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SISTEMI ORGANIZZATIVI COMPLESSI

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Presentazione sul tema: "SISTEMI ORGANIZZATIVI COMPLESSI"— Transcript della presentazione:

1 SISTEMI ORGANIZZATIVI COMPLESSI
Roma 15 dicembre 2010 C.d.L magistrale: Comunicazione d’impresa 2° anno 6 crediti (+3 crediti Laboratorio Prof. Di Nicola) Stanza 111 (ex B4) Via Salaria113, tel.: ricevimento Mercoledì 15-17

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3 Che significa postmoderno
Come tutte le denominazioni post (ad es. post-industriale) indica che il precedente concetto è in crisi, non coglie appieno la realtà Anni ’50 e ‘60 arte post-moderna si oppone alle avanguardie anteguerra come il futurismo Anni ’60 cultura post-moderna (Foucault, 1966) Anni ’80 sociologia post- moderna guarda alla crisi della modernità ≈ progresso Cerca di decostruire aspetti prima ritenuti scontati→ particolarmente utile per l’analisi di genere

4 Genere è concetto non neutro che nasce dal 2° femminismo
Genere è il modo molteplice e complesso con il quale le differenze sociali tra i sessi acquisiscono significato e diventano fattori che strutturano l'organizzazione della vita sociale Secondo l'epistemologa Harding genere è un concetto a più strati Come identità personale→ autoconsapevolezza e relazione con l'identità collettiva È principio di organizzazione della struttura sociale→ famiglia e divisione sessuale del lavoro Come base di valori normativi → valori identitari organizzati come sistema binario in cui si suddivide il potere

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8 L'ordine simbolico di genere nelle organizzazioni (Gherardi)
Alice nel paese delle meraviglie (Carroll, 1865) è un viaggio di iniziazione al mondo degli adulti→ Alice ha cambiato tante volte dimensione del proprio corpo e non sa rispondere al Bruco sulla sua identità. Ha assunto tanti ruoli: padre nella tana del coniglio, feto in fondo alla tana, madre per nascere → identità e sessualità sono in modo oscuro intrecciate → lettura postmoderna del testo che evidenzia il contrasto tra essere e divenire nelle organizzazioni Alice ha 2 voci contrastanti che le parlano: All’orecchio sinistro la voce della trascendenza e dell’oblio del sé nella comunità → maschile e femminile sono complementari, fatti l’uno per l’altro nel passato come nel presente All’orecchio destro la voce della separazione dell’immanenza e della guerra tra i sessi

9 E’ possibile una definizione positiva del femminile
E’ possibile una definizione positiva del femminile? 2 voci minacciano l’identità di Alice: A sinistra risuona la voce della cultura collettiva, un essere Donna e uomo, a-storico e con caratteri innati→ la voce delle nozze alchemiche che seduce perché invita a divenire parte della sacralità dell’eterno femminile e maschile A destra la voce dell’immanenza, del corpo, della possibilità di negoziare e cambiare→la voce del contratto sessuale, di una struttura patriarcale che può essere cambiata con l’interazione

10 La costruzione discorsiva del genere
Simone de Beauvoir (1949) parla di Secondo sesso →relazione gerarchica tra i sessi Irigaray (1974) analizza il concetto di Donna come Altro in prospettiva filosofica e psicanalitica Il progetto politico femminista basato sulla differenza- in opposizione al progetto dell’uguaglianza- rischia di divenire essenzialista definendo l’uomo come non donna Negli anni’80 il femminismo francese post-strutturalista sostiene che tutte le pratiche sociali sono costituite da e attraverso il linguaggio Approfondimenti sulla differenza fanno emergere anche le differenze tra femminismi e tra donne

11 2 visoni del genere a confronto
Punto di vista delle donne posizionalità Maschile e femminile si escludono a vicenda M e F sono posizioni indivisibili di relazioni reciproche Accento su somiglianza Accento su differenza Ordine normativo Ord. conversazionale MODERNO POST-MODERNO Costruzione della soggettività Decostruzione soggettività

12 Punto di vista delle donne /posizionalità
Il punto di vista delle donne è del femminismo anni ‘70 che deve costruire il genere femminile→ le azioni di pari opportunità rientrano nella logica di raggiungere l’uguaglianza Davis e Harré (1990) parlano di positioning nell’ambito della psicologia sociale in contrasto a ruolo, Alcoff (1988) l’identità femminile in un contesto che muta continuamente da vari punti di vista: economico, politico, sociale , culturale → indeterminatezza dell’ordine simbolico di genere→ Nella posizionalità si riconosce l’A.

13 qual’ è la strutturazione di genere di un’org
qual’ è la strutturazione di genere di un’org. e quali sono le conseguenze? Revisione: completamento e correzione documentazione tenendo conto dell’assenza delle D Riflessione sul soggetto che conosce:revisione della disciplina non ha prodotto una singola prospettiva femminista Riscrittura proposta di Calàs e Smircich come impegno a mediare tra i 2 approcci al genere

14 Straniere in terra straniera
Analisi a partire da interviste a donne che fanno lavori da uomini Sono di diritto parte dell’organizza-zione, ma di fatto sono viaggiatrici in un mondo maschile Sono storie di estraneità, anche se non necessariamente tutte le donne che lavorano in culture organizzative maschili vivono tale esperienza

15 Reciproco posizionamento della straniera
Atteggiamento della cultura ospitante Reciproco posizionamento della straniera Accetta-to Contesta-to imposto Amichevole Ospite (posizione coope- rativa) Villeggiante (fraintesa) Nuova arrivata (apertura) Ostile Marginale (stigmatizzata) Serpe in seno (con-testata) Intrusa (imposta)

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17 La cittadinanza di genere nelle organizzazioni
Inizio XX sec. Gruppo di Bloomsbury di V. Woolf si batte per il voto alle donne e attacca politica militarista, colonialismo, rigidità dei costumi vittoriani→ utopia di una democrazia universale 30-40 anni fa si diceva: “I cavalli, come le donne, vanno tenuti con un pugno di ferro dentro un guanto di velluto” → Guanto = estensione diritti formali, ma forse il pugno di ferro è arrugginito Cittadinanza è parola ricca di significati storico sociali nell’ambito statale che cerca di coniugare universalità e particolarità → cittadinanza di genere = diritto ad essere uguali e diverse → ad uscire dalla trappola del genere Cittadinanza nelle organizzazioni: a partire dalla cooperazione organizzativa di Barnard, per Bateman ed Organ (1983) è il contributo informale che i partecipanti ad un’org. possono decidere di dare o meno a prescindere da ricompense e sanzioni

18 Cittadinanza di genere per tipo di cultura org e regime di genere
Differenze tra U e D? tradizionale Lavoro U primario Si di ruoli Neutra universalità No Egualitaria Integrazione culturale No (= trattamento a = prestazione) Femminile come risorsa Dicotomia tra U e D Si P.O. per uguaglia nza sostanziale emancipazione Si, ma si interviene Post-moderna, consapevole trappola genere Accetta mutamento significato e pratiche di genere

19 La tirannia basata su dicotomia o gerarchizzazione si può rompere
Dal dopoguerra ad oggi il concetto di differenza cambia ed anche le parallele richieste di riconoscimento dell’uguaglianza e della differenza Anni ’50 e ’60 si chiede l’uguaglianza e l’emancipazione tramite il lavoro Anni ’70 si rivendica la differenza ≠ disuguaglianza Anni ’80 e ’90 la differenza post- moderna è stare sulla soglia tra M e F, ambiguità insolvibile tra ciò che divide e differenzia ed anche ciò che unisce

20 Conclusioni Gherardi Genere e cittadinanza necessitano e rendono possibile una pluralità di differenze e di relazioni : vanno nella direzione di un'appartenenza non ascrittiva ma più ricca di innovazione sociale Rammarico di non aver guardato anche alle difficoltà del genere maschile ad inserirsi in campi femminili, come la famiglia (ma non è il suo campo)

21 Che significa postmoderno
Come tutte le denominazioni post (ad es. post-industriale) indica che il precedente concetto è in crisi, non coglie appieno la realtà Anni ’50 e ‘60 arte post-moderna si oppone alle avanguardie anteguerra come il futurismo Anni ’60 cultura post-moderna (Foucault, 1966) Anni ’80 sociologia post- moderna guarda alla crisi della modernità ≈ progresso Cerca di decostruire aspetti prima ritenuti scontati→ particolarmente utile per l’analisi di genere

22 Genere è concetto non neutro che nasce dal 2° femminismo
Genere è il modo molteplice e complesso con il quale le differenze sociali tra i sessi acquisiscono significato e diventano fattori che strutturano l'organizzazione della vita sociale Secondo l'epistemologa Harding genere è un concetto a più strati Come identità personale→ autoconsapevolezza e relazione con l'identità collettiva È principio di organizzazione della struttura sociale→ famiglia e divisione sessuale del lavoro Come base di valori normativi → valori identitari organizzati come sistema binario in cui si suddivide il potere

23 La costruzione discorsiva del genere
Simone de Beauvoir (1949) parla di Secondo sesso →relazione gerarchica tra i sessi Irigaray (1974) analizza il concetto di Donna come Altro in prospettiva filosofica e psicanalitica Il progetto politico femminista basato sulla differenza- in opposizione al progetto dell’uguaglianza- rischia di divenire essenzialista definendo l’uomo come non donna Negli anni’80 il femminismo francese post-strutturalista sostiene che tutte le pratiche sociali sono costituite da e attraverso il linguaggio Approfondimenti sulla differenza fanno emergere anche le differenze tra femminismi e tra donne

24 2 visoni del genere a confronto
Punto di vista delle donne posizionalità Maschile e femminile si escludono a vicenda M e F sono posizioni indivisibili di relazioni reciproche Accento su somiglianza Accento su differenza Ordine normativo Ord. conversazionale MODERNO POST-MODERNO Costruzione della soggettività Decostruzione soggettività

25 Punto di vista delle donne /posizionalità
Il punto di vista delle donne è del femminismo anni ‘70 che deve costruire il genere femminile→ le azioni di pari opportunità rientrano nella logica di raggiungere l’uguaglianza Davis e Harré (1990) parlano di positioning nell’ambito della psicologia sociale in contrasto a ruolo, Alcoff (1988) l’identità femminile in un contesto che muta continuamente da vari punti di vista: economico, politico, sociale , culturale → indeterminatezza dell’ordine simbolico di genere→ Nella posizionalità si riconosce l’A.

26 qual’ è la strutturazione di genere di un’org
qual’ è la strutturazione di genere di un’org. e quali sono le conseguenze? Revisione: completamento e correzione documentazione tenendo conto dell’assenza delle D Riflessione sul soggetto che conosce:revisione della disciplina non ha prodotto una singola prospettiva femminista Riscrittura proposta di Calàs e Smircich come impegno a mediare tra i 2 approcci al genere

27 Straniere in terra straniera
Analisi a partire da interviste a donne che fanno lavori da uomini Sono di diritto parte dell’organizza-zione, ma di fatto sono viaggiatrici in un mondo maschile Sono storie di estraneità, anche se non necessariamente tutte le donne che lavorano in culture organizzative maschili vivono tale esperienza

28 Reciproco posizionamento della straniera
Atteggiamento della cultura ospitante Reciproco posizionamento della straniera Accetta-to Contesta-to imposto Amichevole Ospite (posizione coope- rativa) Villeggiante (fraintesa) Nuova arrivata (apertura) Ostile Marginale (stigmatizzata) Serpe in seno (con-testata) Intrusa (imposta)

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30 Cittadinanza di genere per tipo di cultura org e regime di genere
Differenze tra U e D? tradizionale Lavoro U primario Si di ruoli Neutra universalità No Egualitaria Integrazione culturale No (= trattamen to a = prestazione) Femminile come risorsa Dicotomia tra U e D Si P.O. per uguaglia nza sostanziale emancipazione Si, ma si interviene Post-moderna, consapevole trappola genere Accetta mutamento significato e pratiche di genere

31 La tirannia basata su dicotomia o gerarchizzazione si può rompere
Dal dopoguerra ad oggi il concetto di differenza cambia ed anche le parallele richieste di riconoscimento dell’uguaglianza e della differenza Anni ’50 e ’60 si chiede l’uguaglianza e l’emancipazione tramite il lavoro Anni ’70 si rivendica la differenza ≠ disuguaglianza Anni ’80 e ’90 la differenza post- moderna è stare sulla soglia tra M e F, ambiguità insolvibile tra ciò che divide e differenzia ed anche ciò che unisce


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