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LA VALUTAZIONE DEL PROGETTO IMO: GUARDARE DENTRO PER GUARDARE AVANTI alberto vergani valutatore indipendente, ottobre 2015.

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1 LA VALUTAZIONE DEL PROGETTO IMO: GUARDARE DENTRO PER GUARDARE AVANTI alberto vergani valutatore indipendente, ottobre 2015

2 Il mandato valutativo Ricostruzione e valutazione di:  Punti di forza e di debolezza complessivi  Modello organizzativo e gestionale  Risultati sia in termini di competenze acquisite dagli studenti e dalle studentesse che di possibili ricadute occupazionali (per gli stessi/e)  Ruolo dei/delle docenti e dei/delle referenti aziendali  Buone pratiche emerse a livello didattico e metodologico  “Effetti di sistema”  Ruolo delle associazioni industriali territoriali  Elementi di novità presenti in IMO  Utilizzo della infrastrutturazione di metodo e di processo

3 Il percorso di valutazione  Realizzato nei mesi di marzo-aprile (2015) con una successiva integrazione a settembre  Analisi desk della documentazione di progetto presente sulla piattaforma Requs, interviste ai coordinatori ed alle coordinatrici del progetto complessivo e dei Cantieri e ad un panel di referenti delle associazioni industriali locali; in 4 territori una indagine con questionario ad un campione di studenti/esse  Valutazione di IMO “nel suo complesso” e non di ciascuno dei suoi Cantieri  Valutazione “in corso d’opera” e a consuntivo (e comunque non ex- post)

4 Punti di forza, di problematicità e fattori critici di processo di IMO nel suo complesso PDFPDPECP -Intreccio tra contesti educativi formali e contesti di lavoro -Ruolo di promozione e garanzia delle associazioni industriali locali -Affidamento a situazioni locali in grado di reggere l’attuazione del progetto -Scarsa istituzionalizzazione e consolidamento dei meccanismi attuativi degli interventi -Disomogeneità tra i singoli Cantieri nel rapporto tra risorse (fisiche e relazionali) investite e partecipazioni (istituti, aziende, studenti/esse) -Politiche di remunerazione del lavoro svolto dai/dalle docenti (nelle diverse funzioni) e tutor aziendali -Avvio operativo della implementazione del progetto -Gestione in corso d’opera dei differenti percorsi di attuazione a livello di singolo Cantiere -Mantenimento, durante la attuazione, dell’equilibrio tra unitarietà del progetto e specificità ed autonomia di azione dei Cantieri

5 Punti di forza, di problematicità e fattori critici degli interventi di ASL PDFPDPECP -Progettazione per prestazioni e competenze -Collaborazione mirata tra istituti scolastici e aziende -Riferimento ad una infrastrutturazione comune di supporto alla progettazione ed attuazione -Sperimentazione di percorsi di durata significativa -Ideazione e applicazione di impianti originali di valutazione finale delle competenze -Positivi risultati di apprendimento e riscontri dalle aziende -Esperienza nel complesso positiva, interessate e personalmente soddisfacente secondo il giudizio di un campione di studenti/esse -Difficoltà nel passaggio, a livello docente, dal coinvolgimento individuale a quello istituzionale -Difficoltà di gestione della ASL da parte di PMI e micro- imprese -Coinvolgimento di istituti scolatici al di sopra della media -Difficoltà nel coinvolgimento delle discipline non-tecniche -Onerosità della componente organizzativa dell’alternanza -Basso livello di coerenza media tra attività in azienda e contenuti del percorso di studio; presenza di situazioni di lavoro ripetitive e monotone (secondo il giudizio di un campione di studenti/esse) -Gestione in corso d’opera dei ritiri e della sostituzione di aziende ed istituti scolastici -Ingaggio iniziale dei/delle docenti rispetto al cambiamento del modello org.vo della classe a seguito della alternanza -Definizione delle competenze e delle performance oggetto della alternanza -Individuazione dei criteri di scelta degli studenti/esse da coinvolgere -Definizione operativa del matching azienda- studente/essa

6 Un giudizio complessivo IMO ha fatto bene le cose che ha fatto - Intenso accompagnamento - Affidamento della attuazione a soggetti molto selezionati - Ampi spazi di adattamento e aggiustamento in corso d’opera

7 Che cosa confermare di IMO  La logica generale, l’impianto e le diverse opzioni di intervento  La progettazione congiunta tra istituto scolastico/i e azienda/e  Il supporto di metodo alla progettazione, monitoraggio ed alla attuazione degli interventi  Il coinvolgimento diretto delle associazioni industriali territoriali  La costituzione dei team locali di lavoro (Cantiere per Cantiere)  La aggregazione di più istituti scolastici intorno al medesimo progetto (Cantiere) territoriale  La disponibilità di una indagine di base (o preliminare) sulla domanda di competenze  L’opzione, nell’ambito dell’ASL, per una durata consistente della esperienza in azienda (almeno 120 ore) con un impianto di tipo curricolare, integrata con la parte extra-aziendale e durante l’anno scolastico

8 Che cosa modificare di IMO  Introdurre una modellizzazione maggiormente strutturata e comune dei diversi interventi possibili  Migliorare i meccanismi di reclutamento e di informazione preventiva sulle condizioni di partecipazione al progetto (e sugli impegni conseguenti)  Rendere più agevole la compilazione della scheda di progettazione in particolare quella esecutiva  Prevedere forme e modalità di coinvolgimento strutturale negli interventi anche delle discipline non-tecniche  Precisare e puntualizzare la funzione dei dirigenti d’azienda, del coordinatore (o coordinatrice) degli stessi, del coordinatore/ice dei docenti  Attribuire un riconoscimento (non necessariamente monetario) ai docenti nonché, in ipotesi, anche ai referenti aziendali che svolgono funzioni aggiuntive nella relazione istituti scolastici-aziende  Coinvolgere, almeno nella impostazione generale degli interventi, gli Uffici Scolastici Regionali

9 Su che cosa intervenire rispetto alla ASL (per come sviluppata in IMO)  Collegamento tra i percorsi in alternanza in senso proprio, le esperienze di lavoro estivo (stage), le visite aziendali, l’intervento delle aziende a scuola (per lezioni, incontri, eccetera) all’interno di un quadro temporale pluriennale (bi-triennale) che integri in maniera formalizzata l’apprendimento a scuola e quello in contesto di lavoro  Taratura dell’impianto generale del singolo intervento – anche in termini procedurali e documentali – sulla dimensione dell’azienda e sulla sua esperienza in tema di rapporto con la scuola  Menu metodologico condiviso per la individuazione, a partire dal livello progettuale, delle competenze oggetto dell’alternanza (soprattutto nella loro ripartizione tra sviluppo in contesto lavorativo e sviluppo in contesto “scolastico”)  Piena sostenibilità dei processi di valutazione delle competenze da parte dei referenti/tutor aziendali (intervenendo sia sulla struttura che sul processo di compilazione e formulazione delle valutazioni)  Forme praticabili di inclusione dei risultati della valutazione individuale della alternanza all’interno della valutazione scolastica complessiva del singolo studente


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