L’appeal del degradante

Presentazione sul tema: "L’appeal del degradante"— Transcript della presentazione:

1 L’appeal del degradante
Il fascino del brutto nella storia dell’arte (motivi, contesti, modalità e funzioni)

2 Realtà inquietanti Denuncia sociale Courbet, Repin, Vereschagin
Osservazione scientifica Géricault, Signorini, Korin Visione personale del mondo Caravaggio, Friedrich, Millet Scopo pedagogico Goya, Delacroix

3 Sin dall’ellenismo… Realismo poetico; Dà sicurezza;
Attenzione alla quotidianità (dovuto a perdita di valori);

4 Caravaggio una moralità succube della realtà
Amore per la realtà nuda e cruda: non è vero ciò che è bello, è bello ciò che è vero Gusto splat Volontà di COLPIRE, STUPIRE, l’osservatore

5 Tra XVIII e XIX secolo… Monito di Goya e Delacroix;
 la disperazione fatta arte; I grandi ideali devono essere presenti nella vita quotidiana

6 Géricault artista-scienziato
Paragone con Leonardo: condizione umana di unità e continuità VS. essere umano prigioniero di sé stesso

7 Paesaggistica Introspezione e visione oggettiva
“There is nothing ugly; I never saw an ugly thing in my life: for let the form of an object be what it may, — light, shade, and perspective will always make it beautiful.” John Constable “Painting is a science and should be pursued as an inquiry into the laws of nature.” Friedrich – paesaggi ‘interiori’, non rasserenanti – pittura propriamente romantica: sublime, terribilità; nuova sensibilità romantica: malinconia, desolazione, gusto gotico. Attenzione all’io e ai dissidi interiori, visione tragica della condizione umana “Attraverso il piacere e il lutto si matura la bellezza più alta” F. Hölderlin, Iperione Ossia: Il pensiero nasce dal dissidio, e la bellezza è la forma che rende visibile e conoscibile il dissidio *

8 Les Barbizonniers Millet: visione cristiana del mondo (gli ultimi saranno i primi  quadri luminosi e rasserenanti); scene agresti-bucoliche, ‘liriche’; VS. Courbet: Contestazione sociale, provocazione, sbatte in faccia le contraddizioni della società;

9 La realtà non è come la dipingono!
« Ho cinquant'anni ed ho sempre vissuto libero; lasciatemi finire libero la mia vita; quando sarò morto voglio che questo si dica di me: Non ha fatto parte di alcuna scuola, di alcuna chiesa, di alcuna istituzione, di alcuna accademia e men che meno di alcun sistema: l'unica cosa a cui è appartenuto è stata la libertà.» G. Courbet Quasi poetica del brutto, del misérable 1. Contraddizioni borghesia; 2. alienazione classi inferiori, impossibilitate all’emancipazione; Sbatte in faccia la realtà; svincolato;

10 Il realismo russo: una società sotto osservazione
REPIN: estrema cura e preparazione; critica alla società, tramite il realismo (in voga all’epoca); ricerca di verità; Senso di responsabilità sociale; Vasilij Vereschagin ( ) Il’ja Efimovič Repin ( )

11 Le atrocità della guerra e della società
1. “Cannibal” – Vasilij Vereschagin 2. “Malasorte” – V.V. Quadro censurato ad una mostra

12 Un problema ricorrente: l’indifferenza
Indifferenza di fronte a questioni importanti: guerra, spiritualità Tie’ Rena’, pija sto piatto!

13 Realismo ‘sereno’ Realismo e dibattito sociale Verismo
1. Il’ja Repin – Barge Haulers 2. Aleksej Korin – Barge Haulers 3. Telemaco Signorini – l’Alzaia Realismo ‘sereno’ (non per niente raffigurati DOPO, NON DURANTE) Realismo e dibattito sociale (accento su lato brutale dell’uomo) Verismo (no critica esplicita, ingiustizia sociale evidente di per sé)

14 … e perché no? Medioevo: arte per Dio non può avere soggetti brutti = malvagi Rinascimento: ‘riscoperta’ della ragione, trionfo di equilibrio e armonia; i tempi non sono ancora maturi; Neoclassicismo: figlio dell’illuminismo: scene storico -mitologiche portatrici di valori; stile equilibrato, no scene di pathos;

15 Bibliografia e sitografia
(F. Rella, L’estetica del romanticismo, pp. 40 e ss)

16 L’appeal del degradante
Fine