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LA RILEVAZIONE DELL'EDIFICIO

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Presentazione sul tema: "LA RILEVAZIONE DELL'EDIFICIO"— Transcript della presentazione:

1 LA RILEVAZIONE DELL'EDIFICIO
CONOSCERE PER INTERVENIRE CONOSCERE PER NON INTERVENIRE La conoscenza dell'edificio su cui si deve intervenire è il presupposto fondamentale per intervenire correttamente, solo nella misura strettamente necessaria, nel rispetto della realtà esistente ed in modo ottimale, cioè corretto ed essenziale.

2 Il costo delle indagini conoscitive è sempre abbondantemente compensato dai risparmi in fase realizzativa. Addirittura la normativa tecnica prevede esplicitamente "un premio" in funzione dell'estensione e dell'accuratezza delle indagini conoscitive effettuate. Questo significa non solo notevole risparmio economico ma anche la possibilità di mettere in atto interventi più leggeri e ben calibrati, con vantaggi per l'estetica, la fruizione, ecc. Talvolta addirittura può decidere della fattibilità stessa dell'intervento.

3 NTC 2008 - par. 8.5.4 - Livelli di conoscenza e fattori di confidenza
Sulla base degli approfondimenti effettuati nelle fasi conoscitive sopra riportate, saranno individuati i “livelli di conoscenza” dei diversi parametri coinvolti nel modello (geometria, dettagli costruttivi e materiali), e definiti i correlati fattori di confidenza, da utilizzare come ulteriori coefficienti parziali di sicurezza che tengono conto delle carenze nella conoscenza dei parametri del modello. Livello di conoscenza FC LC1 - limitata 1.35 LC2 - adeguata 1.20 LC3 - accurata 1.00 Il rilievo costituisce uno tra gli strumenti più importanti in grado di ampliare la conoscenza dell'edificio. Questa assume, soprattutto in fase realizzativa, un'importanza tale che un D.M. prevede addirittura dei premi in base al livello di conoscenza dell'edificio, riducendo i coefficienti di sicurezza dei diversi materiali quando le indagini conoscitive sono molto accurate. Ciò non significa che in caso di una conoscenza approfondita ci accontentiamo, per edifici esistenti, di un margine di sicurezza minore.

4 Talvolta, si può arrivare ad utilizzare, per i materiali delle costruzioni esistenti, coefficienti di sicurezza inferiori a quelli assunti per le nuove. L'adozione di coefficienti di sicurezza inferiori a quello adottato per le nuove costruzioni non significa accettare un livello di sicurezza inferiore, ma consegue al fatto che le qualità sono accertate sul materiale effettivamente in opera e non, come accade per il nuovo, su campioni standard che non sono del tutto rappresentativi del materiale in opera Il rilievo costituisce uno tra gli strumenti più importanti in grado di ampliare la conoscenza dell'edificio. Questa assume, soprattutto in fase realizzativa, un'importanza tale che un D.M. prevede addirittura dei premi in base al livello di conoscenza dell'edificio, riducendo i coefficienti di sicurezza dei diversi materiali quando le indagini conoscitive sono molto accurate. Ciò non significa che in caso di una conoscenza approfondita ci accontentiamo, per edifici esistenti, di un margine di sicurezza minore.

5 Resistenza caratteristica di un materiale
Le resistenze caratteristiche dei materiali da costruzione sono stabilite tramite un certo numero di prove: più il numero di prove aumenta e più la distribuzione dei risultati delle prove raccolte si avvicina alla curva gaussiana.  Con resistenza caratteristica (RcK) si intende il valore di resistenza al di sotto del quale ho la probabilità di trovare il 5% di valori di resistenza. La resistenza caratteristica è quindi il frattile di ordine 5%. Esistono relazioni matematiche che permettono di ricavare, dal valore medio, quel valore RcK tale che l'area sottesa dalla gaussiana fino a RcK sia il 5% dell'area totale (questo naturalmente se la curva è effettivamente una gaussiana). resistenza al di sotto della quale si può attendere di trovare il 5% della popolazione di tutte le misure di resistenza (frattile inferiore 5%)

6 resistenza di progetto =
resistenza caratteristica / coefficiente di sicurezza, γm Il coefficiente di sicurezza deve tener conto, fra l'altro, del fatto che le resistenze in opera possono essere diverse da quelle ricavate da prove sui provini confezionati ad hoc. Facendo indagini molto accurate sui materiali in opera, il valore di resistenza è quello effettivo del materiale quindi si può adottare un coefficiente di sicurezza più basso Quindi adottare dei coefficienti di sicurezza più bassi, come previsto dalla normativa per gli edifici esistenti quando le indagini sui materiali siano accurate, non significa accettare un livello di sicurezza inferiore, ma dipende dal fatto che le indagini sono effettuate sul materiale in opera e non, come nel caso di edifici nuovi, su campioni standard. In ambito di progetto, si utilizzano non i valori di resistenza caratteristica ma i valori di progetto, ottenuti da quelli caratteristici dividendoli per un coefficiente di sicurezza, γ. L'adozione di tale coefficiente è resa necessaria, fra l'altro, dal fatto che le resistenze in opera possono essere diverse da quelle ricavate da prove sui provini confezionati ad hoc.  Adottare dei coefficienti di sicurezza più bassi, come previsto dalla normativa per gli edifici esistenti quando le indagini sui materiali siano accurate, non significa accettare un livello di sicurezza inferiore, ma è dovuto al fatto che le indagini sono effettuate sul materiale in opera e non, come nel caso di edifici nuovi, su campioni standard. Ovvero, se faccio delle indagini molto accurate sulla struttura, ottengo un valore di resistenza che è quello effettivo del materiale in opera; posso quindi abbassare il coefficiente di sicurezza perché non devo tener conto della possibile differenza tra la resistenza ricavata su provini e quella effettiva.

7 In generale, nelle normative di pertinenza ci sono indicazioni molto precise al riguardo delle indagini conoscitive preliminari alla progettazione di interventi sull'esistente. Circ. esplicativa delle NTC cap. C8A.1 Circ. Min. Beni Cult. 18 luglio 1986 n° "Interventi sul patrimonio monumentale a tipologia specialistica in zone sismiche: raccomandazioni" Circ. Min. Beni Cult. 12 marzo 1991 n° "Direttive per la redazione ed esecuzione di progetti di restauro..." - cap. 6

8 Indagine storico-archivistica
informazioni sulla concezione e realizzazione originarie sui danneggiamenti sugli interventi e modifiche se si tratta di edifici in c.a. o acciaio di costruzione abbastanza recente (post L. 1086/1971) archivi del Genio Civile se si tratta di edifici storici, archivio di stato, sovrintendenza se si tratta di edifici pubblici, negli archivi dell'ente proprietario dovrebbe essere possibile reperire della documentazione (delibere d'incarico, relazioni, documentazione di spesa, computi metrici, ecc.) E' la ricerca delle informazioni sulla concezione originaria dell'edificio, sia con riguardo a come è stata organizzata e realizzata la struttura sia alle azioni di cui si è tenuto conto nella progettazione, sui danneggiamenti e sugli interventi e modifiche subite. Si riportano le fonti a cui fare riferimento principalmente. Nota: Per un edificio in muratura non c'è obbligo di deposito al Genio Civile

9 Rilievo architettonico
Nel caso che l'edificio su cui si deve intervenire faccia parte di un complesso edilizio, il rilievo deve essere esteso a tutto il complesso, o almeno a quelle parti che interagiscono direttamente con l'edificio in questione Particolare attenzione ad evidenziare parti realizzate in aggiunta alla costruzione originaria, aperture praticate, superfetazioni, connessioni con altri organismi edilizi, ecc.

10 Rilievo strutturale EDIFICI IN MURATURA
individuazione delle murature portanti geometria tipologia costruttiva materiali tessitura caratteristiche costruttive degli orizzontamenti (archi e volte, presenza di catene) rilievo dell'orditura e della geometria dei solai Per edifici in muratura è importante rilevare le murature portanti, la loro tipologia e tessitura, l'orditura e la tipologia dei solai, sia che essi siano piani che non: nel caso di volte è importante la presenza di catene.

11 Elementi murari: particolare attenzione a
tipologia costruttiva, tessitura, collegamenti fra gli strati (molto utile il ricorso alla manualistica volta al recupero delle tradizioni costruttive locali, ove esista; nel caso di murature intonacate, è possibile individuare la tessitura con una leggera umidificazione o bagnatura delle superficie) collegamenti fra murature che si intersecano (presenza di lesioni, stonacatura) presenza di vuoti (canne fumarie, ecc) o di vani preesistenti tamponati con collegamenti poco efficaci presenza di tiranti e catene (verificare la continuità e gli ancoraggi)

12 archi e volte: solai: caratteristiche costruttive riempimento catene
materiali condizioni di appoggio collegamento fra pareti contrapposte

13 SOLAI in ferro e laterizio

14 EDIFICI IN CEMENTO ARMATO ED IN ACCIAIO
individuazione e rilievo geometrico delle strutture c.a.: rilievo delle armature tipologia, orditura e dimensioni dei solai elementi non strutturali (tamponamenti: tipologia, geometria e grado di connessione)

15 Indagini sui materiali
caratterizzazione del materiale: specie, provenienza, caratteristiche peculiari caratteristiche di resistenza stato di conservazione: degrado, corrosione, umidità, ecc tecniche di indagine: specifiche per ciascun materiale

16 Indagini sulle strutture
prove di carico (solai, scale, balconi, ecc) prove dinamiche ATTENZIONE! Difficilmente possiamo portare la prova di carico fino al collasso cosi da poter determinare il margine di sicurezza che intercorre tra il carico di esercizio e il carico critico. Le prove di carico quindi sono utilizzate piuttosto per verificare la modellazione della struttura, sempre tramite confronto tra risposte sperimentali e risposte teoriche. prove per la determinazione dello stato tensionale (tiro nelle catene, martinetti piatti per le murature)

17 Indagini geognostiche e sulle fondazioni
saggi per l'identificazione delle fondazioni indagini geologiche e geotecniche oscillazione della falda, stagionale e nel tempo

18 Individuazione delle lesioni e dei dissesti
rilievo delle lesioni: posizione, forma, misura dell'ampiezza con fessurimetri, direzione dei movimenti relativi attraverso l'analisi dei cigli fessurativi rappresentazione grafica del quadro fessurativo e dei dissesti ai fini dell'interpretazione datazione e analisi dell'evoluzione (documenti, presenza di stuccature, riparazioni, consolidamenti, ecc) misura degli strapiombi misura delle deformazioni degli orizzontamenti mediante livellazioni rilievo di fessurazioni e distacchi interni nelle murature mediante perforazioni, indagini endoscopiche, ecc.

19 Rilievo dell’ampiezza delle lesioni

20 Restituzione grafica del quadro di dissesti

21 Restituzione grafica del quadro di dissesti


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