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PROGETTO QUALITÀ “dal vecchio al nuovo…”

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Presentazione sul tema: "PROGETTO QUALITÀ “dal vecchio al nuovo…”"— Transcript della presentazione:

1 PROGETTO QUALITÀ “dal vecchio al nuovo…”
“Una delle più belle soddisfazioni di questa vita è che nessuno può sinceramente aiutare un altro senza aiutare e migliorare se stesso” Emerson Linda Maria-Cristina ROSI

2 PROGETTO QUALITÀ SIGNIFICATO
Sistema Gestione Qualità Miglioramento Offerta Formativa Servizi più efficaci e coerenti con l’identità della scuola (MISSION) Linda Maria-Cristina ROSI

3 PROGETTO QUALITÀ FINALITÀ
ACQUISIRE una cultura progettuale, professionale ed organizzativa capace di garantire il miglioramento continuo del servizio e i risultati di apprendimento da parte degli studenti Linda Maria-Cristina ROSI

4 PROGETTO QUALITÀ OBIETTIVI DEL VI CIRCOLO DIDATTICO “E
PROGETTO QUALITÀ OBIETTIVI DEL VI CIRCOLO DIDATTICO “E. DE NICOLA”– TORRE DEL GRECO (NA) FAVORIRE/IMPLEMENTARE La cultura della progettazione, dell’organizzazione e della gestione dei servizi scolastici; Le capacità professionali in linea con le attese e i bisogni dell’utenza; La valorizzazione e l’ottimizzazione delle varie risorse professionali; Lo spirito di iniziativa ed il senso di responsabilità ottimizzando le proprie risorse e facendo sì che i risultati siano coerenti con gli obiettivi prefissati. Linda Maria-Cristina ROSI

5 PROGETTO QUALITÀ “LA MISSION”
La MISSION del VI circolo didattico “E. De Nicola” è: “Apprendere nel ben-essere in una scuola di qualità che opera scelte condivise al servizio della persona umana, della famiglia e del cittadino”. Linda Maria-Cristina ROSI

6 PROGETTO QUALITÀ OBIETTIVI
Miglioramento della qualità del servizio Sviluppo di una più responsabile cultura professionale ed organizzativa Coinvolgimento di un sempre maggior numero di docenti nella condivisione della cultura della Qualità Coinvolgimento di tutto il personale della scuola nella condivisione della stessa cultura Coinvolgimento dei genitori nel percorso della Qualità Aggiornamento delle competenze Ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse Linda Maria-Cristina ROSI

7 IL NOSTRO PROGETTO QUALITÀ IL TEAM
Gruppo tecnico di Miglioramento: Responsabile S.G.Q. e Referente P.Q.N. Scuola Infanzia: n. 2 insegnanti Scuola Primaria: n. 2 insegnanti Personale A.T.A.: n. 2 AA.AA. Gruppo di Miglioramento (G. d. M.): Gruppo tecnico di Miglioramento + D.S. +Collaboratrici D.S. + D.S.G.A + FF.SS. + Responsabili di plesso Linda Maria-Cristina ROSI

8 Gruppo di Miglioramento obiettivi
Obiettivo principale Miglioramento della qualità del servizio Implementazione Sistema Qualità Fasi del sistema di valutazione Analisi della qualità del servizio Individuazione dei principali problemi Identificazione delle cause Elaborazione di proposte di miglioramento e partecipazione alle attività di benchmarking che saranno organizzate dal Polo Qualità di Napoli Linda Maria-Cristina ROSI

9 Linda Maria-Cristina ROSI
PRINCIPALI PROBLEMI A – PROBLEMI ESTERNI Il contesto: modalità d’interazione fra scuola ed ambiente esterno, anche non immediatamente circostante,purché influente sulla scuola B – PROBLEMI INTERNI Input: tutti quegli elementi, materiali e umani (strumenti, risorse, personale, alunni) della scuola che alimentano tutti i processi condizionando anche gli esiti Processi interni di interazione: Organizzativo/gestionali Didattici/formativi Linda Maria-Cristina ROSI

10 Linda Maria-Cristina ROSI
LE NOSTRE RISPOSTE I PROBLEMI ESTERNI Coinvolgere le famiglie e invitarle ad esprimere pareri e proposte. Invitare i genitori ad una partecipazione attiva ed efficace per instaurare una cultura partecipativa al fine di garantire il successo formativo degli alunni. Rafforzare il dialogo con tutte le componenti scolastiche; Promuovere la condivisione della Mission dell’Istituzione Scolastica; Ascoltare le istanze del territorio e confrontarsi con esso; Implementare la relazione con le altre amministrazioni, nella garanzia delle regole democratiche. Linda Maria-Cristina ROSI

11 Linda Maria-Cristina ROSI
LE NOSTRE RISPOSTE I PROBLEMI INTERNI Potenziare la funzione didattica rivolta principalmente al sostegno della qualità dell'insegnamento, allo sviluppo della ricerca educativa, alla promozione di iniziative di formazione e aggiornamento, all'attivazione di processi di autovalutazione; Potenziare la funzione pedagogica che si sostanzia nella sollecitazione del ruolo creativo della scuola, nella promozione dei progetti e nella facilitazione della loro realizzazione, nell'orientamento continuo verso i valori guida e verso le finalità collegialmente stabilite; Potenziare la funzione partecipativa, intesa come “responsabilità condivisa e cultura partecipativa” ossia la comunicazione, la condivisione del piano di sviluppo dell’Istituzione scolastica e il coinvolgimento di tutta la comunità (docenti, personale ATA, famiglie, alunni) Linda Maria-Cristina ROSI

12 Linda Maria-Cristina ROSI
IN BREVE… I fattori/processi da curare: MANUALE QUALITÀ Conoscere e applicare le linee guida esplicitate nel MQ; QUALITÀ D’AULA Porre particolare attenzione a: La valutazione dei processi di apprendimento (monitoraggio, verifica e valutazione) La metodologia formativa innovativa (strategie didattiche innovative quali il Coaching e la PNL) CHECK UP D’ISTITUTO Eseguire periodicamente: - L’autoanalisi d’Istituto per il miglioramento continuo del Servizio, dei Processi, dei Prodotti (ad es. software DIAMETRO ecc). Linda Maria-Cristina ROSI

13 PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA…VALUTAZIONE!
VALUTAZIONE DIAGNOSTICA (O ANALOGICA) Definisce la matrice cognitiva della classe, permette di fare un sondaggio sulle conoscenze pregresse dell’alunno e consente di fare la diagnosi, per analogia, dei limiti degli alunni di fronte ai percorsi apprenditivi che saranno loro proposti nella progettazione curricolare VALUTAZIONE FORMATIVA Permette di fare periodicamente il “punto della situazione” per predisporre adeguati e tempestivi interventi di recupero (cognitivo, affettivo-relazionale). Attivare sempre strategie che possono aiutare a modificare i preconcetti degli alunni. VALUTAZIONE SOMMATIVA Evidenzia lo scarto fra i risultati attesi (standard d’Istituto delle competenze disciplinari/Obiettivi formativi) e quelli raggiunti, al fine di predisporre ulteriori progetti personalizzati di percorso formativo. PORTARE ALLA MOTIVAZIONE AD APPRENDERE Linda Maria-Cristina ROSI


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