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Agenda Premessa Mandato valutativo

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Presentazione sul tema: "Agenda Premessa Mandato valutativo"— Transcript della presentazione:

0 Verso la nuova strategia: prime valutazioni sugli interventi realizzati e indicazioni per l’avvio di un percorso partenariale partecipato Gli esiti della valutazione ex-post per il periodo Dott. Gianluca Di Cicco - Partner Deloitte Consulting Palermo, 13 Marzo 2013

1 Agenda Premessa Mandato valutativo
Oggetto della valutazione e approccio metodologico Risorse complessive Ricerca e Innovazione (R&I) Performance attuative Esito della valutazione Società dell’Informazione (SI) Suggerimenti

2 Premessa Il presente documento ha l’obiettivo di
Descrivere il mandato valutativo assegnato, l’oggetto della valutazione e l’approccio metodologico adottato Dare evidenza del quadro delle risorse complessivamente attivate sul territorio siciliano per la tematica della Ricerca & Sviluppo e della Società dell’informazione Condividere i principali risultati emersi dalla valutazione ex-post Fornire indicazioni e suggerimenti per la programmazione in corso e per il periodo

3 Mandato valutativo Valutare il successo delle politiche di sostegno negli ambiti della R&I e SI finanziate dai Fondi Strutturali (POR) e dal Fondo per le Aree Sottoutilizzate nel periodo Rafforzare la funzione di accountability dell’Amministrazione regionale nei confronti dei cittadini in relazione ai risultati conseguiti dalle politiche di sostegno alla Ricerca e all’innovazione e allo sviluppo della Società dell’informazione Supportare l’AdG nel riorientare le scelte operate in sede di programmazione e nell’individuare gli ambiti di aggiornamento e focalizzazione della «Strategia Regionale per l’Innovazione» e del «Quadro di Riferimento Strategico per la Società dell’Informazione»

4 Oggetto della valutazione e approccio metodologico (1/3)
RICERCA E INNOVAZIONE POR Sicilia Misura 3.14 “Promozione e sostengo al sistema regionale per la ricerca e l’innovazione” Misura 3.15 “Reti per lo sviluppo sella Ricerca Scientifica” APQ “Ricerca e Innovazione Tecnologica” PON “Ricerca Scientifica, Sviluppo Tecnologico, Alta Formazione” I SOCIETÀ DELL’ INFORMAZIONE POR Sicilia Misura 5.05 “Reti finalizzate al miglioramento dell’offerta di città” Misura 6.05 “Reti e servizi per la Società dell’Informazione” APQ “Società dell’Informazione nella Regione Siciliana” POR Sicilia : Misura 3.13 “Formazione per la Ricerca” è finalizzata a diffondere la conoscenza di nuove ed alte tecnologie nel territorio regionale; Misura 3.14 “Promozione e sostengo al sistema regionale per la ricerca e l’innovazione” finalizzata a migliorare la capacità di ricerca e sviluppo delle PMI con l’obiettivo non solo di perfezionare i prodotti offerti e ottimizzare i processi aziendali ma anche di incrementare il trasferimento tecnologico al settore produttivo; Misura 3.15 “Reti per lo sviluppo sella Ricerca Scientifica” è finalizzata allo sviluppo di reti e collegamenti per l’integrazione dell’offerta di innovazione su scala regionale e per il suo trasferimento alle imprese, alle filiere e/o ai distretti; Misura 5.05 “Reti finalizzate al miglioramento dell’offerta di città” finalizzata all’attivazione del Sistema Informativo Territoriale Regionale (SITR), con interventi a livello regionale e interventi a livello territoriale; Misura 6.05 “Reti e servizi per la Società dell’Informazione” finalizzata a promuovere la realizzazione di servizi per l’interconnessione telematica fra le pubbliche amministrazioni e l’implementazione di servizi applicativi finalizzati a migliorare l’efficienza della PA; APQ “Ricerca e Innovazione Tecnologia” del 14 giugno 2005 (e I° atto integrativo): L’Accordo di Programma Quadro aveva lo scopo di avviare e sviluppare in Sicilia tre Distretti tecnologici nei settori dell’agricoltura biologica e della pesca ecocompatibile, dei trasporti navali commerciali e da diporto e dei micro e dei nanosistemi tecnologici, attraverso interventi di supporto e di sviluppo tecnologico dei sistemi produttivi esistenti APQ “Società dell’Informazione nella Regione Siciliana” del 7 marzo 2005 e successivi primi due atti integrativi: allo scopo di programmare, di diffondere e di consolidare su tutto il territorio regionale, le opportunità offerte dall’uso delle nuove tecnologie ICT. Con il I ed il II Atto Integrativo, sono previsti ulteriori interventi finalizzati alla modernizzazione della P.A. e allo sviluppo della società civile nell’ambito della Società dell’Informazione. PON “Ricerca Scientifica, Sviluppo Tecnologico, Alta Formazione” con specifico riferimento agli interventi realizzati sul territorio Siciliana: organico alla strategia del Quadro Comunitario di Sostegno (QCS) volta a creare discontinuità profonde nel sistema meridionale. L’alto grado di correlazione esistente tra le attività di ricerca e sviluppo – nei suoi aspetti finanziari, professionali, tecnici e istituzionali – e le potenzialità di crescita di un sistema economico, motiva l’inserzione a pieno titolo della ricerca, sviluppo tecnologico e alta formazione nella nuova fase di programmazione. II

5 Oggetto della valutazione e approccio metodologico (2/3)
RICERCA E INNOVAZIONE Performance delle attività di ricerca condotte a livello regionale in relazione ai settori e alle aree tecnico-scientifiche prioritari individuati dalla SRI Partecipazione degli organismi di ricerca regionali alle reti di cooperazione scientifica nazionali e internazionali e ai programmi di finanziamento europei Evoluzione della domanda di ricerca applicata e trasferimento tecnologico alle imprese Consorzi e Enti di Ricerca Parchi Scientifici PMI Università I SOCIETÀ DELL’ INFORMAZIONE Livelli di accesso e di utilizzo avanzato delle TLC da parte delle PMI Qualità dei servizi telematici pubblici locali e diffusione di modalità avanzate di accesso digitale agli stessi Utilizzo avanzato delle TLC da parte dei cittadini e grado di soddisfazione dell’utenza rispetto ai servizi attivati Cittadini Consorzi e Enti di Ricerca Enti locali Parchi Scientifici PMI Università SRI: Strategia Regionale per l’Innovazione II

6 Oggetto della valutazione e approccio metodologico (3/3)
La valutazione è stata incentrata su due livelli di approccio analitico: Livello strategico Coerenza della strategia di intervento regionale Rilevanza degli interventi Utilità degli interventi Livello operativo Efficienza degli interventi attivati Efficacia degli interventi attivati Focus Group oltre 30 referenti Interviste Con Stakeholders Livello strategico Coerenza della strategia di intervento regionale: intesa come collegamento logico tra gli interventi previsti ed effettivamente finanziati e gli obiettivi qualitativi individuati in fase di programmazione; Rilevanza dell’intervento: intesa come adeguatezza e sostenibilità dei risultati raggiunti rispetto ai cambiamenti richiesti dalle condizioni di ritardo iniziale che caratterizzavano il contesto siciliano e alla concentrazione degli investimenti sui fabbisogni prioritari individuati dai due documenti strategici - Strategia Regionale per l’Innovazione e Quadro di Riferimento Strategico per lo Sviluppo della Società dell’Informazione; Utilità dell’intervento di sostegno: intesa come capacità di intercettare e rispondere coerentemente ai fabbisogni espressi e latenti del mondo della ricerca e delle imprese (per l’ambito di indagine R&S) e alle esigenze di accesso da parte di cittadini e imprese a servizi pubblici (ma anche privati) con modalità innovative sotto il profilo tecnologico. Livello operativo Efficienza degli interventi attivati: intesa come confronto puntuale tra risultati ottenuti e risorse impiegate, individuando anche i fattori che l’hanno influenzata; Efficacia degli interventi attivati: intesa come confronto puntuale tra risultati quantitativi ottenuti e risultati attesi (misurati dai target degli indicatori di risultato e impatto specifico), evidenziando gli scarti rispetto agli obiettivi ed enucleando le cause di questi ultimi. ANALISI DESK Realizzazione del RIS (modello che mette a confronto regioni/aree differenti tramite la normalizzazione e comparazione di indicatori significativi quali: addetti R&S, spesa R&S, nr. brevetti, ecc. al fine di giungere ad un indice sintetico dell’innovazione: L’analisi della performance regionale prende le mosse dall’istantanea realizzata a valere sull’annualità 2000 mettendo a confronto la Regione Siciliana con altre 46 Regioni Europee rientranti nell’Obiettivo 1 del ciclo di Programmazione dei Fondi A fronte della situazione di partenza così delineata si è proceduto a rilevare le variazione degli indicatori all’ultima annualità comunemente disponibile (2007) potendo effettuare una serie di confronti sul trend assunto dalle varie Regioni monitorate. L’analisi ha portato alla costruzione di un indice sintetico di performance. Dati finanziari, procedurali e fisici Le analisi desk sono state incentrate in primo luogo sull’utilizzo di dati amministrativi relativi alle misure del POR e agli interventi APQ considerati dalla valutazione e presenti nei documenti di programmazione e nei documenti amministrativi di attuazione (incluso il Rapporto Finale di Esecuzione del POR), nonché dei dati rilevati dai sistemi di monitoraggio attivati direttamente dal POR e dai due APQ Ricerca e Società dell’Informazione (indicatori finanziari, fisici di realizzazione, di risultato, di impatto) o disponibili presso i soggetti attuatori (ad esempio, gli istituti di credito delegati a svolgere le funzioni di istruttoria delle domande di finanziamento). Regional Innovation Scorecard Delphi 20 esperti coinvolti Analisi Desk Analisi Field CATI ~ 200 Imprese beneficiarie Casi Studio

7 Risorse complessive – importi programmati
Ricerca e Innovazione - € 773,2 milioni programmati Fonte: Elaborazione Deloitte su dati al Febbraio 2012 PON, APQ (tranne quota POR), POR, PRAI Società dell’Informazione - € 388,3 milioni programmati Programma di Azioni Innovative (PRAI), finanziato dal FESR e che individuava una serie di interventi sinergici rispetto alla SRI nei settori dell’agricoltura e della pesca e nei settori dell’agro-alimentare e dell’artigianato. Obiettivo del Programma era quello di innescare processi di diffusione dell’innovazione nell’economia regionale, attraverso la creazione di reti di cooperazione tra imprese, centri di ricerca, università, centri di servizi alle imprese, enti pubblici locali, organismi finanziari, organismi di supporto alle imprese, al fine di incrociare i bisogni delle imprese con le risposte che i suddetti serbatoi di conoscenze possono offrire. Fonte: Elaborazione Deloitte su dati al Febbraio 2012 PON, APQ (tranne quota POR), POR, PRAI

8 Risorse complessive – importi programmati e impiegati
Ricerca e Innovazione - € 370,7 milioni programmati 105% 100% 87% Fonte: Elaborazione Deloitte su dati al Febbraio 2012 PON, APQ (tranne quota POR), POR, PRAI Società dell’Informazione - € 388,3 milioni programmati R&I: Dal punto di vista della ripartizione percentuale delle risorse programmate, emerge un certo equilibrio tra il POR ed il PON: infatti i due Programmi individuavano complessivamente l’83,7 %, mentre il restante 16,3 % è individuato dall’APQ “Ricerca e Innovazione”. Si può quindi dire che in termini di spesa la politica di sostegno ha realizzato un bilanciamento soddisfacente tra l’azione regionale, mirata a porre soprattutto le precondizioni per il rafforzamento del sistema della ricerca a livello territoriale, e l’azione a regia nazionale, maggiormente indirizzata a promuovere progetti di rilievo strategico e in grado di produrre ricadute significative a livello di singolo beneficiario. SI:   L’analisi dei valori assoluti riguardanti le risorse programmate mostra una prevalenza finanziaria dell’APQ “SI” con il 56% mentre le risorse appostate dal POR ammontavano al 44% del totale sopra individuato. L’efficienza finanziaria mostrata dalle misure del POR è stata ottimale, con un volume di spesa che persino superato le risorse programmate. Una analoga verifica non è stata possibile per quanto riguarda le risorse programmate in APQ, a causa del mancato accesso ai dati di monitoraggio dell’Applicativo Intese 104% 43% Fonte: Elaborazione Deloitte su dati al Febbraio 2012 PON, APQ (tranne quota POR), POR, PRAI

9 R&I: Performance attuative
Ricerca e Innovazione POR Sicilia – Misura 3.14 «Promozione e sostegno al sistema regionale per la ricerca e l’innovazione» Migliorare e sostenere la capacità di ricerca e sviluppo delle PMI, stimolare l’innovazione, di prodotto e di processo ed il trasferimento tecnologico in favore del settore produttivo. I destinatari sono stati: PMI industriali, artigiane e del settore dei servizi Risorse programmate 90,1% Risorse spese € Importo medio progetto 195 Progetti finanziati Introduzione di innovazioni presso il 90% delle imprese beneficiarie del finanziamento: il 52% per innovazioni di prodotto, il 21,5% per innovazioni di processo e il 16,1% per innovazioni organizzative Determinazione di un incremento del numero degli occupati per il 40% delle imprese; mantenimento dei livelli occupazionali per il 50% Concentrazione territoriale degli interventi per oltre il 50% nel territorio provinciale di Catania e di Palermo. Segue Messina con il 16,1% degli interventi L’indagine sulla misura è stata realizzata, oltre che tramite analisi desk, con la metodologia CATI. Il metodo CATI prevede la realizzazione di interviste telefoniche, somministrate a 163 imprese beneficiarie dei finanziamenti tramite l’ausilio del Computer (Computer assisted telephone interview), di un questionario strutturato. La misura si articola in due azioni: “sostegno alle PMI per la preparazione di progetti di ricerca nazionali ed europei”, attraverso l’incentivazione di studi di fattibilità, costruzione del partenariato internazionale, consulenze per identificare le migliori soluzioni organizzative, gestionali, tecnologiche in ordine ai problemi che si vogliono risolvere, individuare le strategie di protezione e valorizzazione del know how, e definire il piano di sfruttamento e diffusione dei risultati; a tale azione viene riservato fino al 10% delle risorse previste sulla misura. “incentivazione di progetti di innovazione e sperimentazione, realizzati in un’ottica di rete”, mediante l’incentivazione di tutte le attività finalizzate ad innalzare la qualità dell’azienda, rafforzarne la competitività e migliorarne il collegamento sia con centri di ricerca e trasferimento tecnologico sia con le altre imprese; ad essa è destinato minimo il 90% delle risorse pubbliche disponibili. Polverizzazione dei finanziamenti Scarsa propensione delle imprese all’innovazione Elevata presenza di revoche, conseguenti a rinunce dovute alla scarsa osservanza da parte delle imprese delle prescrizioni amministrativo-contabili dei bandi

10 R&I: Performance attuative
Ricerca e Innovazione POR Sicilia – Misura 3.15 «Reti per lo sviluppo della ricerca scientifica» Sviluppo di reti e collegamenti per l’integrazione dell’offerta di innovazione su scala regionale e per il suo trasferimento alle imprese, alle filiere e/o ai distretti attraverso la realizzazione di laboratori tecnologici. I destinatari sono stati: Università ed Enti di ricerca, PMI e Distretti Risorse programmate 122,5% Risorse spese € Importo medio progetto 39 Progetti finanziati Riduzione del gap della dotazione infrastrutturale e tecnologica dei laboratori rispetto al contesto nazionale e potenziamento sensibile dell’offerta di ricerca Attivazione di partnership nazionali e incremento delle collaborazioni tra offerta e domanda di ricerca Attivazione degli ILO (Industrial Liaison Office) in ottica di valorizzazione dei risultati della ricerca Sotto Azioni misura: Creazione e gestione dei circoli di conoscenza; Sviluppo del sistema di interfaccia al fine di fornire servizi reali alla PMI per la diffusione dell’innovazione; Potenziamento delle infrastrutture e dei laboratori esistenti per la realizzazione di centri per il testing di nuove tecnologie che abbiano a riferimento particolari bacini di utenza appositamente identificati; Creazione e potenziamento ILO (liaison office) per il potenziamento delle strutture di collegamento; Rafforzamento dei laboratori scientifici esistenti presso le Università statali siciliane. Tardiva attivazione delle azioni di creazione e gestione dei circoli di conoscenza e sviluppo del sistema di interfaccia (con la pubblicazione dei primi bandi nel 2005) con conseguente riduzione dell’effetto moltiplicativo dato dal potenziamento dei laboratori Assenza di una rete stabile di coordinamento e confronto tra PMI e mondo della ricerca Prevalenza del peso del pubblico nel mondo dell’offerta di ricerca e nelle scelte strategiche per il potenziamento dei laboratori

11 R&I: Performance attuative
Ricerca e Innovazione Accordo di Programma Quadro «Ricerca scientifica ed Innovazione tecnologica» Realizzazione di tre Distretti tecnologici di filiera nei settori dell’agricoltura biologica e della pesca ecocompatibile, dei trasporti navali commerciali e da diporto e dei micro e dei nanosistemi tecnologici, in aree territoriali con significativa concentrazione imprenditoriale e di ricerca Risorse programmate 87,2% Risorse spese € Importo medio progetto 23 Progetti finanziati Contributo sensibile al potenziamento dell’offerta regionale di ricerca attraverso il supporto al testing di iniziative con elevato livello di applicazione industriale Consolidamento delle reti di relazioni esistenti e creazione di un ambiente favorevole alla attivazione di una rete tra diversi attori del sistema di Ricerca regionale L’iniziativa dei distretti rappresenta inoltre una grande opportunità, non ancora pienamente sfruttata, per il raggiungimento dei macro obiettivi individuati nella Strategia regionale per l’Innovazione: - potenziare la capacità d’innovazione del tessuto economico siciliano; - sostenere nuovi percorsi di sviluppo attraverso la valorizzazione della conoscenza prodotta in Sicilia e la nascita di nuova impresa basata sulle tecnologie. Assenza di una preventiva analisi delle vocazioni territoriali (lato domanda e offerta di ricerca) , e di una strategia di riferimento con effetto limitante sul concreto svolgimento e governance delle attività dei Distretti Peso prevalente della ricerca pubblica nelle scelte strategiche Scarsa strutturazione dei Distretti in termini di mancanza di facilities proprie e figure manageriali esperte nella gestione di progetti di ricerca

12 R&I: Performance attuative
Ricerca e Innovazione PON “Ricerca e Sviluppo Tecnologico” (Misure I.1, I.2 e I.3) Rafforzamento della capacità innovativa delle imprese del Mezzogiorno, col fine di innalzare la competitività degli operatori (Misura I.1 «Progetti di ricerca di interesse industriale» e I.3 «Ricerca e sviluppo tecnologico nei settori strategici»); audit scientifico-tecnologici per le PMI, mirati a individuare i fabbisogni di innovazione delle imprese e orientare le scelte sperimentali e di investimento (Misura I.2 «Servizi per la promozione dell’innovazione e dello sviluppo scientifico-tecnologico») Risorse programmate 100% Risorse spese € Importo medio progetto 84 Progetti finanziati Concentrazione dei finanziamenti, con oltre il 50% delle risorse totali, nei seguenti settori: i) trasporti (con circa 27 milioni di euro), ii) alimentare (con 26 milioni di euro); iii) telecomunicazioni (con 24 milioni di euro) Concentrazione geografica con oltre il 39% delle risorse complessive nella provincia di Catania, seguita da quella di Palermo (30%) e Messina (26%) Elevata complementarietà e sinergia rispetto alle risorse e agli interventi dell’APQ in particolare per i settori della microelettronica, dell’informatica e dell’agroalimentare MISURA I.1 – (FESR) PROGETTI DI RICERCA DI INTERESSE INDUSTRIALE La misura è mirata a rafforzare la capacità innovativa delle imprese del Mezzogiorno, col fine di innalzare la competitività degli operatori in uno scenario concorrenziale sempre più mutevole e critico, soprattutto per le imprese minori MISURA I.2 – (FESR) SERVIZI PER LA PROMOZIONE DELL’INNOVAZIONE E DELLO SVILUPPO SCIENTIFICO-TECNOLOGICO NEL TESSUTO PRODUTTIVO MERIDIONALE Servizi di audit scientifico-tecnologici per le PMI, che sono mirati a individuare i fabbisogni di innovazione delle imprese, onde orientare le loro scelte sperimentali e di investimento e a stimolare in esse una coerente e costante strategia di innovazione e di sviluppo. MISURA I.3 – (FESR) RICERCA E SVILUPPO TECNOLOGICO NEI SETTORI STRATEGICI PER IL MEZZOGIORNO La Misura I.3, al pari della Misura I.1, è volta a promuovere lo sviluppo scientifico-tecnologico nell’economia e nella società del Mezzogiorno. Rispetto alla logica bottom-up che caratterizza le azioni previste nella misura I.1 (sostegno dei progetti proposti dalle imprese singole o associate), le peculiarità della Misura I.3 sono riconducibili ai seguenti aspetti: una logica di sistema, in quanto la definizione delle tematiche di intervento scaturisce da scelte strategiche definite a livello istituzionale e proposte all’iniziativa delle imprese, da sole o interne a cluster con centri di ricerca, attraverso l’emanazione di bandi tematici; un ruolo forte di partenariato attivo previsto per le Amministrazioni, centrali e territoriali, responsabili delle politiche di settore nella definizione dei contenuti programmatici, nella gestione delle procedure, nella divulgazione dei risultati; l’utilizzo, ove necessario, di strumenti programmatici articolati (intese di programma, accordi di programma), col fine di raccordare tra loro, da una parte, le politiche settoriali e la politica della RSTI e, dall’altra, gli interventi nazionali e quelli regionali. Assenza di una Cabina di regia strategica e gestionale che coordinasse le diversi risorse e strumenti (POR, APQ, PON)

13 R&I: Esito della valutazione
Ricerca e Innovazione Alti livelli di spesa pubblica nel settore R&S, presenza di Università ed Enti di ricerca pubblici che detengono competenze distintive, presenza di capitale umano e personale nel settore della R&S altamente qualificato. Miglioramento delle condizioni delle condizioni di operatività del sistema dell’offerta di ricerca pubblica pur senza particolari evidenze di un innalzamento significativo della performance di ricerca (brevetti, spin-off, ecc) anche a fronte di un impegno di rilevanti risorse Procedure e tempistiche di attuazione non allineate alle esigenze produttive Strategia Regionale per l’Innovazione concentrata su un numero elevato di tematiche e settori prioritari Mancanza di una rete che organizzi e valorizzi le competenze distintive dell’offerta di Università, Centri ed Enti di ricerca al fine di evitare sovrapposizioni nelle attività di R&S e creare un sistema aperto verso il mondo delle imprese Presenza di effetti positivi dei finanziamenti alla PMI verso forme più avanzate e innovative di produzione seppur all’interno di un tessuto imprenditoriale altamente polverizzato caratterizzato da bassa propensione all'innovazione e scarsa capacità di brevettazione nei settori hi-tech Mancanza di interconnessione stabile tra domanda e offerta di ricerca, nonostante la presenza di circoscritti casi di collaborazione tra esponenti principali dei due sistemi (valorizzazione ILO) Potenziale dei Distretti tecnologici non sfruttato pienamente a causa i) della assenza di una specifica strategia regionale, ii) della scarsezza di risorse fisiche e finanziarie dedicate, iii) del mancato consolidamento del sistema di governance Difficoltà nell’accesso al credito per le imprese: necessità di individuare strumenti di garanzia per l’accesso al credito

14 SI: Performance attuative
Società dell’Informazione POR Sicilia – Misura 5.05 «Reti finalizzate al miglioramento dell’offerta di città» Realizzazione del Sistema Informativo Territoriale Regionale (SITR) diffuso a rete sul territorio (nodo regionale e nodi provinciali e comunali) a supporto della pianificazione e del controllo del territorio Risorse programmate 102,6% Risorse spese € Importo medio progetto 54 Progetti finanziati Creazione del Sistema con cartografica regionale completa, strutturato in 41 nodi territoriali Alimentazione del sistema attraverso «tematismi» (informazioni geolocalizzate) regionali, provinciali e comunali Possibilità di esplorare l’utilizzo commerciale del patrimonio informativo Il Sistema Informativo Territoriale Regionale (SITR) che rappresenta uno dei principali sistemi informativi nazionali basati su una cartografia completa e variegata del territorio regionale, sulla base del quale la Regione, le Province, i Comuni e le comunità professionali interessate possono ottenere una vasta gamma di informazioni utili alla pianificazione, all’utilizzo sostenibile e al controllo del territorio. Limitatezza delle risorse dedicate all’alimentazione della base dati Potenzialità del Sistema non completamente sfruttate a causa del lento popolamento della base dati attraverso i tematismi specifici forniti da province e comuni

15 SI: Performance attuative
Società dell’Informazione POR Sicilia – Misura 6.05 «Reti e servizi per la Società dell’Informazione» Interventi finalizzati alla diffusione delle reti e dei collegamenti fra le pubbliche amministrazioni e l’erogazione di servizi telematici rivolti a migliorare i rapporti fra le istituzioni, anche a vantaggio delle imprese e dei cittadini. Risorse programmate 104,8% Risorse spese € Importo medio progetto 84 Progetti finanziati Realizzazione di iniziative di informatizzazione di processi e attività della PA quali, “posta elettronica certificata”, firma elettronica, mandato informatico e protocollo informatico Innalzamento del livello di transattività digitalizzata all’interno della PA regionale La misura ha fornito sostegno a cinque azioni fra quelle stabilite dal QRS: Azione 1 – Creazione della struttura per lo sviluppo della Società dell’Informazione; Azione 2 – Informatizzazione dei flussi documentali delle singole amministrazioni; Azione 3 – Front office e sevizi di e-government per cittadini e imprese; Azione 4 – Sviluppo della infrastruttura; Azione 5 – Realizzazione dei punti di accesso pubblici. Soggetti proponenti: Per gli interventi a Titolarità: - Province – Comuni - Soggetti, pubblici o privati Per gli interventi a regia: Province - Comuni Fruitori dell'intervento: Regione Siciliana - Province – Comuni – Enti Pubblici - Cittadini – Imprese – Associazioni Adozione di opportuni atti interni per la completa diffusione dei sistemi e degli strumenti realizzati Realizzazione di interventi formativi per il corretto utilizzo delle innovazioni introdotte Necessità di portare a conclusione gli interventi avviati e non completati

16 SI: Performance attuative
Società dell’Informazione APQ “Società dell’Informazione nella Regione Siciliana” Realizzazione di interventi finalizzati alla riduzione del “digital divide” e alla diffusione di servizi legati alla Società dell’Informazione per la PA, le PMI e i cittadini Risorse programmate 43% Risorse spese € Importo medio progetto 15 Progetti finanziati Rilevante potenziamento dell’infrastruttura regionale per la banda larga Presenza di importanti interventi di informatizzazione di servizi centrali delle attività amministrative regionali (approvvigionamenti, anagrafe sanitaria regionale, rete dei medici di base, ecc) e progetti di diffusione di servizi di e-government per cittadini ed imprese L’APQ aveva i seguenti obiettivi principali: Favorire il rapido adeguamento della pubblica amministrazione regionale ai nuovi compiti richiesti ed ai nuovi servizi offerti ai cittadini, nonché di sviluppare delle azioni tese a garantire un accesso alle reti più economico, più rapido e sicuro, oltre a sostenere un forte investimento nelle risorse umane e nella loro formazione; Recepire gli indirizzi strategici del QRS, in particolare per quanto riguarda lo sviluppo del processo di ammodernamento della pubblica amministrazione e la diffusione dei servizi di e-government per cittadini ed imprese. Presenza di una governance eccessivamente frammentata (molteplici Società di scopo) Tardiva adozione del Quadro di Riferimento Strategico regionale per lo sviluppo della Società dell’Informazione (impatto negativo sull’attuazione e la governance) Eccessiva concentrazione degli interventi a favore della PA (back office) piuttosto che di servizi rivolti a cittadini e imprese (front office)

17 SI: Esito della valutazione
Società dell’Informazione Riduzione sensibile del digital divide infrastrutturale tramite la diffusione della rete a banda larga nelle aree/città principali Presenza di interventi caratterizzati da un elevato importo finanziario medio e di specifiche best practices meritevoli di potenziamento e replica (SITR, ICT-E1, ICT-E2, ICT-E3) Carenze in termini di programmazione organica e governance degli interventi con effetti negativi sul completamento degli stessi nei termini previsti e sul raggiungimento degli risultati attesi Presenza, a livello di Strategia regionale, di un numero eccessivo e diversificato di interventi e fonti di finanziamento con effetti dispersivi, polverizzazione delle risorse e difficoltà gestionali Presenza di un sistema di governance frammentato basato sulla presenza di differenti Società di scopo (determinata da scelte politiche) fortemente influenzato da scelte politiche e da processi di razionalizzazione che hanno comportato variazioni di deleghe e competenze e interruzioni delle attività Carenze nel sistema di monitoraggio delle realizzazioni degli interventi a detrimento della quantità e qualità di dati e informazioni necessari per il corretto controllo e valutazione degli effetti e degli impatti delle misure tuttora in corso Scarsa riduzione del digital divide sociale a causa della prevalenza di servizi back office piuttosto che front office e limitato impatto degli interventi su cittadini e imprese

18 Suggerimenti (1/4) Realizzazione di un Piano dell’Innovazione che preveda Un’analisi dell'offerta regionale di ricerca e delle relative eccellenze distintive Una rilevazione periodica delle esigenze di innovazione del sistema imprenditoriale siciliano Una identificazione di un numero ristretto di priorità strategiche per le quali allocare risorse finanziarie adeguate Strategia Regionale Creazione di un network di collaborazione tra aziende, Enti di Ricerca Istituzione ed Università, Regione per mettere a sistema l’offerta di conoscenza e sollecitare i processi di formalizzazione e commercializzazione delle attività di R&S, attraverso: La valorizzare del ruolo dei Distretti Tecnologici, Incubatori e Industrial Liaison Offices Il sostenimento al Trasferimento Tecnologico tramite strutture apposite e incentivi Il supporto alla nascita di progetti privati nazionali ed europei nel settore R&S Sistema della Ricerca Istituzione di un sistema di alta formazione rispondente alle esigenze del sistema produttivo regionale Sostegno alla Formazione continua attraverso strumenti quali voucher tecnologici o buoni ricerca Valorizzazione di progetti imprenditoriali a elevata innovazione attraverso strumenti quali, borse di dottorato, assistenza brevettuale, due diligence tecnologica, ecc. Capitale Umano

19 Quadro degli incentivi
Suggerimenti (2/4) Individuazione ed attivazione di nuovi strumenti finanziari che facilitino la finanziabilità degli investimenti e l’accesso al credito attraverso Un Fondo regionale per il pre-seed e seed (prestito partecipativo) Un Fondo mobiliare chiuso finalizzato a investimenti nel capitale sociale di PMI per supportare progetti di sviluppo sperimentale Venture capital per start-up tecnologici Quadro degli incentivi Centralizzazione delle funzioni di pianificazione strategica (obiettivi strategici e budget di spesa), di valutazione e controllo all’interno della Regione Siciliana, con competenze in tema di R&S, Innovazione e trasferimento tecnologico Attivazione di una struttura (es. Agenzia) con ruolo di gestione operativa e attuazione degli strumenti previsti dalle policies regionali, nonché di monitoraggio delle performance delle attività di ricerca finanziate Armonizzazione e semplificazione dei meccanismi di regolazione degli spin-off nel settore R&S Governance

20 ICT per PA, cittadini e imprese
Suggerimenti (3/4) Definizione di una Strategia regionale in materia di Società dell’informazione che preveda Un’analisi capillare della domanda di servizi di e-government espressa dai cittadini e delle imprese L’individuazione di un numero più ristretto di priorità Una programmazione organica degli interventi, non esclusivamente incentrata sul potenziamento strumentale ma anche sull’organizzazione ed il finanziamento stabile di interventi e servizi Strategia Regionale Completamento della Rete per la Banda larga (estensione alle Amministrazioni locali) Creazione di Piattaforme telematiche di area vasta per la gestione associata a livello intercomunale di servizi ICT (per cittadini e imprese) Completamento delle iniziative di e-government promosse a livello regionale e locale e modellizzazione/replica delle best practices Completamento dell’informatizzazione dei flussi procedurali della Regione Promozione di progetti mirati alla dematerializzazione degli archivi negli Enti locali Attivazione di un Fondo pre-seed e un Fondo seed per la nascita e lo sviluppo di imprese di servizi ICT ICT per PA, cittadini e imprese

21 Suggerimenti (4/4) Predisposizione ed attuazione di specifici Piani di alfabetizzazione digitale del personale amministrativo degli Enti Locali Definizione di un Piano di Formazione Continua per la creazione all’interno delle imprese di figure specializzate nelle ICT per il business aziendale Realizzazione di iniziative info/formative permanenti per le categorie di soggetti maggiormente esposti al digital divide (over 50 anni e soggetti a basso reddito) Capitale Umano Centralizzazione delle funzioni di pianificazione strategica (obiettivi strategici e budget di spesa), di valutazione e controllo all’interno della Regione Siciliana, con competenze in tema di SI Attivazione di una struttura (es. Agenzia) con ruolo di gestione operativa e attuazione degli strumenti previsti dalle policies regionali, nonché di monitoraggio delle performance delle interventi finanziati Valorizzazione di Centri di ricerca/eccellenza regionali in tema di SI e ICT e loro collegamento in rete Governance

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