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PubblicatoGiuseppe Borghi Modificato 11 anni fa
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Dottoranda: Cristina Vecchiet Relatore: Dott. Andrea Clarici
Università degli Studi di Trieste Dottorato di Ricerca in Medicina Materno Infantile, Pediatria dello Sviluppo e dell’Educazione, Perinatologia XXII° Ciclo EMPATIA MATERNA PER IL DOLORE E DEPRESSIONE POST PARTUM: UNO STUDIO DELLE BASI CEREBRALI MEDIANTE TOPOGRAFIA OTTICA Dottoranda: Cristina Vecchiet Relatore: Dott. Andrea Clarici
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E M P A T I A (Decety and Lamm, 2006)
L’EMPATIA consente una comprensione diretta degli stati mentali e dei comportamenti altrui (Decety & Jackson, 2006) Attenzione delle neuroscienze
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EMPATIA: MODELLI NEUROSCIENTIFICI
“Meccanismi di risonanza interna”: osservare o immaginare un’altra persona in un particolare stato emotivo automaticamente attiva una rappresentazione dello stesso stato nell’osservatore con le reazioni somatiche associate (Preston & de Waal, 2002) Possibili correlati neurali dei processi empatici: NEURONI SPECCHIO (Rizzolati et al., 1996)
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“ RISPECCHIAMENTO EMPATICO DEL DOLORE ALTRUI”
Empatizzare con il dolore degli altri non attiva tutto il sistema corticale per la rappresentazione del dolore, ma solo la sua componente affettiva, mentre la componente sensoriale si attiva soltanto durante l’esperienza dolorosa diretta (Singer et al., 2004) Modulazione del legame affettivo
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EMPATIA MATERNA E DEPRESSIONE POST PARTUM (DPP)
L’Empatia è cruciale per la creazione di un legame affettivo fra madre e figlio Attraverso processi empatici la madre entra in risonanza affettiva (attuning) con le necessità psicofisiche del suo bambino (Stern, 2000) Depressione Post Partum Indagine neuroscientifica dell’empatia materna
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OBIETTIVI DELLO STUDIO
Indagare le basi cerebrali dell’empatia materna Correlazione con la Depressione Post Partum (DPP)
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LA TOPOGRAFIA OTTICA (TO)
Sistema di imaging funzionale cerebrale non invasivo che utilizza la spettroscopia nel vicino infrarosso Consente un monitoraggio continuo dell’ossigenazione cerebrale corticale nelle zone di interesse (Kiguchi, 2002; Meek, 2002) 3cm Light emission Light detection Skull Cerebral Cortex 2-2.5cm depth from the scalp
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SOGGETTI 18 madri (di neonati ospitati presso “Neonatologia T.I.N. e Nido” dell’I.R.C.C.S. “Burlo Garofolo”) Ad ogni madre è stata somministrata la EPDS (Edinburgh Postnatal Depression Scale; Cox et al., 1987) per rilevare l’eventuale occorrenza di fattori di rischio per una condizione depressiva 9 madri con punteggio EPDS > 10 (con fattori di rischio PPD) 9 madri con punteggio EPDS < 9 (senza fattori di rischio PPD)
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PROCEDURA [F0 = baseline] [F1= disinfezione] [F2= stimolo dolorifico]
Rilevazione bilaterale nelle aree temporo / parietali / frontali posteriori Rilevazioni suddivise in tre sessioni successive: [F0 = baseline] [F1= disinfezione] [F2= stimolo dolorifico]
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foto
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RISULTATI Interazione significativa:
Fra Regione di Interesse (ROI), fase sperimentale e gruppo (F(2) = 3,5; p = .044). Il gruppo no – PPD ha mostrato un incremento del CBF localizzato nell’area peri – insulare (parte posteriore del giro frontale inferiore) durante la sessione F2 (stimolo dolorifico), mentre il gruppo PPD ha mostrato un decremento di attivazione nella stessa regione e nella stessa sessione sperimentale
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t = 3.095; p =0.017
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CONCLUSIONI Pattern di attivazione corticale differenziato a seconda della presenza o meno fattori di rischio DPP Decremento CBF nel gruppo DPP nell’area peri-insulare, parte posteriore del giro frontale inferiore, area associata con: - reazioni parentali empatiche (Loberbaum et al., 1999, 2002; Swain et al., 2003, 2004) - consapevolezza soggettiva di sentimenti ed emozioni (Craig, 2002, 2003; Critchley et al., 2004) - sistema relay dai neuroni specchio frontali inferiori al sistema limbico durante la risonanza empatica (Carr et al., 2003)
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE !
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