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Paolo Chiari Direzione Servizio Infermieristico e Tecnico

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Presentazione sul tema: "Paolo Chiari Direzione Servizio Infermieristico e Tecnico"— Transcript della presentazione:

1 Martha Rogers (& Co.) ed il contributo della bioenergetica all'assistenza infermieristica
Paolo Chiari Direzione Servizio Infermieristico e Tecnico Policlinico S.Orsola-Malpighi

2 V. Henderson “la funzione dell’infermiere è di assistere l’individuo, malato o sano, a svolgere quelle attività che contribuiscono alla salute o al suo recupero che egli compirebbe da solo se avesse la forza necessaria, la volontà o la conoscenza e che sono finalizzate ad aiutarlo ad acquisire l’indipendenza il più rapidamente possibile”.

3 C. Roy Vede l’uomo in continua interazione con l’ambiente allo scopo di mantenere l’equilibrio (omeostasi). La funzione dell’infermiere è quindi quella di promuovere la reazione di adattamento del paziente, manipolando gli stimoli che influiscono su di lui.

4 D.E. Orem L’adulto possiede un impulso innato verso la cura di sé e le attività che la favoriscono e che giovano alla salute e al benessere. Il nursing ha un ruolo di promotore e agente di cambiamento.

5 Olismo Il concetto centrale nella questione dell’integrazione dell’uso delle terapie complementari nel nursing e dell’impiego dei modelli teorici è quello di olismo.

6 Olismo L’olismo enfatizza l’auto-aiuto e l’auto-consapevolezza e che le persone accettano responsabilmente ciò che si farà per la loro salute e il loro benessere (Boshma 1994)

7 Olismo Il concetto chiave di olismo è rappresentato dalla considerazione delle persone come più della somma delle loro parti e quindi superamento del concetto di sub sistemi come la definiscono l’approccio bio/psico/sociale (Ham-Ying 1993).

8 Olismo in forma debole Identificazione dei sintomi del paziente come parte di un sistema totale della salute che comprende la mente il corpo e lo spirito (Sharma 1994).

9 Olismo in forma forte Include la valutazione di aspetti antecedenti ai sintomi e comprende anche il mettere il paziente in grado di essere maggiormente responsabile della propria salute (Sharma 1994).

10 M.E. Levine Il concetto di olismo è il dogma centrale che permette di distingue il nursing dalla medicina in quanto esso enfatizza il ruolo dell’infermiere come colui che considera ciascun paziente un essere completo e complesso in contrasto con l’approccio riduzionista della medicina.

11 P. Benner Tuttavia i modelli del nursing vengono applicati tramite il processo di nursing che impiega un approccio di tipo meccanicistico. Il modello di nursing ideale è quello che viene costruito nella relazione terapeutica prendendo in considerazione le concezioni del nursing possedute sia dal paziente che dall’infermiere.

12 M.E. Rogers Il modello del processo vitale dell’uomo, base per il sistema del nursing, può essere rappresentato come un campo energetico già impresso nella matrice quadridimensionale spazio-tempo che diventa sempre più complessa quando si evolve ritmicamente lungo l’asse longitudinale della vita.

13 M.E. Rogers Il processo vitale è omeodinamico.
4 sono i principi di omeodinamica basilari per la scienza del nursing: Reciprocità Sincronia Elicità Risonanza

14 M.E. Rogers Principio di reciprocità
Il processo vitale dell’uomo è caratterizzato da un campo di energia che può essere identificato come campo umano, mentre l’ambiente è tutto ciò che è esterno. La reciprocità è una funzione della reciproca interazione fra campo umano e ambientale.

15 M.E. Rogers Principio della sincronia
Il cambiamento del campo umano dipende soltanto dallo stato del campo stesso e dello stato simultaneo del campo ambientale rispetto ad un dato punto nello spazio-tempo. La sincronia è una funzione in un punto specifico nello spazio-tempo del campo umano che interagisce con il campo ambientale.

16 M.E. Rogers Principio di elicità
Il processo vitale evolve in modo unidirezionale in stadi successivi lungo una curva che mantiene la stessa forma in tutta la sua lunghezza. L’elicità è una funzione del continuo cambiamento innovativo che aumenta con la reciproca interazione di uomo e ambiente lungo l’asse longitudinale a spirale delimitato dalla spazio-tempo.

17 M.E. Rogers Principo di risonanza
Il cambiamento nel modello e nell’organizzazione del campo umano e ambientale si propaga per mezzo di onde. La risonanza del cambiamento è una serie di onde che si propagano continuamente tra uomo e ambiente e sono caratterizzate dall’invarianza soggetta a trasformazione.

18 M.E. Rogers I principi di omeodinamica ipotizzano un modo di percepire l’unità dell’uomo. I cambiamenti nel processo vitale sono previsti in modo da essere inseparabili dai cambiamenti dell’ambiente e riflettere l’interazione reciproca e simultanea tra le due in un dato punto nello spazio-tempo.

19 M.E. Rogers I cambiamenti sono irreversibili e non ripetibili, sono ritmici in natura e testimoniano la crescente complessità di modello e organizzazione; procedono ad opera del rimodellarsi di uomo e ambiente dovuto alle onde di risonanza.

20 J.J. Fitzpatrick Modello sulla prospettiva di vita
L’uomo è un tutto unificato che possiede la propria integrità e manifesta caratteristiche che sono più della somma delle sue parti e differenti dalla somma delle stesse. L’uomo e l’ambiente sono sistemi aperti che si scambiano in continuazione l’un l’altro materia e energia.

21 J.J. Fitzpatrick Il processo vitale evolve irreversibilmente e unidirezionalmente lungo il continuum spazio-tempo. Il modello e l’organizzazione identificano l’uomo e riflettono la sua interezza innovativa. L’uomo è caratterizzato dalla capacità di astrazione, immaginazione, linguaggio e pensiero, sensazione ed emozione.

22 M.A. Newman Il movimento è un riflesso della coscienza; il tempo è una funzione del movimento e un mezzo attraverso il quale lo spazio e il tempo diventano realtà. La coscienza è la capacità informativa del sistema e si manifesta nella quantità e nella qualità delle interazioni con l’ambiente. L’espansione della coscienza è ciò di cui si occupa la vita e quindi anche la salute.

23 M.A. Newman Modello di salute
Il termine salute comprende condizioni descritte finora come malattia o patologia. Queste condizioni “patologiche” si possono considerare una manifestazione del modello complessivo dell’individuo. Il modello dell’individuo che si manifesta come malattia è primario ed esiste prima dei cambiamenti strutturali o funzionali.

24 M.A. Newman La rimozione della patologia non cambierà di per se stessa il modello dell’individuo. Se “ammalarsi” è l’unica modalità che ha il modello dell’individuo di manifestarsi, questa modalità significherà allora salute per quella persona. La salute è l’espressione della coscienza.

25 M.A. Newman Il processo di apertura della coscienza avverrà malgrado ciò che noi possiamo fare come infermieri. Tuttavia possiamo aiutare le persone assistite a prendere contatto con la realtà facilitando così il processo. … sostiene la necessità di apprendere diversi modelli e di scegliere ciò che è utile nella pratica e nella ricerca.

26 Nursing olistico Significa offrire un’ampia gamma di interventi al paziente quali il massaggio, la terapia rilassante, la meditazione, la riflessologia e l’agopuntura (Newbeck e Rowe 1986).

27 Nursing olistico Tuttavia non bisogna confondere l’olismo con una modalità di trattamento. Sono i sentimenti e la prospettiva olistica a definire gli strumenti piuttosto che gli strumenti pratici a definire l’approccio! (Todd 1990)

28 Conclusioni … o quasi Gli infermieri sono preparati per integrare nella loro pratica professionale le terapie complementari? Tutte o alcune selezionate? Quali?

29 Conclusioni … o quasi Il focus è sul totale o sulla tecnica terapeutica? Integrata nel nursing o aggiuntiva (frammento)?

30 Conclusioni Credo che ogni professionista sanitario debba portare nella sua cassetta degli attrezzi una o più terapie complementari e deve quindi essere formato in tal senso. Quali? E’ una sua scelta, basata sul suo modo di sentire la prospettiva olistica. Come? Dipende dalla relazione terapeutica che prende in considerazione, dalle concezioni del nursing possedute sia dal paziente che dall’infermiere.

31 Conclusioni … vere! Il mondo reale comprende chi osserva e chi è osservato ed entrambi contribuiscono, a loro modo, a dare senso.

32 Facilitare l’opera della natura!


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