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La nascita della grande distribuzione in Italia: Il modello di Esselunga Le nuove frontiere: biologico e OGM Gabriele Ceriani Classe 5°C Liceo Tecnologico.

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1 La nascita della grande distribuzione in Italia: Il modello di Esselunga Le nuove frontiere: biologico e OGM Gabriele Ceriani Classe 5°C Liceo Tecnologico I.T.I.S. G. Marconi Esame di Stato – Maturità 2007

2 Indice Agricoltura biologica OGM alimentari Bioetica Fonti
Pratiche agronomiche OGM alimentari Vantaggi e rischi Produzione ogm nel mondo Prodotti in commercio Legislazione Normative europee Situazione italiana Tecniche di produzione Mais BT Golden Rice Bioetica Alcuni concetti generali Applicata all’agroalimentare Fonti Dalla ricostruzione al boom economico Situazione politica e commercio nell’Italia del dopoguerra La Confcommercio Il problema delle licenze L’ IBEC Sviluppo in Italia La Supermarkets Italiani Gli inizi Trasformazioni del “modello americano” Problemi Politica aziendale Esselunga Evoluzione Storia Campagne pubblicitarie Sviluppi pubblicizzati dalla stampa Scontro con le Coop Responsabilità sociale

3 Dalla ricostruzione al boom economico Situazione politica e commercio nell’Italia del dopoguerra
I terribili costi umani ed economici della seconda guerra mondiale afflissero l’Italia per molti anni. Tra il ’58 e il ‘63 la situazione mutò profondamente e il «miracolo economico» aprì la via a una nuova forma di società Crescita redditi e consumi Innalzamento qualitativo della vita Nuove esigenze consumatori Miglioramento tecnologico (produzione di massa) Compressione costi Nascita della G.D.O. Maggiore differenziazione dei prodotti Accentuazione fenomeno inurbamento

4 La Confcommercio Istituita a Roma il 29 aprile 1945

5 Il problema delle licenze
Dipendenza dalla politica Individualismi No interventi a lungo respiro Commercianti poco propensi alla partecipazione in Confcommercio Rapporti di tipo clientelare: Il consenso al partito è ricambiato con accesso a risorse dello stato Battaglie per singoli provvedimenti Associazioni commercianti La liberalizzazione avrebbe effetti negativi Contro la liberalizzazione del commercio PC Rinnovamento settore tramite controllo pubblico Incentivazione Organismi cooperativi

6 L’International Basic Economy Corporatian ( IBEC )
Nelson Rockefeller 1946 Obiettivo iniziale: sviluppo America Latina Politica Apporto di investitori locali in posizione subordinata Impiego di management e tecniche di origine americana Indagine situazioni sottosviluppo e settori arretrati Escluso intervento Situazioni Aperte Milano Ricca di potenzialità Germania Belgio Basso standard di vita Gran Bretagna Italia Mancanza tessuto industriale Roma Francia Traffico congestionato Edifici inadeguati

7 La Supermarkets Italiani
Il 13 aprile 1957 fu così costituita a Milano, una società con il nome di «Supermarkets Italiani S.p.A.» Bernardo e Guido Caprotti - Industriali Tessili Mario e Vittorio Crespi - imprenditori e proprietari del Corriere della Sera» Marco Brunei - figlio di un noto antiquario milanese La principessa Laetitia Boncompagni - amica personale di Nelson A. Rockefeller Franco Bertolini - consigliere finanziario dei Crespi

8 insostenibile a lungo termine
Critica Unione commercianti Distruggere concorrenza Politica prezzi insostenibile a lungo termine Monopolio Azioni dimostrative Lentezza espansione supermercati

9 Le trasformazioni del “modello americano”
Dimensioni minori dei carrelli per la spesa Confezioni più piccole e meno costose No ampi parcheggi Attrezzatura negozi sobria e razionale Motivi Immagine Economico

10 PROBLEMI POLITICI FORNITORI CLIENTI COLLABORATORI
Farraginosità legislazione fiscale POLITICI Resistenze nella concessione delle licenze Rapporti politici con le associazioni di categoria Produttori impreparati su quantità e qualità FORNITORI Scarsa precisione e puntualità consegne PROBLEMI CLIENTI Diffidenze verso prodotti preconfezionati Far accettare sistemi e regole di comportamento Cassiere e commessi devono indossare divise fornite dall’azienda COLLABORATORI Licenziamenti per aver accettato mance da parte dei clienti Rapporti con la clientela Corsi per illustrare il funzionamento del supermercato

11 Sistema di incentivi e alti salari America control method
Politica aziendale Necessità contenimento costi America control method Politica personale rigida Pubblicità Messaggi improntati sull’allegria Logo “Supermarket” Non pubblicizzare troppo un’attività che incontrava resistenze sul piano politico Pregiudizio del consumatore che la pubblicità fosse sinonimo di difficoltà Annunci sul “Corriere della Sera” Proprietario di un socio Volume vendite raddoppia in 7 settimane

12 Arthur Iverson esperto in Pruduct Development
Ricerca sullo sviluppo del prodotto Ridurre i costi Controllo qualità Scegliere materiali e aspetti confezioni Ideare nuove linee Controllare corrispondenza al mercato dei prodotti in uscita Indipendenza settore alimentare Obiettivo Contenere costi per turismo Espansione territoriale Firenze Opposizione commercianti Vincoli Sovrintendenza alle Belle Arti

13 Esselunga Fam. Caprotti acquirente finale Management americano
L’IBEC cedette tutti i suoi assetti alla società svizzera la Supermarker Holding S.P.A. con il desiderio di creare nuove iniziative simili in altre parti del mondo. Fam. Caprotti acquirente finale Management americano come consulenza Voci su possibili trattative avevano iniziato a circolare negli ambienti finanziari Boogart richiamato dall’IBEC per sviluppo in argentina (1961). Sostituito da Dick Simpson Apertura nuovi supermercati Insediamento carattere regionale Lombardia Toscana

14 Divisioni fondamentali Chi preferisce il supermercato lo fa per:
Chi preferisce negozi tradizionali lo fa per Trattare con i produttori Scelta più vasta Comodità Verificare livelli stoccaggio magazzini Tempo per fare la spesa (carattere settimanale) Diffidenza a prodotti confezionati e surgelati Controllo qualità e redditività prodotti Possibilità esaminare prodotti e scegliere da sè Abitudine Imballaggi Qualità simile Cambio merci Prezzi contenuti Consegna a domicilio Igiene Difficoltà vita di quartiere Supermercato diventa simbolo di una società APERTA – ANONIMA - OMOGENEA Immigrati clienti abituali Pregiudizi razzisti

15 Riepilogo storia di Esselunga
1957 Nasce Supermarkets Italian S.p.a e viene inaugurato il primo Supermarket in Viale Regina Giovanna a Milano 1957 Max Huber, grafico di fama mondiale, realizza l’insegna con la grande “esse”.Da lì il nome attuale: Esselunga 1960 Esselunga apre a Firenze: una città d’arte per il secondo Quartier Generale dell’Azienda 1969 Esce la famosa campagna pubblicitaria “Le Mille Lire lunghe” 1974 A Milano, in via Morgantini, Esselunga apre il primo banco Gastronomia 1976 Esselunga e Armando Testa: inizia il connubio dal quale nasceranno alcune delle campagne pubblicitarie che ancora oggi segnano la storia della cartellonistica italiana, sempre all’insegna della simpatia e della creatività 1979 Nasce lo slogan “Esselunga Prezzi Corti” 1987 Presso la sede di Limito di Pioltello viene inaugurato il primo magazzino merci automatizzato 1991 Nei supermercati vengono creati i reparti audio – video – foto e profumeria assistita 1994 Nasce il programma Fidaty Card Esselunga: il suggello a un rapporto di fedeltà iniziato molti anni prima con i propri clienti 1995 Parte la campagna pubblicitaria “Da noi la qualità è qualcosa di speciale”.Una galleria di immagini tratte da questa campagna vengono esposte al Louvre di Parigi 1999 Esselunga crea la prima linea di prodotti da agricoltura biologica con il proprio marchio 2001 Inizia la nuova campagna “ Famosi per la qualità” 2005 Esselunga inizia la campagna “Giù i prezzi” 2006 La nuova campagna istituzionale è “Nel segno della qualità” Esselunga opera nella grande distribuzione ed è presente in Italia con 130 punti vendita, oltre 17 mila dipendenti ed un fatturato 2006 di quasi 5 miliardi di euro. Esselunga detiene una quota dell’8,3% del mercato italiano degli iper e supermercati

16 Le campagne Esselunga

17 Sviluppi pubblicizzati dalla stampa
Giuseppe Caprotti visione più aperta: fonte di perdite per il padre, che, tornato alla guida, ha tagliato le spese di marketing e pubblicità. Bernardo Caprotti 82 anni. tre figli Sul tavolo di Caprotti, che ha ripreso nel 2003 il controllo della gestione del gruppo dopo aver tolto le deleghe al figlio Giuseppe ed esautorato buona parte dei manager, ci sarebbero almeno quattro offerte. Giuseppe Caprotti, titolare di una quota intorno al 30% potrebbe avvantaggiarsi del fatto che il controllo della società resterebbe in famiglia, USA Gran Bretagna Belgio Tali offerte mirano alla totalità del capitale

18 Dichiarazioni esponenti governo e aziende
Aldo Soldi, presidente di ANCC (COOP), candidatosi a difensore dei prodotti nazionali: • “...Oltre a noi, credo che debba essere preoccupata la nostra produzione nazionale che è fatta in gran parte di piccole e medie aziende. ...I grandi gruppi stranieri traggono la loro forza dal fatto di fare accordi su scala mondiale, ma accordi di questo genere non si fanno con il piccolo produttore di Salerno...” (Corriere della Sera – ). • “... ci sentiamo in diritto-dovere di comprare Esselunga. E ci siamo candidati ufficialmente.” (Panorama /Economy – ). • “...la distribuzione ha un impatto diretto sulle piccole e medie imprese nazionali. Nel senso che un supermercato straniero tenderà a vendere prodotti stranieri.” (Corriere della Sera – ). Romano Prodi, a “Porta a Porta” del 7 febbraio 2006, in una trasmissione sulle banche, afferma sulla Grande Distribuzione: “...sono rimaste le Coop e c’è ancora la Esselunga... il governo può metterle insieme... può fare una politica perché stiano assieme...” • Paolo De Castro, ex ministro dell’agricoltura: “...il rischio è che un supermercato straniero tenda a vendere prodotti stranieri..”

19 Esselunga a governo e Coop
Differenti Modelli Industriali Commerciali,Logistici Differenti valori che inspirano le persone <<Basta ingerenze>> “Inconciliabili e Incompatibili” Differenti logiche alla base del Business Grado di fidelizzazione senza paragoni in Italia ed Europa Elevato grado di soddisfazione da parte dei clienti (3,5 milioni) Livello di qualità eccezionale Disegno Coop Strumentale difesa Italianità Acquisire Esselunga Eliminare la concorrenza Esselunga respinge ogni tentativo di ingerenza Salvaguardia interessi Clienti e collaboratori

20 I valori nei fatti - Responsabilità sociale di Esselunga
Rapporti Esselunga Collaboratori Clienti Fornitori Partnership Ambiente Esselunga contribuisce al benessere delle comunità in cui opera e crede nello sviluppo sostenibile, inteso come integrazione tra ambiente,equità sociale e crescita economica Considerare i collaboratori come la risorsa più importante dell’azienda COLLABORATORI Effettuare politiche di sostegno per i soggetti più deboli Porre il collaboratore nelle migliori condizioni in termini di salute,sicurezza e gradevolezza del luogo di lavoro Dedicare risorse per la formazione e l’addestramento

21 Instaurare una relazione attiva e continua con i clienti fornendo informazioni
aggiornate e precise (personale nei punti vendita e attraverso il Servizio Clienti) Realizzare iniziative commerciali che producono vantaggi concreti per i clienti Contenere il livello dei prezzi Garantire la qualità dei prodotti CLIENTI Fornire ai clienti le informazioni utili per un consumo consapevole Garantire il rispetto degli standard prefissati dei prodotti (certificazioni, tracciabilità) Allagare la gamma di prodotti per esigenze delle minoranze etniche e religiose e delle persone con particolari esigenze nutrizionali Promuovere lo sviluppo dei prodotti del commercio equo e solidale in Italia e la produzione nel Sud del Mondo Attenzione al fattore tempo medio di attesa Sviluppo dei canali di informazione e di distribuzione: sito web e call center FORNITORI Selezionare con imparzialità i fornitori e realizzare con loro una politica di collaborazione e correttezza Favorire le attività economiche e l’occupazione sul territorio privilegiando i fornitori di piccole e medie dimensioni

22 Realizzare punti vendita a basso impatto ambientale,
integrati nel tessuto urbanistico e sociale Ridurre i consumi energetici e le emissioni nocive Gestire l’intero ciclo dell’imballaggio (dalla progettazione al riciclo) per minimizzare le ricadute sull’ambiente AMBIENTE Naturama:1996 Bio: 1999 Esselunga prima azienda a dare impulso Favorire la diffusione di prodotti biologici e a basso impatto ambientale Ecolabel: prodotti con marchio qualità ecologica U.E. Ambiente TOURING CLUB ITALIANO - LEGAMBIENTE - Fai (Fondo per l’Ambiente Italiano) PARTNERSHIP Salute AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) AMREF(organizzazione privata sanitaria che opera in Africa) Ospedale pediatrico Meyer (Firenze) Solidarietà sociale UNICEF, BANCO ALIMENTARE, SAVE THE CHILDREN

23 Agricoltura biologica
Comprende tutti i sistemi agricoli che promuovono la produzione di alimenti in modo sano dal punto di vista ambientale riducendo l’impiego di imputs esterni attraverso l’esclusione di fertilizzanti, pesticidi e medicinali chimici di sintesi tramite il rispetto degli equilibri ecologici naturali Non determinare impatti negativi sull'ambiente Utilizzo di materiale sano Utilizzo di varietà resistenti Solarizzazione Favorire aerazione TECNICHE Rotazione Razionalizzare nutrizione Calendario biodinamico Utilizzo reti a maglie fitte Lotta biologica Lavorazione terreno Qualità Autorganizzazione L’Italia si colloca al decimo posto in europa per consumo pro-capite di prodotti bio con 25 euro. Al primo posto la Svizzera con 105 euro. 7% : superficie coltivata in Italia con metodo bio sul totale complessivo. Primato mondiale

24 OGM: vantaggi e rischi VANTAGGI RISCHI Tolleranza agli erbicidi
Alimentazione umana e animale Diminuzione uso pesticidi VANTAGGI Resistenza a stress ambientali Aumento produttività Miglioramento delle caratteristiche nutrizionali Aumento conservabilità Riduzione impatti ambientali Minore esposizione operatori Trasmissione del gene nuovo a piante affini Trasferimento del gene nuovo ai microrganismi del suolo RISCHI Aumento delle allergie Acquisizione del carattere di resistenza agli antibiotici dei batteri della flora intestinale. Perdita della biodiversità Selezione di insetti resistenti

25 Distribuzione della coltivazione di vegetali transgenici nel mondo
Produzione di OGM Distribuzione della coltivazione di vegetali transgenici nel mondo Il 99% delle aree destinate a colture GM si trova in 8 paesi: Stati Uniti, Argentina, Brasile, Canada, Cina, Paraguay, India e Sud Africa PRINCIPALI TRANSGENICHE COLTIVATE Soia, Mais, Cotone, Colza, Zucca, Papaia, In Europa: soia, mais e colza Superficie mondiale (in milioni di ettari) destinata alla coltivazione di piante geneticamente modificate La superficie mondiale destinata alla coltivazione di piante GM è in continua crescita: dai 1.7 milioni di ettari del 1996 si è passati a 102 milioni di ettari nel 2006, con un incremento, rispetto al 2005, del 13%.

26 Prodotti in commercio RISO TRANSGENICO: privo di allergeni; fabbrica vitamine, antivirali e vaccini. SOIA: basso contenuto di acidi grassi insaturi SALMONE:modificato per sviluppare un accrescimento rapido e la resistenza al freddo. POMODORI: introdotti come primi OGM sul mercato nel si mantengono più a lungo grazie all’inattivazione dell’enzima che determina la marcescenza. MAIS BT: Produce una sostanza velenosa per gli insetti nocivi. ZUCCHINA: resistente a un particolare virus

27 Legislazione OGM Direttiva 2001/18/EC Garantire etichettatura OGM
Principio di precauzione 1998 diversi Stati votano per blocco autorizzazioni OGM a livello europeo Domanda (comprendente una valutazione rischio ambientale ) di autorizzazione all'autorità nazionale competente Parere reparti scientifici dell’AESA (Agenzia europea per la sicurezza alimentare) Moratoria di fatto Contrario Favorevole Valutazione effetti su salute umana e ambiente, provocati dall'immissione in commercio dell’ OGM 2003:Azione formale Presso OMC dei maggiori produttori e Multinazionali agrobiotec. Riduzione attività ricerca Biotec. in Europa Commissione sottopone decisione a comitato di rappresentanti degli Stati membri progetto trasmesso a Consiglio dei ministri e approvato a maggioranza Necessità riscirttura normativa Commissione iscrive varietà in questione in un Catalogo Le sementi possono essere commercializzate in tutta l'UE

28 Tracciabilità Etichettatura REGOLAMENTO 1830/2003
Consente di seguire il percorso dei prodotti contenenti OGM nella catena di produzione e distribuzione Viene ammesso dal regolamento un limite dello 0.9% per presenza accidentale di OGM (purché autorizzati) Gli operatori trasmettono e conservano informazioni sui prodotti contenenti OGM in ogni fase del commercio. Sull’etichetta deve figurare l’indicazione "Questo prodotto contiene organismi geneticamente modificati" Trasmissione di queste informazioni limita necessità di prelevare campioni dei prodotti e di analizzarli Lo scopo è di informare consumatori e allevatori delle caratteristiche dell’alimento o del mangime, affinché possano fare le loro scelte Regolamentazione si applica a tutti gli OGM la cui immissione in commercio è stata autorizzata dall'UE, compresi alimenti e mangimi Il regolamento non prescrive che siano etichettati come prodotti geneticamente modificati prodotti ottenuti da animali nutriti con mangimi geneticamente modificati

29 Situazione Italiana 2000 Decreto Amato Blocca uso ogm
Clausola di Salvaguardia UE sentenza TAR del Lazio annulla decreto ( prodotti dichiarati non pericolosi) 2001 Pecoraro Scanio stop alle sperimentazioni in campo agrobiotecnologico Protesta scienziati italiani Nobel Rita Levi Montalcini 2002 Gianni Alemanno Chiese la sospensione delle sperimentazioni in corso 2003 L'Italia ha recepito la Direttiva 2001/18/CE sull'emissione nell'ambiente di OGM. 2004 Gianni Alemanno Prevede parità di diritti tra i diversi tipi di agricoltura. D.L. dichiarato incostituzionale coesistenza colture competenza Regioni Italia non si considera un paese OGM free (solo fasi di sperimentazione). Gran parte dei mangimi utilizzati negli allevamenti è prodotta a partire da soia e mais GM importati da USA Canada e America Latina. In quanto membro UE non è possibile limitare l’importazione di prodotti OGM autorizzati Contesto internazionale Sistema europeo di autorizzazione OGM conforme a OMC .L'UE ha aderito al protocollo di Cartagena su biosicurezza entrato in vigore l'11 settembre 2003 per stabilire norme comuni su scala mondiale

30 Tecniche di produzione di un OGM
Metodo dell’Agrobacterium tumefaciens Si estrae dal batterio un plasmide Si inserisce nel plasmide il “gene di interesse” Si introduce nel batterio di nuovo il plasmide così modificato Si moltiplica il batterio facendolo riprodurre in provetta Il plasmide modificato penetra nelle cellule vegetali ed il “gene estraneo” si trasferisce nel DNA della pianta Tutte le cellule che deriveranno per moltiplicazione da quelle infettate porteranno il “gene estraneo”. Da queste cellule modificate si fanno poi crescere in provetta le piantine che verranno trasferite in campo ed anche le piante, che deriveranno da queste, porteranno il “gene estraneo” Metodo biolistico Microsfere di oro o tungsteno, di 1 micrometro di diametro,“sparate” intorno ai 500 m/sec Tali sfere portano sulla superficie la porzione di DNA di interesse, che penetra nella cellula e si integra nel suo DNA.

31 Mais BT Bacillus thuringiensis
BT (un batterio del suolo) ha gene proteina insetticida Cry (delta-endotossina) Ingegneria genetica: gene isolato e inserito nel corredo genetico piante mais Piante GM esprimono tali proteine Proteasi Tossina Piralide si nutre di mais GM Ingerisce Pro-tossina Legame con recettori nell’epitelio intestinale delle larve Succhi gastrici PH Diffusione endotossina nell‘ intestino Pori compromettono equilibrio flussi ionici cellulari annullamento metabolismo cellulare, malfunzionamento apparato digerente Morte insetto Efficacia inversamente proporzionale a età insetto Caratteri Mais BT Mammiferi non possiedono tali recettori Insensibili ad azione della tossina Specificità proteine Cry su diverse specie

32 ori-pUC sequenze dell’origine di replicazione
Struttura generale proteina Cry dominio I: consente il passaggio attraverso la membrana dell’epitelio intestinale dominio II: riconoscimento del recettore dominio III: legame con il recettore La linea di mais MON 810 ottenuta tramite trasformazione con metodo biolistico utilizzando il plasmide PV- MBK07 ori-pUC sequenze dell’origine di replicazione nptII conferisce resistenza agli antibiotici CRY1Ab l'endotossina di Bacillus thuringiensis, P-e35S promotore del gene 35S di CaMV (virus a mosaico del cavolfiore).

33 Golden rice Finanziamento Riso transgenico che produce Tecnica
1991:Fondazione Rockefeller - Ford - programma sulle biotecnologie FAIR dell'Unione Europea Riso transgenico che produce maggiori quantità di Beta Carotene Tecnica Parte di un precursore ormonale nel riso convertito in Beta Carotene attraverso via metabolica Problemi Assimilazione Pro-vitamina A dipende da adeguata assunzione proteine, vitamina E, zinco e grassi. Dati annui OMS Relativi a carenza vitamina A: bambini diventano ciechi 2 milioni di bambini muoiono Xantofille (Contengono O) Catena atomi C(35-40) spesso terminante in un anello Carotenoidi Insolubili in acqua Solubili in grassi-etere e acetone zeaxantina Caroteni (solo H e C) Dà colore da giallo a rosso Colore foglie caducee ß-carotene Retinolo origine animale Pesce e derivati del latte Vitamina A (retinolo) Liposolubile Immagazzinata nel fegato Carotenoidi (Provitamina A) Origine vegetale Frutta e verdura colore giallo - arancio Retina oculare

34 La vitamina A si presenta in tre diverse forme
Alcolica RETINOLO Aldeidica RETINALDEIDE Acida ACIDO RETINOICO Antiossidante: si ritiene che aiuti a diminuire il rischio di malattie cardiovascolari e il cancro al polmone Funzione visiva Agisce come un tipico ormone Stimola sintesi di proteine che controllano crescita cellulare e differenziazione cellule epiteliali OX RED La trasformazione si verifica quando il Beta-carotene passa attraverso l'organismo. Se in quel momento la quantità di retinolo nel fisico è sufficiente, il Beta-carotene non viene trasformato in vitamina A

35 Sintomi sovradosaggio
Vitamina A Cause carenza Effetti Sintomi da carenza Sintomi sovradosaggio Malattie che impediscono assorbimento Alimenti che impediscono utilizzo (alcool, cortisone) Assorbimento favorito da presenza vitamine B,C,E, Zn, Ca Funzione immunitaria Previene invecchiamento pelle Potenziamento capacità visiva Ossa robuste Riproduzione Pelle rugosa Aumento infezioni Crescita stentata Incapacità occhi di adattarsi al buio Dolori ad articolazioni Mal di testa Prurito agli occhi Visione sfuocata Caduta capelli Processo visivo Deidrogenasi OX

36 Bioetica – concetti generali
Cultura scientifica Forte positivismo legittima qualsiasi azione possa portare a nuove conoscenze, Progresso conoscenze scientifiche Necessità regolamentazione Intravede uno schema superiore e riconosce dei forti limiti oltre i quali non è giusto che l’uomo si spinga Cultura di stampo religioso Esigenza DIRETTIVA Strumento legislatore per regolamentare il campo biomedico e biotecnologico. BIOETICA FILOSOFICA Riflessione sui problemi morali relativi alle scienze mediche aventi influenza nella vita dell’uomo. Esplosivo sviluppo Scoperte scientifiche Lentezza Sistema legislativo Natura Burocratica Disinformazione opinione pubblica Manipolabilità Morale confusa e disinteressata Paura di ciò che è sconosciuto (es. OGM)

37 Priorità etiche NUOVA CONCEZIONE DEL VIVENTE ECONOMIA BIOTECNOLOGIE
Pervasività AMBIENTE ECONOMIA NUOVI RAPPORTI ETICA SALUTE DIRITTO Priorità etiche DIGNITà UMANA Uomo inteso sempre anche come fine e mai come mezzo per l'ottenimento di altri fini. Dovere di tutela nei confronti di tutti coloro sulla cui vita possiamo influire SALUTE Sostegno a organizzazioni internazionali che esportano tecnologie per sviluppo agricoltura del Terzo Mondo NUTRIZIONE Promuovere ricerca agricoltura globalmente sostenibile Rispetto per l'integrità fisica e psicologica dell'individuo

38 Bioetica nel ramo OGM agroalimentari
Dopo un lungo lavoro di approfondimento, svolto dal Comitato Nazionale per la Bioetica (CNB) e dal Comitato Nazionale per la Biosicurezza e le Biotecnologie (CNBB), entrambi organi della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato presentato un documento che ne evidenzia gli aspetti etici e giuridici del problema. Rafforzamento del rapporto tra ricerca universitaria e industria Sostenere la ricerca pubblica e collaborazione tra istituti pubblici e privati Pianificazione degli obiettivi della ricerca Equità nell'accesso ai risultati ottenuti con le biotecnologie ASPETTI ETICI Strategie di sensibilizzazione dell'opinione pubblica Regole condivise su metodologia e strumenti di ricerca e analisi rapporti rischi/benefici Revisione del sistema dei brevetti limitandone la durata e l'estensione Diritto ad operare scelte informate riconosciuto ai consumatori Tutela della biodiversità anche a beneficio delle generazioni future

39 Fonti principali “Comprare all’ americana– Le origini della rivoluzione commerciale in Italia ” Emanuela Scarpellini –il Mulino “Biologico alla prova OGM” Chiara Bussi – Il Sole 24 Ore – lunedì 11 giugno 2007 VALUTAZIONE SCIENTIFICA DEGLI OGM salubrità dell’alimentazione umana e tutela dell’ambiente Dott.ssa Donatella Paffetti - Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Forestali - Università degli Studi di Firenze Modena, 02 Ottobre 2003 Rapporto di valutazione della notifica EFSA-GMO-DE “Richiesta per l’immissione in commercio, per uso alimentare e produzione di mangimi, di mais GM MON863 x MON810 resistente agli insetti, ai sensi del Regolamento (CE) 1829/2003 ” - Presentata da Monsanto Europe S.A. Biotecnologia vegetale: Potenziale effetto sul miglioramento della lotta ai parassiti nell’agricoltura europea - Uno studio sul mais Giugno Leonard Gianessi - Suatha Sankula - Nathan Reigner OGM aspetti tecnici, diffusione rischi potenziali Piergiovanni PIATTI - Laboratorio Chimico della Camera di Commercio di Torino IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE: profili bioetici, filosofici, giuridici 18 giugno 2004


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