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Usufrutto, uso e abitazione

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Presentazione sul tema: "Usufrutto, uso e abitazione"— Transcript della presentazione:

1 Usufrutto, uso e abitazione
- Programmazione - Luglio 2013 Stefano Monteleone

2 ARGOMENTO - PROGRAMMAZIONE
CLASSE TERZA SETTORE ECONOMICO INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING ANNO SCOLASTICO 2013/2014 Luglio 2013 Stefano Monteleone

3 PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE Argomento – Classe - Indirizzo
PREREQUISITI CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE OBIETTIVI TEMPI STRATEGIE DIDATTICHE BES - DSA STRUMENTI DI VERIFICA ATTIVITÀ DI RECUPERO Luglio 2013 Stefano Monteleone

4 PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DELL’UNITA’ DIDATTICA
Considerare: Programma ministeriale Programmazione disciplinare individuale Programmazione disciplinare di materia (Consiglio di materia) Piano dell’offerta formativa (POF) (Collegio docenti) Coordinamento con il consiglio di classe Luglio 2013 Stefano Monteleone

5 INDICAZIONI DAL CONSIGLIO DI CLASSE
SITUAZIONE GENERALE DELLA CLASSE: ALUNNI CON OTTIME CAPACITA’, MA CHE PARTECIPANO IN MODO DISCONTINUO AL DIALOGO EDUCATIVO - TRE STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES): UNO STUDENTE DI RECENTE IMMIGRAZIONE UNO STUDENTE DSA – CON LIEVE DISLESSIA E DISCALCULIA UNO STUDENTE CON GRAVE DISABILITA’ SEGUITO DA UN INSEGNANTE DI SOSTEGNO Luglio 2013 Stefano Monteleone

6 PREREQUISITI – CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE:
conoscere la nozione di diritto reale e di diritto di proprietà; conoscere la classificazione dei diritti reali; (…) Luglio 2013 Stefano Monteleone

7 PREREQUISITI - ABILITÀ: cognitive:
analizzare, distinguere e confrontare il diritto di proprietà e gli altri diritti soggettivi; acquisire una sufficiente capacità di esposizione dei contenuti, sia nella forma verbale, sia nella forma scritta; saper interpretare le diverse fonti normative; pratiche: saper reperire e consultare le fonti normative; saper reperire informazioni pertinenti (consultazione siti Internet, consultazione quotidiani); saper risolvere semplici casi giuridici; realizzare una mappa concettuale (CmapTools). Luglio 2013 Stefano Monteleone

8 PREREQUISITI – COMPETENZE:
comprendere semplici articoli di quotidiani; saper collegare gli argomenti studiati con altre discipline (Diritto, Economia, Economia aziendale, Informatica, Storia); saper collegare gli argomenti studiati con la realtà. Luglio 2013 Stefano Monteleone

9 conoscere le nozioni di usufrutto, uso e abitazione;
OBIETTIVI - CONOSCENZE: conoscere le nozioni di usufrutto, uso e abitazione; conoscere la classificazione dei diritti reali; conoscere le fonti normative. (...) Luglio 2013 Stefano Monteleone

10 analizzare, distinguere e confrontare i vari tipi di diritti reali;
OBIETTIVI - ABILITÀ: cognitive: analizzare, distinguere e confrontare i vari tipi di diritti reali; acquisire una sufficiente capacità di esposizione dei contenuti, sia nella forma verbale, sia nella forma scritta; saper interpretare le diverse fonti normative; pratiche: saper reperire e consultare le fonti normative; saper reperire informazioni pertinenti (consultazione siti Internet, consultazione quotidiani); saper risolvere semplici casi giuridici; saper consultare le sentenze. Luglio 2013 Stefano Monteleone

11 OBIETTIVI – COMPETENZE: comprendere semplici articoli di quotidiani;
saper collegare gli argomenti studiati con altre discipline (Diritto, Economia, Economia aziendale, Informatica, Storia); saper collegare gli argomenti studiati con la realtà. Luglio 2013 Stefano Monteleone

12 Strategie operative e didattiche
Tipo di lezione: frontale e partecipata Strumenti didattici: LIM (proiezione di contenuti, collegamenti a siti internet istituzionali, grafici, analisi di sentenze, strumento di verifica); Soluzioni di casi concreti - problem solving; Analisi di articoli di quotidiani; Altri strumenti: esercitazioni in classe, analisi testuale (quotidiani), fotocopie di sentenze, simulazioni (role playing). Conclusione: ripasso in classe e dibattito guidato. Luglio 2013 Stefano Monteleone

13 TEMPI QUANDO? Novembre - Dicembre QUANTO TEMPO? 5 ore Luglio 2013
Stefano Monteleone

14 CRITERI ADOTTATI NEL COOPERATIVE LEARNING:
la composizione dei gruppi e’ decisa dal docente; massimo tre studenti per gruppo; il risultato del lavoro di gruppo contribuisce parzialmente alla valutazione finale; composizione in base ai seguenti criteri (“sociogrammi” = diagrammi che agevolano il docente nella formazione di gruppi funzionali alla didattica, alla socializzazione e all’inclusione) : competenze degli studenti; composizione eterogenea per genere (maschi e femmine); studenti più bravi e disponibili con studenti BES e DSA – (se grave disabilità supporto dell’insegnante di sostegno; gli studenti di nazionalità straniera insieme a studenti di nazionalità italiana e comunque non insieme a studenti della stessa nazionalità; gli studenti con capacità relazionali e di socializzazione più spiccate con studenti più riservati e con difficoltà relazionali. Luglio 2013 Stefano Monteleone

15 AL CARCERE DI BOLLATE O AL TRIBUNALE DI MILANO
Visita guidata (C.M. 291/1992) AL CARCERE DI BOLLATE O AL TRIBUNALE DI MILANO Luglio 2013 Stefano Monteleone

16 STRUMENTI DI VERIFICA Luglio 2013 Stefano Monteleone

17 - Se verifica orale: interrogazione su tutta l’unità didattica con risoluzione di un caso concreto alla LIM, in modo da coinvolgere la classe (casi giuridici, problem solving, esercizi di economia, interpretazioni di grafici, analisi di articoli di quotidiani di carattere giuridico ed economico). Se si utilizza la LIM come strumento di verifica, è possibile salvare gli elaborati degli studenti e creare delle cartelle personali. Se verifica scritta: prova semistrutturata (otto domande semiaperte con risposta vincolata e due casi concreti: casi giuridici, problem solving, analisi di articoli di quotidiani di carattere giuridico). Luglio 2013 Stefano Monteleone

18 La griglia deve essere spiegata agli studenti.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE (secondo le indicazioni del POF, del collegio docenti e del consiglio di materia). La griglia deve essere spiegata agli studenti. Luglio 2013 Stefano Monteleone

19 Abilità e competenze acquisite Progressi compiuti
Fattori da considerare nella valutazione e da indicare nella griglia di valutazione: Conoscenze acquisite Abilità e competenze acquisite Progressi compiuti Acquisizione del linguaggio specifico Impegno e partecipazione all’attività didattica (valutazione del risultato del lavoro di gruppo, dell’impegno e della partecipazione). Luglio 2013 Stefano Monteleone

20 INTERVENTI PER RENDERE EFFICACE IL PROCESSO DI VALUTAZIONE
Si spiega la griglia di valutazione agli studenti. La correzione della verifica è supportata da giudizi analitici. Si procede ad una correzione generale della verifica in classe e ad una correzione individuale degli errori su richiesta degli studenti. Vengono comunicate agli studenti le ragioni del successo/insuccesso. Vengono spiegati agli studenti gli errori, in modo da favorire la capacità di autocorrezione. Luglio 2013 Stefano Monteleone

21 6 GRIGLIA DI VALUTAZIONE - 1 1 2 3 4 5 INDICATORI MAX PUNTEGGIO
LIVELLI PUNTEGGIO CONOSCENZE: CORRETTEZZA E PERTINENZA DEI CONTENUTI 6 MANCANTI 1 LACUNOSE 2 PARZIALI 3 ESSENZIALI 4 QUASI COMPLETE 5 COMPLETE Luglio 2013 Stefano Monteleone

22 GRIGLIA DI VALUTAZIONE - 2
INDICATORI MAX PUNTEGGIO LIVELLI PUNTEGGIO COMPETENZE ESPOSITIVE: USO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO E PROPRIETA’ LESSICALE 2 PARZIALI 0 – 1 COMPLETE ALTRE COMPETENZE E ABILITA’: USO DELLE FONTI, PROBLEM SOLVING, LAVORO DI GRUPPO Luglio 2013 Stefano Monteleone

23 ATTIVITA’ DI RECUPERO RECUPERO IN ITINERE CON ASSEGNAZIONE DI COMPITI INDIVIDUALI DIFFERENZIATI, IN BASE ALLE LACUNE E ALLE DIFFICOLTA’ Luglio 2013 Stefano Monteleone

24 BES: BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI DSA: DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO
Luglio 2013 Stefano Monteleone

25 UNO STUDENTE DI RECENTE IMMIGRAZIONE
NELLA CLASSE SONO PRESENTI TRE STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI : UNO STUDENTE DI RECENTE IMMIGRAZIONE UNO STUDENTE DSA – CON LIEVE DISLESSIA E DISCALCULIA UNO STUDENTE CON GRAVE DISABILITA’ SEGUITO DA UN INSEGNANTE DI SOSTEGNO Luglio 2013 Stefano Monteleone

26 STUDENTE DI RECENTE IMMIGRAZIONE
La normativa più recente parla di “allievi con altri bisogni educativi speciali (allievi afferenti alla area dello svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale; studenti di recente immigrazione”). (Normativa: D.P.R. 394/1999, Circolare Ministeriale 2/2010, Direttiva MIUR 27/2012, Circolare Ministeriale 8/2013). Considerare i seguenti documenti: Piano Didattico Personalizzato individuale (PDP), che i docenti del consiglio di classe sono chiamati ad elaborare; (Eventuale) Piano Didattico Personalizzato (PDP), riferito a tutti gli studenti con BES, ma articolato in base alle esigenze individuali; Sono strumenti di lavoro in itinere per gli insegnanti, che hanno anche la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate. Consentire l’utilizzo di strumenti compensativi: vocabolario; software di videoscrittura con correttore ortografico; formulari e appunti semplificati in lingua inglese. Concedere misure dispensatIve: tempo aggiuntivo per le verifiche; griglia di valutazione personalizzata. Luglio 2013 Stefano Monteleone

27 STUDENTE DSA – CON LIEVE FORMA DI DISLESSIA E DISCALCULIA
Considerare i seguenti documenti: Piano Didattico Personalizzato individuale (PDP), che tutti i docenti del consiglio di classe sono chiamati ad elaborare; (Eventuale) Piano Didattico Personalizzato (PDP), riferito a tutti gli studenti con BES, ma articolato in base alle esigenze individuali; Sono strumenti di lavoro in itinere per gli insegnanti, che hanno anche la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate; Luglio 2013 Stefano Monteleone

28 Consentire l’utilizzo di strumenti compensativi: vocabolario;
software di videoscrittura con correttore ortografico, software specifici dotati di sintesi vocale in grado di leggere anche le lingue straniere; sintesi dei contenuti attraverso mappe concettuali e/o mentali e formulari; appunti su supporto digitale o cartaceo stampato preferibilmente con carattere Arial (dimensione pt); consentire l’uso del registratore. Concedere misure dispensative: tempo aggiuntivo per le verifiche; griglia di valutazione personalizzata. nelle verifiche, prove su supporto audio e/o digitale; nelle verifiche scritte, ridurre il numero degli esercizi senza modificare gli obiettivi; limitare le verifiche scritte in tutte le materie tradizionalmente orali, consentendo l’uso di mappe o ipertesti (PPT) durante l’interrogazione.  Per la discalculia, consentire l’uso di tavola pitagorica, calcolatrice, tabelle e formulari, mappe procedurali, sia nelle verifiche scritte che nelle interrogazioni; utilizzare prove a scelta multipla; evitare di chiedere lo studio mnemonico e nozionistico in genere. Luglio 2013 Stefano Monteleone

29 STUDENTE CON GRAVE DISABILITA’ - GRAVE FORMA DI AUTISMO
L’autismo è una disabilità con caratteristiche che hanno una vasta gamma di varianti. difficoltà nel linguaggio o nella comunicazione, nelle relazioni sociali e nel comportamento, spesso a causa di difficoltà sensoriali. I diversi livelli di autismo variano da lieve a grave. Considerare i seguenti documenti: DIAGNOSI FUNZIONALE (ASL) PROFILO DINAMICO FUNZIONALE (PDF) (GRUPPO DI LAVORO MISTO: ASL – DOCENTI – INSEGNANTE DI SOSTEGNO – FAMILIARI) PEP (PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO - DIVERSIFICATO) (GLHO: GRUPPO DI LAVORO OPERATIVO - ASL – DOCENTI – INSEGNANTE DI SOSTEGNO - FAMILIARI) (PEI SE LIEVE O MEDIA DISABILITA’) E’ necessario coordinarsi e collaborare con l’insegnante di sostegno e con il consiglio di classe. Luglio 2013 Stefano Monteleone

30 Interventi con i familiari:
parlare con i familiari degli interessi dello studente e di come riuscire a relazionarsi meglio; scoprire cosa lo studente sa fare bene e trovare modi per aiutarlo ad usare queste capacità in classe. Interventi con la classe: incoraggiare i compagni di classe a ignorare il comportamento inadeguato e a fare complimenti allo studente quando contribuisce in modo positivo; incoraggiare i compagni di classe a trovare modi per coinvolgere lo studente; informali del fatto che, benché le persone autistiche possano scegliere di passare il tempo da soli, essi possono desiderare di fare amicizia; scegliere attività appropriate che comprendano l’interazione con i compagni di classe; usare queste attività per favorire le amicizie e l’inclusione; preparare un ambiente tranquillo in cui ci siano poche distrazioni; prendere in considerazione un “sistema di supporto” in cui un membro della classe assiste la persona autistica, quando necessario (ad esempio in caso di assenza dell’insegnante di sostegno). Luglio 2013 Stefano Monteleone

31 Interventi con lo studente:
per ottenere l’attenzione di un bambino autistico, porsi alla sua stessa altezza e pronunciare il suo nome; comunicare istruzioni brevi e semplici; quando si manifesta un comportamento inappropriato, ripetere la regola; poi incoraggiare lo studente a impegnarsi in un’altra attività; ignorare le piccole interruzioni e lodare costantemente il comportamento appropriato e i miglioramenti; utilizzare nella lezioni immagini, oggetti, fotografie e video; indicare ogni immagine nel corso della spiegazione; è necessario capire che se le persone autistiche si impuntano su un’idea o una domanda, sarà difficile dissuaderli finchè non riceveranno una risposta e non si sentiranno soddisfatti; fornire frequenti interazioni e attività; è impensabile aspettarsi che una persona autistica rimanga seduta per molto tempo ad ascoltare attentamente; non insistere se il bambino vuole guardare invece di interagire. Luglio 2013 Stefano Monteleone

32 Consentire l’utilizzo di strumenti compensativi:
In base a quanto previsto dal PEI, e coordinandosi con l’insegnante di sostegno, permettere l’utilizzo di strumenti compensativi e adottare misure dispensative. Consentire l’utilizzo di strumenti compensativi: Software di videoscrittura, sintesi dei contenuti attraverso mappe concettuali e/o mentali e formulari, appunti su supporto digitale o cartaceo. Concedere misure dispensative: - verifiche differenziate, preparate insieme all’insegnante di sostegno; tempo aggiuntivo per le verifiche; griglia di valutazione personalizzata; prove di verifica su supporto digitale; prove di verifica con esercizi semplificati; privilegiare quesiti a scelta multipla. Luglio 2013 Stefano Monteleone

33 NORMATIVA IN TEMA DI DISABILITA’, BES E DSA
Legge 104/92 Legge 53/2003 D.P.C.M “Certificazione della disabilità” D.P.R. 122/2009 “Valutazione degli alunni disabili” Legge 8 ottobre 2010, n. 170 DM 12 luglio 2011, n. 5669, Disposizioni attuative della Legge 8 ottobre 2010, “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico” e Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento. Direttiva 27 dicembre 2012 – MIUR - “Strumenti di intervento per gli alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica“. Circolare Ministeriale n. 8 –  6/3/2013  – Indicazioni operative sulla Direttiva ministeriale “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. Luglio 2013 Stefano Monteleone

34 Strumenti compensativi …
Esperienze personali Anno scolastico 2003 – 2004 – Istituto tecnico – settore economico – Classe problematica (moltissimi studenti stranieri di nazionalità diversa, molti studenti di recente immigrazione) – Consiglio di classe attivo e disponibile alla collaborazione – Soluzioni: disposizione dei posti decisa dal consiglio di classe: ogni studente straniero affiancato da uno studente italiano; la scuola ha attivato corsi di italiano per stranieri e corsi di recupero nel pomeriggio, più un’attività di doposcuola a cui hanno partecipato i docenti del consiglio di classe. Strumenti compensativi … Luglio 2013 Stefano Monteleone

35 NOTE Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. “Abilità”, indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti). “Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia. Luglio 2013 Stefano Monteleone

36 NOTE – DSA: DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO
Disgrafia: è dovuta a deficit di coordinazione motoria che rende difficoltosi movimenti tesi ad un determinato fine. La mano scorre con fatica sul piano di scrittura e l'impugnatura della penna è spesso scorretta. Non si rispettano i margini del foglio, si lasciano spazi irregolari tra i grafemi e tra le parole, non si segue la linea di scrittura e si procede in “salita” o in “discesa” rispetto al rigo. La pressione della mano sul foglio non è adeguatamente regolata; talvolta è eccessivamente forte, talvolta è debole e la grafia è svolazzante. Il tono muscolare è spesso irrigidito o, al contrario eccessivamente rilasciato. Disortografia: è un disturbo specifico della scrittura che non rispetta regole di trasformazione del linguaggio parlato in linguaggio scritto, non imputabile alla mancanza di esperienza o a deficit motori o sensoriali. Le persone affette da tale disturbo sono intelligenti, ma commettono un numero maggiore di errori nella scrittura. Tali errori si presentano nella scrittura di: parole (sostituzioni, inversioni,assenza di doppie), frasi e periodi (errori della struttura sintattica, cattivo uso dei tempi e dei modi dei verbi, disordine temporale nella descrizione degli eventi). La disortografia è, quindi, la difficoltà a tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in simboli grafici. Luglio 2013 Stefano Monteleone

37 NOTE Dislessia: è la difficoltà a riconoscere e comprendere i segni alfabetici associati alla parola. La sua principale manifestazione consiste nella difficoltà che hanno i soggetti colpiti a leggere velocemente e correttamente ad alta voce. Tali difficoltà non possono essere ricondotte a insufficienti capacità intellettive, a cause esterne o a deficit sensoriali. La dislessia si può presentare in modalità molto diverse (scarsa discriminazione di grafemi diversamente orientati nello spazio, scarsa discriminazione di grafemi che differiscono per piccoli particolari ecc.) Discalculia: (acalculia nei casi di estrema gravità) è una difficoltà specifica nell’apprendimento del calcolo che si manifesta in persone di intelligenza normale, che non hanno subito danni neurologici. Le prestazioni aritmetiche di base (addizione, sottrazione, moltiplicazione e divisione) risultano significativamente al di sotto del livello atteso rispetto all’età. Luglio 2013 Stefano Monteleone

38 Cosa sono gli strumenti compensativi?
NOTE Cosa sono gli strumenti compensativi? Sono strumenti che permettono di compensare la debolezza funzionale derivante dal disturbo, facilitando l’esecuzione dei compiti. Sono strumenti compensativi la calcolatrice, le tabelle, i formulari, il PC con correttore ortografico, il vocabolario, le strategie di studio adattate ecc. Cosa sono le misure dispensative? Riguardano la dispensa da alcune prestazioni (lettura ad alta voce, prendere appunti,...), i tempi personalizzati di realizzazione delle attività, la valutazione (non viene valutata la forma ma solo il contenuto) ecc. Luglio 2013 Stefano Monteleone

39 NOTE Rientrano nella più ampia definizione di BES tre grandi sotto-categorie: quella della disabilità; quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. Ora la nuova direttiva amplia l’area dei DSA a differenti problematiche quali, ad esempio, i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, dell’attenzione e dell’iperattività (quest’ultimi definiti con l’acronimo A.D.H.D. - Attention Deficit Hyperactivity Disorder), corrispondente all’acronimo che si usava per l’Italiano di D.D.A.I. – Deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività), nonché il funzionamento intellettivo al limite, e introduce il tema dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. Luglio 2013 Stefano Monteleone

40 Luglio 2013 Stefano Monteleone


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