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FAMIGLIA, FEDE e EDUCAZIONE – Perugia

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Presentazione sul tema: "FAMIGLIA, FEDE e EDUCAZIONE – Perugia"— Transcript della presentazione:

1 FAMIGLIA, FEDE e EDUCAZIONE – Perugia
Carlo Nanni

2 Le difficoltà della famiglia
Famiglia espropriata: della sua funzione economica, della sua forza sociale-politica, della sua valenza culturale e formativa (ci si forma altrove?). Famiglia ridotta a relazioni di coppia e genitoriali? Il concetto di casa? Di cellula sociale? O paradossalmente «allargata» a seguito di separazioni, divorzi, nuove sistemazioni familiari… Famiglia vittima del consumismo– del mercato globalizzato (valori del successo, del benessere individuale…) 4. Famiglia privatizzata e isolata nell’anomimato urbano e comunitario 5. Famiglia autocentrata? Senza respiro sociale? Le difficoltà della famiglia

3 le novità legislative dagli anni ’70 in poi:
1970, introduzione del divorzio (70-74), in questione il “patto per la vita”; nuovo diritto di famiglia (76) la parità della coppia matrimoniale-genitoriale; la differenza genitoriale? legge sull’ interruzione della gravidanza (78 -81), nuovo volto alla procreazione e alla generazione e all’apertura alla vita delle famiglie)… Oggi .. procreazione assistita, cellule staminali, accanimento terapeutico, eutanasia, in questione la vita e i rapporti natura, tecnologia, libertà,… Enfasi sui vissuti intersoggettivi e le relazioni affettive e le forme di convivenza che spingono per avere un riconoscimento sociale e giuridico (le cosiddette coppie di fatto, etero e omosessuali…)

4 LE difficili relazioni familiari interne:
genitori -figli eccessività di premure e di evitamento di ogni sofferenza? MAMMISMO? I figli non avrebbero troppe occasioni di misurarsi con la “alterità”, la realtà? … quindi difficoltà di autostima, di misura delle proprie possibilità, di responsabilità, di dedizione altruistica e sociale L’annebbiamento della paternità? 1) RELAZIONE simbiotica del FIGLIO con la MADRE, quasi escludente il PADRE? 2) il PADRE “amico”, comprensivo, rischio di far mancare al figlio/i l’autorevolezza (la sicurezza, il controllo, il senso della misura) Forte senso della CURA DEI FIGLI e della loro crescita sana e del successo ma vittime del consumismo? “diffusa angoscia di vita e di paura di non saper o non poter educare? Di non controllare le situazioni? Paura del futuro?

5 CHE FARE?

6 la luce della parola di Dio  AT
La FEDE SULLA FAMIGLIA - la volontà di vita e di comunione di Dio nei riguardi degli uomini, all’inizio e alla fine della Bibbia (Genesi e Apocalisse) - la benedizione di Dio sulla prima famiglia umana (Genesi) e il perdurare di essa oltre ogni peccato Peraltro la famiglia AT: una famiglia che oggi non c’è più in Occidente (patriarcale,tribale, rigida nelle norme, segnata dall’obbedienza come a chi è padrone (figli e stessa moglie)

7 Nuovo Testamento 1) Il NT non si nasconde le tensioni e le difficoltà della famiglia: cfr. già la famiglia di Nazareth (Lc 2,48-49), e…”chi sono mia madre e i miei fratelli?”(Mt, 12, 46-50) 2) Gesù critica il matrimonio vissuto (l’adulterio del cuore, il libello del ripudio per la donna, “per qualsiasi motivo”), in nome del progetto creazione e del regno dei cieli  (cfr.disputa con i Sadducei: Mt 22, 24-30). 3) San Paolo invita a vivere la vita e le relazioni familiari “nel Signore” (Col. 3,18-21), in/oltre la cultura del tempo e nell’orizzonte dell’amore di Dio; nel Cristo risorto 4) … e ad educare i figli nella “paideia” del Signore (Ef. 6,4) 5) Evidenzia la famiglia sacramento della Chiesa (Ef. 5,22-23) sposo-sposa=> Cristo-Chiesa (Ef.5,32; Ap. 19,7); lo Spirito e la sposa invocano: “vieni”: Ap. 22,17)

8 Voler bene, volere il bene, volerlo bene, facendolo bene, insieme
1. A livello INDIVIDUALE Educarsi per educare Superare … il SOGGETTIVISMO/individualismo = l’altro? la verità? 2)… la SUPERFICIALITA’ della vita, delle relazionali, «in massa», senza coscienza del mistero dell’altro, della sua storia, della presenza dell’Altro (marito, moglie, figlio figli)… 3) …l’EFFICIENTISMO ( … il successo!), l’essere, il condividere, la gratuità, il dono, il darsi generosamente? 4) ..il GIOVANILISMO (eterno “Peter Pan) deleterio per sé e educativamente: per l’identità dei giovani Voler bene, volere il bene, volerlo bene, facendolo bene, insieme

9 2. Per crescere insieme, come “famiglia”
vedere e valutare in positivo (come Dio fa con noi) fatti, eventi, persone, il coniuge, i figli…: i limiti = misura personale di ognuno… nessuno è perfetto «il genitore quasi perfetto» (B.Bettelheim) saper prendere il peso (e la gioia) dei fatti, delle decisioni prese (nascite, procreazione, tipo di menage familiare…), leggendoli e rileggendoli «nello spirito» come «segni e vie possibili della volontà di bene di Dio» 3. saper vivere i sentimenti e dar loro espressione, umanamente degna, come coppia e come genitori… 4. credere nella persona umana del partner familiare (nei suoi talenti) e nell’umanità di tutti

10 5. aiuto reciproco (all’interno familiare e all’esterno tra parenti, amici, gruppi, vicinato, comunità) 6. non tutto-insieme-subito = senso dell’essenziale e del fondamentale, del parziale, del tempo (gerarchia delle verità e del ciò che vale la pena) 7. lasciarsi educare dal coniuge, dai figli, dalle circostanze, dagli avvenimenti… (non essere solo reattivi, ma pro-attivi)… nella fiducia che in Dio “nulla ti turbi”(santa Teresa) «ti basta la mia grazia»(2 Cor.12, 9)…, se Dio è con noi (Rm 8,31)… tutto concorre al bene….(Rm 8,28) 8. aprire se stessi e la famiglia alla realtà sociale ai bisogni del mondo alla necessità della comunità civile e ecclesiale, “dando credito”, impegnandosi, dando un po’ del proprio tempo, energie, pensieri

11 9. essere capaci di rispetto, di perdono, di futuro e di trascendenza (di senso dell’eterno, di ciò che vale sempre!) 10. aprirsi alla “grazia” di Dio, invocarlo “insieme”, vivendo la vita familiare nel tempo e nel “mistero”, nel già e nel non ancora della vita (celebrando il “sacramento dell’amore di Dio” nella liturgia della vita).

12 …Fin dall’inizio…con i figli
NON possessività  figlio ALTRA PERSONA, non complemento di Sé (non fotocopia…) anzi «figlio/i nel Figlio» NON mammismo (esclusivismo materno) necessaria figura PATERNA e altre figure parentali (nonni, zii, fratelli e sorelle, cugini, amici…) NON protezionismo asfissiante …apertura alla realtà, alla ALTERITA’… NON sostituirsi Far fare PRATICA, ESPERIENZA (guidata) = Equilibrio tra calore, protezione /e/ valori e regole (sì e no che fanno crescere)

13 salesianamente 1.in mezzo ai giovani: accoglienza, dialogo 3. a “casa propria” = spirito di famiglia 2.Partendo dal “punto accessibile al bene” 4. «Accendere» con gradualità le potenzialità, le risorse… 5. Con ragione, religione, amorevolezza… (anche nel rimprovero/castigo) 7.“senza di voi…promuovere il protagonismo 6. Indicazioni di senso: la «proposta evangelica» 8. Avviare a far fare pratica= corresponsabilizzare 9. Gestire il tempo = La quotidianità e la festa, la crisi e… il progetto (cfr. il patto educativo, il regolamento…) 10.la guida, orientamento e accompagnamento educativo (“l’assistenza”)… exallievi

14 appendice

15 «FAMIGLIA DELLE FAMIGLIE»  «fonte del villaggio/quartiere»
con una vita parrocchiale = che PROFUMA DI VANGELO Nella crescita della fede familiare è fondamentale una Parrocchia No, a una CHIESA SEMAFORO, o ufficio di certificati battesimali No, a una messa a menù, alla Cop No, a una trasmissione di una fede, non significativa, che non educa, senza profezia

16 Realizzata «testimoniata!!!»
1) Nei 5 ambiti della vita quotidiana ► relazioni generali e affettive ► lavoro, festa ► trasmissione culturale e nell’educazione…, ► fragilità e aspirazioni, ► cittadinanza responsabile, attiva, solidale 2) Nelle 4 azioni della Chiesa ►evangelizzazione, ►catechesi, ►liturgia, messa ►carità (cfr. OP. n. 54) L’oratorio – «ponte» e «laboratorio»


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