmesso su digitale terrestre, satellite, cavo e ADSL. In pipeline per diversi anni, il progetto televisivo è diventato concreto nel momento in cui la CSA ha assegnato a partire da Dicembre un canale DTT a pagamento. Trasmette in diretta le partite della Ligue2; dovrebbe trasmettere anche la diretta della Ligue1 a partire dalla scadenza degli accordi con Canal+ e Orange (che hanno visto la mossa di LFP come uno strumento di pressione negoziale. La Lega Calcio francese (LFP) lancia «Cfoot», il proprio canale pay-tv Attualmente, Canal+ paga 456 mln € /anno per le partite domenicali, gli highlights del sabato sera e il magazine domenicale Canal Football Club, ma è determinata a rivedere questa spesa. Orange ha investito 203 mln €/anno fino al 2012 per i diritti del campionato League1, ma sta riconsiderando la possibilità di concorrere di nuovo per tali diritti. Il costo dei diritti calcistici

42 La Nouvelle TV d’Orange
Orange ha lanciato di recente «La nouvelle TV d’Orange», un servizio di TV via IP in abbonamento che prepara la strada alla fusione tra IPTV e OTT Un’interfaccia nuova per includere video on demand, catch-up TV, EPG, PVR, content discovery & recommendation I 5,1 mln di clienti IPTV di Orange a partire dal novembre 2011 sono stati progressivamente migrati sulla nuova piattaforma unica di Viaccess per i servizi ADSL, FTTH e ibridi Satellite-IP

43 I principali servizi OTT TV
Service name Provider Service type Cost 24/24 Orange Streaming Free Allocine On-demand streaming, download-to-own Rent 48hrs: € Arte 7+ Arte.tv Catch-up Arte VOD Purchase: € BFM TV.com BFM TV Live streaming and catch-up Canal Play Canal + On-demand streaming Rent: € Dailymotion Clips FilmoTV Rent: from €1.99; 50 films: €16.99/month France 24 Catch-up clips Imineo Watch TV Rent 48hrs from: €1.99; purchase from: €4.99 M6 Replay M6 Ma Video France Television Clips and catch-up MBOA TV NRJ TV NRJ Live streaming and clips Player Source: Informa Telecoms & Media. Note: €1=US$1.41

44 I principali servizi OTT TV(cont.)
Service name Provider Service type Cost Revior les Programmes TF1 Catch-up Free TF1 Vision On-demand streaming, download-to-own Rent from: €1.99; purchase: €7.99; rent HD from: €4.99; purchase HD from: €12.99 TVOD France Television On-demand streaming Rent from: €1.99; purchase from: €3.99 UniversCine On-demand streaming, download-to-rent Rent from: €3.99 Video futur Glow Entertainment Group On-demand streaming, subscription Starts at €6.99/month VirginMega.Fr Virgin Media Rent: € ; purchase: € Vodeo La Banque Audiovisual Rent from: €2.99; purchase from: €3.99; unlimted streaming: €7.99 Voir le Direct Direct 8 Live streaming Wat.tv Clips Web TV Orange Streaming Le Figaro L'Express Source: Informa Telecoms & Media. Note: €1=US$1.41

45 Case study: M6 Group Il gruppo M6 gestisce tre popolari portali di video online: M6 Replay e W9 Replay sono servizi di catch-up TV, mentre M6 Bonus offre contenuti web esclusivi, collaterali rispetto alla programmazione TV (come interviste e backstage di documentari). M6 offre anche un servizio VOD, che fornisce film e serie TV sia in noleggio che per download; il servizio offre anche un pacchetto in abbonamento per accedere a tutte le serie TV di M6. Il portale che aggrega le tre offerte di online-video, M6.fr, ha una media di 13.7 million visite uniche al mese, posizionandosi al 16° posto tra I più popolari siti web francesi. Secondo M6, il 51% di tutti gli utenti di catch-up TV francesi utilizza il portale M6 Replay.

46 Case study: TF1 Group TF1, il broadcaster pubblico francese, offre sui suoi siti web video online con la programmazione televisiva in modalità catch-up: nel 2010, I video visti sono stati 1,4 miliardi, dei quali relativi alle trasmissioni TV svincolate dal palinsesto. being catch-up videos of TF1 shows. Nel gennaio 2011, TF1 ha lanciato un’applicazione iPad che consente agli utenti di rivedere trasmissioni perse, in maniera gratuita: la stessa applicazione dà accesso al canale live. TF1 gestisce anche un popolare portale di video-sharing chiamato WAT.tv, completamente ridisegnato ad Aprile 2010, e forte di 7.4 milioni di visitatori unici al mese. TF1 offre inoltre un servizio di video online in modalità catch-up per la sua emittente Euro Sports, accessibile attraverso molteplici dispositivi connessi, tra cui smartphones e connected TV. L’applicazione iPhone relativa è stata scaricata 3.1 milioni di volte a fine 2010.

47 Key services: Canal Plus
Nel giugno 2010, Canal Plus ha lanciato un’offerta multiscreen offer che comprende una selezione di canali e un servizio di video on demand, entrambi disponibili su una varietà di devices connessi. Il servizio, scaricabile gratuitamente come applicazione, offre accesso ai canali premium del brand: Canal Plus, Canal Plus Cinema, Canal Plus Sport, Canal Plus Decale e Canal Plus Family. Secondo Canal Plus, l’applicazione per iPhone e iPod Touch sarebbe stata scaricata più di 1 million di volte. Nel maggio 2011, sono stati visti sul portale Canalplus.fr 26.7 milioni di video, in netta crescita rispetto ai 15.7 milioni a Maggio Il traffico online è stato apparentemente stimolato dalla trasmissione video del festival di Cannes: il video dell’evento è stato visionato più di 2 milioni di volte.

48 Backup Accesso a video da pc

49 Video online: accesso da PC VS da device connessi
Le fruizioni di contenuti video on demand online generate da PC  sono ancora prevalenti… Fonte: E-Media Institute MIL-SIB D-61625/PLab

50 Video online: accesso da PC VS da device connessi
…ma rallentano decisamente rispetto alla crescita delle fruizioni da altri device Tasso di crescita della fruizione di video da PC e Tablet in UK Tasso di crescita della fruizione di video da mobile in UK MIL-SIB D-61625/PLab

51 Video online: engagement e canale di accesso
Mentre la maggior parte dei video online è ancora fruito da PC (canale «universale»), gli utenti di TV Connesse e Tablet sono più coinvolti e tendono a completare la visione dei contenuti selezionati Il rapporto di conversione (% di video effettivamente visionati rispetto a quelli selezionati) è maggiore per gli utenti le TV connesse rispetto agli utenti dei PC Gli utenti di video online tramite Tablet sono più coinvolti nella visione rispetto a quelli di altri device tra cui le TV connesse e i PC Durata media dei contenuti visionati per dispositivo

52 Il modello “subscription” si fa largo
Il modello di fruizione attraverso subscription (VS PPV/VoD) passerà dal 4% delle revenue nel 2009 video over IP (vs 96% del PPV), al 31% nel (Fonte: The Diffusion Group) Broadband Content 52 52


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