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«organizzare le cure e curare l’organizzazione»

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Presentazione sul tema: "«organizzare le cure e curare l’organizzazione»"— Transcript della presentazione:

1 «organizzare le cure e curare l’organizzazione»
IL PROGETTO PYNCI: PrimarY Nursing & Cartella Infermieristica

2 Perché nasce il progetto
accorpamento servizi di medicina-cardiologia-nefrologia (Dicembre 2011) →aumento della complessità assistenziale →presa di coscienza dei limiti di un organizzazione funzionale ed obblighi legislativi audit clinico-organizzativo sulla sicurezza nella gestione del farmaco (‘2010)

3 Come si concretizza il progetto
OBIETTIVI STRUMENTI RISULTATI ATTESI REALIZZAZIONE PRATICA

4 <<Abbandono del modello funzionale per compiti>>
OBIETTIVI <<Abbandono del modello funzionale per compiti>> personalizzazione delle cure incremento qualitativo dell’assistenza miglioramento del percepito dal paziente maggiore autonomia e responsabilita’ decisionale degli operatori riduzione del rischio clinico aumento della soddisfazione del lavoro di ogni figura coinvolta nel processo

5 STRUMENTI <<Realizzare una cartella infermieristica personalizzata ed acquisire competenza sul primary nurse>> scheda di accertamento e scale di valutazione (braden, coonley, vas) diagnosi infermieristiche e piani assistenziali per patologie scheda di medicazione con stadiazione fotografica scheda preci (sistema per la rilevazione precoce dei parametri instabili) scheda della terapia informatizzata scheda con programma di dimissione schede di approfondimento (bilancio idroelettrolitico, gestione cvc, etc.)

6 CONFUSIONE - PARERI - DISACCORDO – LAMENTELE
STRUMENTI <<diagnosi infermieristiche e pianificazione assistenziale>> CONFUSIONE - PARERI - DISACCORDO – LAMENTELE …non abbiamo tempo per altre scartoffie… IL RUOLO FONDAMENTALE DEL COORDINATORE: Come facilitatore nel prendere decisioni di carattere gestionale e clinico Come “collante” affinchè tutto lo staff acquisisca le conoscenze necessarie per operare in sicurezza Come risorsa attiva nel conoscere punti di forza e di debolezza del team

7 STRUMENTI <<come abbiamo proceduto nella costituzione della cartella infermieristica personalizzata>> punto determinante è stato il non sapere se partire, per costruire un piano assistenziale, dalle diagnosi infermieristiche o dai bisogni del paziente dopo attenta riflessione, abbiamo analizzato le patologie prevalenti nei pazienti che afferiscono al nostro servizio e da qui… abbiamo stilato dei piani di assistenza specifici, individuando le diagnosi ed i correlati interventi infermieristici, che prevedono ovviamente anche la conferma scritta dell’avvenuta esecuzione.

8 <<acquisire competenza clinica e sul Primary Nurse>>
STRUMENTI <<acquisire competenza clinica e sul Primary Nurse>> Formazione su più livelli: attraverso corsi formativi “interni” organizzati da medici ed infermieri del servizio stesso per il raggiungimento di competenze clinico-assistenziali in medicina cardiologia e nefrologia formazione sul campo (confronto con la realtà di Biella) partecipazione al convegno di Lugano con la partecipazione di M. Manthey formazione Aziendale (ALS, METAL…)

9 REALIZZAZIONE PRATICA
<<in base a quali principi>> Che cos’è il Primary Nursing?: E’ un modello sviluppatosi negli anni 70, che propone una crescita qualitativa della preparazione del professionista dell’assistenza, finalizzando ogni suo agire al progetto di salute della persona. Perché questa scelta? Per dare maggiore continuità all’assistenza ed incrementare la carica motivazionale e quindi l’interazione di ogni singola figura coinvolta nel processo di cura, in primis per il paziente ed il suo nucleo familiare.

10 REALIZZAZIONE PRATICA
<<presa in carico responsabile secondo il Primary Nursing>> In base a quale caratteristiche un infermiere viene scelto e gli viene assegnato un caso? deve essere dotato di una grande capacita’ di COMUNICAZIONE capacita’ di COINVOLGIMENTO del gruppo. COMPETENZE specifiche per i casi presenti in reparto. PREDISPOSIZIONE ad approfondire le tematiche.

11 REALIZZAZIONE PRATICA
<<gli altri membri nel team assistenziale>> Infermiere associato eroga le prestazioni secondo il programma assistenziale previsto, garantendo la continuità assistenziale in assenza dell’Infermiere Primario è coerente nel mettere in atto ciò che è stato deciso ha una preparazione professionale adeguata ad interpretare le situazioni che si presentano man mano Oss in collaborazione col Primary Nurse eroga l’assistenza di base secondo programma, occupandosi anche del livello di confort ambientale.

12 RISULTATI ATTESI QUALITA’ PERCEPITA QUALITA’ PERCEPITA DAL PAZIENTE
DAGLI OPERATORI COINVOLTI

13 RISULTATI ATTESI Sui pazienti: in collaborazione con l’ufficio per la qualità, realizzazione di un questionario Sugli operatori: realizzazione indicatori di processo (compilazione cartelle infermieristica, schede di dimissioni)

14 ASPETTATIVE DEL PROFESSIONISTA: Autonomia e responsabilità;
motivazione professionale; consapevolezza del proprio ruolo DELL’UTENTE: migliore relazione e comunicazione; forte attenzione ai suoi bisogni; rivalutazione del ruolo di tutti gli operatori coinvolti nel processo assistenziale

15 siamo finalmente pronti per il nostro viaggio nel PRIMARY NURSING
Considerando che………………. « ..Non c’è un modo corretto e unico per realizzare il primary nursing, l’implementazione del modello si deve adeguare al contesto: non esiste nessun ricettario e nessuna formula magica» «..sono convinta che il caos che sperimentiamo ogni giorno nella cura della salute finirà quando noi ci centreremo sul paziente» ( Marie Manthey)

16 Seminiamo oggi, le origini del cambiamento. Grazie per l’attenzione


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