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I.P.S.I.A. “CAVOUR-MARCONI”

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Presentazione sul tema: "I.P.S.I.A. “CAVOUR-MARCONI”"— Transcript della presentazione:

1 I.P.S.I.A. “CAVOUR-MARCONI”
Regione dell’Umbria Associazione Codancons-Agrisalumbria La scuola elettrica del consumo programma “Informazione ed assistenza ai consumatori e agli utenti” CONSUMO INTELLIGENTE DELL’ENERGIA ELETTRICA: la liberalizzazione del servizio del mercato dell’energia elettrica, opportunità economiche e di sicurezza per l’utente e qualitative per l’ambiente. FINALITÀ E OBIETTIVI L’attività è tesa a far comprendere cosa significa “liberalizzazione del mercato energetico” nonché l’interesse e i vantaggi che possono derivare all’ambiente e agli utenti.

2 Sommario Storia dell’energia elettrica in italia
La produzione di energia elettrica La liberalizzazione del mercato energetico (normativa) La tariffazione Le aziende e le loro tariffe Il consumo di energia elettrica in Italia (stagionale e giornaliero) Il risparmio di energia elettrica

3 Centrali per la produzione di energia elettrica
Turbo gas Nucleare Idroelettrica Carbone Petrolio Fonti rinnovabili

4

5 STORIA Fu il fisico italiano Enrico Fermi a innescare la prima reazione nucleare a catena controllata della storia: utilizzò uranio naturale all'interno di un blocco di grafite pura che rallentava i neutroni. Fu questo il primo "reattore nucleare" ("pila atomica") ed era il 2 dicembre Inizia l' era atomica. La pila di Fermi conteneva già tutte le indicazioni sia per la produzione di energia nucleare sia per l' esplosione nucleare, entrambe basate sullo stesso elemento chiave della reazione a catena, il processo di fissione. La pila di Fermi era dunque una creatura tecnologica straordinaria. A partire da quel modello abbiamo costruito macchine sempre più grandi, più complesse, più potenti.. La prima utilizzazione pratica della reazione di fissione ci fu con la distruzione di Hiroshima e Nagasaki che, segnò la fine della seconda guerra mondiale. Nella bomba atomica la reazione diventa esplosiva perché vengono messi a contatto rapidamente due masse "subcritiche" sì che il sistema ottenuto risulti, nel complesso, superiore alla massa "critica". L'impianto nucleare di Sizewell, in Inghilterra. Il primo reattore per la produzione di energia nucleare su larga scala fu attivato nel 1956 proprio dalla Gran Bretagna, presto seguita da numerosi altri paesi. Nonostante sia economicamente conveniente e non produca inquinamento atmosferico, quella nucleare rimane una fonte d'energia controversa, temuta per gli effetti devastanti delle sostanze radioattive che potrebbero essere disperse nell'aria in occasione di incidenti. L’inizio dello sfruttamento dell’energia nucleare per la produzione di energia elettrica risale agli anni Cinquanta del XX secolo. Di decennio in decennio si è andata affermando come una promettente forma di energia alternativa alle fonti convenzionali non rinnovabili, soprattutto in virtù della sua convenienza economica. Poi, in seguito agli storici incidenti di Three Mile Island e di Černobyl, la proliferazione dei reattori nucleari ha subito un rallentamento. Oggi la percentuale di energia elettrica di origine nucleare nel mondo rappresenta il 15,9% del totale (2003); in Italia non si produce energia nucleare dal 1987, data del referendum popolare che ne ha deciso la messa al bando

6 PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO
L'atomo è la più potente fonte di energia mai sfruttata dall'uomo. Le moderne centrali nucleari ricavano energia dalla fissione dei nuclei dell'uranio. Un nucleo di uranio, bombardato da un neutrone, si divide in due frammenti di fissione e due neutroni, la cui massa complessiva è lievemente inferiore alla massa del nucleo di uranio. Durante la fissione una piccola parte della massa dell'uranio viene trasformata in una grande quantità di energia. I neutroni liberati dalla fissione colpiscono a loro volta altri nuclei di uranio instaurando una reazione a catena in grado di produrre enormi quantità di energia. La reazione rimane controllata fintanto che il numero di neutroni che reagiscono con l'uranio non supera un certo limite, oltre il quale la reazione dà luogo a un'esplosione atomica. Si spera in futuro di ottenere la fusione controllata di quattro nuclei di idrogeno in uno di elio. Tale fusione infatti produce maggiori quantità di energia senza lasciare scorie radioattive.

7 LA CENTRALE NUCLEARE Sfrutta l'energia termica che ha origine all'interno dei reattori nucleari. Nel reattore nucleare, il moderatore (consiste nel trasformare i neutroni veloci emessi in un processo di fissione in neutroni termici, che sono più efficaci) regola il flusso dei neutroni, artefici della fissione, e il riflettore (che dipende dalla lunghezza d'onda della radiazione incidente) ne impedisce la fuga verso l'esterno: in tal modo la reazione si mantiene a un livello prestabilito e controllabile. Il calore liberato dalla fissione viene estratto dal nocciolo del reattore da un refrigerante (liquido o gas) che generalmente, per mezzo di scambiatori di calore, lo cede all'acqua che vaporizza e quindi agisce nella turbina (ciclo indiretto). In alcuni tipi di reattori si utilizza direttamente il fluido primario in una turbina a gas (ciclo diretto). Il costo iniziale di installazione e avviamento di un impianto nucleare è notevolmente superiore a quello di una centrale tradizionale, però i costi di esercizio sono minori.

8 PROBLEMATICHE I problemi e le preoccupazioni per un impianto di questo tipo derivano sostanzialmente dal pericolo di radioattività connesso al loro esercizio. Le possibilità di emissioni di gas radioattivi non sono tanto legate a condizioni di esercizio normali, quanto alla possibilità che si verifichino incidenti o disfunzioni... Comunque, al di là dei possibili incidenti, rimane la necessità di smaltire le scorie radioattive rappresentate dai residui non più utilizzabili di combustibile nucleare. Le scorie e i rifiuti radioattivi non possono dunque venire immessi nell'ambiente ordinario se non dopo aver subito trattamenti adeguati che ne eliminino la pericolosità di contaminazione. I metodi di trattamento variano a seconda della forma e del potenziale livello di contaminazione. L'elemento estremamente importante che caratterizza ciascun metodo di trattamento è il cosiddetto fattore di decontaminazione cioè il rapporto fra le attività radioattive specifiche dei rifiuti prima e dopo il trattamento. Infatti un elevato fattore di decontaminazione significa poter ottenere effluenti innocui all'uomo e all'ambiente, anche con un singolo o pochi stadi di trattamento.

9 SICUREZZA Le centrali nucleari a fissione seguono oggi standard di sicurezza di livello molto elevato e normalmente condensano al loro interno un bagaglio tecnologico molto avanzato per la gestione di tutti i processi. Le centrali nucleari a fissione sono di fatto tra gli impianti più controllati in uso oggi anche se storicamente si sono verificati diversi incidenti di gravità più o meno seria che hanno permesso di affinare procedure e tecniche costruttive. Prendendo in esame il problema dal punto di vista puramente tecnico, una centrale nucleare recente integra sistemi di protezione (ad esempio di caduta del nocciolo) e di verifica tali da mitigare (ma non annullare) tutti i problemi prevedibili. La IAEA ha stabilito una scala (scala INES - International Nuclear Event Scale) di gravità degli incidenti possibili in una centrale nucleare, che si articola nei seguenti livelli: -Livello 0 (deviazione): Evento senza rilevanza sulla sicurezza. -Livello 1 (anomalia): Evento che si differenzia dal normale regime operativo, che non coinvolge malfunzionamenti nei sistemi di sicurezza, né rilascio di contaminazione, né sovraesposizione degli addetti. -Livello 2 (incidente): Evento che riguardi malfunzionamento delle apparecchiature di sicurezza, ma che lasci copertura di sicurezza sufficiente per malfunzionamenti successivi -Livello 3 (incidente serio): Un incidente sfiorato, in cui solo le difese più esterne sono rimaste operative. -Livello 4 (incidente grave senza rischio esterno): Evento causante danni gravi all'installazione (ad esempio fusione parziale del nucleo) -Livello 5 (incidente grave con rischio esterno): Evento causante danni gravi all'installazione e/o rilascio di radionuclidi con attività dell'ordine di centinaia di migliaia di TBq -Livello 6 (incidente serio): Evento causante un significativo rilascio di radionuclidi e che potrebbe richiedere l'impiego di contromisure, -Livello 7 (incidente molto grave): Evento causante rilascio importante di radionuclidi, con estesi effetti sulla salute e sul territorio. esempio : L'incidente di Chernobyl, URSS (1986)

10 Centrale a Carbone

11 Il carbone(minerale) È un combustibile fossile estratto dal terreno in miniere sotterranee. Produce un quarto di elettricità in tutto il mondo.

12 Come funziona una centrale a carbone
Gli elementi che costituiscono l’impianto sono: -generatore di calore -turbina a vapore -alternatore -trasformatore -pompa alimento -denitrificatore -condensatore -ciminiera

13 Generatore di calore È composto da:
Una fornace che brucia aria e combustibile

14 Turbina a vapore L’elemento essenziale della turbina è:
-il rotore che trasmette l’energia meccanica ad un generatore elettrico

15 Alternatore È costituito da: -statore (parte fissa)
-rotore (parte rotante)

16 Trasformatore Ha la funzione di:
-trasferire energia elettrica a c.a. da un circuito ad un altro modificando le caratteristiche

17 Pompa alimento È costituita da:
-un cilindro nel cui interno ruota un organo girante che centrifuga l’acqua

18 Denitrificatore È costituito da:
-”griglie” ricoperte da ossidi che hanno la funzione di rimuovere gli ossidi di azoto (NOx)

19 Condensatore È uno scambiatore di calore racchiuso da un involucro in lamiera di acciaio collegato allo scarico della turbina

20 Ciminiera Ha la funzione di: -aumentare la velocità d’uscita dei fumi

21 Le aziende e le loro tariffe
Endesa Eni Le aziende e le loro tariffe Edison 220 Sorgenia Exergia

22 Sorgenia Sorgenia è il primo operatore privato del mercato italiano di energia, è nato nel 1999 con il nome di Energia Spa. Nel 2006 è diventata Sorgenia e negli ultimi anni ha fatto crescere la produzione con tecnologie innovative e rinnovabili, cosi da utilizzare l’energia in modo efficiente, riducendo i consumi e eliminando gli sprechi. Sorgenia utilizza esclusivamente solo fonti di tipo rinnovabile, non dannose per l’ambiente, facili e convenienti per i clienti. In Italia nel 2005 sono stati prodotti GWh di energia da fonti rinnovabili (idrico GWh; eolico GWh; solare 31 GWh; geotermico GWh; biomasse e rifiuti GWh), su un totale elettrico prodotto di GWh Tariffe: Generalmente il costo delle energia elettrica è di 0,9 centesimi a KW/h. Sorgenia inoltre offre delle offerte sulle energia che comprendono uno sconto del 6 fino al 9%.

23 Maggiori Informazioni
Sorgenia: (numero verde) (contatto )

24

25 Immagini storiche dell’azienda
Vetture automotrice Edison - fine '800 Centrale di Vigevano sul Ticino Condotta forzata dell'impianto di Santa Giustina - anni '40 - '50

26 RISULTATI EDISON In questa pagina è possibile consultare i risultati conseguiti dal gruppo Edison nel corso del 2007.

27 EDISON ECO3 BUSINESS EDISON DOPPIA TUTELA EDISON ENERGIA AL CONDOMINIO
L' ECOLOGIA CONVIENE. TRE ANNI DI PREZZO BLOCCATO E UN' ENERGIA PROVENIENTE INTERAMENTE DA FONTI RINNOVABILI .                                                                                                                                                                                            EDISON DOPPIA TUTELA SCEGLI LA DOPPIA TUTELA. UNA TARIFFA CONVENIENTE, DOPPIAMENTE CONVENIENTE. EDISON ENERGIA AL CONDOMINIO RISPARMIA SUL PREZZO DELL'ENERGIA. UNA TARIFFA TRASPARENTE E CONVENIENTE.

28 TARIFFA MONORARIA PER CLIENTI CON POTENZA SUPERIORE A 3 Kw
LA TARIFFAZIONE TARIFFA PER IL SERVIZIO DI MISURA (MIS) PREZZI E TARIFFE CONDIZIONI ECONOMICHE PER I CLIENTI DOMESTICI TARIFFA MONORARIA PER CLIENTI CON POTENZA PARI A 3kw TARIFFA BIORARIA FASCE F1 E F23 COSTO ENERGIA CON LE NUOVE FASCE TARIFFA MONORARIA PER CLIENTI CON POTENZA SUPERIORE A 3 Kw VARIE TARIFFE PER I CLIENTI

29 TARIFFA PER IL SERVIZIO DI MISURA (MIS)
La tariffa MIS, è destinata a coprire i costi di installazione e manutenzione del misuratore (contatore), nonché i costi di rilevazione e registrazione delle misure. da chi è determinata: i corrispettivi a copertura dei costi per il servizio di misura sono aggiornati annualmente dall'Autorità. - come è calcolata: è espressa in centesimi di euro per kWh consumato per gli usi di illuminazione pubblica ed in centesimi di euro per punto di prelievo per anno, per gli usi diversi dall'illuminazione pubblica da chi è pagata: tutti i clienti finali (sia liberi che vincolati) sono tenuti al pagamento della tariffa per il servizio di misura.

30 PREZZI E TARIFFE Dal 1° luglio 2007 in Italia, come nel resto d’Europa, è scattata la completa liberalizzazione della domanda di energia elettrica, in attuazione della Direttiva UE 54 (elettricità)del Si tratta di una ‘rivoluzione’ che nel nostro Paese riguarda quasi 30 milioni di famiglie che possono rivolgersi a venditori di energia elettrica anche diversi da quello da cui sono state rifornite sino ad ora, scegliendo l’offerta ritenuta più interessante.

31 Condizioni economiche per i clienti domestici anno 2008
TARIFFA MONORARIA Per clienti domestici residenti con potenza impegnata fino a 3 kW: Corrispettivo di energia €/kWh I trimestre gennaio-marzo II trimestre aprile -giugno fino a 900 kWh/anno 0,10360 0,11127 da 901 a 1800 kWh/anno 0,11673 0,12440 da 1801 a 2640 kWh/anno 0,17719 0,18169 da 2641 a 3540 kWh/anno 0,26062 0,26512 da 3541 a 4440 kWh/anno 0,25449 0,26061 oltre 4440 kWh/anno 0,17044 0,17656 Corrispettivo di potenza €/kW/anno 5,3285 4,91330 Corrispettivo fisso €/anno 4,12730

32 TARIFFA BIORARIA Per clienti domestici residenti con potenza impegnata fino a 3 kW:
Corrispettivo di energia €/kWh I trimestre gennaio-marzo II trimestre aprile-giugno FASCIA F1 FASCIA F23 fino a 900 kWh/anno 0,13980 0,08550 0,14026 0,09674 da 901 a 1800 kWh/anno 0,15293 0,09863 0,15339 0,10987 da 1801 a 2640 kWh/anno 0,21339 0,15909 0,21068 0,16716 da 2641 a 3540 kWh/anno 0,29682 0,24252 0,29411 0,25059 da 3541 a 4440 kWh/anno 0,29069 0,23639 0,28960 0,24608 oltre 4440 kWh/anno 0,20664 0,15234 0,20555 0,16203 Corrispettivo di potenza €/kW/anno 5,3285 4,91330 Corrispettivo fisso €/anno 4,1273

33 A cosa corrispondono le fasce F1 e F23
La Fascia F1 comprende il periodo della giornata che va dalle 8 della mattina alle della sera per tutti i giorni dal lunedì al venerdì. La Fascia F23 comprende il periodo della giornata che va dalle della sera alle 8 della mattina del giorno dopo e l’intera giornata di sabato e domenica nonché i giorni festivi. Si considerano giorni festivi: 1 gennaio; 6 gennaio; lunedì di Pasqua; 25 aprile; 1 maggio; 2 giugno; 15 agosto; 1 novembre; 8 dicembre; 25 dicembre; 26 dicembre.

34 Quanto costa l’energia con le nuove fasce
Per il I trimestre 2008 il valore applicato all’energia consumata (kWh) corrisponde a : -13,03 centesimi di euro in F1 e a 7,60 centesimi di euro in F23 per i clienti domestici; -13,22 centesimi di euro e a 7,77 centesimi di euro per i clienti non domestici. A questi costi vanno poi aggiunti i costi relativi ai corrispettivi di trasporto comprensivi degli oneri di sistema che entrano nella definizione delle condizioni economiche complessive. L’applicazione di condizioni biorarie standard consente quindi ai clienti di ottenere una riduzione della spesa per l’energia elettrica attraverso lo spostamento dei consumi dalle ore diurne alle ore notturne e alle ore dei fine settimana o dei giorni festivi.  

35 TARIFFA MONORARIA Per clienti domestici residenti con potenza impegnata superiore a 3 Kw
I trimestre gennaio-marzo II trimestre aprile -giugno Corrispettivo di energia €/kWh 0,17044 0,17656 Corrispettivo di potenza €/kW/anno 14,64600 14,23080 Corrispettivo fisso €/anno 36,1107

36 TARIFFA BIORARIA Clienti domestici residenti con potenza impegnata superiore a 3 kW
I trimestre gennaio-marzo II trimestre aprile-giugno FASCIA F1 FASCIA F23 Corrispettivo di energia €/kWh 0,20664 0,15234 0,20555 0,16203 Corrispettivo di potenza €/kW/anno 14,64600 14,23080 Corrispettivo fisso €/anno 36,11070

37 VARIE TARIFFE PER I CLIENTI

38 Consumi energia elettrica
Fonti rinnovabili Consumi ora per ora Consumi settimanali Consumi mensili Consumi dell’energia elettrica in casa Aumento dei consumi di energia elettrica Impiego della produzione di energia elettrica Centrali turbogas Centrali idroelettriche Centrali nucleari Petrolio

39 Previsione consumi giornalieri Stima del carico di potenza, espresso in Megawatt, richiesto ora per ora. In questo grafico è rappresentato il consumo giornaliero di energia elettrica nelle diverse ore del giorno Prezzo orario di borsa Prezzo medio di borsa (euro/M W h) fissato dal Gestore del mercato elettrico In questo grafico è rappresentato il prezzo medio di borsa nelle diverse ore del giorno

40 Raffronto previsione/consuntivo dei consumi Comparazione tra le previsioni e i consumi effettivi rilevati a consuntivo (dati espressi in milioni di kwh) Nel grafico è rappresentato in rosso il consumo nei giorni settimanali e in bianco le previsioni consumative

41 Consumi mensili di energia elettrica Valori assoluti in GWh e, tra parentesi, le variazioni percentuali rispetto allo stesso mese dell'anno precedente Questo schema rappresenta la produzione lorda di tutte le varie produzioni di energia elettrica e i relativi consumi

42 ENERGIA ELETTRICA E CASA RISPARMIOSA: L'ELETTRICITÀ
In questa tabella possiamo notare dove viene usata maggiormente l’energia elettrica in casa.

43 Consumi energia elettrica febbraio +4,5% su anno
Nel mese di febbraio 2008 i consumi di energia elettrica in Italia sono aumentati del 4,5% rispetto allo stesso mese del 2007

44 CONSUMI ELETTRICI IN ITALIA
Questo diagramma ci spiega in maniera semplice dove viene impiegata la produzione di energia in Italia

45 Centrali Turbogas Vantaggi Svantaggi
Significativa riduzione dei costi dell’impianto Rapidità di avviamento Non necessitano di grandi quantità di acqua Svantaggi Basso rendimento energetico pari al 30%

46 Centrali Idroelettiche Vantaggi
- L’energia è ricavata da fonte rinnovabile quale l’acqua - Energia pulita, non rilascia nell’atmosfera sostanze inquinanti - Affidabilità dal punto di vista economico e ambientale Svantaggi Con la costruzione di dighe o di centrali il rischio per habitat è elevato L’estetica, inserite nella natura stonano - L’energia idroelettrica è ancora poco utilizzata

47 Energia nucleare Svantaggi Vantaggi
- Non emette CO2 principali cause del buco dell’ozono e dell’effetto serra - Riduzione di importazione di petrolio, riduce la dipendenza dal petrolio mediorientale Svantaggi - Conseguenze in caso di incidente - Le scorie nucleari - Localizzazione delle centrali e proteste cittadine - Il trasporto di materiale nucleare

48 220 s.p.a. Offerta gialla. E' l‘ offerta più economica; non c'è altro da dire. Prendiamo le tariffe standard italiane (quelle stabilite Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas) e su quelle facciamo uno sconto, che può essere in percentuale o in giorni all'anno. Attenzione, il risparmio in giorni all'anno può essere di due tipi: in genere scontiamo un certo numero di giorni medi (dunque è uno sconto in percentuale reso semplicemente più comprensibile). In alcuni casi invece si applica precisamente a determinati periodi dell'anno; in questo secondo caso il resto dei giorni pagherai la stessa cifra del "vincolato". Con questo sistema  puoi stare sicuro che, qualsiasi sia il rincaro generale dell'energia (cioè il prezzo stabilito dall'Autorità per l'Energia ed il Gas) avrai sempre un risparmio rigorosamente proporzionale al prezzo.

49 Offerta black Una settimana = 168 ore.
Nelle 95,5 ore di notte e week-end, all'ingrosso costa circa la metà delle restanti 72,5. Chi sposta i consumi nelle "ore morte" aiuta l'ambiente e l'economia, perchè riduce la necessità di creare nuove centrali. Ristoranti, locali, chi usa frigoriferi, server, antifurti, insegne...; chi ha macchinari che potrebbero lavorare di notte... Ecco l'offerta che riduce drasticamente i costi energetici tra le 21:30 e le 7:00 e nel week-end personalizzata sulla base dei vostri consumi.

50 Energia verde L'offerta Energia Verde è energia rinnovabile al 100% certificata Recs; sono escluse le cosiddette “assimibilabili”. I prezzi e le garanzie ecologiche sono frutto di un accordo con Legambiente: pagherai l'energia pulita (che è nobile) meno di quella “normale”, cioè a un prezzo inferiore a quanto è indicato dall'Autority per l'energia ordinaria. Se sei socio Legambiente hai ancora un vantaggio in più: dando il numero della tua tessera puoi godere del "contratto collettivo per i soci di legambiente", avrai uno sconto ulteriore e aiuterai la tua associazione.

51 IV e 1 a.s /2008 IL GAS E LE SUE CENTRALI

52 G A S Il gas naturale è un gas prodotto dalla decomposizione anaerobica di materiale organico Si può trovare in: Insieme al petrolio. In giacimenti di gas naturale. Paludi. Discariche. Durante la digestione degli animali.

53 STOCCAGGIO E TRASPORTO
Il gas viene trasportato in due metodi: Tramite gasdotti. Tramite metaniere.

54 GENERAZIONE DI ENERGIA ELETTRICA
Il gas naturale è una delle principali fonti utilizzate per la produzione di energia elettrica. Può essere utilizzato: nelle centrale termoelettriche tramite l' utilizzo di a turbine a vapore. nelle centrali turbogas. nelle centrali a ciclo combinato.

55 CENTRALE TURBOGAS Le centrali turbogas utilizzano metano o gasolio per mettere in moto il generatore senza produrre vapore ma usando turbine a gas. VANTAGGI: - una significativa riduzione dei costi dell'impianto. rapidità di avviamento. non necessitano di grandi quantità d'acqua, quindi è possibile costruirle in qualsiasi zona, anche lontano dal mare. SVANTAGGI: - basso rendimento energetico, pari a poco più del 30%.

56 VANTAGGI Le centrali termoelettriche erogano: grandi potenze.
i loro impianti termici danno il massimo rendimento in regime di produzione costante. Le centrali termoelettriche possono essere polivalenti: sono in grado di utilizzare diversi tipi di combustibile. si riadattano gli impianti in caso diventi necessario bruciare un combustibile diverso.

57 SVANTAGGI I residui della combustione dei combustibili generano una quantità elevata di prodotti inquinanti come: i fumi. il particolato fine. gli ossidi di zolfo e azoto. gli idrocarburi aromatici. Tutti questi prodotti possono essere dispersi nell'ambiente.

58 . Il libero mercato dell’energia è realtà.
In regime di completa liberalizzazione, il mercato dell’energia elettrica e del gas naturale offre differenti possibilità di scelta che si traducono in nuove opportunità e vantaggi per le imprese. .

59 Una svolta rivoluzionaria a colpi di Decreto.
Negli ultimi anni i settori gas ed energia elettrica sono stati completamente rivoluzionati. Siamo infatti passati da un sostanziale regime di monopolio a un vero e proprio mercato libero dell’energia frutto del recepimento di due decisive direttive europee. Per quanto concerne il settore elettrico il 1999 è stato l’anno cruciale, con il cosiddetto Decreto Bersani, che ha introdotto nel nostro Paese la liberalizzazione nella produzione, importazione, esportazione e vendita di energia elettrica, al fine di creare un sistema di libera concorrenza debitamente regolato da norme a tutela del consumatore finale.

60 Le principali ripercussioni nel settore elettrico.
Il passaggio da “sistema elettrico” a “mercato elettrico” ha portato evidenti evoluzioni in tutta la filiera dell’energia, dall’approvvigionamento alla vendita. In attesa dell’entrata in funzione delle nuove centrali a ciclo combinato e della vendita da parte dell’ENEL di una quota delle proprie centrali, l’importazione di energia elettrica da Francia, Austria, Svizzera, Slovenia e in futuro Grecia, rappresenta un’ottima opportunità di approvvigionamento a prezzi decisamente più contenuti rispetto alla produzione interna. Sul costo finale dell’energia elettrica incidono poi le spese di trasporto, le cui tariffe sono fissate dai differenti gestori locali delle reti di distribuzione, i costi di gestione, manutenzione e ammortamento delle reti elettriche.

61 L’energia elettrica: un servizio per le imprese.
Passare al mercato libero, sulla scorta dell’esperienza delle aziende che hanno già operato questo “salto”, rappresenta un’effettiva occasione di risparmio. Per cogliere questa opportunità è sufficiente pensare l’energia elettrica in qualità di “servizio” e non, come avveniva sino a pochi anni or sono, come un “costo fisso” determinato da tariffe imposte dall’alto. Il mercato libero ha sviluppato prezzi e tipologie di contratti differenziati tra i quali è opportuno scegliere quelli più adatti alle proprie esigenze.

62 Le novità più recenti nel settore gas.
A differenza di quanto avviene per il mercato dell’energia elettrica, quello del gas, a causa di peculiarità di approvvigionamento tipiche di questa fonte energetica, è maggiormente vincolato a una sorta di monopolio di Stato che, pressoché totale per quanto concerne l’importazione, richiede inoltre apposite concessioni ministeriali in fase di produzione e stoccaggio. Analogamente a quanto avviene per il settore elettrico, anche il gas registra ora una netta distinzione tra distribuzione e vendita. Anche per quanto riguarda il gas, per passare ad un altro fornitore non occorre cambiare impianti, tubature o allacciamenti; è sufficiente verificare quale venditore offra le condizioni migliori.

63 I vantaggi che nascono da un servizio completo.
Come abbiamo visto all’onere della bolletta si è sostituito un mercato che propone non una semplice fornitura, ma un autentico servizio per le imprese. In quest’ottica il fornitore prescelto dovrebbe possedere: • un sito web sul quale verificare in tempo reale la tariffa pagata e quindi confrontarla con le altre realtà commerciali presenti sul mercato; • un servizio clienti “on line” per tenere sempre sotto controllo le condizioni contrattuali e le fatture emesse a proprio carico, per poter avere sempre il quadro completo dei propri costi energetici; • un servizio tecnico a disposizione in grado di verificare i consumi ed eventualmente ottimizzarli.

64 Risparmio energetico Per risparmio energetico, in senso stretto, si intende il risparmio di fonti energetiche altrimenti utilizzabili, quindi, in concreto, si intende il risparmio di petrolio, metano, combustibili solidi e materiali fissili. Questo perché in massima parte le fonti energetiche rinnovabili non si possono risparmiare. Le stesse fonti rinnovabili quindi spesso possono essere un mezzo di risparmio energetico: il loro utilizzo può ridurre il consumo di fonti energetiche altrimenti utilizzabili. Quindi il risparmio energetico è una forma di energia rinnovabile, e viceversa.

65 Che è il risparmio energetico?
Il risparmio energetico è un fine, mentre l'utilizzo razionale dell'energia (e quindi l'applicazione delle tecnologie efficienti) è il mezzo o il metodo: - è ciò che permette, nella pratica, di ridurre il consumo di risorse energetiche altrimenti utilizzabili.

66 Da chi è determinato Ciò che determina la scelta di metodi per il risparmio energetico attivo o passivo dovrebbe essere l'EROEI ( acronimo inglese per ritorno energetico sull'investimento energetico) e il ROI (ritorno economico dell'investimento). L’obiettivo è la riduzione dei consumi energetici mantenendo stessi comfort e servizi, spesso con risparmio anche economico.

67 Come favorire per il risparmio energetico?
Per favorire il risparmio energetico ottenibile tramite l'utilizzo razionale dell'energia e delle tecnologie efficienti possono essere stabiliti, a norma di legge, degli standard minimi di efficienza energetica, con incentivi per chi adotta misure più efficienti della norma, incentivi non necessariamente economici. Anche il risparmio di materie prime contribuisce al fine del risparmio energetico, in quanto per ottenerle serve comunque l'impiego di energia, quindi il riciclaggio dei rifiuti, la riduzione degli stessi e il riutilizzo di prodotti concorrono all'obiettivo del risparmio energetico.

68 Come risparmiare Per risparmio energetico si intende il minor utilizzo dell'energia a nostra disposizione nelle azioni di tutti i giorni, si compie attraverso comportamenti virtuosi ed intelligenti. In questo comportamento virtuoso ci può essere rinuncia a comfort e/o servizi, ma non necessariamente: comportamenti intelligenti permettono un considerevole risparmio energetico senza particolari rinunce, è necessario conoscere la materia e saper dosare sobrietà, intelligenza ed equilibrio. In sintesi il risparmio energetico ottenibile dai comportamenti quotidiani si può definire come risparmio energetico intelligente, in quanto scaturisce da conoscenza e cultura individuale.

69 Centrali Idroelettriche
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70 Cosa è una centrale Idroelettrica?
Per centrale idroelettrica si intende una serie di impianti per la produzione di energia elettrica sfruttando il movimento o la caduta della massa dell’acqua. Queste tipo di centrali sono considerate non inquinanti e di fonte rinnovabile, cioè si possono utilizzare infinite volte, ed è stato il primo metodo ad essere usato per ricavare energia elettrica. Applicazioni Svantaggi Principio di funzionamento Vantaggi

71 Principio di funzionamento
L'energia elettrica prodotta da una centrale idroelettrica si ottiene sfruttando il movimento dell’acqua che raccolta in un bacino, grazie a una diga e in grado di fornire elettricità quando viene fatta cadere da una quota superiore ad una inferiore. Attraverso un sistema di condotti forzati, di portata più o meno grande, l' acqua viene convogliata e inviata a forte pressione alle pale di una turbina, che trasforma energia cinetica ottenuta dalla caduta, in energia meccanica. Il movimento della turbina alimenta un alternatore che converte l' energia meccanica in elettrica. La corrente elettrica passa attraverso uno speciale apparecchio, che prende il nome di trasformatore che abbassa l'intensità della corrente prodotta dall'alternatore, elevandone però la tensione a migliaia di Volt. Giunta sul luogo di impiego, prima di essere utilizzata, la corrente passa di nuovo in un trasformatore che alza l'intensità ed abbassa la tensione così da renderla adatta agli usi domestici.

72 Diga Enorme massa d’acqua trattenuta da uno sbarramento permanente su un corso d’acqua naturale che serve a creare un lago artificiale. A seconda dei materiali impiegati per la costruzione la diga può essere di calcestruzzo (o muratura), in terra, di pietrame o di materiale misto. Gli sbarramenti in calcestruzzo possono essere del tipo a gravità (anche alleggerita), ad arco o di tipologie miste.

73 Turbina Turbina Pelton Turbina Francis Turbina Kablan
Turbina idraulica è un dispositivo meccanico atto a trasformare l'energia, potenziale o cinetica, di un liquido in energia meccanica. Il loro rendimento è elevato, spesso sopra il 90% per questo sono molto apprezzate, anche se la loro installazione richiede diverse infrastrutture. Turbina Pelton Turbina Francis Turbina Kablan

74 Alternatore L'alternatore è una macchina elettrica rotante basata sul fenomeno dell‘induzione magnetica, che trasforma energia meccanica in energia elettrica sotto forma di corrente alternata. La macchina è costituita da una parte cava fissa, chiamata statore, al cui interno ruota una parte cilindrica calettata sull'albero di rotazione, detta rotore. Sullo statore sono presenti gli avvolgimenti elettrici su cui vengono indotte le forze elettromotrici che sosterranno la corrente elettrica prodotta. Il rotore genera il campo magnetico rotante per mezzo di elettromagneti. Molti sono gli utilizzi degli alternatori. Vengono impiegati in tutte le centrali di produzione di energia elettrica le quali poi la trasformano in modo da consentirne il trasporto e la distribuzione per uso industriale e domestico

75 Condotti forzati Le condotte forzate sono generalmente costituite da tubazioni metalliche in lamiera d'acciaio o in calcestruzzo armato. Sono munite in testa di organi di chiusura e sicurezza (in genere valvole a farfalla) ed al piede di organi di intercettazione (valvole rotative o farfalla) di sicurezza delle turbine, a valle delle quali sono installati gli organi di regolazione (distributori di turbina) direttamente connessi alle stesse turbine.

76 Bacino Il bacino e' un invaso d’acqua che si ottiene per effetto dello sbarramento del corso di un fiume. Forma e dimensioni di un bacino idrografico sono generalmente determinati dalle caratteristiche geologiche della zona, mentre la ramificazione del reticolo idrografico, ovvero la densità dei corsi d'acqua minori, dipende in modo essenziale anche dal regime delle precipitazioni, dai tipi di suolo e di vegetazione e dall'attività umana.

77 Trasformatore Il trasformatore è una macchina elettrica statica che sfrutta il fenomeno dell'induzione elettromagnetico, energia elettrica a corrente alternata da un circuito a un altro modificandone le caratteristiche. Schematicamente un trasformatore è costituito da due avvolgimenti, ciascuno formato da un certo numero di spire di filo di rame avvolte attorno a un nucleo di ferro di elevata permeabilità magnetica, dei quali uno riceve energia dalla linea di alimentazione, mentre l'altro è collegato ai circuiti di utilizzazione.

78 Vantaggi I vantaggi dell'energia idroelettrica sono principalmente due e uno di questi deriva dal fatto che questa energia è ricavata da una fonte rinnovabile quale l'acqua, che è l'elemento materiale più presente sul nostro pianeta; inoltre per la produzione di tale energia non si sfrutta unicamente l'acqua dolce, ma, soprattutto in questi ultimi anni, si stanno facendo esperimenti anche per l'utilizzo dell'acqua del mare. Questo tipo d'energia, a differenza di molte altre, quale quella termoelettrica, è pulita; ciò significa che con la sua produzione non sono rilasciate nell'atmosfera sostanze inquinanti. L'energia idroelettrica è, però, ancora poco utilizzata, ma pur in questa condizione il 20% dell’energia immessa in circolo deriva da centrali idroelettriche.

79 Svantaggi Con la costruzione di dighe o di centrali il rischio di un cambiamento dell'habitat è elevato; prima di iniziare tali costruzioni, infatti, gli addetti hanno l'importante compito di valutare tutte le possibili conseguenze. Tra le più importanti ed evidenti c'è il fatto che zone in cui è normalmente presente uno scorrimento continuo d'acqua, possono trasformarsi in zone quasi paludose o con un minore scorrimento d'acqua, come può avvenire ai piedi di bacini. Un altro possibile e non trascurabile svantaggio è l'estetica; le strutture, che normalmente siamo abituati a trovare in città, se inserite nella natura, stonano. L'energia idroelettrica rimane, comunque, tra le fonti rinnovabili, la più affidabile sia dal un punto di vista economico che ambientale. Le nuove energie, quali nucleare e fossile, sono più economiche, ma devono tenere in considerazione, le scorie radioattive e i gas emessi.

80 Applicazioni L'impianto a bacino è il più diffuso e potente, può essere naturale, oppure artificiale, dove sbarramenti posti nei fiumi ne fermano in parte il flusso e formano appunto la diga. Un altro tipo d'impianto è quello ad accumulo, caratterizzato dalla presenza di due serbatoi posti a quote diverse. Nelle ore di maggior richiesta avviene un passaggio dai due serbatoi in modo tale da garantire una produzione continua di energia. Questi impianti hanno il pregio di poter evitare in certe condizioni atmosferiche le alluvioni, in quanto le piogge riempirebbero i due serbatoi e non ci sarebbe la necessità di un passaggio d'acqua tra i due. Un'altra applicazione è quella degli impianti ad acqua fluente, i quali però non garantiscono una continua produzione d'energia, in quando la corrente del fiume non può essere regolata.

81 Turbina Francis La turbina Francis è una turbina a reazione sviluppata nel 1848 da James B. Francis, un ingegnere inglese. Oggi rappresenta il tipo di turbina più utilizzato. È una turbina a flusso centripeto: l'acqua raggiunge la girante tramite un condotto a chiocciola che la lambisce interamente, poi un distributore, ovvero dei palettamenti sulla parte fissa, statorica, indirizzano il flusso per investire le pale della girante. La turbina è detta a reazione, poiché non sfrutta solo la velocità del getto d'acqua. Tramite il condotto convergente delle pale del distributore e della girante si finisce di trasformare la pressione ancora presente in velocità. Addirittura all'uscita della girante per sfruttare al massimo il fluido, si cerca di ricomprimerlo, così da creare una sorta di effetto vuoto, che fa aumentare ancora di più la differenza di pressione. Questo è un fenomeno che è possibile realizzare tramite un diffusore, ovvero un cono che dall'uscita della girante va ad immergersi sul canale di scarico.

82 Alternatore Esterno ed Interno dell’alternatore
Esempio di alternatore applicato ad un turbina a vapore

83 Turbina Francis Turbina Francis in costruzione Interno della turbina
Alternatore collegato con la turbina Francis Andamento dell’acqua all’interno della turbina Francis Interno della turbina

84 Turbina Pelton Foto 1 Condotta di distribuzione 2 Valvola sferica 3 Alloggiamento della turbina 4 Condotta ad anello 5 Ugello di alimentazione 6 Deflettore 7 Turbina Pelton 8 Albero della turbina 9 Cuscinetto 10 Albero del generatore 11 Rotore del generatore 12 Statore del generatore 13 Refrigeratore 14 Eccitatrice 15 Quadro di comando 16 Trasformatore 17 Gru 18 Galleria dei cavi 19 Verso la galleria di scarico

85 Turbina Pelton Le turbine Pelton sono costituite da un distributore a uno o più ugelli (Max 6) in relazione alla portata da inviare alla girante e da una ruota, calettata sull'albero motore che trasmette la rotazione all'alternatore elettrico. Ogni ugello crea un getto, la cui portata è regolata da una valvola a spillo. La turbina di tipo Pelton è la più semplice nel funzionamento. Per essere chiari il suo principio di funzionamento rispecchia quello della classica ruota a pale dei vecchi mulini, solo che qui è rivisto e corretto per aumentarne l'efficienza. In pratica l'acqua viene convogliata nella condotta forzata la quale ha alla fine un'ugello, ossia una strozzatura che fa aumentare la velocità dell'acqua indirizzandone i filetti fluidi. Dall'ugello esce un getto d'acqua che va a colpire le pale della girante. Questo tipo di turbina è utilizzato per grandi dislivelli in modo tale da avere pressioni molto alte. Fu inventata da Lester Allan Pelton, carpentiere, nel 1879.

86 Turbina Kablan Ulteriori Informazioni
La Turbina Kablan, fu inventata nel 1913 dal professore austriaco Viktor Kablan. È una turbina idraulica a reazione che sfrutta piccoli dislivelli, fino a qualche decina di metri, ma con grandi portate, da qualche decina di m³ in su. Costruttivamente è un'elica, ove le pale si possono orientare, al variare della portata d'acqua permettendo di mantenere alto il rendimento fino a portate del 20-30% della portata nominale. Il liquido giunge sulla turbina grazie ad un condotto a forma di chiocciola che alimenta tutta la circonferenza, poi attraversa un distributore fisso che dà al fluido una rotazione vorticosa, essenziale per imprimere il moto alla girante, ove il flusso deviato di 90° la investe assialmente. Ulteriori Informazioni

87 Turbina Kaplan Prime turbine Kaplan Struttura interna

88 Direzione dell’acqua all’interno della turbina

89 ENI (Eni Power) N° Verde: 800900700
FORNITURE: P: IVA Regione sociale Indirizzo Consumo e spesa annui Forniture attuale: Referente Privati N° VERDE Forniture e dati personali, si verrà contattati da un consulente entro 48h

90 I primi impianti di generazione elettrica italiani (sul finire del XIX secolo) furono centrali termoelettriche a carbone situate all'interno delle grandi città. La prima centrale in assoluto fu costruita appunto a Milano. In seguito, lo sviluppo della rete di trasmissione nazionale permise lo sfruttamento del grande bacino idroelettrico costituito dalle Alpi, e grazie all'energia idroelettrica (unica fonte nazionale e a buon mercato) fu possibile un primo timido sviluppo industriale italiano. Le caratteristiche della risorsa idroelettrica diedero anche per un certo periodo l'illusione che l'Italia potesse essere indefinitamente autosufficiente dal punto di vista energetico Inoltre, nel 1904, veniva costruita a Larderello la prima centrale geotermoelettrica del mondo. Tale fonte continua a dare il suo contributo anche oggi, sebbene, a causa della limitatezza delle aree interessate, tale contributo non abbia mai superato l'8% della richiesta nazionale. Dopo la Seconda guerra mondiale apparve chiaro che la risorsa idroelettrica non poteva più tenere il passo con le richieste dell'industrializzazione e quindi l'Italia dovette sempre più affidarsi a nuove centrali termoelettriche. Le fonti di energia Le primissime centrali italiane erano alimentate a carbone, ma con l’avvento delle reti di trasmissione a lungo raggio fu possibile sfruttare una nuova fonte: l’idroelettrico, e nei primi anni del 900’ venne costruita anche la prima centrale geotermica a larderello: la prima di tutto il mondo. Queste innovazioni illusero l’italia con la speranza dell’autosufficienza energetica, ma poco dopo il conflitto mondiale fu chiaro che la produzione era insufficiente, ed ingenti fondi furono investiti per sviluppare il settore idroelettrico, che poi in seguito a disastri ambientali (come il vajont) fu del tutto abbandonata La nazionalizzazione Fin dall'inizio della sua storia, la produzione dell'energia elettrica in Italia era sempre stata affidata all'impresa privata; la necessità di unificare e standardizzare la produzione porta il governo ad approvare un disegno di legge dedicato dove vengono stabilite"tutte le attività di produzione, importazione ed esportazione, trasporto, trasformazione, distribuzione e vendita dell'energia elettrica da qualsiasi fonte prodotta". In seguito nasce l’enel (ente nazionale energia elettrica), azienda statale che acquisirà tutte le aziende private che fino ad allora avevano prodotto energia

91 Il decreto è entrato in vigore il 1 aprile 1999.
La crisi petrolifera Durante gli anni del boom economico la richiesta di energia era in costante aumento, e anche la produzione di conseguenza cresceva, in media di circa 8% annuo, questa tendenza fu favorita dal basso costo del petrolio in quegli anni (gran parte dell’energia veniva da centrali termoelettriche) . Questa tendenza verrà bruscamente interrotta dall’aumento del costo del petrolio, e dal successivo “shock petrolifero”. La risposta a questa problematica fu una variazione dei sistemi produttivi, in italia era gia presente il nucleare da quasi un decennio, ma con il nuovo piano energetico (1975) si decise di puntare su questo settore costruendo nuove centrali da affiancare a quelle gia esistenti . Tuttavia nel 1987, a seguito del disastro di cernobyl, l’italia con un referendum vota per il totale arresto del nucleare e lo smantellamento delle centrali presenti La liberalizzazione Con il dlgs79/99 in italia la produzione dell’energia viene liberalizzata al fine di creare un mercato libero, dove esistano leggi di concorrenza eliminando di fatto il monopolio ENEL, favorendo quindi il consumatore che potrà scegliere a quale produttore affidarsi in base alle sue esigenze . Il decreto è entrato in vigore il 1 aprile 1999.

92 Sono state inviate quattro a endesa per poter avere informazioni sulle tariffe e le offerte in vigore ma non sono pervenute risposte. In oltre non è stato possibile a parlare ne con un operatore ne con un call center. Gli ultimi numeri trovati sono inerenti a queste centrali

93 Delibera AEEG n. 156/2007 Ai sensi del decreto-legge n. 73/07 (articolo 1, comma 4) e della delibera n. 156/07 1 , a seguito della completa liberalizzazione del mercato elettrico dal 1° luglio 2007, è stato previsto un servizio di vendita di salvaguardia per i clienti che non abbiano scelto un fornitore sul mercato libero, connessi in alta o in media tensione o connessi in bassa tensione se diversi dai clienti domestici e dalle piccole imprese (che non abbiano anche punti di prelievo in media o alta tensione). I clienti in regime di salvaguardia sono serviti a condizioni e prezzi liberamente determinati dall’esercente medesimo previamente resi pubblici e non discriminatori. L’esercente la salvaguardia è, ai sensi dell’articolo 1, comma 4 del suddetto decreto-legge n. 73/07, l’impresa distributrice (o la società di vendita collegata a tale impresa). A seguito dell'emanazione del decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 23 novembre 2007, l'effettuazione del servizio di salvaguardia sarà assegnata attraverso procedure concorsuali per aree territoriali.

94 Legge 3 agosto 2007, n. 125 1. A decorrere dal 1° luglio 2007 l'attività di distribuzione di energia elettrica per le imprese le cui reti alimentano almeno clienti finali e' svolta in regime di separazione societaria rispetto all'attività di vendita. Tali imprese di distribuzione, che svolgano alla data del 30 giugno 2007 l'attività di vendita di energia elettrica in forma integrata, costituiscono entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, una o più apposite società per azioni alle quali trasferiscono i beni e i rapporti, le attività e le passività relativi all'attività di vendita. L'Autorità per l'energia elettrica e il gas adotta disposizioni per la separazione funzionale, anche per lo stoccaggio di gas, secondo le direttive 2003/54/CE e 2003/55/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2003, e definisce le modalità con cui le imprese di distribuzione di energia elettrica o di gas naturale garantiscono, nel rispetto delle esigenze di privacy, l'accesso tempestivo e non discriminatorio ai dati dell'ultimo anno derivanti dai sistemi informativi e dall'attività di misura, relativi ai consumi dei clienti connessi alla propria rete, strettamente necessari per la formulazione delle offerte commerciali e la gestione dei contratti di fornitura. 2. A decorrere dal 1° luglio 2007 i clienti finali domestici hanno diritto di recedere dal preesistente contratto di fornitura di energia elettrica come clienti vincolati, secondo modalità stabilite dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas, e di scegliere un fornitore diverso dal proprio distributore. In mancanza di tale scelta, l'erogazione del servizio per i clienti finali domestici non riforniti di energia elettrica sul mercato libero e' garantita dall'impresa di distribuzione, anche attraverso apposite società di vendita, e la funzione di approvvigionamento continua ad essere svolta dall'Acquirente Unico Spa di cui all'art. 4 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79. Le imprese connesse in bassa tensione, aventi meno di 50 dipendenti e un fatturato annuo non superiore a 10 milioni di euro sono automaticamente comprese nel regime di tutela di cui al presente comma.

95 3. Per garantire le disposizioni comunitarie in materia di servizio universale, l'Autorità per l'energia elettrica e il gas indica condizioni standard di erogazione del servizio e definisce transitoriamente, in base ai costi effettivi del servizio, prezzi di riferimento per le forniture di energia elettrica ai clienti di cui al comma 2 e per le forniture di gas naturale ai clienti domestici, che le imprese di distribuzione o di vendita, nell'ambito degli obblighi di servizio pubblico, comprendono tra le proprie offerte commerciali contemplando anche la possibilità di scelta tra piani tariffari e fasce orarie differenziati. E' fatta salva l'adozione, ai sensi dell'articolo 1, comma 375, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e il Ministro della solidarietà sociale, entro il termine di sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, di misure volte a tutelare utenti in particolari condizioni di salute o di svantaggio economico. Sono altresì fatti salvi i poteri di vigilanza e di intervento dell'Autorità a tutela dei diritti degli utenti, anche nei casi di verificati e ingiustificati aumenti dei prezzi e alterazioni delle condizioni del servizio per i clienti che non hanno ancora esercitato il diritto di scelta. 4. Il Ministro dello sviluppo economico emana indirizzi e, su proposta dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas, con proprio decreto adotta disposizioni, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, per assicurare il servizio di salvaguardia ai clienti finali che abbiano autocertificato di non rientrare nel regime di cui al comma 2 senza fornitore di energia elettrica o che non abbiano scelto il proprio fornitore, attraverso procedure concorsuali per aree territoriali e a condizioni che incentivino il passaggio al mercato libero, secondo criteri di gradualità. Fino all'operatività di tale servizio, la continuità della fornitura per tali clienti e' assicurata dalle imprese di distribuzione o dalle società di vendita collegate a tali imprese, a condizioni e prezzi resi pubblici e non discriminatori.

96 5. Le imprese di vendita di energia elettrica forniscono, nelle fatture e nel materiale promozionale inviato ai propri clienti finali, le informazioni sulla composizione del mix energetico utilizzato per la produzione dell'energia elettrica fornita nel periodo dei due anni precedenti e indicano le fonti informative disponibili sull'impatto ambientale della produzione, utili al fine di risparmiare energia, secondo modalità definite con decreto del Ministro dello sviluppo economico, sentito il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, su proposta dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto. 6. Il Ministero dello sviluppo economico adotta iniziative per la sicurezza del sistema elettrico e la confrontabilità dei prezzi ai clienti finali, anche attraverso la definizione degli standard minimi di informazione che devono essere accessibili attraverso la bolletta e la pubblicazione, sul sito web dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas, di tavole sinottiche di confronto tra i prezzi rilevabili sul mercato libero, per tipologia di clientela, e i prezzi di riferimento, definiti in base a quanto disposto dal comma 3 del presente articolo ed attua le disposizioni in materia di ricerca e sviluppo di sistema previste dal decreto del Ministro delle attività produttive 8 marzo 2006, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 63 del 16 marzo 2006, rientranti tra gli oneri generali di sistema gestiti dalla Cassa conguaglio per il settore elettrico, anche mediante gli accordi di programma triennali previsti dal decreto del Ministro delle attività produttive 23 marzo 2006, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 102 del 4 maggio 2006, per l'attuazione dei quali le attività sono prorogate per gli anni 2007 e 2008 per pari importi.

97 Combustibile Struttura Pro e contro
Centrali a petrolio Combustibile Struttura Pro e contro

98 Esempio di giacimento petrolifero
Il combustibile Il petrolio viene estratto da giacimenti sotterranei , è una miscela di idrocarburi ricavati dalla decomposizione anaerobica di materiale organico . Attualmente i principali paesi produttori sono quelli del medio oriente , salvo piccole eccezioni come piattaforme petrolifere . L’astrazione del petrolio prevede un primo studio del territorio , delle trivellazioni campione per poi passare al processo di estrazione . Dopo le trivellazioni guida si inizia la perforazione definitiva sino alla profondità dove è situato il giacimento dopo di che nel giacimento viene pompata acqua a grandi pressioni: essendo il petrolio più leggero dell’acqua tenderà a risalire. I paesi produttori La maggioranza del petrolio mondiale viene estratto nel medio oriente che da solo detiene oltre il 50% della produzione mondiale( dato 2007) Esempio di giacimento petrolifero

99 Struttura della centrale a petrolio
Dal punto di vista del funzionamento la centrale a petrolio è una normale centrale termoelettrica, la differenza sostanziale sta nella caldaia e nei sistemi anti inquinamento . La centrale è composta da: -Caldaia o bruciatore : qui viene immesso il petrolio tramite nei nebulizzatori e il comburente ( aria) , Al suo interno vengono fatti passare i condotti dell’acqua che grazie al calore vaporizzerà e verrà inviata alle turbine . -Turbine: ad esse è destinato il vapore prodotto dalla caldaia , il vapore ha pressioni e temperature elevate che mettono in movimento la turbina , che solitamente è una turbina a più stadi, in modo da poter sfruttare il vapore sino ad aver sottratto quasi tutta la sua energia . -Alternatore: è montato coassialmente alle turbine , o in ogni caso unito meccanicamente ad una turbina . Una volta messo in rotazione produrrà energia elettrica da inviare alle centrali di distribuzione -condensatore: il vapore una volta sfruttato viene convogliato nel condensatore , dove passa attraverso una serie di tubi di piccolo diametro dove il calore residuo viene disperso portando nuovamente l’acqua alla forma liquida -nelle moderne centrali sono utilizzati altri accorgimenti per aumentare il rendimento complessivo Centrale termoelettrica accoppiata ad una turbogas alimentata dal calore residuo della caldaia

100 Petrolio Vantaggi Svantaggi Facilmente trasportabile
Bassi costi di estrazione e di lavorazione Buon combustibile Abbondanza di petrolio Svantaggi Inquinamento atmosferico L’ emissione di anidride carbonica è la principale causa dell’effetto serra. Riscaldamento climatico Inquinamento marino

101 FONTI RINNOVABILI Le fonti rinnovabili sono delle fonti di energia che sono inesauribili, non inquinano, contribuiscono a tenere pulito l’ambiente, fanno risparmiare, ed attualmente sono incentivate in varie forme sia dallo Stato italiano che da gli enti locali. Queste tipo di fonti essendo inesauribili si possono utilizzare anche in futuro. Energia Eolica Energia Solare Energia Geotermica Energia Idrica Energia Biomasse

102 ENERGIA SOLARE L’energia Solare è prodotta sfruttando la irraggiata del sole verso la terra. In quanto Il problema principale incontrato nel suo sfruttamento è l’utilizzo di spazi relativamente grandi allo scopo di raccogliere energia. Un altro inconveniente è dato dall'irregolarità dell'irraggiamento dovuto all'alternarsi del dì e della notte e dall'alternarsi delle stagioni. Il calore emesso dal sole viene attratto grazie a dei pannelli fotovoltaici che trasformeranno l’energia solare in energia elettrica.

103 PANNELLI FOTOVOLTAICI
Il pannello fotovoltaico, chiamato anche modulo fotovoltaico è un particolare tipo di pannello solare che ha la capacità di generare corrente elettrica quando viene esposto alla luce del Sole. Purtroppo la tecnologia attuale ci permette di convertire in energia elettrica solo il % dell'energia solare che colpisce il pannello fotovoltaico. L'altro difetto dei moduli fotovoltaici è il costo ancora molto elevato, probabilmente dovuto soprattutto alla scarsa diffusione di questa tecnologia.

104 ENERGIA EOLICA L'energia eolica è il prodotto della conversione dell'energia cinetica del vento in altre forme di energia, solitamente viene convertita in energia elettrica. Questa energia è stata la prima fonte energetica rinnovabile usata dall'uomo e il suo sfruttamento è relativamente semplice e poco costoso. Però non tutti i luoghi sono adatti a installazione di impianti eolici perché i venti potrebbero essere irregolari oppure deboli.

105 ENERGIA IDRICA L'energia idroelettrica è quel tipo di energia che sfrutta la trasformazione in energia cinetica nel superamento di un dislivello, che viene trasformata, grazie ad un alternatore accoppiato ad una turbina, in energia elettrica. L'energia idroelettrica viene ricavata dal corso di fiumi e di laghi grazie alla creazione di dighe e di condotte forzate. L’acqua è la fonte più usata attualmente per produrre energia, la quale è molto conveniente e ora si stà pensando anche di usare il mare come nuova forma di energia. La costruzione di dighe danno un alto rischio del cambiamento dell’habitat e un estetica brutta per l’ambiente, inoltre se non costruite in zone di alto scorrimento di acqua si rischia di prosciugare il fiume e cosi la creazione di zone paludose.

106 ENERGIA GEOTERMICA L'energia geotermica è l'energia generata per mezzo di fonti geologiche di calore e si basa sulla produzione di calore naturale della Terra alimentata dall'energia termica rilasciata in processi di decadimento nucleare di elementi radioattivi quali l'uranio, il torio e il potassio, contenuti naturalmente all'interno della terra.

107 ENERGIA BIOMASSE Le fonti di energia da biomasse sono costituite dalle sostanze di origine animale e vegetale, non fossili, che possono essere usate come combustibili per la produzione di energia. Alcune fonti come la legna non necessitano di subire trattamenti; altre come gli scarti vegetali o i rifiuti urbani devono essere processate in un digestore. Le biomasse possono essere convertite in combustibili attraverso tre principali sistemi: la gassificazione (nel sottoporre le biomasse a processi di fermentazione anaerobica, dai quali si ottiene il biogas, una miscela di metano e anidride carbonica) la conversione biologica ad alcoli (l'amido viene demolito a glucosio e poi sottoposto all'azione di microrganismi, che operano la fermentazione alcolica) la combustione diretta: il calore prodotto può essere convertito in energia elettrica.

108 EXERGIA - La storia Nasce nel 2002, ed è composta da ingegneri, dottori ecc, altamente specializzati, per la gestione delle problematiche per le forniture di energia elettrica e gas naturale.

109 CLIENTI Exergia soddisfa qualsiasi esigenza sotto il profilo energetico, studia strategie per ogni specificità e dimensione dell’impresa, garantisce risparmi significativi e la necessaria flessibilità delle forniture. Area clienti In questa sezione si può effettuare il download di documenti che permettono di comunicare ad Exergia le varie caratteristiche, richieste e consumi riportati dal contatore. Informazioni relative alle voci nell’elenco “Servizi di distribuzione e misura” possono essere richieste chiamando il numero verde

110 OFFERTA ELETTRICITA’ In Exergia sappiamo bene che ogni cliente ha esigenze diverse che dipendono dall’attività, dall’organizzazione e dalle sue dimensioni: ognuno ha bisogno di un'energia diversa. Per questo abbiamo studiato i nostri prodotti in modo da offrire a ciascun cliente una soluzione su misura per l’energia elettrica a prezzi calibrati, per offrire la massima convenienza.

111 Exergia accende le imprese del nord Italia
SALVAGUARDIA 2008: Exergia S.p.A. è stata scelta dall’Acquirente Unico come fornitore di salvaguardia per il Nord Italia. Oltre imprese, grandi gruppi commerciali, enti e realtà produttive sono affidate alla nostra società. Le aree territoriali assegnate ad Exergia S.p.A. nel periodo dal 1 Maggio al 31 dicembre 2008 sono tutte quelle del Nord Italia ovvero: Piemonte, Valle D’ Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna.

112 liberalizzazione Exergia S.p.A.
Per poter sfruttare le chance offerte dalla liberalizzazione Exergia S.p.A. offre a tutte Le imprese in regime di salvaguardia un’ampia e rinnovata gamma di servizi e prodotti: Servizi informativi per sfruttare le chance offerte dal libero mercato energetico; “Check Up Energia” cioè un’analisi degli utilizzi per evidenziare le possibilità di miglioramento dei rendimenti contribuendo alla tutela ambientale; Energia “verde” prodotta da fonti rinnovabili; certificazione energetica degli edifici.

113 Fonti rinnovabili Vantaggi
- Non si esauriranno mai e possono essere raccolte ovunque - Possono rompere la dipendenza dalle importazioni energetiche. - Lo sfruttamento delle fonti di energia rinnovabili non prevede processi inquinanti - Rappresentano un vantaggio fondamentale sui combustibili fossili nella lotta al cambiamento climatico. - Non implicano rischi di trasporto al contrario di una petroliera Svantaggi - Non possono competere contro quelle fossili senza incentivi statali e nuove politiche di riconversione energetica. - Il vento non soffia ininterrottamente, perciò deve essere supportata da altre forme di generatori di elettricità. C’è inoltre chi afferma che le pale eoliche deturpino il paesaggio. - Le dighe idroelettriche possono causare enormi danni all’ambiente - L’energia geotermica non è facilmente estraibile a causa degli alti costi di perforazione.

114 Petrolio Vantaggi Svantaggi Facilmente trasportabile
Bassi costi di estrazione e di lavorazione Buon combustibile Abbondanza di petrolio Svantaggi Inquinamento atmosferico L’ emissione di anidride carbonica è la principale causa dell’effetto serra. Riscaldamento climatico Inquinamento marino


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