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Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* Via Alessandria 220/E - 00198 Roma * Ai sensi dell’art. 7 comma 1 del D.L. 31 maggio 2010 n. 78, convertito.

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1 Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* Via Alessandria 220/E - 00198 Roma * Ai sensi dell’art. 7 comma 1 del D.L. 31 maggio 2010 n. 78, convertito con la legge 30 luglio 2010 n. 122 l'ISPESL è soppresso e le relative funzioni sono attribuite all'INAIL 2 FEBBRAIO 2012 ENRICO LO SCRUDATO I sistemi di valutazione della formazione

2 1 Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* Perché valutare i risultati della formazione? Per migliorare la qualità della formazione successiva Per conquistare e migliorare la credibilità della funzione all’interno dell’organizzazione Per dare feedback sui risultati conseguiti ai singoli partecipanti  valutazione individuale a tutto il gruppo  valutazione del gruppo

3 2 Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* I quattro livelli della valutazione 1° livello valutazione del gradimento Misura il gradimento e la soddisfazione dei partecipanti alla fine di un intervento formativo 2° livello valutazione dell’apprendimento Consiste nel valutare la differenza nelle conoscenze e competenze possedute tra l’inizio e la fine dell’intervento di formazione 3° livello valutazione del cambiamento sul lavoro Consiste nel valutare quanto è differente il comportamento sul lavoro dopo l’attività formativa Misura quindi il trasferimento sul lavoro di quanto appreso 4° livello valutazione dell’impatto sui risultati Consiste nel valutare la differenza tra i risultati aziendali conseguiti da tutti i partecipanti prima della formazione e quelli conseguiti dopo

4 3 Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* I “famosi” quattro livelli della valutazione Risultati ottenuti dai partecipanti prima del corso Comportamenti agiti dai partecipanti prima del corso INIZIO del corso FINE del corso Comportamenti agiti dai partecipanti dopo il corso Risultati ottenuti dai partecipanti dopo il corso 1°: gradimento 2°: apprendimento 3°: trasferimento 4°: risultati CORSO €-+

5 Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* Via Alessandria 220/E - 00198 Roma * Ai sensi dell’art. 7 comma 1 del D.L. 31 maggio 2010 n. 78, convertito con la legge 30 luglio 2010 n. 122 l'ISPESL è soppresso e le relative funzioni sono attribuite all'INAIL 1° livello La valutazione del gradimento

6 5 Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* A cosa serve? la soddisfazione dei partecipanti è un discreto indicatore del successo del corso … ma non dell’effettivo apprendimento … e tanto meno del trasferimento dell’apprendimento Come attuarla? attraverso un questionario di fine corso È la forma di valutazione più usata in quanto: economica semplice da predisporre standardizzabile poco “minacciante” La valutazione del gradimento

7 6 Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* Che cosa valutare ? Il raggiungimento degli obiettivi L’utilità dei vari argomenti trattati L’interesse degli argomenti Il clima d’aula La congruità del tempo Gli aspetti didattici (docenza, metodologie e materiali didattici) La trasferibilità sul lavoro di quanto appreso Gli aspetti organizzativi Che cosa si potrebbe cambiare in futuro …………

8 7 Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* Qualche suggerimento per il questionario Scale associabili a numeri Poche domande Inserire domande conclusive Esempi: ”Come valuta il seminario nel suo complesso?” “Come valuta la docenza o l’attività didattica nel complesso?” “Qual è il suo grado di soddisfazione complessiva?” Anonimo Accurata presentazione ai partecipanti Consigliata restituzione dei risultati ai partecipanti Scadente Ottimo

9 8 Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* Il questionario di valutazione… esempio 1.Ritiene di aver raggiunto gli obiettivi didattici? SINOIN PARTE Conoscere la normativa generale e specifica in tema di igiene e sicurezza del lavoro; Conoscere i vari soggetti del sistema prevenzione aziendale, i loro compiti, le loro responsabilità e le funzioni svolte dai vari Enti preposti alla tutela della salute dei lavoratori; Conoscere i rischi e i danni da lavoro, le misure di prevenzione per eliminarli o ridurli, i criteri metodologici per la valutazione dei rischi, i contenuti del documento di valutazione dei rischi, la gestione delle emergenze, in particolar modo per gli aspetti normativi; Conoscere le modalità con cui organizzare e gestire un sistema di prevenzione aziendale. 1.Come valuta la qualità formativa delle Unità Didattiche?Adeguatezza DocenzaValidità metodologie 123456123456 Normativa comunitaria e nazionale in tema di sicurezza e tutela della salute Principi generali e aspetti applicativi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. La gerarchia delle fonti giuridiche. La Costituzione, il Codice Civile e il Codice Penale. Lo statuto dei lavoratori. Normativa sull’assicurazione obbligatoria Normativa specifica di riferimento (particolari categorie di lavoro: lavoro minorile, lavoratrici madri,….) Le norme tecniche UNI, CEI e loro validità

10 9 Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* Come elaborare i dati emersi… esempi valutazione dei moduli didattici (corso RSPP 21 novembre – 7 dicembre 2011) RSPP giudizi espressi – VALUTAZIONE MODULI (scala di valori crescente da 1 a 6) AnnoMese/edizione “Come valuta complessivamente il modulo?” MOD 1 “Come valuta complessivamente il modulo?” MOD 2 “Come valuta complessivamente il modulo?” MOD 3 2011 I edizione Scarso 1 10,5 2 3 5,3 4 10,55,3 5 42,115,8 21,1 Ottimo 6 47,457,9 73,7 Nessuna risposta -5,3 -

11 10 Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* RSPP – medie dei giudizi espressi – RAGGIUNGIMENTO OBIETTIVI * (range 0-100) scala SI NO IN PARTE AnnoedizioneGIUDIZIO “Quanto ritiene di aver raggiunto gli obiettivi didattici?” MOD A “Quanto ritiene di aver raggiunto gli obiettivi didattici?” MOD B “Quanto ritiene di aver raggiunto gli obiettivi didattici?” MOD C 2011 I edizione SI 67%81%96% NO -4%- IN PARTE 31,5%13,7%4,2% Come elaborare i dati emersi… esempio valutazione degli obiettivi didattici

12 11 Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* RSPP 2010 – medie dei giudizi espressi – MATERIALI, CONTENUTI e ESERCITAZIONI ** (tutti i moduli) scala di valori crescente da 1 a 6 AnnoMese/edizione Adeguatezza complessiva dei materiali didattici Esaustività complessiva dei contenuti trattati Quanto ritiene utili i temi affrontati per il suo aggiornamento professionale? 2011 I edizione Modulo A Valore 6 - ottimo 68% Modulo B Valore 6 - ottimo 47,4%47%63% Modulo C Valore 6 - ottimo 74%79% Come elaborare i dati emersi … esempio valutazione di materiali, contenuti ed utilità sul lavoro

13 12 Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* I questionari possono dare utili indicazioni specie nelle prime edizioni al docente per migliorare la progettazione e l’attività didattica all’organizzazione per migliorare le fasi preparatorie e quelle successive all’intervento La richiesta di un parere sull’intervento è di per sé motivante e la soddisfazione aumenta (a posteriori) con la restituzione dei dati Se il questionario riprende puntualmente il percorso può aiutare a fissare gli apprendimenti più significativi Considerazioni conclusive

14 13 Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* Il seminario è stata un’opportunità per riconsiderare qualche mio punto di vista molto Alcuni esempi abbastanzapoconulla Complessivamente rispetto alle mie aspettative mi sento 1= completamente insoddisfatto → 6= completamente soddisfatto 1= completamente insoddisfatto → 6= completamente soddisfatto123456 PERCEZIONI DEL PARTECIPANTE RISPETTO A SE STESSO

15 14 Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* Alcuni esempi In che misura ritiene siano stati raggiunti gli obiettivi che il seminario aveva? per niente completamente Quale è il suo parere circa l’utilità, l’interesse e l’adeguatezza del tempo relativamente agli argomenti trattati ? UtilitàInteresse Tempo bassaaltabassoaltopocotroppo 1° argomento 2° argomento ………. ………. Commenti: PERCEZIONI DEL PARTECIPANTE RISPETTO AGLI OBIETTIVI

16 15 Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* Come valuta la sistemazione logistica Sala corso Alcuni esempi non adeguata eccellente adeguata Sale lav. gruppo Coffè break Commenti: ……………….. CONSIDERAZIONI DEL PARTECIPANTE RISPETTO ALL’ORGANIZZAZIONE DELL’INTERVENTO IN TERMINI DI QUALITA’

17 16 Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* Come valuta la validità dei contenuti e delle metodologie, l’adeguatezza della docenza in relazione agli argomenti elencati (1= poco → 6= molto) 1° argomento ………. VALIDITA’ METODOLOGIE Alcuni esempi VALIDITA’ CONTENUTI ADEGUATEZZA DOCENZA 123456 123456 123456123456123456 123456 123456 123456123456123456 123456 123456 123456123456123456 2° argomento ………. 3° argomento PERCEZIONE DEL PARTECIPANTE RISPETTO ALLA QUALITÀ DIDATTICA

18 Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* Via Alessandria 220/E - 00198 Roma * Ai sensi dell’art. 7 comma 1 del D.L. 31 maggio 2010 n. 78, convertito con la legge 30 luglio 2010 n. 122 l'ISPESL è soppresso e le relative funzioni sono attribuite all'INAIL 2° livello: La valutazione dell’apprendimento

19 18 Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* LA VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO Aspetti cognitivi conoscenze: nozioni, concetti, principi, … capacità intellettuali applicazione delle conoscenze per risolvere problemi ragionamento astratto Comportamenti interpersonali Capacità operative Non molto complessa Complessità variabile Problematico

20 19 Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* A cosa serve valutare l’apprendimento? Rileva il livello di conoscenze e competenze acquisite Fornisce indicazioni importanti sulla qualità della didattica (progettazione, docenza, documentazione, ecc.) Da’ buone indicazioni su ciò che i partecipanti potrebbero applicare sul lavoro Ha un rapporto vantaggi / costi molto elevato

21 20 Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* Come valutare gli aspetti cognitivi? Conoscenze questionario con domande chiuse ad inizio- fine dell’attività formativa (valutazione del differenziale) questionario con domande chiuse solo alla fine (valutazione assoluta) Capacità intellettuali questionario con domande chiuse ad inizio- fine dell’attività formativa o solo alla fine sotto forma di mini-casi su situazioni problematiche

22 21 Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* Alcuni tipi di domande Vero / falso Scelte multiple Ordinamento Associaizoni ………………..

23 22 Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* Domande vero/falso Indica quali sono, tra le voci sotto elencate, compiti specifici del Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP): VEROFALSO 1. La nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione 2. L’individuazione dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori 3. Fornire ai lavoratori informazioni sulle misure di prevenzione e protezione adottate 4. Elaborare procedure di sicurezza per le varie attività lavorative 5. Partecipare alla riunione periodica di prevenzione e protezione Esempio

24 23 Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* Domanda a scelte multiple Minori probabilità di azzeccare a caso la risposta esatta Difficoltà ad individuare distrattori efficaci Esempio Per l’altezza, cubatura e superficie degli ambienti di lavoro, i limiti minimi per aziende industriali che occupano più di cinque lavoratori, ed in ogni caso in quelle con lavorazioni che comportano la sorveglianza sanitaria sono: A Altezza netta non inferiore a 3 metri e, per ogni lavoratore, di una superficie di almeno 2 m 2 e di una cubatura non inferiore a 6 m 3 B Altezza netta non inferiore a 3 metri e, per ogni lavoratore, di una superficie di almeno 2 m 2 e di una cubatura non inferiore a 10 m 3 C Altezza netta non inferiore a 3 metri e, per ogni lavoratore, di uno spazio minimo sufficiente ad un normale movimento in funzione del tipo di mansione svolta

25 24 Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* Associazioni Facili da costruire Impiego limitato - non tutti gli argomenti si prestano Esempio Indica con una freccia la corretta corrispondenza delle serie di elementi descritti sotto. 1.La certificazione CE la richiede il … 2.L’idoneità al lavoro la rilascia il … 3.Le misure di prevenzione e protezione sono elaborate dal … 4.L’applicazione delle norme di sicurezza è obbligo del … 5.Prima della valutazione del rischio deve essere consultato il … a)Medico competente b)Datore di lavoro c)Lavoratore d)Responsabile del SPP e)Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza

26 Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* Via Alessandria 220/E - 00198 Roma * Ai sensi dell’art. 7 comma 1 del D.L. 31 maggio 2010 n. 78, convertito con la legge 30 luglio 2010 n. 122 l'ISPESL è soppresso e le relative funzioni sono attribuite all'INAIL 3° livello: La valutazione del cambiamento sul lavoro

27 26 Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* Per misurare il cambiamento del comportamento sul lavoro è necessario trasformare gli obiettivi formativi in indicatori osservabili e apprezzabili da ruoli/interlocutori circostanti i destinatari dell'attività formativa La valutazione del cambiamento sul lavoro

28 27 Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* Esempio: ……………………. Livello  min max Indicatori  Livello attuale Desiderato Verifica intermedia Livello raggiunto   Situazioni/casi in cui si riconosce l'inadeguatezza del comportamento....................................... Livello attuale Desiderato Verifica intermedia Livello raggiunto   Situazioni/casi in cui si evitano comportamenti disfunzionali....................................... Livello attuale Desiderato Verifica intermedia Livello raggiunto   Capacit à di mantenere comportamenti adeguati in mancanza di supporto di altri........................................

29 Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* Via Alessandria 220/E - 00198 Roma * Ai sensi dell’art. 7 comma 1 del D.L. 31 maggio 2010 n. 78, convertito con la legge 30 luglio 2010 n. 122 l'ISPESL è soppresso e le relative funzioni sono attribuite all'INAIL 4° livello: La valutazione dell’impatto sui risultati

30 29 Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* 4° livello: la valutazione dell’impatto sui risultati Condizioni di fattibilità: popolazioni abbastanza numerose, che consentano di ammortizzare l’investimento il metodo più efficace comporta l’individuazione di (almeno) un gruppo sperimentale e di (almeno) un gruppo di controllo,... e di criteri quantitativi di valutazione

31 30 Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* Esempio di valutazione del IV livello Corso per docenti interni part-time sulle tecniche di docenza Obiettivo: migliorare l’efficacia dei docenti nell’insegnare le nuove procedure interne rese necessarie dall’introduzione di……. Indicatori di risultato: i giudizi espressi dai partecipanti dei loro corsi nel questionario di fine corso Partecipanti:circa 80 persone Metodologia adottabile due gruppi di 10 persone ciascuno, estratte a sorte tra le 80, partecipano anche ad un seminario sulle tecniche di docenza (gruppo sperimentale) le altre 60 partecipano solo ad un corso sulle nuove procedure da insegnare dopo le prime 2-3 edizioni dei corsi si confrontano i risultati dei questionari di gradimento di fine corso. perché il seminario sulle tecniche didattiche possa essere giudicato valido occorre che il gruppo sperimentale abbia ottenuto risultati superiori

32 31 Dipartimento Processi Organizzativi ex ISPESL* Qualche approfondimento I gruppi sperimentali devono essere il più possibile casuali per non inficiare i risultati Il criterio di misurazione deve essere collegato con gli obiettivi del corso e con le modalità classiche di valutazione della prestazione dei partecipanti Occorre spesso lasciar trascorrere un discreto lasso di tempo per consentire agli effetti del corso di concretizzarsi e per ottenere i dati dai sistemi interni di controllo


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