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Modelli di produzione della parola 1

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Presentazione sul tema: "Modelli di produzione della parola 1"— Transcript della presentazione:

1 Modelli di produzione della parola 1

2 Modello di Bock, Levelt (1994)
Their model distinguishes among three livellos of representation (see Fig. 1): the conceptual, the lemma, and the lexeme livellos. The Livello concettuale represents lexical concepts as unitary nodes in a conceptual network. The meaning of a word is given by thesetof labeled connections between a conceptnode andothernodes in thenetwork.Each lexical conceptnode is connectedtoa lemmanode; lemma nodes are modality-independent units that are connected to a set of syntactic nodes specifying such properties as grammatical class (nome, Verb, etc.), gender, and auxiliary type (be or have). Each lemma node is connected to a lexeme node which, through its connections to segmental nodes, specifies the phonological (and orthographic) form of a word. In Fig. 1, the lexical concept [TIGER] is connected to its Italian lemma node {tigre}, which is connected to the category node N(oun) and the gender feature F(eminine), and, in turn, the lemma node is connected to its lexeme /tigre/. Lexical access in this model is represented by the sequential selection of lemma (and hence the syntactic features that define a word) and lexeme nodes through spreading activation emanating from the lexical concept node.

3 Il Modello di Bock & Levelt
Livello concettuale: simile al modello di Collin’s. Livello Lemma: specifica le proprietà sintattiche-grammaticali della parola. Livello Lessema: specifica le proprietà fonologiche/ortografiche (modalità specifiche) della parola.

4 Esempio di rappresentazione semantica
Collins and Quillian Hierarchical Network model Lexical entries stored in a hierarchy

5 Vantaggio: spiega lo stato “della punta della lingua”: il parlante sa il significato della parola (livello concettuale), la sua categoria sintattica (livello lemma) ma non recupera le sue caratteristiche fonologiche (livello lessema).

6 Modello di Bock & Levelt: produzione (orale)
è un felino è pericoloso TIGER (X) Nodi concettuali nome tigre Lemma Fem. singolare /tigre/ Lessema /t/ /I/ /g/ Fonema

7 Modello di Bock & Levelt: Livello concettuale
È un felino È pericoloso Livello concettuale: Un nodo concettuale “tigre” Legato a concetti di natura semantica (ha la pelliccia, è pericoloso, ecc.). TIGER (X) Nome tigre Fem. singolare /tigre/ /t/ /I/ /g/

8 Modello di Bock & Levelt: Semantica e sintassi
è un felino è pericoloso 1. Attivazione del lemma Viene attivato il lemma corrispondente al concetto rilevante Concetto TIGER attiva il lemma “tigre” TIGER (X) nome tigre Fem. singolare /tigre/ /t/ /I/ /g/

9 Modello di Bock & Levelt: semantica e sintassi
è un felino è pericoloso TIGER (X) LION (X) Ma anche: attivazione lemmi “prossimi” TIGER attiva LION e LION attiva il lemma “leone” nome tigre leone Fem. /tigre/ /t/ /I/ /g/

10 Modello di Levelt: semantica e sintassi
è un felino è pericoloso 2. Selezione del lemma Selezione ≠ Attivazione Solo un lemma può essere selezionato TIGER (X) LION (X) nome tigre leone Fem. /tigre/ /t/ /I/ /g/

11 Selezione lemma Probabilità di selezionare il lemma target (“tigre”): proporzione di attivazione del lemma “tigre” rispetto all’attivazione di tutti gli altri lemmi. Competizione tra lemmi semanticamente relati

12 Elaborazione morfo-fonologica
è un felino è pericoloso Il lemma è convertito in una rappresentazione fonologica/ortografica (in modalità specifica) Lessema Se il lemma “tiger” + plurale + nome sono attivate Attivazione dei morfemi tigr- e –i TIGER (X) nome singolare tigre Fem. /tigre/ /t/ /I/ /g/

13 Processi successivi Elaborazione della struttura sopra-segmentale: accento, intonazione, fonetica Articolazione

14 Modello di Caramazza (1997)

15 L’alternativa di Caramazza
Caramazza nega l’esistenza del nodo lemma. Propone un nodo diretto tra il livello semantico e il lessema. L’informazione sintattica è associata al lessema. Inoltre il modello assume lessemi separati per la modalità orale e scritta della parola.

16 Evidenze neuropsicologiche
Permette di spiegare anche l’indipendenza dell’informazione sintattica da quella fonologica nello stato TOT (punta della lingua) (Vigliocco et al., 1999; Caramazza & Miozzo, 1997)

17 Un paradigma sperimentale
Picture-word interference task Participanti devono nominare gli oggetti il più velocemente possibile Parole distrattori compaiono sull’elemento da nominare Si chiede ai partecipanti di ignorarle. tigre

18 Evidenze dal task Parole semanticamente correlate interferiscono nel compito, rallentandolo. e.g., la parola (distrattore) TIGRE sull’immagine di un LEONE tigre

19 Evidenze dal task Mentre parole fonologicamente correlate velocizzano il compito di denominazione e.g., la parola (distrattore) leale leale

20 Variabile indipendente: cosa si manipola?
tigre tempo Variabile indipendente: cosa si manipola? We draw inferences about time-course of processing

21 Variabili indipendenti
Tempo di presentazione immagine/distrattore distrattore e immagine possono essere presentate simultaneamente. O una delle due può precedere l’altra di poco. Tipo di distrattore Semanticamente relato Fonologicamente relato Non relato

22 Variabile dipendente Cosa si misura? Tempo di risposta.

23 Schriefers, Meyer & Levelt (1990)
Variabili indipendenti: Manipolazione SOA (Stimulus onset asynchrony) -150 ms (distrattore …150 ms … immagine) 0 ms (i.e., presentazione sincrona) +150 ms (immagine …150ms …distrattore) Tipo di distrattori: DOT fonologicamente correlato CAT semanticamente correlato SHIP distrattore non correlato Variabile dipendente: RT denominazione

24 Schriefers, Meyer & Levelt (1990)
Presentazione uditiva dei distrattori DOT fonologicamente correlato CAT semanticamente correlata SHIP distrattore non correlata Prima: Effetto semantico

25 Schriefers, Meyer & Levelt (1990)
Presentazione uditiva dei distrattori DOT fonologicamente correlato CAT semanticamente correlata SHIP distrattore non correlata Dopo: Effetto fonologico

26 Interpretazione Inibizione semantica precoce
Facilitazione fonologica tardiva In linea con l’assunto che elaborazione semantica precede quella fonologica Non c’è sovrapposizione I due effetti in tempi diversi No interazione


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