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Flusso di merci, servizi, finanza e forza lavoro

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Presentazione sul tema: "Flusso di merci, servizi, finanza e forza lavoro"— Transcript della presentazione:

1 WTO: PRINCIPALE ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE IMPLICATA NEL PROCESSO DI GLOBALIZZAZIONE

2 Flusso di merci, servizi, finanza e forza lavoro
GLOBALIZZAZIONE Flusso di merci, servizi, finanza e forza lavoro Processo di integrazione internazionale delle ATTIVITA’ ECONOMICHE associato ad una integrazione mondiale dell’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE, degli SCAMBI PERSONALI e delle ISTITUZIONI DI GOVERNO Telecomunicazioni, reti informatiche Migrazioni, turismo Accordi di libero scambio, convenzioni e strutture internazionali

3 GLOBALIZZAZIONE Il segno principale dell’economia globale è stata l’accelerazione del commercio mondiale e la creazione di un mercato internazionale Lo sviluppo del commercio ho interessato i prodotti agricoli, minerari, industriali e i servizi Attori dello scambio sono stati inizialmente USA, EUROPA e GIAPPONE, ma nel corso degli anni ‘90 un peso crescente nell’economia mondiale hanno assunto altri Paesi asiatici (in primo luogo la CINA, TAIWAN e la COREA)

4 Che si intende per MERCATO INTERNAZIONALE
Interscambio commerciale che esiste tra differenti compratori e venditori oltre le frontiere dei singoli Stati-nazione. Interscambio commerciale tra i differenti paesi del mondo

5 Perché il mercato internazionale è complicato?
I principali venditori sono le imprese multinazionali I compratori o ‘consumatori’ sono le persone di ogni paese Le imprese multinazionali sono a loro volta compratrici I lavoratori vendono la loro forza-lavoro in cambio di un salario

6 Cosa si vende nel mercato internazionale?
Non si vendono solo prodotti (televisori, auto) Si vende e si compra denaro Si scambiano materie prime (petrolio, gas) Si vende manodopera

7 LE MULTINAZIONALI Le multinazionali sono imprese molto grandi che operano in molti paesi attraverso le filiali. Non sono in nessun luogo ed in tutti allo stesso tempo. La maggior parte delle multinazionali ha le sue sedi principali nei paesi più ricchi del mondo

8 GLOBALIZZAZIONE La globalizzazione può creare maggiori prosperità per tutti, ma può anche avere un impatto negativo su alcuni paesi: ciò spiega la necessità di una regolamentazione mediante norme internazionali IL WTO RAPPRESENTA L’ELEMENTO CENTRALE NEL SISTEMA DI NORME INTERNAZIONALI PER REGOLARE IL COMMERCIO INTERNAZIONALE

9 WTO È ISTITUITO IL 1 GENNAIO 1995
Membri del WTO nel 2008: 153 Paesi (più del 90% del commercio mondiale) Obiettivo: stimolare la crescita internazionale

10 Differenze fra GATT e WTO
Il GATT era un accordo provvisorio su specifiche materie, mai ratificato dai parlamenti e non conteneva indicazioni per la creazione di una organizzazione La WTO e i suoi accordi sono permanenti, organizzazione internazionale, ratifica parlamentare Si è membri della WTO, si era “parti contraenti” nel GATT GATT=commercio di merci; WTO anche servizi e diritti di proprietà intellettuale Le risoluzioni di controversie nella WTO sono più veloci ed automatiche di quella in vigore nel GATT; le relative decisioni non possono essere bloccate

11 Accordi WTO Coprono merci, servizi e proprietà intellettuale
Stabiliscono i principi della liberalizzazione e le relative eccezioni Comprendono i singoli impegni dei paesi partecipanti ad abbassare le tariffe doganali e le altre barriere commerciali e ad aprire i mercati dei servizi Fissano procedure per la risoluzione delle controversie Prevedono trattamenti speciali per i PVS Prescrivono regole di trasparenza nella politica commerciale (notifiche e reviews)

12 Principi del sistema multilaterale internazionale
Non discriminazione (principio della “nazione più favorita” e del “trattamento nazionale”) Promuovere un’effettiva e vantaggiosa partecipazione dei PVS al sistema del commercio mondiale, tale obbiettivo è perseguito assistendo i PVS nella creazione delle infrastrutture e della competenze necessarie ad integrarsi nel sistema delle relazioni commerciali internazionali

13 WTO: l’organizzazione
Il WTO si articola secondo la tripartizione tipica di molte organizzazioni internazionali: al suo interno è possibile distinguere tra: 1) ORGANI POLITICI 2) ORGANI AMMINISTRATIVI 3) ORGANI GIURISDIZIONALI

14 WTO: l’organizzazione
L’organo politico supremo dell’organizzazione è la CONFERENZA MINISTERIALE Autorità decisionale più elevata si riunisce almeno una volta ogni 2 anni accoglie i rappresentanti di tutti i membri Può prendere decisioni su ogni materia degli Accordi Commerciali

15 CONSIGLIO GENERALE Composto dai rappresentanti di tutti i Membri
Organo per la risoluzione delle controversie Organo per il monitoraggio delle politiche commerciali dei Paesi membri

16 Dipendono dal Consiglio Generale: Consiglio per le merci
Terzo livello Dipendono dal Consiglio Generale: Consiglio per le merci Consiglio per i servizi Consiglio per i TRIPS Comitati Commercio e ambiente Commercio e sviluppo Accordi commerciali regionali

17 Decisioni Regola generale unanimità
Alternativa: votazione a maggioranza (un paese= un voto) Interpretazione accordi (3/4) Concessione di esenzioni agli obblighi degli accordi multilaterali (3/4) Emendamento accordi (unanimità o 2/3 a seconda della natura, le qual caso sono efficaci solo per coloro che li accettano) Ammissione di nuovi membri (2/3)

18 ORGANI AMMINISTRATIVI: Segretariato
Apparato composto da poco + di 600 membri al cui vertice si trova un DIRETTORE GENERALE Il direttore generale è nominato dalla conferenza ministeriale che ne stabilisce i poteri, i doveri, le condizioni di servizio e la durata in carica La procedura di nomina inizia 9 mesi prima della scadenza del mandato in corso e deve concludersi entro 6 mesi

19 Nomina del direttore generale
Durante il 1° mese ogni membro può proporre la candidatura di un proprio nazionale Nei 3 mesi successivi i candidati si fronteggiano in una sorta di campagna elettorale che culmina nella loro audizione dinnanzi al CONSIGLIO GENERALE i due mesi successivi sono dedicati alla ricerca del consensus

20 Nomina del direttore generale
La lista dei candidati è progressivamente decurtata eliminando i + deboli finchè il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO GENERALE non propone il nominativo che a suo giudizio è capace di riscuotere il + largo consenso Il ricorso al voto si ha solo se, scaduto il termine di 6 mesi si è rivelato impossibile raggiungere il consensus La votazione avverrà secondo una procedura concordata ad Hoc tra i membri

21 Segretariato I membri del segretariato sono nominati dal direttore generale, che designa 4 vice direttori, ognuno dei quali è responsabile di un raggruppamento di portafogli, denominati DIVISIONI

22 ORGANI GIURISDIZIONALI
DISPUTE SETTLEMENT BODY (DSB) l’organo che sovrintende al meccanismo di risoluzione delle controversie TRADE POLICY REVIEW BODY (TPRM) l’organo incaricato dell’esame periodico delle politiche commerciali dei membri

23 La risoluzione delle vertenze
Il sistema di risoluzione delle vertenze è probabilmente l’aspetto più importante del funzionamento del WTO. Il sistema si basa su regole definite, e ha uno scadenzario preciso. La vertenza nasce quando un paese adotta una politica commerciale o intraprende qualche azione che uno o più membri del WTO ritengono sia contro le regole o gli obblighi di questo.

24 La tempistica è rapida:
in media un anno per il giudizio finale, in assenza di ricorso in appello; In media quindici mesi se con appello.

25 A differenza di quanto avveniva in sede GATT, un paese che abbia perso una causa non è in grado di bloccare l’adozione della regola. Prima bastava il consenso tra le parti, adesso “il perdente” dovrebbe convincere tutti gli altri membri del WTO (inclusa l’altra parte) a modificare la regola. Ne deriva che la soluzione più adottata è la discussione tra le parti e la risoluzione extragiudiziale tra loro delle dispute

26 Per risolvere le sentenze, il Dispute Settlement Body (che è poi l’Assemblea Generale), composto da tutti i membri del WTO, nomina un “panel” di esperti per discutere il caso, accettandone (o al limite anche respingendo) le decisioni.

27 Al termine dell’iter procedurale, viene sottoposto un rapporto finale, che se modifica fortemente gli accordi WTO esistenti, diventa una regola o una raccomandazione del Dispute Settlement Body. Contro il rapporto finale esista la possibilità dell’appello da parte di tutte e due le parti interessate.


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