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LA NOSTRA COSTITUZIONE
La costituzione è la legge suprema e fondamentale dello stato, ciò significa che il Parlamento non può approvare leggi contrarie alle norme della Costituzione stessa. Essa è la base del diritto perché contiene le norme principali che regolano la convivenza. La Costituzione è un patto stretto tra gli abitanti di uno stato.
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LO STATUTO ALBERTINO Nei primi anni dell’ottocento alcuni liberali organizzarono una serie di insurrezioni per ottenere dai sovrani dei vari stati italiani la Costituzione. In quegli anni la Costituzione veniva CONCESSA dal re ai sudditi come un dono generoso e non era una conquista come lo era stata invece la costituzione americana
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Tra le carte costituzionali che i nostri patrioti riuscirono ad ottenere la più importante fu lo Statuto Albertino varato nel 1848 in Piemonte dal re Carlo Alberto. Esso era estremamente diverso dalla nostra Costituzione, infatti era FLESSIBILE, cioè facilmente midificabile, inoltre il re aveva ancora enormi poteri di controllo su tutti gli organi di governo
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Costituzione e Statuto a confronto
Lo Statuto era flessibile, cioè facilmente modificabile dal re e dai suoi ministri (durante la seconda guerra mondiale infatti fu manipolato anche da Mussolini) La nostra Costituzione invece è rigida ciò significa che per modificarla occorre un procedimento lungo e complesso
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In base allo Statuto il re aveva un enorme potere tipico della monarchia ottocentesca: Il titolo di re passava per via ereditaria al figlio del sovrano, i ministri venivano scelti dal re stesso, i giudici venivano nominati direttamente dal re. Nella nostra Costituzione invece è sancita la divisione dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario e i rappresentanti del popolo al governo vengono eletti direttamente dai cittadini.
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LA MAGISTRATURA Detiene il potere giudiziario, cioè il potere di giudicare e punire i trasgressori della legge. Le norme generali che regolano l’attività della magistratura sono sancite dall’art. 101 e seguenti. Qui vi è precisato che essa deve essere autonoma e indipendente da ogni altro potere
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E’ importante infatti che i giudici (o magistrati) siano soggetti soltanto alla legge, imparziali nelle loro decisioni e liberi da qualsiasi influenza dei politici o dei superiori. I magistrati vengono nominati a seguito di un CONCORSO PUBBLICO; essi sono inamovibili, non possono cioè essere rimossi dal loro incarico o trasferiti se non con particolari e complesse procedure
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CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA
A garanzia dell’indipendenza della magistratura tutte le questioni interne vengono amministrate da un organo di autogoverno: il Consiglio Superiore della Magistratura
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Giustizia civile e penale
Una prima divisione delle funzioni della Magistratura si ha tra giustizia penale e giustizia civile : Nelle cause civili i giudici devono decidere chi ha torto e chi ha ragione in una controversia tra privati cittadini, l’insieme delle leggi su tale argomento costituisce IL CODICE CIVILE
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Il processo penale si svolge quando i magistrati devono giudicare un cittadino che ha commesso un reato cioè una violazione della legge per la quale è prevista una pena. L’insieme delle leggi su tale argomento costituisce il CODICE PENALE.
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